Aiutami a fare da solo. DSA a scuola. Heidrun Demo, Facoltà di Scienze della Formazione

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1 Aiutami a fare da solo DSA a scuola Heidrun Demo, Facoltà di Scienze della Formazione

2 A Cornice legislative (con attenzione alle lingue straniere) B Individuazione precoce C Personalizzare e individualizzare 1 la didattica delle intelligenze multiple 2 aiuti per alunni con DAS, aiuti per tutti

3 A. Che cos é un DSA? DISTURBO SPECIFICO DELL APPRENDIMENTO DISTURBO Presenza di anomalie neurobiologiche che ostacolano il corretto sviluppo di una o piùabilità. SPECIFICO Discrepanza tra abilitànel dominio specifico interessato (deficitarie in rapporto alle attese per l etàe/o la classe frequentata) e intelligenza generale (adeguata per l età cronologica).

4 La legge 170/2010 ne riconosce 4: DISLESSIA si intende per dislessia un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltànell'imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapiditàdella lettura DISGRAFIA disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltànella realizzazione grafica DISORTOGRAFIA disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltànei processi linguistici di transcodifica DISCALCULIA disturbo specifico che si manifesta con una difficoltànegli automatismi del calcolo e dell'elaborazione dei numeri

5 La legge 170/2010 e poi in modo più dettagliato le Linee Guida del 2011 assegnano alla scuola dei compiti precisi rispetto a questi alunni: 1.Osservazione delle difficoltà e individuazione precoce 2.Individualizzazione e personalizzazione - abilitare - compensare - dispensare Questo aspetto viene formalizzato in un Piano Didattico Personalizzato

6 Specificità rispetto all apprendimento di L2 o lingua straniera DECRETO ATTUATIVO LEGGE 170/2010, art. 6, comma 4 Le Istituzioni scolastiche attuano ogni strategia didattica per consentire ad alunni e studenti con DSA l apprendimento delle lingue straniere. A tal fine valorizzano le modalità attraverso cui il discente meglio può esprimere le sue competenze, privilegiando l espressione orale, nonché ricorrendo agli strumenti compensativi e alle misure dispensative più opportune. Le prove scritte di lingua straniera sono progettate, presentate e valutate secondo modalità compatibili con le difficoltà connesse ai DSA DOCUMENTO DELL AID: Insegnamento/apprendimento delle lingue straniere e DAS

7 DECRETO ATTUATIVO LEGGE 170/2010, art. 6, comma 5 Fatto salvo quanto definito nel comma precedente, si possono dispensare alunni e studenti dalle prestazioni scritte in lingua straniera in corso d anno scolastico e in sede di esami di Stato, nel caso in cui ricorrano tutte le condizioni di seguito elencate: - certificazione di DSA attestante la gravità del disturbo e recante esplicita richiesta di dispensa dalle prove scritte; - richiesta di dispensa dalle prove scritte di lingua straniera presentata dalla famiglia o dall allievo se maggiorenne; - approvazione da parte del consiglio di classe che confermi la dispensa in forma temporanea o permanente, tenendo conto delle valutazioni diagnostiche e sulla base delle risultanze degli interventi di natura pedagogico-didattica, con particolare attenzione ai percorsi di studio in cui l insegnamento della lingua straniera risulti caratterizzante (liceo linguistico, istituto tecnico per il turismo, ecc.). In sede di esami di Stato, conclusivi del primo e del secondo ciclo di istruzione, modalità e contenuti delle prove orali sostitutive delle prove scritte sono stabiliti dalle Commissioni, sulla base della documentazione fornita dai consigli di classe. I candidati con DSA che superano l esame di Stato conseguono il titolo valido per l iscrizione alla scuola secondaria di secondo grado ovvero all università.

8 DECRETO ATTUATIVO LEGGE 170/2010, art. 6, comma 6 Solo in casi di particolari gravità del disturbo di apprendimento, anche in morbilità con altri disturbi o patologie, risultanti dal certificato diagnostico, l alunno o lo studente possono, su richiesta delle famiglie e conseguente approvazione del consiglio di classe, essere esonerati dall insegnamento delle lingue straniere e seguire un percorso didattico differenziato. In sede di esami di Stato, i candidati con DSA che hanno seguito un percorso didattico differenziato e sono stati valutati dal consiglio di classe con l attribuzione di voti e di un credito scolastico relativi unicamente allo svolgimento di tale piano, possono sostenere prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, finalizzate solo al rilascio dell'attestazione di cui all'art.13 del D.P.R. n.323/1998

