RELAZIONE DI INVARIANZA IDRAULICA

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1 ARCHITETTO BERGAMO SANDRO Piazza SS. Trinità n Cavallino Treporti (VE) Tel. 041/ fax. 041/ Cell P. I.V.A.: Cod. Fisc.: BRG SDR 58A12 L736S arch.sandrobergamo@gmail.com Pec: sandro.bergamo@archiworldpec.it Cavallino Treporti li 02/12/2016 SPETT. COMUNE DI CAVALLINO TREPORTI Ditta: Tiepolo Renato Via di Ca Tiepolo n Treporti VE- C.F.: TPL RNT 57T11 L736O Oggetto: Relazione di Invarianza idraulica riguardante Demolizione parziale e ricostruzione con ampliamento di un fabbricato ad uso agrituristico in area agricola, sito in Via di Ca Tiepolo n 41, località Treporti, comune di Cavallino Treporti, Fg.6, Mapp.183. RELAZIONE DI INVARIANZA IDRAULICA 1

2 INDICE 1. Premessa 2. Descrizione dell intervento 3. Individuazione delle curve segnalatrici di possibilità pluviometrica 4. Calcolo dei volumi da tendere disponibili per la laminazione 5.Gestione del volume di invaso 6. Conclusione 2

3 1. Premessa Il presente studio riguarda la demolizione parziale e ricostruzione di un fabbricato sito in Via di Ca Tiepolo 41, Treporti, Foglio 6 Mapp.183. La seguente figura mostra il collocamento dei luoghi: Figura 1. Vista aerea Lo studio fa riferimento alle NTO del PI del comune di Cavallino-Treporti approvate con DCC 43 del 23/07/2013 e alle osservazioni del Commissario delegato per l emergenza concernente gli eccezionali eventi metereologici del 23 settembre 2007 che hanno colpito parte del territorio della Regione Veneto (O.P.C.M. n.3621 del ordinanza n.2,3 e 4) pubblicate sul B.U.R. n.10 del 01/02/2008, seguendo il principio dell invarianza idraulica richiamato dalla D.G.R. Veneto n.1322/06, integrata successivamente dal n.1841/07; esso è volto all individuazione delle misure compensative da realizzare con duplice obbiettivo di non aggravare, con le opere di progetto, l equilibrio idraulico dell area in cui le opere si inseriscono e di garantire le capacità di scolo delle 3

4 acque piovane mediante un temporaneo stoccaggio delle stesse. Il dimensionamento di tali opere è stato effettuato per garantire l efficienza del sistema per un tempo di ritorno (TR) di 50 anni. 2. Descrizione dell intervento L intervento in esame prevede la demolizione dell ampliamento abusivo in materiali precari con successiva ricostruzione autorizzata e adeguata alla sua funzione di ristorazione. Contestualmente alla nuova costruzione verrà realizzata un area parcheggio in grigliato erboso con spazi di manovra in ghiaino misto a terra battuta. Di seguito viene ripotata la planimetria dello stato di progetto. Figura 2. Planimetria stato di progetto 4

5 3.Individuazione delle curve segnalatrici di possibilità pluviometrica A base del seguente studio si è utilizzata l analisi regionalizzata delle precipitazioni svolta in seguito agli eccezionali eventi metereologici del 26 settembre 2007 che hanno colpito parte del territorio della Regione Veneto. Base di partenza per il calcolo delle maggiori portate generate da un incremento di impermeabilizzazione del territorio sono le curve segnalatrici di possibilità pluviometrica, le quali permettono di esprimere la precipitazione h o l intensità media j= h\t in funzione della durata t dell evento considerato. Tra le varie relazioni proposte in letteratura, l analisi regionalizzata ha considerato una delle formule più diffuse con struttura a tre parametri: a Fornendo i valori dei parametri a,b,c per ogni zona omogenea individuata all interno dell area interessata dallo studio entro le provincie di Venezia, Treviso e Padova. Poiché l opera interessa nella sua totalità il territorio nel Comune di Cavallino-Treporti, ricadente nella zona omogenea costiera e lagunare le grandezze sono le seguenti: 5

6 Figura 3. Curve segnalatrici a tre parametri Come già detto in precedenza, nel presente studio idrologico-idraulico si è fissato un tempo di ritorno di 50 anni. 4. Calcolo dei volumi da rendere disponibili per la laminazione Determinato il coefficente di deflusso medio dell area e note le curve segnalatrici di possibilità pluviometrica si sono calcolate, per le varie durare 6

