PSICHIATRIA FORENSE DALLA PERICOLOSITA SOCIALE AL BISOGNO DI CURE
|
|
- Giustina Cirillo
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PSICHIATRIA FORENSE DALLA PERICOLOSITA SOCIALE AL BISOGNO DI CURE Dott. Claudio Camilleri Dipartimento Salute Mentale Centro Salute Mentale ASP2 Caltanissetta Caltanissetta - 28 settembre 2010
2 Psichiatria forense Ambiti elettivi Civile - interdizione ed inabilitazione - amministratore di sostegno - adozione e affidamento di minori - capacità di disporre per testamento o per donazione - vizi di consenso - danno psichico - invalidità matrimonio - annullamento di contratti - responsabilità professionale
3 Psichiatria forense Ambiti elettivi Canonico - Valutazione capacità decisionale nel contrarre matrimonio Penale - capacità partecipare coscientemente al processo - imputabilità - pericolosità sociale
4 Veder l ingiuria sua scritta nel monte l accese sì, ch in lui non restò dramma che non fosse odio, rabbia, ira e furore... Di crescer non cessò la pena acerba, che fuor del senno al fin l ebbe condotto... E poi si squarciò i panni, e mostrò ignudo l ispido ventre e tutto l petto e l tergo; e cominciò la gran follia L Orlando Furioso Ludovico Ariosto
5 Orlando Furioso
6 Il codice penale Art Responsabilità nessuno può essere punito per un azione od omissione previsti dalla legge come reato se non l ha commessa con coscienza e volontà
7 Il codice penale Art Imputabilita perché un soggetto sia imputabile e, quindi punibile, occorre che sia in possesso delle capacità di intendere e di volere
8 Il codice penale Art. 88 Vizio totale di mente non è imputabile chi, nel momento in cui ha commesso il fatto, era, per infermità, in tale stato di mente da escludere la capacità di intendere o di volere
9 Il codice penale Art. 89 Vizio parziale di mente chi nel momento in cui ha commesso il fatto era, per infermità, in tale stato di mente da scemare grandemente, senza escluderla, la capacità di intendere o di volere, risponde del reato commesso, ma la pena è diminuita
10 Il codice penale Art. 203 Pericolosità sociale è socialmente pericolosa la persona, anche se non imputabile o non punibile, la quale ha commesso taluno dei fatti previsti come reati, quando è probabile che commetta nuovi fatti previsti dalla legge come reati
11 Patologia psichiatrica e pericolosità sociale psichiatrica La patologia psichiatrica è scarsamente presente tra gli autori di reati in generale. Non esistono rapporti di equivalenza tra disturbi mentali e pericolosità sociale. Il 10% dei pazienti schizofrenici compie atti violenti, contro il 25% degli alcolisti, il 35% dei tossicodipendenti e oltre l 80% dei soggetti con disturbo antisociale di personalità. Circa il 50% dei pazienti con disturbo borderline di personalità ha nella storia anamnestica un episodio di comportamento violento.
12
13
14 Valutazione della presenza di pericolosità sociale psichiatrica Nella valutazione clinica del paziente deve avvalersi di una griglia di analisi in cui vengono esaminati gli elementi psicopatologici che sottendono al comportamento violento. Tra le variabili in esame meritano attenzione i dati obiettivi anamnestici, i fattori situazionali, i fattori dinamici e i fattori ambientali.
15 Valutazione della presenza di pericolosità sociale psichiatrica INDICATORI INTERNI: Presenza e persistenza di sintomatologia psicotica florida, presenza di comorbidità o doppia diagnosi; Insufficiente o assente consapevolezza di malattia (insight); Scarsa o assente aderenza alle prescrizioni sanitarie (adherence); Mancata o inadeguata risposta alle terapie praticate, purchè adeguate sotto il profilo qualitativo e al range terapeutico e realmente somministrate (compliance); Presenza di segni di disorganizzazione cognitiva ed impoverimento ideo-motorio e psico-motorio. (Fornari e Coda)
16 Valutazione della presenza di pericolosità sociale psichiatrica INDICATORI ESTERNI: Caratteristiche dell ambiente sociale e familiare di appartenenza (accettazione, rifiuto, indifferenza); Presenza ed efficienza dei servizi psichiatrici territoriali con capacità e possibilità di formulare adeguati progetti terapeutici da parte degli stessi; Possibilità di (re)inserimento lavorativo o soluzioni alternative; Tipo, livello, e grado di accettazione del rientro del soggetto nell ambiente di origine; Opportunità alternative di sistemazione logistica (Fornari e Coda)
17 Valutazione della presenza di pericolosità sociale psichiatrica Il perito non deve conferire peso determinante o esclusivo ai soli indicatori interni o esterni singolarmente e separatamente considerati; deve invece tenere conto di tutti gli indicatori per formulare un valido il giudizio prognostico.
18 Valutazione della presenza di pericolosità sociale psichiatrica A norma del codice penale in vigore l accertamento della pericolosità sociale psichiatrica è compito del perito. Caduta ogni presunzione, si è affermato il principio (art. 31 leg. 663/1986) secondo il quale la pericolosità sociale deve essere sempre accertata. Il riconoscimento della pericolosità sociale, attenuata o elevata, comporta l applicazione delle misure di sicurezza.
