REPORT SECONDO LABORATORIO DI PROGETTAZIONE PARTECIPATA SCENARIO WORKSHOP: VALORIZZAZIONE SITI PILOTA
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- Giulietta Di Martino
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1 MED-PHARES Strategie di gestione integrate per la valorizzazione del patrimonio dei fari e delle stazioni semaforiche del Mediterraneo REPORT SECONDO LABORATORIO DI PROGETTAZIONE PARTECIPATA SCENARIO WORKSHOP: VALORIZZAZIONE SITI PILOTA
2 Il presente documento contiene il report delle attività di partecipazione svolte nell ambito del progetto MED-PHARES, per il Sito Pilota di Sant Elia, che ha visto coinvolti 10 portatori di interesse, tra cittadini, associazioni, privati e amministratori locali del Comune di Cagliari. In particolare, il report si riferisce al SECONDO Laboratorio di progettazione partecipata svoltosi il 3 Giugno 2015 preso la Sala Conferenza dell Ex Vetreria di Pirri - Cagliari. Durante il laboratorio sono state elaborate una serie di idee progettuali da sviluppare nel territorio del Sito Pilota di Sant Elia e si è costituita una rete di attori locali disposti a collaborare attivamente allo sviluppo del progetto di valorizzazione del sito. Il metodo utilizzato per il secondo laboratorio di progettazione partecipata è quello del Pro Action Caffè opportunamente adattato alle specificità del contesto del Sito Pilota. Nel report sono illustrati: gli obiettivi, i temi e i contenuti del laboratorio; i partecipanti e i componenti dello staff tecnico; la metodologia di partecipazione utilizzata; i contenuti di quanto emerso nell ambito dei lavori; la documentazione fotografica. LA METODOLOGIA PRO ACTION CAFFÈ Che cos è Il Pro Action Caffè è un metodo efficace e semplice per innescare conversazioni informali e costruttive su questioni concrete che possono riguardare una comunità locale. Il Pro Action Caffè può essere utile per la definizione di nuove strategie, o per la creazione di nuove inedite reti di azione locale. Si fonda su sette principi guida: creare un ambiente di lavoro ospitale e accogliente; formulare questioni importanti da discutere e condividere; incoraggiare il contributo di tutti i partecipanti nelle diverse discussioni; ascoltare per cogliere intuizioni e riflessioni inedite e profonde; raccogliere e condividere i risultati; collegare i diversi punti di vista. I soggetti coinvolti nel laboratorio di progettazione partecipata con la tecnica Pro Action Caffè sono gli stessi attori coinvolti nello Scenario Workshop tenutosi a Cagliari lo scorso aprile.
3 Come funziona I lavori si sono aperti con la prima sessione plenaria, i partecipanti sono stati invitati dal facilitatore ad accomodarsi nelle sedie disposte di fronte alla lavagna. Il facilitatore ha aperto la sessione illustrando la tematica da approfondire nel laboratorio nonché le modalità operative di lavoro. Figura 1: regole generali e domande per il Pro Action Caffè I partecipanti sono stati incoraggiati con queste regole a mettere alla prova loro capacità di ascolto. I gruppi di lavoro della sessione tematica erano composti da 3 o 4 persone sedute ai tavolini come in un caffè. Ogni tavolo è stato allestito con una tovaglia di carta da pacchi e quattro pennarelli di colore diverso, ed è stato identificato con un nome scritto al centro. I partecipanti hanno potuto prendere appunti sulla tovaglia riportando sulla stessa gli aspetti salienti della discussione portata avanti nel tavolo. La tovaglia è quindi diventata un utile strumento per visualizzare le idee discusse che costituiscono una valida mappa per gli avventori che si succedono al tavolo di discussione. Ogni gruppo è stato invitato ad esplorare uno dei temi precedentemente proposti in plenaria. Il lavoro di gruppo è stato suddiviso in micro sessioni di discussione della durata ciascuna di circa 20/30 minuti. La persona che ha proposto il tema è diventata il padrone di casa e per tutta la sessione di lavoro di gruppo è rimasta al tavolo a discutere con i diversi viaggiatori che si alternavano al suo tavolo, riassumendo ai nuovi viaggiatori i risultati delle sessioni precedenti. Gli interventi sono stati brevi e concisi. L ambiente di lavoro era assolutamente informale e rilassato.