7 della precipitazione, le altezze di pioggia efficaci e quindi i volumi di afflusso complessivi relativi alla superficie scolante. La figura seguente rappresenta i volumi affluiti nella sezione di chiusura fittizia della rete di raccolta delle acque meteoriche, la linea blu rappresenta i volumi ottenuti utilizzando curve di possibilità pluviometrica caratterizzate da un tempo di ritorno di 50 anni, la linea rossa rappresenta invece i volumi affluiti per un tempo di ritorno di 10 anni. Figura 4. Volumi affluiti nella sezione di chiusura fittizia della rete di raccolta delle acque meteoriche, per tempi di ritorno di 50 e 10 anni e per durarte di pioggia crescenti da 15 minuti a 8 ore Il calcolo dei volumi da rendere disponibili per l invaso delle maggiori portate generate dalla nuova configurazione di progetto può essere con buona approssimazione condotto come differenza tra i volumi affluiti alla rete(figura 4) ed i volumi massimi ammessi alla rete idrografica ricettiva. Considerando di immettere nella rete idrografica una portata non superiore a quella desumibile da un coefficiente udometrico pari a 10 l/s,ha, si possono calcolare, tramite l equazione seguente, i massimi volumi di invaso relativi ad una determinata durata τ della precipitazione: 7

8 La durata critica, ossia la durata per la quale si ha il massimo volume di invaso da rendere disponibile, si ottiene ponendo nulla la derivata prima, in funzione al tempo, dell equazione sopra riportata. L applicazione di tale metodo, trascurando il processo di trasformazione afflussi e deflussi che avviene nel bacino scolante, comporta una sopravalutazione delle portate di piena in ingresso alla rete e conseguentemente dei volumi di invaso. 8

9 Assegnata a ciascuna zona il coefficente di deflusso che gli compete ovvero 0,6 per le superfici semipermeabili(pav. in ghiaino o betonelle drenanti), 0,9 per le superfici impermeabili (marciapiedi in piastrelle per esterni e copertura edificio, copertura parcheggi), 0.2 per le aree verdi è possibile stimare il coefficiente di deflusso medio ponderato su tutta l area. La figura 5 illustra le varie superfici e le loro rispettive impermeabilizzazioni 9

10 Le superfici e i relativi coefficenti di deflusso utilizzati sono riportati nella tabella seguente in base alla tipologia di impermeabilizzazione: Tipologia usa del suolo Superficie [mq] φ Sup. Impermeabile 472, Pav. Semipermeabile 525, Verde 1605, Superficie equivalente(eq) 1061,50 Come previsto dall ordinanza n.3 del 22/01/08 del Commissario delegato per l emergenza concernente gli eccezionali eventi metereologici del 26 Settembre che hanno colpito parte del territorio della Regione Veneto, la verifica della compatibilita idraulica deve essere redatta per interventi di nuova edificazione di volumetria superiore a 1000mc o che comportino una riduzione delle superfici permeabile a 200mq (art.2). Poiché l intervento in esame prevede un aumento di cubatura inferiore ai 2000 mc e la superficie variamente impermeabilizzata è inferiore ai 1000mq, come richiamato dalla succinta ordinanza dell art.3, non è richiesto il parere di compatibilità idraulica, salvo siano previsti sitemi idonei di trattenimento delle acque piovane. Dividendo la superfice equivalente(eq), per la superficie effettiva (Ef= 2820) ottengo un coefficente di deflusso di Ef 1061, Interpolando il mio coefficente nella seguente tabella mi ricavo un coefficiente udometrico(qu) di 284 l\s*ha. 10

11 Figura 6: Volume di invaso specifico (mc/ha) necessario per ottenere l invarianza idraulica. Calcolo con il metodo dell invaso con curve di possibilità pluviometrica a 3 parametri e Tr=50 anni Pocedo infine a calcolare il volume di invaso per il lotto in questione che garantisce una portata specifica in uscita, per il predetto tempo di ritorno di 50 anni, pari a 10 l/s*ha moltiplicando il coefficiente udometrico per la superficie effettiva del lotto , Nella determinazione del volume d invaso si può inoltre considerare come contributo del velo superficiale e dei piccoli vasi (caditoie, pozzetti, ecc.) un valore massimo come da tabella 6. Tabella 6: Contributo al volume di invaso specifico degli invasi minori e di superficie (mc/ha) in funzione della natura dell area scolante 11