19 Conseguenze dell accertamento sull imputabilità e sulla pericolosità sociale VIZIO PARZIALE DI MENTE + PERICOLOSITA SOCIALE ASSENTE Pena ridotta di un terzo e nessuna applicazione della misura di sicurezza psichiatrica
20 Conseguenze dell accertamento sull imputabilità e sulla pericolosità sociale VIZIO PARZIALE DI MENTE + PERICOLOSITA SOCIALE ATTENUATA libertà vigilata
21 Conseguenze dell accertamento sull imputabilità e sulla pericolosità sociale VIZIO PARZIALE DI MENTE + PERICOLOSITA SOCIALE ELEVATA pena diminuita di un terzo, cui segue l internamento in casa di cura e custodia (sezione differenziata dell OPG)
22 Conseguenze dell accertamento sull imputabilità e sulla pericolosità sociale VIZIO TOTALE DI MENTE + PERICOLOSITA SOCIALE ASSENTE proscioglimento ed archiviazione del caso; se il prosciolto era sottoposto a misura cautelare, ne viene ordinata la cessazione
23 Conseguenze dell accertamento sull imputabilità e sulla pericolosità sociale VIZIO TOTALE DI MENTE + PERICOLOSITA SOCIALE ATTENUATA libertà vigilata
24 Conseguenze dell accertamento sull imputabilità e sulla pericolosità sociale VIZIO TOTALE DI MENTE + PERICOLOSITA SOCIALE ELEVATA proscioglimento ed internamento in OPG
25
26 Ospedali psichiatrici giudiziari Sono sei le strutture: Castiglione delle Stiviere, Montelupo Fiorentino, Reggio Emilia, Napoli, Aversa, Barcellona Pozzo di Gotto Capienza nominale 200 posti Presenze 1390 dati forniti dal DAP-2007
27 Ospedali psichiatrici giudiziari Diagnosi all ingresso: Schizofrenia: 53% Disturbi deliranti: 12% Disturbi gravi di personalità: 17% Disturbi psicorganici: 8% Disturbi affettivi tipo bipolare: 4% In osservazione: 6% dati forniti dal DAP-2007
28 Ospedali psichiatrici giudiziari Reati commessi: Omicidio: 42% Tentato omicidio: 12% Lesioni: 6% Reati contro la persona: 13% Reati contro il patrimonio: 18% Contro la forza pubblica: 4% Altro: 2% dati forniti dal DAP-2007
29 Misure di sicurezza LA LIBERTA VIGILATA Oggi è possibile, quale alternativa all O.P.G, il ricorso alla misura di sicurezza non detentiva. La sentenza della Corte Cost. n 253 del 2003 ha stabilito che l autore di reato malato di mente, prosciolto e socialmente pericoloso, non può più solo essere internato in un O.P.G., ma può godere di un altro provvedimento la libertà vigilata, definita misura terapeutica più efficace per garantire al malato di mente prosciolto il diritto alla salute ( art. 32 della Costituzione).
30 Misure di sicurezza LA LIBERTA VIGILATA La libertà vigilata è una misura disciplinata dall art. 228 del c.p. (II comma) che prevede come alla persona in stato di libertà vigilata siano imposte dal giudice prescrizioni idonee ad evitare le occasioni di nuovi reati, per la durata in non meno di un anno.
31 Misure di sicurezza LA LIBERTA VIGILATA Il riesame della situazione clinica del soggetto in cura permetterà, in accordo con i servizi del territorio, la valutazione della presenza o meno della pericolosità sociale psichiatrica e la conseguente emissione di nuovi provvedimenti da parte del Magistrato di Sorveglianza quali proroga o revoca della misura di sicurezza.
32 Misure di sicurezza LA LIBERTA VIGILATA Se durante la libertà vigilata il paziente si rilevasse nuovamente pericoloso-violando le prescrizioni, commettendo un reato o presentando elevato rischio di realizzarlo- si applicherà la misura di sicurezza detentiva psichiatrica del ricovero in Casa di Cura e Custodia (art. 232 c. p.,iii comma).
33 Misure di sicurezza Una pericolosità sociale condizionata alle cure, per giungere ad un progetto terapeutico personalizzato, concreto, specifico, in grado di soddisfare un ambizioso e rischioso duplice obiettivo: EVITARE LA RECIDIVA DELITTUOSA E CURARE.
34
35 La cura del paziente autore di reato Inviante è l Autorità Giudiziaria. Sono spesso pazienti non conosciuti dai servizi e se conosciuti vi giungono con invio deciso da altri, con un programma già scritto da realizzare. E opportuno che perito e servizi interagiscano prima che la perizia sia depositata e che sia assunto il provvedimento del Giudice.
36 La cura del paziente autore di reato E importante che l equipe del CSM trasformi il confronto con il perito in un progetto scritto, che contenga obiettivi e proposizioni che il perito farà proprie nell elaborato scritto. Appare evidente la necessità che il paziente abbia un colloquio preliminare con gli operatori della CTA prescelta per il progetto riabilitativo.
