1. Individuazione dei siti con significativo rischio di patologie asbesto correlate: metodologie, criticità, indicazioni di sanità pubblica
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- Giuliana Lelli
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1 Giovanni Simonetti
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3 1. Individuazione dei siti con significativo rischio di patologie asbesto correlate: metodologie, criticità, indicazioni di sanità pubblica
4 Identificazione dei siti a rischio Registro Nazionale Mesoteliomi (ReNaM), Dati Istat, Impatto sanitario amianto a Casale Monferrato, Broni, Genova, La Spezia, Grugliasco Collegno, Monfalcone, Trieste, Castellamare di Stabia, Taranto, Biancavilla e Augusta
5 Identificazione dei siti a rischio Casale Monferrato, Broni, Trieste, Castellamare di Stabia, Taranto, Biancavilla e Augusta Siti di Interesse Nazionale (SIN) per bonifiche dove sono attivi interventi di risanamento ambientale
6 Identificazione dei siti a rischio Ministero dell Ambiente e Regioni hanno individuato contaminati di cui 50 derivanti da una contaminazione di origine naturale 373 siti con classe di priorità Classe di Priorità 1
7 Identificazione dei siti: criticità Completare la mappatura con i dati relativi alle Regioni mancanti Il numero dei siti a rischio potrà aumentare da 373 a 500 unità Finanziamenti annuali: 10 milioni di euro per 10 anni può rendere possibile rimozione situazioni a rischio
8 Identificazione dei siti: criticità Studiare nuove forme rispetto a autonotifica, che possano incentivare il cittadino alla comunicazione dei materiali contenenti amianto in proprio possesso. Approfondita ricognizione delle discariche e dei siti di stoccaggio, attivi sul territorio nazionale, al fine precipuo di determinare volumetria disponibile di impianti di discarica.
9 2. Definizione di esposti e utilità di un registro degli esposti prima della legge 257/1992
10 Identificazione degli ex esposti Nell ambito del progetto Carex (CARcinogen EXposure), si dimensiona in soggetti il numero di esposti ad amianto per l Italia nell ultimo periodo di utilizzo del materiale Necessità di creare registro di ex-esposti su diretta richiesta degli interessati e usufruendo delle banche dati INAIL e INPS.
11 Identificazione degli ex esposti L INAIL possiede lista soggetti per i quali veniva pagato sovrapremio asbestosi (ex DPR 1124/165) INAIL e INPS possiedono lista beneficiari previdenza amianto ex art. 13 Legge 257/1992
12 Identificazione degli ex esposti Coinvolgimento delle Associazioni delle vittime indispensabile per definire sia gli obiettivi della registrazione sia le modalità della sua implementazione
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14 Identificazione degli esposti Sistema di sorveglianza epidemiologica degli esposti tramite registro previsto dal D.Lgs. 81/2008 Il lavoratore che si trova nelle condizioni di esposizione a un livello superiore a 1/10 del valore limite deve essere incluso nel registro.
15 3.Incidenza delle patologie asbesto-correlate e previsioni nei prossimi anni
16 Produzione di amianto in Italia Italia dal secondo dopoguerra fino al 1992 uno dei maggiori produttori e utilizzatori di amianto in Europa più di 3,5 milioni di tonnellate di amianto grezzo consumato durante tale periodo cantieristica navale, edilizia, industria della produzione dei manufatti in cemento-amianto
17 Mesotelioma pleurico 3,6 casi per abitanti negli uomini 1,6 casi per abitanti nelle donne Latenza: oltre i 40 anni Esposizione amianto è avvenuta nel 10% dei casi in ambito residenziale o familiare La maggioranza correlati con uso diretto di amianto prima del bando
18 4. Il problema dello smaltimento
19 Normativa italiana in tema di amianto Legge 257 del 27 marzo 1992: cessazione dell impiego dell amianto divieto di estrazione, importazione, esportazione, commercializzazione e produzione di prodotti di amianto correlati. La Legge non ha vietato utilizzazione indiretta prodotti amianto ancora presenti sul territorio nazionale milioni di tonnellate materiali contenenti amianto
