Normativa tecnica e marcatura CE. Sommario. Documenti Normativi Industria e Marcatura CE Conclusioni
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1 Normativa tecnica e marcatura CE Sommario Documenti Normativi Industria e Marcatura CE Conclusioni 1
2 Documenti Normativi Finalità ed Uso Finalità Definire lo Stato dell Arte nei rispettivi settori di competenza sulla base delle attuali tecnologie e conoscenze Cogente In quanto la sua applicazione è resa obbligatoria da precise disposizioni di Legge Esempio: Direttiva CEE 84/539 Uso Facoltativo Nei casi in cui la Legge lo prevede come condizione sufficiente ma non esclusiva per poter dimostrare la necessaria rispondenza alla Regola o Stato dell Arte o ai Requisiti essenziali (Direttive CEE) Esempio: L.46/90 Volontario In quanto la rispondenza alla normativa rappresenta una garanzia interna all azienda e/o un fattore strategico di competitività Esempio: Apposizione Marchi di Qualità 2
3 Documenti Normativi Struttura Tipica Nome Organismo Normatore (es. CEI, UNI, ISO, IEC ecc.) Riferimento alla Commissione o Comitato competente di lavoro che ha curato la redazione (es.ct44) Codice o Sigla di riferimento, data di emissione e Titolo Sommario Eventuali riferimenti o corrispondenze ad altri documenti (nazionali, europei o internazionali) Prefazione, recante in genere una sintetica descrizione delle varie fasi che hanno portato alla stesura del documento finale Indice degli argomenti Introduzione, in genere contiene la descrizione della strutturazione e dei contenuti della Norma Scopo ed ambito di applicazione Definizioni Prescrizioni Allegati Normativi e/o Informativi 3
4 '*! #* &% % $# "! FE DC Documenti Normativi Principali Organismi Settore Elettrico Tutti gli altri settori (ad esclusione di quello elettrico) Italiani (sede a Milano) Europei (sede a Bruxelles) Internazionali (sede a Ginevra) C.E.I. Comitato Elettrotecnico Italiano CENELEC European Committee for Electrotechnical Standardization I.E.C. International Electrotechnical Commission UNI Ente Nazionale per l Unificazione nell Industria CEN European Committee for Standardization I.S.O. International Organization for Standardization 6HWWRUH0LOLWDUH$PHULFDQR0,/67' 6HWWRUH7HOHFRPXQLFD]LRQL(XURSHR(76, () '# 6HWWRUH,OOXPLQRWHFQLFR,QWHUQD]LRQDOH&,( B A@ >? = 9=< 9:; / /-1 / , IN LM JK F IE HG G 4
5 Documenti Normativi Tipologia ÆCostruzione Norme di Prodotto/Impianto ÆSicurezza ÆPrestazioni ÆStandard dimensionali e di interfaccia Norme di Sistema ÆQualità (ISO 9000) ÆAmbiente (EN 14000) Norme di Processo Æ Misurazione e controllo dei processi industriali Æ Metodi di prova e di misura Æ Tecnologie di fabbricazione (norme di uso generale) Æ Sistemi di automazione industriale (applicazioni informatiche nell industria) 5
6 Documenti Normativi Iter per la pubblicazione delle Norme CEI 6
7 Obiettivi dell Unione Europea Realizzare un grande mercato garantendo la libera circolazione di persone, capitali, merci e servizi. Preservare la sicurezza e la salute dei lavoratori, la sicurezza e la protezione dell ambiente e dei consumatori 7
8 'LUHWWLYH(XURSHH 5HODWLYHDOODVLFXUH]]DHDOODVDOXWHGHOOHSHUVRQHHODVDOYDJXDUGLD GHOO DPELHQWH 'LUHWWLYH6RFLDOL Che coinvolgono l uso e lo smaltimento dei prodotti e quindi primariamente destinate agli utilizzatori (es. Direttiva 89/391 recepita in Italia dalla L.626/94 relativa alla sicurezza e salute dei lavoratori) 'LUHWWLYHGL3URGRWWR Mirate alla libera circolazione dei prodotti e destinate quindi ai costruttori degli stessi Direttive di Prodotto Antecedenti il Nuovo Approccio (anni 60-70) Direttive di Prodotto Nuovo Approccio 8