4 Figura 2: i viaggiatori e i padroni di casa a lavoro Figura 3: lavoro nei tavoli
5 Figura 4: i tavoli di discussione Figura 5: discussione
6 L opportunità di spostarsi da un tavolo all altro, di incontrare persone nuove, ha favorito la riflessione e ha aiutato a connettere la dimensione individuale con quella collettiva. Nel portare da un tavolo all altro le proprie intuizioni ed idee, le idee dei partecipanti si sono contaminate reciprocamente e si sono inserite nei diversi progetti. Figura 6: contaminazione delle idee Alla fine della sessione di gruppo i diversi partecipanti hanno condiviso in una sessione plenaria la sintesi della discussione portata avanti in ogni singolo tavolo. Il padrone di casa è stato il portavoce delle idee discusse nel suo tavolo.
7 SECONDO LABORATORIO DI PROGETTAZIONE PARTECIPATA PER IL SITO PILOTA DI SANT ELIA Lo staff tecnico Il gruppo di lavoro che ha organizzato e condotto le diverse attività previste nel laboratorio è composto dalle seguenti figure: Vania Erby Tiziana Lai Agenzia Conservatoria delle coste Agenzia Conservatoria delle coste facilitatore e coordinatore del laboratorio, organizzazione tecnica e logistica organizzazione tecnica e logistica Programma del laboratorio di progettazione partecipata Pro Action Caffè Registrazione dei partecipanti Saluti e presentazione del laboratorio Definizione dei gruppi di lavoro Prima sessione di lavoro ai tavoli Seconda sessione di lavoro ai tavoli Terza sessione di lavoro ai tavoli Pausa caffè e preparazione plenaria Presentazione dei risultati dell attività svolta nei tavoli di lavoro Organizzazione delle reti locali di supporto alle idee proposte Discussione finale
8 Figura 7: programma Pro Action Caffè Partecipanti Hanno partecipato al laboratorio: 1. Massimiliano Molinas Marina Militare 2. Andrea Olla Associazione Amici della bicicletta Cagliari 3. Maria Laura Serra Associazione Agricolture; 4. Valeria Atzori Comune di Cagliari; 5. Giancarlo Manis Comune di Cagliari; 6. Antonio Tiragallo - Ordine degli Ingegneri Provincia di Cagliari; 7. Ana Mellado Libero professionista; 8. Manuel Chaves Libero professionista; 9. Paolo Erasmo - Associazione Agricolture; 10. Tore Portas - Associazione Agricolture; I risultati delle sessioni di lavoro I partecipanti al Pro Action Caffè hanno proposto tre temi di lavoro rispetto ai quali sono state organizzate le discussioni. I temi proposti sono stati: 1. Come sviluppare la viabilità leggera di accesso al sito? (ANDREA) 2. Come coordinare gli enti e i soggetti coinvolti nella valorizzazione del sito pilota? (ANTONIO) 3. Dove e come trovare i finanziamenti per lo sviluppo del progetto? (TORE)
9 Figura 8: le domande guida proposte dai padroni di casa per il Pro Action Caffè di Cagliari La discussione è partita da alcune domande di supporto: Cosa è necessario esplorare per rispondere alla domanda del vostro padrone di casa? Che cosa dobbiamo ancora analizzare che non è stato affrontato nel primo laboratorio? Quali sono i prossimi passi da fare per sviluppare il progetto di valorizzazione del Sito Pilota?