37
38 La cura del paziente autore di reato Contesto Luogo di cura privilegiato del paziente socialmente pericoloso è la Comunità Terapeutica Assistita, dove è consentito coniugare il momento della cura con quello del contenimento.
39 La cura del paziente autore di reato Contesto Nelle CTA si curano cosi due tipologie di pazienti, con obblighi diversificati e con difficoltà di gestione interna, si pensi alle prescrizioni che limitano l incontro con i familiari o all imposizione dei limiti di uscita.
40 La cura del paziente autore di reato Contesto Le CTA non sono state pensate per accogliere pazienti socialmente pericolosi a cui assicurare terapie e anche controllo. Di fatto si crea una ripartizione fra diverse tipologie di pazienti anti-terapeutica che sicuramente va ripensata anche sul piano organizzativo.
41
42 La cura del paziente autore di reato Contesto di cura è anche il Centro Salute Mentale. Sarà cura dell equipe referente relazionare trimestralmente all UEPE circa l andamento del programma terapeuticoriabilitativo. L UEPE svolge compiti di coordinamento e controllo sull esecuzione delle misure alternative alla detenzione. Si coordina sia con il C.S.M. ma anche con i servizi sociali del territorio in una prospettiva integrata d intervento.
43 La cura del paziente autore di reato Le Finalità Al contenimento del rischio di recidiva delittuosa devono aggiungersi, la necessità di cura e la possibilità per il paziente di reinserimento in famiglia o nel contesto sociale, il recupero di abilità lavorative e sociali e/o la valorizzazione delle risorse adattative residue.
44 conclusioni Risulta necessario una nuova prassi di invio e che la soluzione indicata dal perito sia compatibile con le reali possibilità dei servizi territoriali o della struttura comunitaria che accoglierà il paziente.
45 conclusioni E auspicabile che psichiatria clinica e psichiatria forense comprendano di non poter vivere in contesti separati; è necessaria una loro integrazione affinché alle nuove ed impegnative domande corrispondano risposte efficaci.
46 Grazie per l Attenzione
Sono strutture giudiziarie dipendenti dalla Amministrazione Penitenziaria e dal Ministero della Giustizia
Sono strutture giudiziarie dipendenti dalla Amministrazione Penitenziaria e dal Ministero della Giustizia Il ricovero in O.P.G. è trattato dall art. 222 del C.P. A volte funzionano da serbatoio di controllo
DettagliESECUZIONE DELLA MISURA DI SICUREZZA PER SOGGETTI NON IMPUTABILI PER VIZIO PARZIALE O TOTALE DI MENTE IL RUOLO DELL U.E.P.E.
ESECUZIONE DELLA MISURA DI SICUREZZA PER SOGGETTI NON IMPUTABILI PER VIZIO PARZIALE O TOTALE DI MENTE IL RUOLO DELL U.E.P.E. Parma 17 ottobre 2014 UFFICI ESECUZIONE PENALE ESTERNA L UEPE ex Centro di Servizio
DettagliDEONTOLOGIA PROFESSIONALE
. DEONTOLOGIA PROFESSIONALE Moderna definizione della DEONTOLOGIA Strumento di informazione e guida permanente nell esercizio professionale, diretto sin dalla preparazione universitaria a realizzare una
DettagliSviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012
Pagina 1 di 6 Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Il presente documento è inteso a suggerire una allocazione ottimale dei pazienti che non
DettagliREALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO: CASTELLO DI CARTE O CASSETTA DEGLI ATTREZZI PER UNA GESTIONE EFFICACE?
13 Salone della qualità e sicurezza sul lavoro REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO: CASTELLO DI CARTE O CASSETTA DEGLI ATTREZZI PER UNA GESTIONE EFFICACE? Dott. Ing. Massimo
DettagliOrganizzazione dei servizi psichiatrici. Filippo Franconi
Organizzazione dei servizi psichiatrici Filippo Franconi Obiettivi di salute mentale Promozione della salute mentale a tutte le età Prevenzione primaria e secondaria dei disturbi mentali Riduzione delle
DettagliConclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015
Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Signori Giudici del Tribunale, Nelle conclusioni di questa mattina,
Dettagli1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria famiglia.
Nuovo testo della Legge n. 184 del 1983 Diritto del minore ad una famiglia come modificata dalla legge del 28/3/2001 n. 149 TITOLO I Principi generali Art. 1 1. Il minore ha diritto di crescere ed essere
DettagliLA RESPONSABILITA CIVILE DELL ASSISTENTE SOCIALE. Avv. Sibilla Santoni
LA RESPONSABILITA CIVILE DELL ASSISTENTE SOCIALE Avv. Sibilla Santoni Società sempre più complessa e problematica necessità degli assistenti sociali di conoscere i rischi giuridici a cui vanno incontro
DettagliOperatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega?
Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega? Pordenone, Marzo 2014 Dott.ssa Catia Cassin Delega In ambito gestionale per delega
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI
PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura
DettagliLegge 5 dicembre 2005, n. 251
Legge 5 dicembre 2005, n. 251 " Modifiche al codice penale e alla legge 26 luglio 1975, n. 354, in materia di attenuanti generiche, di recidiva, di giudizio di comparazione delle circostanze di reato per
DettagliREGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI BORSE DI STUDIO E ASSEGNI DI RICERCA
É UP O L I S LOMBAR D I A I STI T UT O SUP E R I O R E P E R L A RIC E R C A, L A STAT I S T I C A E L A F O R M AZ I O N E REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI BORSE DI STUDIO E ASSEGNI DI RICERCA Indice
DettagliIL CENTRO REGIONALE DI OSSERVAZIONE PSICHIATRICA PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI GENOVA MARASSI
IL CENTRO REGIONALE DI OSSERVAZIONE PSICHIATRICA PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI GENOVA MARASSI Dr. Roberto Maggi, psichiatra, coordinatore Dr.ssa Anna Berardi, psicologa Dr.ssa Emanuela D Angelo, psichiatra
DettagliO.P.G. (Ospedali Psichiatrici Giudiziari)" Dott. Cannavicci
O.P.G. (Ospedali Psichiatrici Giudiziari)" Dott. Cannavicci "Negli OPG italiani attualmente risiedono circa 1200 detenuti, la maggior parte di loro si è macchiata di reati lievi o banali. Non ci sono stupratori
DettagliIL PROGETTO CARCERE RESPONSABILE GIOVANNI VINCI 1
IL PROGETTO CARCERE RESPONSABILE GIOVANNI VINCI 1 Attività in sede Si effettuano colloqui di orientamento per persone che si trovano in arresti domiciliari o sottoposte ad altre misure alternative alla
DettagliREGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.
DettagliOrganizzazione della prevenzione aziendale
Organizzazione della prevenzione aziendale La normativa e le figure coinvolte Sicurezza sul lavoro? Non solo 81/08 COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA la Repubblica tutela la salute come fondamentale
DettagliDisciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica,
Decreto Legislativo 231/2001 Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231 Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità
DettagliIl Processo di Valutazione dei Rischi nel Contesto Organizzativo delineato dal D.lgs.n 81/08 e smi
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE I^ Facoltà di Medicina e Chirurgia SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO Il Processo di Valutazione dei Rischi nel Contesto Organizzativo delineato dal D.lgs.n
DettagliL affido, il Tribunale per i Minorenni e i Servizi Sociali
L affido in Italia: dalle prime esperienze all attuale normativa giuridica L affido, il Tribunale per i Minorenni e i Servizi Sociali Interventi della dott.ssa Barbara Montisci,, Giudice Onorario del T.M.
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE AFFIDAMENTO FAMILIARE DEI MINORI Approvato con Delibera C.C. 43/01 ART. 1 ART. 2 ART. 3
REGOLAMENTO COMUNALE AFFIDAMENTO FAMILIARE DEI MINORI Approvato con Delibera C.C. 43/01 ART. 1 L amministrazione comunale attua l affidamento familiare allo scopo di garantire al minore le condizioni migliori
DettagliD A L L A C H I U S U R A D E I M A N I C O M I A L T R AT TA M E N T O S A N I TA R I O E S O C I O - A S S I S T E N Z I A L E
D A L L A C H I U S U R A D E I M A N I C O M I A L T R AT TA M E N T O S A N I TA R I O E S O C I O - A S S I S T E N Z I A L E La legge quadro n. 180/1978 (sugli accertamenti e trattamenti sanitari volontari
DettagliRIFORMA DELLA LEGGE PINTO. Il DL n. 83/2012, c.d. decreto Sviluppo, convertito in legge n. 134/2012,
RIFORMA DELLA LEGGE PINTO Il DL n. 83/2012, c.d. decreto Sviluppo, convertito in legge n. 134/2012, riforma la legge Pinto (L. n. 89/2001) per l indennizzo per la durata del processo. Le nuove disposizioni
DettagliCONSENSO INFORMATO. Partecipazione attiva del soggetto malato. Rapporto Medico Paziente. a cura dell Avv. Elio Garibaldi RAPPORTO MEDICO-PAZIENTE
CONSENSO INFORMATO Partecipazione attiva del soggetto malato Rapporto Medico Paziente a cura dell Avv. Elio Garibaldi 1 RAPPORTO MEDICO-PAZIENTE Conoscenza del proprio stato di salute Conoscenza delle
DettagliDECRETO LEGISLATIVO 231/01
DECRETO LEGISLATIVO 231/01 Il Decreto Legislativo 231/2001 ha introdotto per la prima volta nell ordinamento giuridico italiano il principio della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche
DettagliREGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE
REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE 2000 Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 86 del 29 settembre ARTICOLO 1 - RIFERIMENTI LEGISLATIVI L affido è disposto dal Comune, o chi da esso delegato, in
DettagliINDAGINI E BONIFICHE AMBIENTALI dalla progettazione all esecuzione: VIOLAZIONI E SANZIONI
