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1 !"#$%&'()*"#+,%#-%)&.% L esperienza del servizio minori della Casa delle donne per non subire violenza- Onlus di Bologna Bologna, 19 aprile Masha Romagnoli 1

2 Lavorare con le situazioni di violenza alle donne e ai bambini significa imparare a convivere con la paura e l impotenza. 2

3 Esercitazione Quali tipologie di violenza sui minori conoscete?

4 Tipologie di violenza sui minori:! Violenza fisica! Violenza psicologica! Patologia delle cure " Incuria: cure insufficienti " Discuria: cure distorte " Ipercura:cure eccessivamente medicalizzate! Violenza sessuale! Violenza assistita 4

5 Violenza fisica! Per violenza fisica si intende la situazione in cui i genitori o le persone che si prendono cura del/la bambino/a eseguono e/o permettono che si eseguano azioni fisicamente dannose per i/le minori. La conseguenza è un danno fisico dovuto ad aggressioni fisiche, maltrattamenti, punizioni corporali o gravi attentati all integrità fisica e alla vita quali avvelenamenti intenzionali, soffocamento, omicidio e pratiche rituali 5

6 Violenza psicologica!!!tutti quei comportamenti in cui il/la bambino/a è umiliato, svalutato, denigrato, terrorizzato in modo continuativo e duraturo nel tempo. È caratterizzato da una relazione emotiva inappropriata e dannosa connotata da pressioni psicologiche, ricatti affettivi, indifferenza, rifiuto. 6

7 Patologia delle cure Si intende l incapacità e l inadeguatezza del genitore o di chi si occupa del minore nel fornire cure adeguate rispetto all età e ai bisogni fisici ed emotivi dei bambini e delle bambine. Comprende: - Incuria - Discuria - Ipercura 7

8 Incuria Si riscontrano cure fisiche insufficienti (cibo, abbigliamento non adeguato alla stagione, cure mediche necessarie..), e mancata o inadeguata attenzione ai bisogni emotivi e affettivi del minore (tristezza, preoccupazione, paura, gioia, ecc..). 8

9 Discuria! cure fornite in modo distorto e inadeguato rispetto al momento evolutivo del bambino! richieste di acquisizioni precoci e prestazioni superiori per l età o le possibilità del bambino/a! accudimento tipico di fasi precedenti a quelle attuali del minore! iperprotezione con attenzioni eccessive 9

10 Ipercura! Cura eccessiva dello stato fisico del bambino/a caratterizzata da una persistente e dannosa medicalizzazione! Preoccupazione eccessiva per lo stato di salute del bambino con continua consultazione di medici! Somministrazione di sostanze chimiche (es. farmaci)! Sindrome di Münchausen per procura: il genitore attribuisce al bambino sintomi e malattie non realmente esistenti con conseguente richiesta continua di accertamenti clinici 10

11 Violenza sessuale Si intendono tutti quegli atti attraverso i quali i/le minori vengono usati in attività sessuali da parte di adulti. Tali atti sono volti all eccitazione e alla gratificazione sessuale dell adulto, compresi quelli che avvengono senza contatto fisico e indipendentemente dall uso della forza fisica. Sono inclusi: - esibizionismo - proposte oscene - i discorsi pornografici - il mostrare ai minori materiale pornografico - fotografare il/la minore a scopo pornografico 11

12 Violenza assistita intrafamiliare (C.I.S.M.A.I.; 2005) Per violenza assistita intrafamiliare si intende l esperire da parte del bambino/a qualsiasi forma di maltrattamento compiuto attraverso atti di violenza fisica, verbale, psicologica, sessuale ed economica su figure di riferimento o su altre figure significative adulte o minori. Il bambino può fare esperienza direttamente (quando essa avviene nel suo campo percettivo), indirettamente (quando il minore è a conoscenza della violenza), e/o percependone gli effetti. Si include l assistere a violenze di minori su altri minori e/o su altri membri della famiglia e ad abbandoni e maltrattamenti ai danni di animali domestici. 12

13 Alcune caratteristiche della violenza assistita: #$ È una forma di maltrattamento la cui rilevazione necessita del riconoscimento della violenza intrafamiliare diretta: la violenza domestica; %$ E una forma di maltrattamento di tipo primario al pari delle altre forme di violenza (fisica, sessuale, psicologica); &$ E una forma di maltrattamento che può determinare effetti a breve, medio e lungo termine sulla salute psicofisica dei bambini/e; '$ E riconosciuta come un fattore di rischio per le altre forme di maltrattamento e violenza; ($ Rappresenta uno dei fattori di rischio per la trasmissione intergenerazionale della violenza; 13