10 PRIMO TEMA: TAVOLO LAVANDA PADRONE DI CASA: ANTONIO La domanda Come coordinare gli enti e i soggetti coinvolti nella valorizzazione del sito pilota? Le risposte Prima questione da affrontare e risolvere: dopo che il bene è passato alla Regione come fare per far si che la stessa si impegni alla realizzazione del progetto (non si può demandare tutto alla RAS); Il soggetto che si dovrà occupare della gestione del sito e del progetto dovrà essere un Ente super partes (ipotesi Università) che dovrà fungere da propositore di interventi per la riqualificazione dell intera area; tale Ente si dovrà occupare anche di recuperare i finanziamenti necessari per la realizzazione del progetto; Il soggetto capofila deve essere giustamente motivato a portare avanti l iniziativa nel suo complesso; L Università italiana o straniera potrebbe configurarsi come il garante dell intera iniziativa; Nel progetto e nelle modalità di collaborazione e attuazione dello stesso dovranno essere coinvolte associazioni locali culturali e non; I finanziamenti del progetto dovranno essere raccolti nel settore privato. Figura 9: il tavolo LAVANDA
11 SECONDO TEMA: TAVOLO ROSMARINO PADRONE DI CASA: ANDREA/LAURA La domanda Come sviluppare la viabilità leggera di accesso al sito? Le risposte Il sito dovrà essere fruibile con i mezzi pubblici; Dovrà essere realizzato un parcheggio di scambio a Sant Elia dove lasciare l auto per poter proseguire il percorso a piedi, in bici o con un bus navetta; La strada di accesso al faro dovrà essere percorribile da macchine di servizio; Messa in sicurezza dei sentieri e valorizzazione degli stessi; Recupero dei sentieri mantenendo la loro naturalità. Figura 10: il tavolo ROSMARINO
12 TERZO TEMA: TAVOLO TIMO PADRONE DI CASA: TORE La domanda Dove e come trovare i finanziamenti per lo sviluppo del progetto? Le risposte Per la terza domanda i partecipanti al tavolo di discussione hanno individuato un percorso articolato di attività propedeutiche da sviluppare al fine di poter recuperare i fondi per la realizzazione del progetto di valorizzazione individuato nel primo laboratorio di progettazione partecipata. Nel dettaglio le attività previste sono: Individuare un Ente super partes (esempio Università) garante del progetto; L Università dovrebbe realizzare la progettazione preliminare e il coordinamento del progetto; la Conservatoria delle coste dovrebbe esser coinvolta come Ente che fornisca garanzie al buon sviluppo del progetto nei confronti degli attori coinvolti; in particolare l Agenzia dovrebbe, nella prima fase, costituire un tavolo di lavoro stabile nel quale vengono coinvolti piccole e grandi realtà locali con competenze specifiche; Gli Enti che dovrebbero essere coinvolti sono: Regione, Università, Comune, Stato, Marina Militare; Costruire o partecipare a bandi europei per reperire fondi per il progetto; L Ente delegato (università o Conservatoria) dovrebbe esser delegato dalla Regione a partecipare ai bandi Europei per il reperimento dei fondi per la realizzazione del progetto di valorizzazione; I principi guida per il dispiegarsi del progetto devono essere quelli di massimo rispetto e cura dei beni ambientali; Nella progettazione dovrebbero essere coinvolti diversi portatori di interesse locali pubblici e privati in differenti campi di azione: tutela ambientale, geologia, ricerca, formazione, tutela flora e fauna locale terrestre e marina; I finanziamenti potrebbero essere in parte anche privati.
13 Figura 11: il tavolo TIMO
14 LA RETE DELLE RELAZIONI E DELLE PROPOSTE Alla fine della presentazione delle idee dei tre tavoli di lavoro, i partecipanti sono stati invitati a presentare la loro adesione ad un progetto (post-it arancioni) o ad una rete per dare ulteriori contributi al progetto (post-it verdi). Figura 12: il prima Figura 13: il dopo
15 LA RETE DOMANDA DI PARTENZA CHI PARTECIPA COSA FARE Come coordinare gli enti e i soggetti coinvolti nella valorizzazione del sito pilota? Come sviluppare la viabilità leggera di accesso al sito? Dove e come trovare i finanziamenti per lo sviluppo del progetto? Tore; Coinvolgimento delle associazioni locali anche in fase di progettazione di massima; Prevedere la presenza di orti urbani all interno del sito pilota. Valeria; Massimiliano; Ana; Antonio; Paolo; Giancarlo. Manuel; Antonio; Individuare immediatamente i portatori di interesse da coinvolgere nel progetto. Avviare contatti con gli Enti per verificare l interesse a sviluppare il progetto con diversi obiettivi.
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