INDAGINI E BONIFICHE AMBIENTALI dalla progettazione all esecuzione: VIOLAZIONI E SANZIONI Dott. Alessandro Lucchesini, Responsabile Tecnico CECAM srl, Firenze Direttiva europea 2004/35/CE sulla responsabilità
DettagliI primi casi sulla volontà del paziente. Da notare: Paziente = libero cittadino Il diritto a sé stessi la precisazione however skilfull and eminent
I primi casi sulla volontà del paziente Sentenza Mohr, Corte Suprema del Minnesota (1905): il primo e più importante diritto di un libero cittadino, che è alla base di tutti gli altri il diritto a sé stessi
DettagliTossicodipendenze: tra persona e necessità
Tossicodipendenze: tra persona e necessità Direttore Generale Dr. Enrico Desideri Direttore Amministrativo Dr. Moraldo Neri Direttore Sanitario Dr.ssa Branka Vujovic Direttore servizi sociali Dr.ssa Patrizia
Dettagli4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;
Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui
DettagliINCONTRO SUL TEMA: D. LGS. N. 81/2008, ART. 300
INCONTRO SUL TEMA: D. LGS. N. 81/2008, ART. 300 La norma applica a tutti i casi di omicidio colposo o lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme sulla salute e sicurezza sul
DettagliCodice Progetto COLUM/1
A.T.S. ERFAP LAZIO - ASSOCIAZIONE COLUMBUS (Università Cattolica del Sacro Cuore) Codice Progetto COLUM/1 Valutazione finale 23 Luglio 2014 Legislazione socio sanitaria ed aspetti giuridici della professione
DettagliPCO INSERIMENTO IN CENTRO DIURNO
PCO INSERIMENTO IN CENTRO DIURNO Edizione 2009 INSERIMENTI IN CENTRO DIURNO Il Centro Diurno è una struttura semiresidenziale con funzioni terapeutico riabilitative, collocata nel contesto territoriale.
DettagliInquadramento giuridico e responsabilità
Proprietario Custode Detentore Inquadramento giuridico e responsabilità Proprietario Proprietà Definizione La proprietà è il diritto di godere e di disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro
Dettagli1 La politica aziendale
1 La Direzione Aziendale dell Impresa Pizzarotti & C. S.p.A. al livello più elevato promuove la cultura della Qualità, poiché crede che la qualità delle realizzazioni dell Impresa sia raggiungibile solo
DettagliREGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE DEI CRITERI E DELLE MODALITA DI TRASFORMAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO DA TEMPO PIENO A TEMPO PARZIALE.
COMUNE DI USMATE VELATE Provincia di Monza e della Brianza. Corso Italia n. 22 20040 USMATE VELATE Cod.Fisc.01482570155 REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE DEI CRITERI E DELLE MODALITA DI TRASFORMAZIONE DEL
DettagliIL PROCEDIMENTO DI OMOLOGA DEI VERBALI DI ACCORDO DELLA MEDIAZIONE E LA COMPETENZA DEL GIUDICE DI PACE
IL PROCEDIMENTO DI OMOLOGA DEI VERBALI DI ACCORDO DELLA MEDIAZIONE E LA COMPETENZA DEL GIUDICE DI PACE I) PREMESSE. L EFFICACIA DELLA MEDIAZIONE ED IL PROCEDIMENTO DI OMOLOGA. La mediazione, quale adempimento
DettagliSER.T SERVIZIO PUBBLICO PER LE TOSSICODIPENDENZE
SER.T SERVIZIO PUBBLICO PER LE T.U. 309/90 e L.n.49/06 Prov.to30/10/07 (Conferenza stato/regioni) D.M.S. 444/90 e LR n.22/02 con relativi decreti Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli
DettagliL AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO
L AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO a cura di Donatella Di Gruccio Si tratta di un istituto giuridico entrato per la prima volta nell ordinamento italiano con la legge n. 6 del 9 gennaio 2004. Lo scopo è quello
DettagliI dati personali degli Utenti le strutture di RETE Reggio Emilia Terza Età sono registrati in forma cartacea nella Cartella Personale Utente e nel
APPROVATO CON DELIBERAZIONE N.2002/67 DEL 3/12/2002 I dati personali degli Utenti le strutture di RETE Reggio Emilia Terza Età sono registrati in forma cartacea nella Cartella Personale Utente e nel raccoglitore
DettagliCure Domiciliari. Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012
Cure Domiciliari Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012 DEFINIZIONE DELLE CURE DOMICILIARI Le cure domiciliari consistono in trattamenti medici, infermieristici, riabilitativi, prestati da personale
DettagliALLEGATO 2 EVOLUZIONE COMPETENZE UFFICIO ESECUZIONE PENALE ESTERNA NORMATIVA COMPETENZE UEPE COMPITI UEPE
ALLEGATO 2 EVOLUZIONE COMPETENZE UFFICIO ESECUZIONE PENALE ESTERNA NORMATIVA COMPETENZE UEPE COMPITI UEPE Legge 354/ 75 (Ordinamento Penitenziario) collegato con DPR 431/ 76 modificato dal DPR 230/ 00
Dettagli>> Perché l'affido familiare dei minori. >> Che cos'é l'affido. >> Chi può fare l'affido e come. >> Tipologie dell'affido. >> Le forme dell'affido
>> Perché l'affido familiare dei minori >> Che cos'é l'affido >> Chi può fare l'affido e come >> Tipologie dell'affido >> Le forme dell'affido >> I soggetti dell'affido >> I soggetti dell'affido Il bambino/ragazzo:
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliCodice penale Sezione I DEI DELITTI CONTRO LA PERSONALITÀ INDIVIDUALE