12 Questo contributo si calcola dividendo il coefficiente in tabella per la rispettiva superficie. verde ,62 3 semi imp. 525,63 2,15 3 imp. 472,36 2,13 3 tot= 9,90 tot= 80,01-9,90 = 70,11 5. Gestione del volume di invaso A seguito della valutazione analitica del caso, valutata la natura del suolo in tutte le sue componenti e il progetto complessivo di nuova realizzazione è considerato accettabile che la portata massima ammissibile allo scarico non superi il valore dei 10 l/s, ha ovvero nel caso in esame 2,8 l/s circa. Il volume di invaso determinato per l invarianza idraulica è pari pertanto a 70,11mc. Tale volumetria sarà gestita per oltre la metà con tubazioni e pozzetti interrati (invaso artificiale) e il rimanente con la rettifica del fossato di proprietà esistente sul lato sud del terreno. 12

13 Invaso Artificiale La parte artificiale dell invaso sarà gestito delle tubazioni sotterranee in CLS dal diametro di 800mm con la seguente portata:,, 0,50 2 Di seguito calcoliamo la portata dell invaso di un metro lineare di tubazione: Volume collettori= (A x L) x 80% = (0.5 x 1) x 80% = 0,40 Si prevede di collocare 78m lineari delle tubazioni di cui sopra, da cui risultano Vinvaso tubazioni = 78 ml x 0.4mc = 31,2 mc Il rimanente invaso gestito artificialmente sarà costituito da 5 pozzetti in CLS da 120cm x 120cm x 120cm lordi con capacità di 1mc per pozzetto, da cui risultano: Vinvaso pozzetti = 5 x 1mc = 5 mc Quindi avremo un invaso artificiale totale di: VA = Vinvaso tubazioni + Vinvaso pozzetti = 31,2mc + 5mc VA = 36,2 mc 13

14 Dimensionamento strozzatura sversatura invaso Le acque raccolte verranno lentamente versate nel fossato di proprietà, tramite una strozzatura di seguito calcolata: Considerando che la superficie del lotto è pari a circa H.a. 0,28 e che il valore massimo di portata scaricata deve essere di 10 l\s x ha. si ottiene una portata massima di scarico equivalente di 2,8 l/s x ha. All uopo si prevede di utilizzare a partire dal pozzetto finale interno alla proprietà sino al versamento sul fossato di proprietà una tubazione in P.V.C. del diametro interno pari a mm. 90 con una pendenza pari al 1,0% e un riempimento pari al 80%, questo conterrà lo sversamento massimo entro 2,8 l/s. Si allega la seguente tabella esplicativa: 14

15 Invaso Naturale La parte naturale dell invaso sarà gestita tramite la manutenzione e l allargamento del fossato di proprietà riportato nella seguente planimetria: Si procede ora a determinare quanto rettificare i bordi del fossato per ottenere i 33,91mc di invaso rimanenti. Da rilievo il fossato risulta avere una larghezza di 4,86m circa, e una profondita di 112cm. 15

16 Se allarghiamo i bordi del fossato di 7 cm per parte e con la manutenzione rimuoviamo lo strato vegetativo ormai impermeabilizzato del fondale aumentandone leggermente la profondità fino a 120cm otterremo 0.83 mc per ogni metro lineare di invaso, si riporta di seguito la grafica esplicativa: Quindi moltiplicando i 0,83 mc per i 48m di fossato a confine con l attività in oggetto otteniamo un invaso naturale(vn) di: VA = 39,84 mc 6. Conclusione A seguito della valutazione analitica del caso, valutata la natura del suolo in tutte le sue componenti e il progetto complessivo di nuova realizzazione è considerato accettabile che la portata massima ammissibile allo scarico non superi il valore dei 10 m/s, ha ovvero nel caso in esame 0,40 l/s circa. Il volume di invaso determinato per l invarianza idraulica è pari pertanto a 70,11mc. Tale cubatura sarà quindi gestita per 36,2mc da i pozzetti e le tubazioni precedentemente dimensionati, e per 39,84mc tramite la rettifica del fossato di proprietà, per un totale di 76,06 mc, superiori ai 70,11 richiesti. 16

17 Lo sversamento finale nel fossato di proprietà delle acque meteoriche sarà gestito da una tubazione ridotta calcolata in relazione alla portata e pendenza in un diametro non superiore a cm 9, che sarà rivolta longitudinalmente al fossato. N.B. Il fossato di proprietà continua verso est e svolta a nord, ove è presente un idrovora consortile (come da immagine) che sversa le acque raccolte nell isola della chiesa direttamente nel canale di Saccagnana. La distanza tra la testa del nostro fossato e l idrovora è di circa 100m. Firma del Progettista dell'intervento... 17

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