SCHEDA PROGETTO/ SERVIZIO/INTERVENTO per la realizzazione di azioni nelle aree di intervento previste dall obiettivo 3 delle linee guida dei PdZ
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- Marisa Murgia
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1 SCHEDA PROGETTO/ SERVIZIO/INTERVENTO per la realizzazione di azioni nelle aree di intervento previste dall obiettivo 3 delle linee guida dei PdZ Per progetto si intende qualsiasi azione volta al perseguimento di obiettivi di significativo sviluppo innovativo, sia degli interventi abituali e ordinari, sia di nuovi interventi che assumono caratteristiche di progetti temporalmente definiti. Per servizio si intende un unità organizzativa con l individuazione di una sede, con personale dedicato e un target di utenza definito. Per intervento si intende qualsiasi azione volta al perseguimento di obiettivi di mantenimento, miglioramento o implementazione dello stato di fatto degli interventi ordinari PROGETTO a SERVIZIO INTERVENTO Num. progressivo: 11 Titolo del progetto/servizio/intervento: Tornare a casa Descrizione sintetica: Nelle strutture residenziali per anziani sono attualmente accolte anche persone che chiedono e che potrebbero rientrare a casa se adeguatamente supportate. Già accade nella realtà operativa che alcuni anziani ricoverati facciano rientro a casa, ma non esiste un percorso metodologico ad hoc a cui fare riferimento, che preveda oltre ai piani di lavoro individualizzati (P.A.I.) anche l individuazione di un case-manager oltre che strumenti professionali integrati. Il numero delle persone anziane in lista di attesa per le CdR è in aumento. Spesso la struttura risponde impropriamente al bisogno dell anziano perché nella nostra realtà vige ancora una cultura di tipo custodialistico oltre che per carenza/assenza di adeguati supporti domiciliari. Inoltre le modalità di accesso ai servizi (P.U.I.) e la valutazione integrata e multidisciplinare della situazione andrebbero riviste in quanto attualmente accade - quasi sempre - che l UVD intervenga solo a posteriori, solo per validare (scheda BINA) la domanda di ricovero. Si vuole cercare di contrastare l istituzionalizzazione della persona, secondo piani assistenziali individualizzati (P.A.I), mettendo in atto azioni per deistituzionalizzare intanto almeno alcuni anziani già ospiti delle CdR. Problema Le strutture e il territorio si devono integrare secondo modelli flessibili che consentano percorsi individuali di rientro a casa per gli anziani. Anche l offerta residenziale andrebbe modulata e personalizzata, prevedendo ricoveri temporanei, di sollievo, stagionali, notturni, ecc.. Accanto alle risorse tradizionali che andrebbero razionalizzate e potenziate, ne andrebbero individuate e realizzate altre di tipo innovativo (es. comunità alloggio, nursery-home, ecc..). Affinché l intervento di contrasto all istituzionalizzazione possa venir efficacemente portato a termine,oltre alla motivazione e impegno da parte degli operatori (che andrebbero comunque formati ed accompagnati) occorre avere a disposizione alcune risorse anche di tipo materiale. Indispensabile risulta quindi essere un 1
2 aggancio con i progetti pdz relativi a questi aspetti. Inoltre spesso l anziano che può rimanere a casa o rientrarvi è quello che, oltre che su delle entrate economiche, può contare su una rete familiare (care-givers); quello che ne è privo è il più svantaggiato e spesso non può adeguatamente esercitare il diritto di scelta e di autodeterminazione. Indicare a quale AREA D INTERVENTO, prevista nell obiettivo 3 delle linee guida, fa riferimento il progetto/servizio/intervento Minori e famiglia Anziani X Disabili Dipendenze e salute mentale Disagio e marginalità sociale Altro Indicare i DESTINATARI a cui è diretto il progetto/servizio/intervento: Tipologia: anziani attualmente ricoverati nelle CDR Casa Bartoli, Don Marzari, Capon, ITIS, preferibilmente tra quelli accolti di recente (anno 2005); 15 Numero Caratteristiche del progetto/servizio/intervento: Promozione Prevenzione Cura X Tutela X Inclusione sociale Tipologia del progetto/servizio/intervento: 2
3 Mantenimento Implementazione X Nuovo Altro (specificare):.. Settore di integrazione delle politiche Sociosanitario X Socioeducativo Casa Lavoro Altro (Specificare) Soggetti coinvolti nella progettazione Indicare i soggetti pubblici e privati che sono stati coinvolti nella progettazione del progetto/servizio/intervento Soggetti: Numero Ente gestore di Ambito Socio-Assistenziale 1 Comune di Trieste 1 Provincia Azienda per i servizi sanitari n.1 1 Scuola Ministero della Giustizia Questura / Prefettura Ufficio Tutore minori Altri enti pubblici (descrivere)_: ASP-ITIS Istituzioni religiose Cooperazione sociale: Cooperativa La Quercia Associazioni di volontariato sociale 1 1 Associazioni sportive culturali 3