14 La violenza assistita da maltrattamento sulle madri: Nelle famiglie dove avvengono maltrattamenti sulla madre, i bambini si trovano ad assistere direttamente, indirettamente e/o percependone gli effetti a molteplici forme di violenze: - Violenze fisiche; - Violenze psicologiche; - Violenze verbali; - Violenze economiche; - Violenze inerenti l area della sessualità. ) Le minacce di fare del male, di abbandonare, uccidere, suicidarsi ecc., così frequenti nelle situazioni di violenza domestica, hanno gravi conseguenze sullo sviluppo dei bambini. 14

15 La relazione madre-bambino/a in un contesto di violenza domestica Cosa vive la madre?! Una madre maltrattata è una madre traumatizzata! La durata media del maltrattamento è di 7/8 anni (Artemisia, 2003)! Quando il maltrattamento è protratto nel tempo (traumatizzazione cronica), oltre ai danni fisici, sono presenti una serie di sintomi associati al PTSD (disturbo da stress post traumatico): ) questi possono influenzare fortemente la capacità di accudimento e di attenzione verso i bisogni dei/delle bambini/e 15

16 Sintomi dei bambini esposti alla violenza Comportamentali:! Aggressività! Irrequietezza! Acting-out! Immaturità! Svogliatezza a scuola! Delinquenza Emotivi:! Ansia! Depressione! Senso di impotenza! Bassa autostima! Rabbia Fisici:! Difficoltà nello sviluppo! Insonnia! Comportamenti regressivi! Disturbi nell alimentazione! Scarse competenze motorie! Sintomi psicosomatici! Rifiuto da parte dei pari Cognitivi:! Scarsa prestazione scolastica! Ritardo del linguaggio Sociali:! Rifiuto dei pari! Incapacità di empatizzare con gli altri 16

17 ESERCITAZIONE

18 L intervento nei casi di violenza:! La rilevazione;! La protezione;! La valutazione;! Il trattamento. 18

19 Il lavoro di rete:! Tribunale per i Minorenni! Tribunale Ordinario! Servizi Sociali! Azienda USL! Polizia, Carabinieri! Ufficio Minori della Questura! Scuola e contesti educativi Materiale formativo della Casa delle donne per non subire violenza ONLUS 19

20 IL RUOLO DELLA SCUOLA! OSSERVAZIONE! RILEVAZIONE! SEGNALAZIONE

21 LA SEGNALAZIONE Quando va fatta?! Nelle situazioni in cui siamo di fronte a: " Grave pregiudizio del minore " Ipotesi di reato perseguibili d ufficio, in cui vi è l obbligo di denuncia (reati di maltrattamento a danno di minore, violenza sessuale )

22 La segnalazione COSA SCRIVERE?! indicare i fatti come sono accaduti;! dare rilievo alla temporalità dei fatti;! Riferire le cose che ci sono state raccontate e da chi;! Riferire chi è intervenuto nella situazione dando indicazioni nominali delle persone a conoscenza del caso (è necessario fornire i propri dati per essere rintracciati dall autorità competente);! Non dare giudizi o valutazioni o opinioni personali;

23 La segnalazione A CHI VA MANDATA?! Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori! Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario! Servizio Sociale Minori di competenza

24 ! Occorre riuscire ad utilizzare la segnalazione come strumento di lavoro, non giudicante o di condanna verso una famiglia, ma dandogli il significato di richiesta alla magistratura di strumenti idonei per poter tutelare un bambino in difficoltà

25 Le emozioni dell operatore! Angoscia! Senso di colpa! Frustrazione! Disgusto! Inutilità! Senso di impotenza! Senso di fallimento Materiale formativo della Casa delle donne per non subire violenza ONLUS 25

26 COME CI DIFENDIAMO?! Negazione ( non è possibile )! Distanziamento emotivo ( non sono io che me ne devo occupare )! Evitamento (non si osserva, non se ne parla)! Razionalizzazione (si tende a spiegare e a giustificare)! Collusione (i genitori hanno detto che cambieranno)! Idealizzazione (di come dovrebbero essere i genitori, i servizi ecc.)! Identificazione con il bambino! Identificazione con il giustiziere! Identificazione con il genitore buono ==>E importante riconoscere le proprie emozioni e le difese che mettiamo in atto, in modo che il nostro operato non sia un agito Materiale formativo della Casa delle donne per non subire violenza ONLUS 26