9 NE EMERGONO SOSTANZIALMENTE TRE POSSIBILITÀ DI AFFRONTARE I DSA NELL AMBITO DELLE LINGUE STRANIERE 1.Percorso individualizzato che attiva misure compensative e dispensative, previlegia l espressione orale, ma non esclude attività e prove in forma scritta. 2.Percorso personalizzato che dispensa dalle prestazioni in forma scritta (attenzione all utilizzo per l L2; in ogni caso è sensato distinguere fra momenti valutativi e altri momenti) 3.Percorso personalizzato che esonera dall apprendimento della lingua straniera (non utilizzato nell ambito dell L2 per le pesanti conseguenze che ha)

10 B. INDIVIDUAZIONE PRECOCE La diagnosi di dislessia, disgrafia e disortografia può avvenire solo al termine della II classe di scuola primaria. È importante però un grande sforzo di individuazione anche prima. Solo questo infatti permette di sostenere in modo mirato il percorso di apprendimento di ogni bambino. Individuazione di una difficoltà INTERVENTO SUPERAMENTO della difficoltà Resistenza all intervento Possibile DSA

11 CHE COSA OSSERVARE? Prestazioni nell ambito della lettura e scrittura Comportamenti che possono essere predittori di DSA Difficoltà a ricordare le istruzioni Invenzione di strategie anche molto complesse per ricordare consegne Difficoltàad organizzare i pensieri e raccontare storie o eventi vissuti Difficoltà ad orgnaizzare il lavoro Durante compiti di scrittura e lettura sembrano esaurire presto la concentrazione Forte scarto fra prestazioni orali e scritte Hanno grandi difficoltànell uso della penna e in altre attivitá manuali Ripetono spesso gli stessi errori Evitamento di consegne che prevedono la lettura e la scrittura Stella, Savelli, Gallo e Mancino (2011)

12 IL RUOLO PARTICOLARE DELLA LINGUA INTALIANA NELLE SCUOLE DI LINGUA TEDESCA La lingua italiana è trasparente (molto di più di quella tedesca) Molto utile nell identificazione di possibili DSA Molto utile per esercitare la corrispondenza stabile di fonema e grafema

13 C.1 PERSONALIZZARE E INDIVIDUALIZZARE: una proposta basata sulla valorizzazione delle differenze dei profili di intelligenza Alla base di questa proposta vi è l idea che ognuno abbia un proprio personale profilo di intelligenza. Così lo ha anche un alunno con DSA, solo che nel suo profilo alcuni aspetti sono determinati dal disturbo specifico.

14 Perché è utile saperlo e insegnarlo ai bambini? 1.Per evitare che un insegnante insegni nel modo in cui lui impara! 2.Perché sia «normale» pensare all apprendimento come ad un processo diverso per ogni individuo 3.Perché sia normale accettare che ogni persona dei punti di forza e degli elementi di debolezza nel proprio apprendimento

15 2 Tecniche didattiche applicative (Gentili 2011) Bridging: utilizzo per sviluppare una competenze in un area di difficoltà i punti di forza del bambino in un altra area Entry-exit points diversificati: propone l accesso ad un argomento attraverso molteplici canali e la verifica della comprensione di quello stesso argomento attraverso canali differenti.

16 C.2 Sostegni necessari agli alunni con DSA e utili per tutti!

17 AIUTI PER LA GESTIONE DEL TEMPO: sviluppare una percezione del tempo Diversi alunni hanno difficoltà a gestire il tempo. È importante che in aula ci sia un orologio. È osservare/ far notare spesso quanto tempo ci vuole per fare delle cose. È importante imparare a valutare quante attività si possono fare in un certo tempo per poter fare delle previsioni Per alcuni alunni è utile avere un cronometro con cui misurare la durata delle attività Per alcuni alunni è utile avere una sveglia con cui controllare la stima di tempo prevista per un attività Ricerca e Sviluppo Erickson 2013

18 I compiti a casa La gestione del tempo diventa più complessa a casa. Insegnare a stimare e prevedere i tempi in classe, aiuta a farlo anche a casa A casa è importante avere strumenti che aiutano a definire: - obiettivi - tempi stimati il loro raggiungimento - pause preventive

19 Esempio 1: piano di lavoro giornaliero Pianificare il pomeriggio, stabilendo tempi e ordine delle materie da svolgere. Le varie attività possono essere segnate su dei Post-It che vengono poi staccati via via che l attività è stata svolta. MATE INGLESE PAUSA STORIA 20 min 30 min 20 min 1 ora Bechelli et al. 2013