4 Genitori/famiglie Privati (liberi professionisti, consulenti, istituti, ecc.) Televita Altro privato: 1 Area territoriale d intervento: Descrivere: territorio di competenza del Comune di Trieste OBIETTIVI : Esplicitare gli obiettivi perseguiti con il progetto/servizio/intervento N. obiettivo: Descrizione obiettivo: 1 Contrastare efficacemente l istituzionalizzazione degli anziani,a partire da poche situazioni concrete sulle quali provare a costruire un percorso metodologico ad hoc, da ufficializzare e rendere esportabile se, una volta conclusa la sperimentazione, ritenuto valido. AZIONI: Descrizione delle azioni da intraprendere per la realizzazione degli obiettivi di cui sopra: Modalità di affidamento N. Soggetti Descrizione azioni: incarico ai obiettivo: esecutori soggetti esecutori studio della casistica attualmente accolta nelle CdR comunali e ITIS, che individui le persone da far tornare a casa (2007) Raccordo e accordi con i progetti della domiciliarietà riguardanti i servizi domiciliari integrati e le reti di supporto ( volontariato, centri diurni, ecc) (2007) Comune -ASS. 1 -I.T.I.S. - più eventuali tirocinanti/collegam ento con Università COM ASS Costo presunto Gruppo di lavoro multiprofessionale inter-servizi-interenti, formato da 8 persone, di cui : -2 responsabili di struttura COM -2 adest COM -2 IP ASS -2 referenti IT IS per ca 18 ore cad Gruppo di lavoro di cui sopra, attraverso 3 incontri di 2 ore cad= 6 ore 4
5 raccordo con il Progetto n 12, inerente il miglioramento della qualità nelle residenze protette ed elaborazione di accordi utili a facilitare i percorsi di reinserimento a domicilio ( vedi moduli flessibili; rientri a casa sperimentali nei fine settimana, ecc..) (2007) -elaborazione di un approccio metodologico specifico per il rientro a casa e per la permanenza delle persone al loro domicilio e ciò attraverso il raccordo con i Progetti di cui alle azioni di sistema. (2007) COM ASS ITIS COM ASS ITIS -gruppo di lavoro, di cui sopra 3 incontri di 3 ore cad= 9 ore -attività documentativa : 9 ore da parte di 3 responsabili di struttura, di cui 2 COM e 1 ITIS -gruppo di lavoro, di cui sopra 3 incontri di 3 ore cad= 9 ore -attività documentativa : 9 ore da parte di 3 responsabili di struttura, di cui 2 COM e 1 ITIS 1.5 -sperimentazione del nuovo approccio su 15 casi e ciò attraverso l integrazione e l uso delle risorse previste nel Progetto n 8, inerente il miglioramento dei servizi per non autosufficienti. COM ASS ITIS Vedi profilo d intervento e risorse di cui al Progetto n 8, anni ( dal secondo semestre 2007 e per tutto il 2008) Tempi di realizzazione del progetto/servizio/intervento: num. mesi 24 data inizio:gennaio 2007 data conclusione:dicembre 2008 INDICATORI Indicatori di input Indicatori di percorso Indicatori di risultato Indicatori di impatto 5
6 N incontri gruppo guida rispetto agli incontri previsti N partecipanti agli incontri rispetto al n componenti il gruppo guida N incontri gruppi operativi rapportati alle azioni rispetto a quelli previsti e ridefiniti in fase di programmazione operativa - almeno 15 anziani rientrati a casa; - esistenza di un approccio e di una procedura validati MONITORAGGIO E VALUTAZIONE ( processi e risultati): Metodi e strumenti di monitoraggio delle azioni per la durata del progetto/servizio/intervento Metodologia: Ogni progetto - sarà preceduto da una fase preliminare a valenza istituzionale, incentrata sull eventuale ampliamento del paternariato, nonché da una fase organizzativa riguardante la costituzione dei gruppi operativi di progetto, la messa a punto del cronogramma di lavoro,l individuazione di eventuali risorse di supporto, ecc. In detta fase verranno anche fatti gli accordi per la valutazione e il monitoraggio del progetto. Valutazione che dovrà essere coerente e integrabile con il Piano di valutazione dei PDZ in corso di elaborazione a livello regionale. Strumenti: Riunioni, report dati sull attività di progetto, report su utenti serviti e report professionali Metodi e soggetti della valutazione Metodologia di valutazione dei processi e dei risultati finali: -tre incontri del gruppo guida responsabile per la linea strategica, a cui il progetto afferisce. La valutazione del percorso e dell esito dello stesso sarà fatta in base alle informazioni raccolte nel corso del monitoraggio. Alla fine di questi incontri si produrrà un giudizio sintetico sull andamento del progetto che potrà essere utilizzato per la valutazione in itinere ed ex post del piano di zona. Momenti e fasi di valutazione: un incontro previsto all inizio del percorso, uno a metà e uno al termine del progetto Coinvolgimento destinatari/fruitori, beneficiari finali degli interventi nella valutazione della qualità percepita: colloqui di soddisfazione rivolti agli anziani target del progetto, a tre mesi dal rientro a domicilio. Soggetti della valutazione/indicazione valutatori: gli operatori del progetto e gli anziani ENTE RESPONSABILE DEL PROGETTO/SERVIZIO/INTERVENTO: Denominazione: Comune di Trieste Natura giuridica: Ente Locale Indirizzo: Via Mazzini 25 6
7 Recapito telefonico, fax, PERSONA RESPONSABILE DEL PROGETTO/SERVIZIO/INTERVENTO: Nominativo: dott.ssa Barbara Borsi Ente di appartenenza: Comune di Trieste-Area promozione e protezione sociale Titolo professionale: coordinatore strutture residenziali per anziani Recapito telefonico, fax, 040/ ; borsi@comune.trieste.it 7
8 RISORSE FINANZIARIE PREVISTE DAL PROGETTO/SERVIZIO/INTERVENTO COSTO globale del progetto /servizio/intervento: Totale Euro: FONTI di finanziamento: Fondo sociale nazionale L.328/2000 I ANNO II ANNO III ANNO TOTALE Fondo sociale regionale: Altri Fondi Regionali: specificare la legge/fonte di riferimento Fondi bilancio ASS Distretti 1,2,3,4. Fondi Comuni Contributo utenza Altri fondi eventuali: specificare la fonte di riferimento TOTALE 8
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