27 La Casa delle donne di Bologna:! Progetto di Accoglienza rivolto alle donne vittime di violenza;! Progetto Casa rifugio;! Progetto rivolto ai minori e alle loro madri;! Progetto Olas: rivolto alle donne vittime di tratta; 27

28 Perché un servizio rivolto ai minori in un centro antiviolenza per donne adulte? Occuparsi della violenza, rilevarla, vederne gli effetti sulle donne adulte, non permette la negazione del fenomeno o degli esiti anche sui/sulle bambini/e 28

29 Il servizio minori della Casa delle donne di Bologna Obiettivi: Far emergere il fenomeno del maltrattamento, della violenza sessuale e dell esposizione alla violenza domestica subita da bambini/e e adolescenti e offrire percorsi di sostegno ed aiuto, ai bambini e alle loro madri, al fine di intervenire sulle conseguenze post-traumatiche, prevenire il rischio sociale, relazionale ed educativo attraverso strumenti di accoglienza, sostegno, formazione e informazione 29

30 Attività previste: " Percorsi di sostegno alla genitorialità per donne che subiscono violenza e di supporto ai/alle bambini/e vittime di maltrattamento o abuso sessuale; " Il progetto Piccoli Ospiti 30

31 Quali professionalità?! Psicologa psicoterapeuta familiare, responsabile del servizio;! Psicologa - psicoterapeuta familiare;! Educatrice formata sulla violenza all infanzia;! Una avvocata volontaria;! Una operatrice del servizio civile. 31

32 Il sostegno alla genitorialità "#!$%&#$#'%()*!+*,!+#))(!&-%.(,(/ %.( -01%2(!+#,!3 %)($*!4#!0)#!&$(/ )(-% 3 %/,%($*!-*!5!&(--%1%,*!-(-2*)*$*,#!$*,#'%()*!3 #+$*!*!1#3 1%)(6#7 32

33 Il lavoro di rete:! Tribunale per i Minorenni! Tribunale Ordinario! Servizi Sociali! Azienda USL! Polizia, Carabinieri! Ufficio Minori della Questura! Scuola e contesti educativi Materiale formativo della Casa delle donne per non subire violenza ONLUS

34 Bibliografia Libri e articoli! Bianchi D., Moretti E., Vite in bilico. Indagine retrospettiva su maltrattamenti ed abusi in età infantile, Firenze, Istituto degli Innocenti, 2006.! Cirillo S., Di Blasio P., La famiglia maltrattante. Diagnosi e terapia, Milano, Raffaello Cortina, 1989.! De Zulueta F., Dal dolore alla violenza. Le origini traumatiche dell aggressività, Milano, Raffaello Cortina, 1999.! Di Blasio P., Psicologia del bambino maltrattato, Bologna, il Mulino, 2000.! Di Blasio P. (a cura di), Tra rischio e protezione. La valutazione delle competenze parentali., Milano, Edizioni Unicopli, 2005.! Luberti R., Pedrocco Biancardi M.T. (a cura di), La violenza assistita intrafamiliare. Percorsi di aiuto per bambini che vivono in famiglie violente, Milano, Franco Angeli, Materiale formativo della Casa delle donne per non subire violenza ONLUS 34

35 ! Malacrea M., Il buon trattamento : un alternativa multiforme al maltrattamento infantile, in Cittadini in crescita, Firenze, Centro Nazionale di documentazione e analisi per l infanzia e l adolescenza, Istituto Innocenti, pp. 1-17, gennaio 2004.! Montecchi F., Abuso sui bambini: l intervento a scuola. Linee-guida ed indicazioni operative ad uso di insegnanti, dirigenti scolastici e professionisti dell infanzia, Milano, Franco Angeli, Materiale formativo della Casa delle donne per non subire violenza ONLUS 35

36 Documenti! Convenzione sui diritti dell infanzia (1989): Rapporto ISTAT 2007, La violenza e i maltrattamenti contro le donne dentro e fuori alla famiglia. CISMAI, Documento sui requisiti minimi degli interventi nei casi di violenza assistita da maltrattamento sulle madri, 2005.! enza_assistita_madri.pdf! Total estimated cost of child abuse and neglect in the United States, Prevent Child Abuse America, World Report On Violence And Health, Geneva, Rapporto a cura dell'esperto indipendente delle Nazioni Unite incaricato di realizzare uno studio sulla violenza sui bambini. 9_10_06%20-2.pdf Materiale formativo della Casa delle donne per non subire violenza ONLUS 36

37 Siti Internet

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