Codice penale Sezione I DEI DELITTI CONTRO LA PERSONALITÀ INDIVIDUALE Art. 600 Riduzione in schiavitù Chiunque riduce una persona in schiavitù, o in una condizione analoga alla schiavitù, è punito con
DettagliCOMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania. Regolamento per l affidamento familiare dei minori
COMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania Regolamento per l affidamento familiare dei minori Adottato con deliberazione consiliare n 41 del 16/03/2000 COMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania Regolamento per
DettagliCARTA DEI SERVIZI. Premessa:
CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards
DettagliNecessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro
Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro Mario ALVINO Formazione efficace : perché? è una misura di sicurezza, infatti svolge una
DettagliART. 1 (Modifiche al codice penale)
ART. 1 (Modifiche al codice penale) 1. Dopo l articolo 131 del codice penale, le denominazioni del Titolo V e del Capo I sono sostituite dalle seguenti: «Titolo V Della non punibilità per particolare tenuità
DettagliLA RESPONSABILITA CIVILE E PENALE DEL SOCCORRITORE VOLONTARIO
LA RESPONSABILITA CIVILE E PENALE DEL SOCCORRITORE VOLONTARIO ARGOMENTI DELLA LEZIONE IL RUOLO GIURIDICO DEL VOLONTARIO NEL SOCCORSO SANITARIO LE CAUSE DI NON PUNIBILITA (LO STATO DI NECESSITA E IL T.S.O.)
DettagliREGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con Determinazione del Direttore Generale n. 244 del 20/07/2010 L importanza di un sistema operativo di valutazione comune e riconoscibile
DettagliIl programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.
Keeping Care Complete Sintesi dei risultati internazionali Keeping Care Complete ha l obiettivo di esaminare e creare consapevolezza circa le questioni emotive e sociali associate al trattamento e all
DettagliMOBILITA SANITARIA IN AMBITO COMUNITARIO
MOBILITA SANITARIA IN AMBITO COMUNITARIO Decreto Legislativo di recepimento della Direttiva 2011/24/UE Dipartimento della Programmazione e del Servizio Sanitario Nazionale Direzione Generale della Programmazione
DettagliCOMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE
COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE Approvato con deliberazione giuntale n. 116 del 29/09/2005, dichiarata immediatamente esecutiva ai sensi
DettagliCOMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA
COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA VALUTAZIONE DEL PERSONALE E FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE Approvato con deliberazione G.C. n. 45 del 27-02-2007 Modificato con deliberazione
DettagliTE WIND S.A. PROCEDURA DI INTERNAL DEALING
TE WIND S.A. PROCEDURA DI INTERNAL DEALING Documento approvato dal Consiglio di Amministrazione di TE Wind S.A. in data 7 ottobre 2013-1 - Premessa In applicazione dell art. 11 combinato con l art. 17
DettagliTrasmesso dal Presidente della Camera dei deputati alla Presidenza il 18 ottobre 2013
Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA N. 1119 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del deputato COSTA (V. stampato Camera n. 925) approvato dalla Camera dei deputati il 17 ottobre 2013 Trasmesso dal Presidente
Dettagliproposta di legge n. 286
REGIONE MARCHE 1 CONSIGLIO REGIONALE proposta di legge n. 286 a iniziativa dei Consiglieri Luchetti, Castelli presentata in data 12 gennaio 2005 ISTITUZIONE DEL RUOLO DEGLI AMMINISTRATORI DI CONDOMINIO
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO AMBITO DI APPLICAZIONE TITOLO I PRINCIPI GENERALI Finalità del processo di gestione del patrimonio Fondo stabilizzazione
DettagliLA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La responsabilità del revisore
LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La responsabilità del revisore marzo 2013 1. Norme etiche I principi di revisione internazionali prevedono che i professionisti contabili osservino le norme etiche stabilite
DettagliPERCORSO TERAPEUTICO-RIABILITATIVO PER ALCOLISTI E DIPENDENTI DA SOSTANZE PSICOTROPE
La Promessa O.N.L.U.S. Via Catone 21 00192 Roma Tel / Fax 06.397.391.06 (46) Fasi Trattamentali PERCORSO TERAPEUTICORIABILITATIVO PER ALCOLISTI E DIPENDENTI DA SOSTANZE PSICOTROPE Attualmente il Centro
DettagliREGOLAMENTO REGIONALE ASSISTENZA RIABILITATIVA PSICHIATRICA DOMICILIARE E TERRITORIALE ASSICURATA DAL PRIVATO ISTITUZIONALMENTE ACCREDITATO
REGOLAMENTO REGIONALE ASSISTENZA RIABILITATIVA PSICHIATRICA DOMICILIARE E TERRITORIALE ASSICURATA DAL PRIVATO ISTITUZIONALMENTE ACCREDITATO Il presente regolamento si compone di n. 6 pagine, compresa la
DettagliCaratteristiche della prestazione intellettuale:
LEGALITA E PROFESSIONE VETERINARIA 1 PROFESSIONE A CARATTERE INTELLETTUALE Caratteristiche della prestazione intellettuale: 1. Prevalenza del dato intellettuale sull attività materiale o manuale. 2. Autonomia
DettagliRISOLUZIONE N. 10/E. OGGETTO: Interpello Art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Attività consultoriale a pagamento - Qualificazione ONLUS.