9 'LUHWWLYHGL3URGRWWR$QWHFHGHQWLLO ³1XRYR$SSURFFLR Definizione dettagliata dei requisiti tecnici per ogni singolo prodotto Difficoltà di codificare in modo unitario specifiche tecniche disparate e pertanto campo di applicazione limitato Imbuto della decisione finale, in quanto richiesta votazione unanime in seno al Consiglio CE e pertanto tempi di elaborazione ultradecennali Rapida obsolescenza ed estrema rigidità del contenuto tecnico in quanto facente parte integrante della Direttiva stessa Difficoltà in merito all interpretazione autentica dei dettami e dell estensione della legge (ad es. non viene definito il ruolo dell Organismo Notificato). 9
10 'LUHWWLYHGL3URGRWWR³1XRYR$SSURFFLR 3ULQFLSDOLDWWLSUHSDUDWRUL 1RUPH Direttiva 89/189 Che prevede una procedura di informazione nel settore delle norme e delle procedure tecniche 1XRYR $SSURFFLR Risoluzione del 7/5/85 0RGXOL Decisione 93/465 Relativa alle procedure di valutazione della conformità: dal controllo interno di fabbricazione (Mod.A) all utilizzo di un sistema qualità completo ed approvato (Mod.H) in relazione alla criticità (pericolosità) del prodotto. 1) Vasto campo di applicazione. 2) Libera circolazione garantita ai prodotti rispondenti ai requisiti essenziali definiti nelle singole Direttive. 3) Interpretazione tecnica dei requisiti essenziali demandata alle norme armonizzate (CEN/CENELEC). 4) Presunzione di conformità (ai requisiti essenziali) per i prodotti conformi alle norme armonizzate. 5) Dimostrazione della conformità attuata tramite procedure specifiche detti Moduli (da A ad H), indicati nelle singole Direttive in relazione livello di pericolosità dei prodotti trattati. 6) Apposizione (sul prodotto) della marcatura CE che attesta la rispondenza a tutte le Direttive Comunitarie ad esso applicabili. 10
11 0RGXOL Modulo A - Controllo interno della fabbricazione Il fabbricante: dichiara che i suoi prodotti soddisfano i requisiti essenziali della direttiva L'organismo notificato: controlla il prodotto ad intervalli casuali. Il produttore (o il suo rappresentante nella Comunità nel caso di prodotti di provenienza extracomunitaria) deve conservare per un periodo di 10 anni la documentazione attestante che è stato rispettato quanto previsto dalla specifica direttiva. E' inoltre previsto che il produttore, per alcuni controlli su aspetti specifici di un prodotto, si debba rivolgere a laboratori esterni (modulo A bis.). Modulo B - Esame del tipo (fase di progettazione) (da utilizzare in combinazione con il Modulo C, D, E o F) Implica la verifica da parte di un ente terzo che un campione rappresentativo della produzione soddisfi quanto richiesto dalla direttiva di riferimento. Il fabbricante: presenta il tipo e la documentazione tecnica L'organismo notificato: controlla e attesta che il tipo è conforme ai requisiti 11
12 0RGXOL Modulo C - Conformità al tipo (fase di produzione) (da utilizzare sempre in combinazione con il Modulo B relativo alla progettazione) Il fabbricante: dichiara che il prodotto è conforme al prototipo certificato. L'organismo notificato: controlla il prodotto ad intervalli casuali. Modulo D - UNI EN ISO 9002 (fase di produzione) (da utilizzare, salvo casi eccezionali, in combinazione con il Modulo B relativo alla progettazione) Il fabbricante: utilizza un sistema di qualità per la produzione e per i controlli L'organismo notificato: certifica il sistema di qualità Modulo E - UNI EN ISO 9003 (fase di produzione) (da utilizzare, salvo casi eccezionali, in combinazione con il Modulo B relativo alla progettazione) Il fabbricante: utilizza un sistema di qualità per effettuare l'ispezione ed i controlli finali sui prodotti L'organismo notificato: certifica il sistema di qualità 12
