IL PROGETTO CARCERE RESPONSABILE GIOVANNI VINCI 1
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- Chiara Simoni
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1 IL PROGETTO CARCERE RESPONSABILE GIOVANNI VINCI 1
2 Attività in sede Si effettuano colloqui di orientamento per persone che si trovano in arresti domiciliari o sottoposte ad altre misure alternative alla detenzione, sia ai loro familiari. Molti chiedono un aiuto per concordare un programma terapeutico. Un altra attività che assorbe molte risorse è quella di rispondere alle molte lettere che i detenuti ci scrivono da tutta Italia ed inoltre rispondiamo alle numerose telefonate che ci giungono da familiari, avvocati, Ser.T, educatori, assistenti sociali del U.E.P.E. ed utenti che si trovano agli arresti domiciliari. Inoltre una volta a settimana, il martedì pomeriggio dalle 14:00 alle 18:00, è presente un avvocato per consulenze di tipo legale.
3 Il rapporto con le forze dell ordine è quotidiano. Il Progetto Carcere invia quotidianamente a Polizia di Stato e ai Carabinieri il quadro aggiornato degli ospiti in provvedimento alternativo alla detenzione presenti nella nostra Fondazione. Il Progetto Carcere svolge inoltre attività di sensibilizzazione dell opinione pubblica sul carcere e la tossicodipendenza attraverso i mass media e con la partecipazione ad incontri e conferenze. I detenuti, che molti considerano solo delinquenti non meritevoli di attenzione e di fiducia, per noi sono soprattutto persone. Per molti di loro la carcerazione rappresenta l inizio di un percorso di riabilitazione.
4 Nelle carceri L équipe, che vi si reca negli istituti di pena, è composta da operatori sociali, psicologi, educatori di comunità e volontari, che si alternano nelle varie mansioni integrando le diverse professionalità. L incontro con il detenuto avviene dopo un primo contatto epistolare richiesto dall interessato, o in seguito ad una segnalazione da parte del personale interno agli Istituti di Pena: personale del Ser.T, educatori, assistenti sociali e volontari. Successivamente alla richiesta, lo si incontra in un colloquio individuale di accoglienza, per conoscere e valutare le problematiche individuali e il contesto socio familiare.
5 Il gruppo in carcere Se sussistono le condizioni, il detenuto viene inserito in uno dei gruppi che vengono condotti con cadenza quindicinale nei diversi istituti. Con l entrata nel gruppo si inizia ad accogliere le richieste della persona e a valutare la sua motivazione al cambiamento. La frequenza delle persone che ne fanno parte è variabile in funzione dell impegno, della partecipazione e dai progressi maturati verso la consapevolezza della propria situazione e degli obiettivi futuri possibili. Nel momento difficile della detenzione il gruppo può rappresentare anche un importante risorsa di sostegno psicologico ed offrire l opportunità di esplorare le dinamiche psicologiche e i fattori sociali e relazionali e affettivi che hanno favorito l insorgere dei comportamenti antisociali.
6 Chi da tempo vive la condizione detentiva, è abituato a delegare ad altri la responsabilità di sé stesso e ad accettare passivamente un ordine prestabilito. Con il gruppo si aiuta i partecipanti a promuove un processo evolutivo verso il cambiamento di stili di vita e di valori, a gestire in prima persona il proprio vissuto pregresso e ad assumere comportamenti più responsabili. Anche se inizialmente alla base di una richiesta di aiuto spesso c è solo il desiderio di uscire dal carcere svoltare la galera, per molti, con il procedere del rapporto con i nostri operatori, si matura una reale volontà al cambiamento dello stile di vita. Con la frequenza si matura con il detenuto una motivazione ad entrare in un eventuale programma terapeutico. Ogni decisione in merito avviene sempre in sinergia fra i nostri operatori e l èquipe interna all istituto carcerario (area educatori, Ser. T, assistenti sociali). L intero staff collabora al coordinamento delle varie attività con riunioni organizzative e di confronto, dove avviene la discussione dei casi e la valutazione conclusiva sull eventuale programma terapeutico alternativo alla detenzione ritenuto più adeguato.
7 Attività Sportello 2014 Lettere 212 Incontri con detenuti in sede 33 Telefonate effettuate e ricevute 507 Consulenze in sede e legali 220 Lettere Incontri Telefonate Consulenze
8 Attività carcere 2014 Gruppi interno Istituti Penitenziari 373 Riunioni di equipe 11 Persone viste negli Istituti di Pena 242 Disponibilità emesse in misura alternativa alla detenzione 46 Persone detenute inserite nei servizi della Fondazione 20 Contatti esterni con le Istituzioni Gruppi Riunioni Persone viste Disponibilità Persone Contatti
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