20 Prodotti contenenti amianto attualmente presenti sul territorio CNR: 32 milioni di tonnellate di cementoamianto ancora da bonificare soltanto in relazione a 2,5 miliardi di metri quadri di coperture ISPRA* 2009: rifiuti contenenti amianto prodotti in Italia ammontavano a circa tonnellate, 72% esportato all estero (Germania) Stima durata processo di rimozione 85 anni *Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale
21 Rifiuti contenenti amianto nel territorio Nord 69,2% del totale nazionale Centro e Sud intorno al 15% ciascuna Lombardia, maggior produttrice di rifiuti contenenti amianto (32%, pari a tonnellate) Obiettivi temporali di rimozione rifiuti asbesto: Lombardia 2016 e Sardegna 2023
22 Bonifica e smaltimento dei rifiuti Necessari nuovi siti smaltimento sul territorio nazionale anche mediante l impiego di cave dismesse e miniere esaurite, incentivando riqualificazione di dette aree Azione di concerto Stato-Regioni tendente a privilegiare smaltimento dei rifiuti all interno del territorio regionale che li produce Evitare discariche illegali o non controllate
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24 5. Quadro normativo, modalità applicative e criticità
25 Leggi e normative Analisi globale della normativa vigente Analisi di 3 macrosettori: ambiente, lavoro e tutela sociale Quadro normativo evoluto in linea con standard imposti da direttive comunitarie in materia
26 Leggi e normative Amministrazione centrale: Ministero della Salute Ministero dell Ambiente Ministero dello Sviluppo Economico Settore Industria Amministrazione locale: Regioni, Provincie Comuni ed Enti Ausiliari Amministrazione nazionale: INAIL
27 Leggi e Normative: criticità Necessità di un opera di razionalizzazione e semplificazione della normativa vigente, alternative: mantenere in vita gran parte del sistema vigente (soft) radicale del riordino complessivo della materia (hard)
28 6. Prevenzione primaria e secondaria del mesotelioma e patologie tumorali asbestocorrelate
29 Previsione incidenza tumori maligni pleura Mortalità per tumori maligni pleura uomini: circa1000 decessi/anno tra il , seguito da declino relativamente rapido.
30 Gestione patologie tumorali asbesto-correlate Mesotelioma Prevenzione primaria: contenuti recente normativa nazionale garantiscono raggiungimento prevenzione primaria Prevenzione secondaria mesotelioma: non evidenze scientifiche utilità screening, assenza di biomarcatori
31 Gestione patologie tumorali asbesto-correlate Tumore polmonare: 1000 casi/anno attribuiti a esposizioni professionali amianto Nuove possibilità di analisi con biomarcatori Prevenzione secondaria: TC spirale Fondamentali Medici di Medicina Generale
32 7. Diagnosi e terapia del mesotelioma
33 Diagnosi e trattamento mesotelioma Diagnosi TC multistrato, PET/TC e RM Diagnosi patologica: istotipo Diagnosi e stadiazione locoregionale: toracoscopia Trattamento: Cisplatino in monoterapia o in combinazione con antifolati. Trattamento chirurgico, ruolo controverso Radioterapia conformazionale, nuova possibilità
34 8.Diagnosi e terapia delle malattie asbesto-correlate non neoplastiche
35 Patologie non oncologiche asbesto correlate Asbestosi, pleurite essudativa acuta e cronica, placche pleuriche e ispessimento pleurico diffuso e broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). TC spirale bassa dose riconosce tumore in stadio precoce, riduce rischio di mortalità
36 9. Il ruolo del Medico di Medicina Generale nella diagnosi, nella gestione e nella sorveglianza sanitaria delle malattie asbesto-correlate
37 Medici di Medicina Generale Proposti interventi di formazione Formazione specifica post-laurea in Medicina Generale Formazione continuativa ECM Intervanti di formazione a distanza (FAD) Piattaforma FadInMed in collaborazione tra Ministero della Salute, FNMCeO e IPASVI
38 Medici di Medicina Generale Rete di domiciliarità e di supporto che consenta al MMG di gestire le patologie da amianto, in una strategia di deospedalizzazione
39 10. Ricerca Clinica
40 Ricerca Clinica Comprensione processo cancerogenesi da asbesto in modo da riconoscere biomarker candidabili a terapie target Sviluppo psico-oncologia per gestione con la comunicazione dei pazienti e dei soggetti che vivono con l ansia della malattia in quanto coscienti di essere stati esposti per lungo tempo all amianto
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