13 0RGXOL Modulo F - Controllo del prodotto (fase di produzione) (da utilizzare, dove richiesto, in combinazione con il Modulo B relativo alla progettazione) Si applica alla verifica di conformità da parte di un ente terzo di ogni esemplare prodotto o di controlli su base statistica della produzione Il fabbricante: dichiara che il prodotto è conforme al tipo omologato o ai requisiti. L'organismo notificato: certifica il prodotto. Modulo G - Verifica di un unico esemplare Si applica alla verifica di un singolo esemplare effettuata da un ente terzo Il fabbricante: dichiara che il prodotto è conforme ai requisiti. L'organismo notificato: certifica l esemplare Modulo H - UNI EN ISO 9001 Il fabbricante: utilizza un sistema di qualità per la progettazione la produzione ed i controlli finali L'organismo notificato: certifica il sistema di qualità 13
14 'LUHWWLYHSHUOHTXDOLqULFKLHVWD ODPDUFDWXUD&( Materiale elettrico di bassa tensione (Direttiva 73/23) Recipienti semplici a pressione (Direttiva 87/404) Giocattoli (Direttiva 88/378) Prodotti da costruzione (Direttiva 89/106) Apparecchi che possono creare perturbazioni elettromagnetiche (Direttiva 89/336) Macchine, macchine mobili, apparecchi di sollevamento (Direttiva 98/37-89/392) Dispositivi di protezione individuale (Direttiva 89/686) Strumenti per pesare a funzionamento non automatico (Direttiva 90/384) Dispositivi medici impiantabili attivi (Direttiva 90/385) Apparecchi a gas (Direttiva 90/396) Apparecchiature terminali di telecomunicazione e apparecchiature delle stazioni terrestri di comunicazione via satellite (Direttiva 91/263) Nuove caldaie ad acqua calda alimentate con combustibili liquidi o gassosi (Direttiva 92/42) Esplosivi per uso civile (Direttiva 93/15 ) Dispositivi medici (Direttiva 93/42) Imbarcazioni da diporto (Direttiva 94/25) Apparecchi e sistemi di protezione destinati ad essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva (Direttiva 94/9) Imballaggi e rifiuti d'imballaggio (Direttiva 94/62) Ascensori (Direttiva 95/16) Apparecchi di refrigerazione per uso domestico (Direttiva 96/57) Attrezzature a pressione (Direttiva 97/23) Dispositivi medico diagnostici in vitro (Direttiva 98/79) Impianti di trasporto pubblico a fune (Direttiva 2000/9) Equipaggiamento marittimo (Direttiva 96/98) Interoperabilità del sistema ferroviario transeuropeo ad alta velocità (Direttiva 96/48) Apparecchiature radio e apparecchiature terminali di telecomunicazione e il reciproco riconoscimento della loro conformità (Direttiva 1999/5) 14
15 Conclusioni Risulta evidente, per quanto detto, che la conoscenza e la corretta applicazione della Normativa è di fondamentale importanza in ogni attività economica. Una maggiore diffusione, conoscenza e corretta applicazione della Normativa determinerebbe sicuramente notevoli vantaggi derivanti da una migliore organizzazione e gestione delle varie attività, con prodotti e/o servizi risultanti ottimizzati per le reali esigenze degli utenti, riduzione degli sprechi e accrescimento del benessere e della salute collettiva. Gli ostacoli per una maggiore diffusione ed applicazione della Normativa sono dovuti principalmente a questi fattori: - elevato costo; - difficile reperibilità; - difficoltà applicative dovute alla scarsa propensione a modificare abitudini, metodi di lavoro e standard costruttivi. 15
cenni sulle direttive macchine e di prodotto
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