20 Esempio 2: piano di lavoro settimanale Il piano definisce delle routine settimanali che descrivono tempi di studio, impegni extrascolastici e tempo libero. Bechelli et al. 2013

21 Esempio 3: pianificare bene le pause Scheda di riflessione sull importanza delle pause. 1.Osservazione e cronometro: quanto tempo riesci a dedicarti ad un attività in modo consecutivo? 2.Prova a stabilire per l attività successiva un tempo minimo di attenzione, appena superiore al tuo tempo solito e imposta un timer. Poi concediti una pausa. 3.Nel tempo puoi provare ad allungare i tempi di attenzione. Bechelli et al. 2013

22 USO DEL DIARIO L uso del diario è difficile per molti alunni con DSA per due motivi principalmente: 1. orientamento nella struttura 2. utilizzo alla fine della lezione, spesso di fretta Per alcuni alunni con disgrafia o disortografia può inoltre essere difficile annotarsi rapidamente le informazioni. Possibili facilitatori: Scelta accurata di un diario chiaro/diario facilitato Programmare bene il tempo della scrittura nel diario Registratore Uso di applicazioni informatiche

23 AIUTO PER LA GESTIONE DELLO SPAZIO È molto difficile dare indicazioni generali per un organizzazione dello spazio efficace. Alcuni aspetti da considerare possono essere questi: Per alcuni alunni con DSA è difficile richiamare alla mente preconoscenze. Le pareti possono accogliere cartelloni con alcune informazioni importanti che però devono essere ben organizzate. Per alcuni alunni è difficile mantenere la concentrazione. A scuola e a casa per lo studio è importante eliminare quegli oggetti che l alunno riconosce come distrattori.

24 L ORGANIZZAZIONE DEL MATERIALE SCOLASTICO Per alcuni alunni con DSA non è facile tenere in ordine il proprio materiale, per poi trovarlo rapidamente ogni volta che serve. Anche in questo caso non è possibile dare indicazioni generali valide, ma è importante sostenere da parte dei singoli alunno lo sviluppo di strategie in questo senso. È importante in questo avere l aiuto delle famiglie, soprattutto quando gli alunni sono più piccoli. Prevedere dei tempi per l organizzazione dei materiali. Confrontarsi su strategie diverse.

25 AIUTI PER PRENDERE APPUNTI Per alunni che hanno difficoltà ad accedere alla lettura è particolarmente rilevante sfruttare al meglio i momenti di spiegazione orali. Per alcuni alunni con DSA però è particolarmente difficile prendere appunti per: la difficoltà ad ascoltare e scrivere contemporaneamente la lentezza della scrittura la poca leggibilità della scrittura Bechelli et al. 2013

26 Possibili aiuti pratici Prendere appunti col PC, solo se si scrive sufficientemente velocemente Integrare gli appunti con foto o registrazioni (es. lavagna, lettura di una parte di brano) Usare abbreviazioni e simboli Si possono fare dei disegni, se aiutano Ci si può organizzare delle pagine per gli appunti che aiutano a orientarsi (vedi esempio) Bechelli et al. 2013

27 Bechelli et al. 2013

28 Bechelli et al. 2013

29 AIUTI O STRUMENTI COMPENSATIVI? Tanti strumenti che sono utili a tutti gli alunni per apprendere conoscenze nuove, diventano poi strumenti compensativi per alunni che (a causa di un DSA) faticano a memorizzare delle alcune conoscenze. Può essere quindi sempre utile introdurli con la classe per poi via via ridurne l uso per gli alunni a cui non servono più.

30 Esempio: classe I, scuola primaria Meloni et al. 2004

31 Esempio: primaria Meloni et al. 2004

32 A volte per gli alunni con DSA è difficile ricordare delle sequenze di azioni con cui si arriva alla soluzione di un compito. Può essere utile allora definire per iscritto delle procedure che possono essere seguite ogni volta che devono eseguire quel certo compito.

33 Esempio: primaria Meloni et al. 2004

34 Come rendere disponibili gli aiuti? Angolo degli strumenti In classe ci può essere un angolo degli strumenti. Qui ci sono dei raccoglitori che raccolgono diversi aiuti che si sono introdotti in classe. Ogni volta che gli alunni ne hanno bisogno vanno a prenderli. I più importanti possono anche essere riprodotti in grande in modo che siano sempre visibili. Quaderno personale degli strumenti Ogni alunno ha un proprio quaderno ad anelli. Ogni volta che un nuovo strumento viene introdotto, questo viene inserito nel quaderno. Via via gli alunni tolgono quelli che non servono più.

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