RICHIESTA PARERE SICUREZZA SANITARIA PER IMPIANTO DISTRIBUZIONE CARBURANTE - ART.1, C. 5, DLGS 32/1998

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1 RICHIESTA PARERE SICUREZZA SANITARIA PER IMPIANTO DISTRIBUZIONE CARBURANTE - ART.1, C. 5, DLGS 32/ Richiesta di parere preventivo di sicurezza sanitaria: l art. 1 comma 5 D.Lgs 32/98 prevede che per l installazione di impianto di distribuzione carburanti debba essere richiesto il parere preventivo di sicurezza sanitaria. - Dove si esegue: L istanza deve essere presentata al SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) mediante la compilazione dell apposita modulistica. - Tempi di attesa: Il parere verrà espresso entro 30 giorni dall arrivo della richiesta al Servizio SPISAL. - Tariffa: Il costo della prestazione sarà calcolato con riferimento al Tariffario Unico Regionale La fattura sarà inviata a mezzo posta al richiedente dopo la chiusura della pratica. Si raccomanda di indicare chiaramente gli estremi della ditta o persona (ragione sociale, indirizzo, CF e P. IVA) a cui deve essere intestata e indirizzata la fattura. Per informazioni telefoniche e orari di apertura al pubblico vedasi la pagina iniziale Spisal

2 Al Responsabile SPISAL Dipartimento di Prevenzione Azienda ULSS n. 12 Veneziana P.le S. L. Giustiniani n 11/D Venezia Zelarino Il sottoscritto nato a il residente in via n. cap nella sua qualità di TITOLARE/LEGALE RAPPRESENTANTE della Ditta sita in n. cap Codice Fiscale o Partita IVA CHIEDE un parere preventivo circa il rispetto dei criteri di sicurezza sanitaria (art. 1, comma 5 D. Lgs 32/98) al fine di ottenere il rilascio dell autorizzazione prevista dall art. 1, comma 2 D. Lgs. 32/98 da parte del Sindaco del Comune di per l installazione di nuovo impianto stradale di distribuzione carburanti per il potenziamento di un impianto stradale di distribuzione carburanti esistente per l installazione di un impianto privato di distribuzione carburanti. situato in Via

3 Allo scopo dichiara che (barrare le caselline): per lo stesso impianto è stato/non è stato richiesto al Servi zio di Igiene e sanità Pubblica dell ULSS 20 in data parere igienico sanitario per il rilascio della concessione edilizia; lo stesso impianto è stato/non è stato oggetto di precedenti atti autorizzativi rilasciati in data indicare nello spazio predisposto gli estremi degli eventuali precedenti atti autorizzativi (concessioni edilizie, agibilità, autorizzazioni ecc.); è stato presentato ai Vigili del Fuoco il progetto per l esame ai fini della prevenzione incendi. Nomina quale incaricato a trattare la pratica (compreso il ritiro del parere) il progettista (suo delegato): Cognome e Nome Sede Telefono _ Il sottoscritto è consapevole che le dichiarazioni mendaci, la falsità negli atti e l uso di atti falsi comportano l applicazione delle sanzioni penali previste dall art. 76 del D.P.R , n (data) (firma) (n telefono) Allega allo scopo: 1. Mod. A debitamente compilato; 2. relazione descrittiva delle attività svolte nell ambito dell impianto di distribuzione del carburante nel suo complesso; 3. elaborato grafico descrittivo dell impianto di distribuzione nel suo complesso evidenziando lo stato di progetto e l eventuale variante comprendente schema impianto distribuzione carburanti, autolavaggio ecc. e costruzioni accessorie;

4 Mod. A ASPETTI INERENTI LA SICUREZZA SANITARIA: (barrare le caselline corrispondenti) presso l impianto ci sono n. addetti di cui n. dipendenti e n. soci; la tipologia dei carburanti distribuiti e in deposito è la seguente: ; descrizione della tipologia delle colonnine e dell organizzazione del sistema a self service: descrizione dell impianto dispositivi di recupero dei vapori di benzina sulle pompe, nei termini previsti dalla L. 413/97 e successive integrazioni, con le modalità di cui al D.M : esiste etichettatura e cartellonistica di sicurezza visibile nel punto in cui avvengono la distribuzione e il rifornimento (colonna e serbatoio); sono presenti presso l impianto dispositivi di protezione individuale per i lavoratori (guanti, abiti da lavoro, calzature di sicurezza); è stato predisposto un locale per gli addetti e uno spogliatoio con armadietti a doppio scomparto; sono stati predisposti servizi igienici, uno per gli utenti ed uno per gli addetti, entrambi con annesso antibagno; è stata predisposta una doccia, facilmente comunicante con lo spogliatoio (solo in presenza di impianti di autolavaggio e/o autofficina).

5 NOTE INFORMATIVE La valutazione di competenza circa il rispetto dei criteri di sicurezza sanitaria terrà conto dell'impianto nel suo complesso e delle costruzioni ad esso accessorie secondo quanto riportato nella documentazione allegata alla domanda. In occasione del collaudo il funzionario dell Azienda U.L.S.S. verificherà l effettiva rispondenza della situazione esistente a quanto dichiarato in fase preventiva, inoltre dovrà essere esibita la seguente documentazione: 1. Dichiarazione di conformità omologativa trasmessa all ARPAV-UFI per impianti di terra, dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche (L. 40/90) e impianti elettrici in luoghi pericolosi (D. Lgs 233/03). 2. Certificato di omologazione delle colonnine, comprendente anche l omologazione del sistema di recupero dei vapori di benzina come da D.M Registro infortuni vidimato. 4. Documento di valutazione dei rischi (per n addetti > 10) o autocertificazione dell avvenuta valutazione dei rischi (per gli impianti nuovi dovrà essere verificato almeno l avvio della relativa procedura). 5. Nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. 6. Nomina del medico competente. Si rammenta infine l'obbligo di avviso al Sindaco di attivazione di lavorazione insalubre almeno 15 giorni prima dell inizio dell attività (servizi di sola distribuzione di carburanti: 2 classe, B/29; stazione di servizio in presenza di officina e/o autolavaggio: 2 classe, C/14).