APPLICAZIONE N. 4 La scelta delle aree di Competizione Sciarelli, Fondamenti di Economia e Gestione delle imprese, Cedam, u.e.

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1 APPLICAZIONE N. 4 La scelta delle aree di Competizione Sciarelli, Fondamenti di Economia e Gestione delle imprese, Cedam, u.e.

2 DEFINIZIONE DEL BUSINESS Concetto di settore basato sul criterio dell offerta Sono in concorrenza le imprese che realizzano prodotti/servizi simili e/o con le stesse tecnologie (settore tessile, alimentare, editoriale; comparto biancheria, latte e derivati, giornali). Concetto di area di affari basato sul criterio della domanda Sono in concorrenza le imprese che realizzano prodotti/servizi percepiti alternativi da parte dei consumatori (dischi in vinile vs compact disk).

3 IL MODELLO TRIDIMENSIONALE DI ABELL Funzioni svolte BUSINESS (area strategica di affari) Tecnologie alternative Gruppi di clienti

4 Entrate potenziali IL MODELLO DELLE 5 FORZE COMPETITIVE DI PORTER Minacce Fornitori Potere contrattuale CONCORRENTI Rivalità fra imprese esistenti Potere contrattuale Clienti Minacce Prodotti/servizi

5 TRE OPERATORI NON IN CONCORRENZA FUNZIONI D USO Telefono Web Face-to-face Studio Leisure Business GRUPPI DI CLIENTI TECNOLOGIE Incoming Outgoing

6 SOVRAPPOSIZIONE COMPETITIVA INDOTTA DAL WEB FUNZIONI D USO Telefono Web Face-to-face Studio Leisure Business GRUPPI DI CLIENTI TECNOLOGIE Incoming Outgoing

7 EFFETTI INDOTTI DAL WEB SULLE 5 FORZE COMPETITIVE MINACCE DI NUOVI ENTRANTI + Attenzione barriere geografiche e finanziarie - Accrescimento barriere fiduciarie POTERE CONTRATTUALE DEI FORNITORI + Opportunità di disintermediazione + riduzioni commissioni RIVALITA TRA IMPRESE ESISTENTI Concorrenza tra ADV POTERE CONTRATTUALE DEI CLIENTI + Trasparenza informativa + Sensibilità al prezzo MINACCIA DI PRODOTTI SOSTITUTIVI + Diffusione dei DMS + Potenziale rafforzamento dei sostituti tradizionali

8 ESERCITAZIONE bis La scelta delle aree di Competizione

9 E POSSIBILI DEFINIZIONI DEL BUSINESS NEL MERCATO DEL LATTE FUNZIONI D USO Bevanda Gastronomia Nutrizione Segmento 1 Pastorizzazione Sterilizzazione Uht TECNOLOGIE Segmento 2 Segmento 3 GRUPPI DI CLIENTI

10 E POSSIBILI DEFINIZIONI DEL BUSINESS NEL MERCATO DEL LATTE FUNZIONI D USO Bevanda Gastronomia Nutrizione Pastorizzazione Sterilizzazione PUGLIA CALABRIA GRUPPI DI CLIENTI Altri mercati Uht TECNOLOGIE

11 OPPORTUNITA E MINACCE DEL MERCATO DEL LATTE CALABRESE PER LA ALIMED SPA OPPORTUNITA Distribuzione insufficiente del latte fresco Propensione della popolazione al consumo di latte fresco Attese dei consumatori verso una marca locale affidabile Assenza di concorrenza nel settore del latte fresco MINACCE Inadeguata struttura distributiva (assenza catena freddo) Reazione dei produttori di latte a lunga conservazione Resistenza al cambiamento delle abitudini di consumo Elevati investimenti di marketing Affinità del mercato con quelli già coperti

12 STRUTTURA CONCORRENZIALE SETTORE LATTE FRESCO IN CALABRIA BASSE MINACCE DI NUOVI ENTRANTI Elevate barriere dovute ad elevati costi di distribuzione e ad elevati investimenti promozionali. Abbassamento delle barriere durante l estate per la distribuzione di marche extra-regionali. MEDIO POTERE CONTRATTUALE DEI FORNITORI Peso delle organizzazioni di categoria e delle centrali del latte; limitata offerta di materia prima locale; forte deperibilità della materia prima. BASSA RIVALITA TRA IMPRESE ESISTENTI Scarsa concorrenza tra gli attuali produttori di latte fresco; pressione distributiva di marche extra-regionali durante il periodo estivo. AL TA MINACCIA DI PRODOTTI SOSTITUTIVI Elevata sostituibilità con il latte a lunga conservazione che gode di una forte immagine di servizio. MEDIO POTERE CONTRATTUALE DEI CLIENTI Elevata polverizzazione dei marchi locali; scarsa importanza del consumo di latte fresco.

13 DEFINIZIONE STRATEGIA COMPETITIVA ALIMED ANTAGGIO COMPETITIVO Differenziazione del prodotto in Calabria con MILKASud S.p.A. TRATEGIA COMPETITIVA 1. Forte integrazione verticale a monte (accordi con allevatori e produttori locali); a valle (contratti concessionari preesistenti e nuovi per ampliare rete vendita) Risultato = alte barriere all ingresso e mobilità 2. Utilizzo di marche regionali conosciute (centrali del latte locali) unito a prodotto di qualità. Risultato = limitare prodotti sostitutivi/potere clienti 3. Politica di promozione aggressiva costruendo immagine di prodotto con attributi qualificanti Risultato = limitare potere clienti/prodotti sostitutivi 4. Integrazione rete vendita con unità ausiliarie per copertura mercato stagionale Risultato = limitare concorrenza attuale di marche extra-regionale

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