RISOLUZIONE N. 10/E Direzione Centrale Normativa Roma, 23 gennaio 2015 OGGETTO: Interpello Art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Attività consultoriale a pagamento - Qualificazione ONLUS. Con l interpello
DettagliIl Corso di Laurea in Infermieristica
Sessione V: Il ruolo della formazione nella costruzione di una cultura geriatrica e multiprofessionale Il Corso di Laurea in Infermieristica Dott.ssa Paola Ferri Corso di Laurea in Infermieristica Università
DettagliCircolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze
Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013 Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Sicurezza sul lavoro: obblighi e scadenze Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che, il D.Lgs n. 81/2008
DettagliDott. Marcello Mazzo Direttore SOC Tossicodipendenze Azienda U.L.S.S. 18 Rovigo
Dott. Marcello Mazzo Direttore SOC Tossicodipendenze Azienda U.L.S.S. 18 Rovigo Piano di Zona 2011/2015- Area Dipendenze Priorità Politica Azione Difficoltà delle persone con problematiche di gioco d azzardo
DettagliSAFETY CAFFÈ - DIRIGENTI E PREPOSTI. La formazione per dirigenti e preposti sulla sicurezza e salute sul lavoro
SAFETY CAFFÈ - DIRIGENTI E PREPOSTI La formazione per dirigenti e preposti sulla sicurezza e salute sul lavoro Testo a cura di Pietro de Castiglioni Consulenza legale: avvocato Rolando Dubini Estratto
DettagliROMA Auditorium Ministero della Salute 22 maggio 2014 LE RESPONSABILITÀ PROFESSIONALI A VV. ITALO P ARTENZA
ROMA Auditorium Ministero della Salute 22 maggio 2014 LE RESPONSABILITÀ PROFESSIONALI A VV. ITALO P ARTENZA IL QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO Il Decreto Balduzzi - L. 8 novembre 2012 n.189 Art. 3 1 L'esercente
DettagliChi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS
Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Definizione di RLS (Art 2, comma 1, lettera i) del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per
DettagliREGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO
REGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO Articolo 1 Premessa Il presente Regolamento disciplina la costituzione, il funzionamento ed i compiti del comitato per il Controllo Interno (il Comitato
DettagliCOMPITI E RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE:
COMPITI E RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE: MODIFICHE INTRODOTTE DAL D.Lgs. 3 Agosto 2009, n n 106 Disposizioni integrative e correttive del Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81 in materia di tutela della
Dettaglideleghe di responsabilità Roberto Frigerio Presidente Comitato Affari Legali Federchimica
D.Leg. 231/01 e Testo Unico sulla Sicurezza; deleghe di responsabilità Roberto Frigerio Presidente Comitato Affari Legali Federchimica Schema della Presentazione 1) Il Comitato Affari Legali di Federchimica
DettagliRecenti orientamenti giurisprudenziali sul tema della responsabilità professionale
Recenti orientamenti giurisprudenziali sul tema della responsabilità professionale a cura dell Avv. Elio Garibaldi 1 Cassazione Civile, sez. III, 18/12/2006-01/04/2007, n. 8826 Il Medico strutturato e
DettagliPERICOLO o FATTORE DI RISCHIO
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Definizione parole-chiave MODULO B Unità didattica A3-1 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03 PERICOLO o FATTORE DI
DettagliAssicurazione professionale
Assicurazione professionale dei medici-chirurghi e odontoiatri Caratteristiche per una copertura assicurativa ideale massima Caratteristiche per una copertura assicurativa ideale massima Nell analisi delle
DettagliRACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA
RACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA Premesso che: - l articolo 32 della Costituzione Italiana afferma che "La Repubblica tutela la salute come fondamentale
Dettagli4.06 Stato al 1 gennaio 2013
4.06 Stato al 1 gennaio 2013 Procedura nell AI Comunicazione 1 Le persone che chiedono l intervento dell AI nell ambito del rilevamento tempestivo possono inoltrare una comunicazione all ufficio AI del
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliIl codice civile dedica gli articoli dal 1655-1677 agli appalti e, in particolare, sette articoli,
1) OPERE EDILI MAL ESEGUITE Il codice civile dedica gli articoli dal 1655-1677 agli appalti e, in particolare, sette articoli, dal 1667 al 1673 (vedi di seguito), proprio al problema della "difformità
Dettagli«Fare Rete in Psichiatria»
EXPO 2015 - Nutrire, Potenziare, Curare - Il futuro della Salute Mentale Milano 19-20 giugno 2015 «Fare Rete in Psichiatria» Il Case Manager nel percorso della presa in carico del paziente grave nel Servizi
DettagliCAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE
CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE 12.1 Individuazione delle Strutture Semplici e Complesse Nell individuare le strutture complesse di cui all allegato n. 2
DettagliREGOLAMENTO PER L AFFIDO FAMILIARE
REGOLAMENTO PER L AFFIDO FAMILIARE approvato dal Coordinamento Istituzionale con delibera n. 10 del 14/07/2009 PRINCIPI GENERALI Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria
DettagliSONDAGGIO sulle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento (D.A.T. - "testamento biologico")
SONDAGGIO sulle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento (D.A.T. - "testamento biologico") effettuato tra i chirurghi italiani delle varie branche e delle diverse specialità per conto del Collegio Italiano
DettagliTesto Unico. Il sistema sanzionatorio del D.Lgs. 81/08. Le sanzioni previste dal nuovo D.Lgs. 81/08 sono:
Testo Unico Salute e sicurezza sul lavoro Dr. Biagio Calò NORMATIVA SULL IGIENE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Le nuove disposizioni penali introdotte dal D.Lgs. 81/08 12 Giugno 2008 Direttore SPRESAL
DettagliDecreto Interministeriale del 30.11.2012 Attuazione di quanto previsto dall art. 29 comma 5 del D.L.vo 81/08
LE PROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI NELLE PICCOLE IMPRESE Decreto Interministeriale del 30.11.2012 Attuazione di quanto previsto dall art. 29 comma 5 del D.L.vo 81/08 (Ma anche dall
DettagliI principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus
I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo
DettagliCASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA FORENSE
CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA FORENSE NUOVO REGOLAMENTO PER L ACCERTAMENTO DELLA INABILITA E DELLA INVALIDITA (Testo modificato con Ministeriale del 20 maggio 2010 - G.U. n. 128 del 4 giugno
DettagliQUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI
QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di
DettagliCOMUNE DI SAN GILLIO PROVINCIA DI TORINO. Art. 1
REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI SAN GILLIO PROVINCIA DI TORINO TITOLO I - PRINCIPI GENERALI Finalità e Ambito di applicazione Art. 1 Il presente Regolamento disciplina - in coordinamento con
DettagliCONDIZIONE MORALE E GIURIDICA DI CHI E RESPONSABILE RESPONSABILITA. CIOE SAPER RISPONDERE DI QUALCOSA
LA RESPONSABILITA DEL PROFESSIONISTA SANITARIO CONDIZIONE MORALE E GIURIDICA DI CHI E RESPONSABILE RESPONSABILITA. CIOE SAPER RISPONDERE DI QUALCOSA RESPONSABILE E.. CHI DEVE DAR CONTO DI QUALCHE COSA
DettagliLe principali novità introdotte dal d.lgs. 106/2009 in materia di salute e sicurezza sul lavoro
Le principali novità introdotte dal d.lgs. 106/2009 in materia di salute e sicurezza sul lavoro Avv. Daniele Tanoni Confindustria Pesaro Urbino Pesaro, 30 settembre 2009 Il d.lgs. 3 agosto 2009 n. 106
DettagliRuolo e Responsabilità del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Capannori - 21 marzo 2013
Ruolo e Responsabilità del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Capannori - 21 marzo 2013 Dr. Casteggio Mauro U.O. Tecnici della Prevenzione Luoghi di Lavoro D.Lgs 81/08 PIANIFICAZIONE DELLA
DettagliPRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi
PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI Regolamento Regolamento del Comitato Controllo e Rischi Data approvazione: 16/01/2007 Ultima modifica: 08/11/2012 Regolamento del Comitato Controllo e Rischi
DettagliL integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale
L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale Vito Petrara Principi di riferimento per l assistenza I principi di riferimento
DettagliLa sicurezza su lavoro: prevenzione e protezione. Le misure generali di tutela, la formazione e la sorveglianza sanitaria
La sicurezza su lavoro: prevenzione e protezione Le misure generali di tutela, la formazione e la sorveglianza sanitaria 0 Presentazione La valutazione dei rischi è il presupposto necessario per l adozione
DettagliAzienda Sanitaria Firenze
Azienda Sanitaria Firenze Accordo ASL Procure relativo a infortuni e malattie professionali e Responsabilità amministrativa Giuseppe Petrioli Direttore Dipartimento di Prevenzione Firenze, Finalità dell
DettagliPROCEDURE - GENERALITA
PROCEDURE - GENERALITA Le PROCEDURE sono regole scritte, utili strumenti di buona qualità organizzativa, con le quali lo svolgimento delle attività viene reso il più possibile oggettivo, sistematico, verificabile,
DettagliBologna, 10 novembre 2011 Forum sulla non autosufficienza
U.N.A.SA.M. www.unasam.it mail: unasam@unasam.it Bologna, 10 novembre 2011 Forum sulla non autosufficienza Il Bilancio di Salute, strumento per la qualità della cura: interventi personalizzati integrazionee
Dettagli