DIVERSI DA CHI? 2) RENDERE CONSAPEVOLI DELL IMPORTANZA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA.

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1 DIVERSI DA CHI? Sintesi delle linee guida dell Osservatorio Nazionale per l integrazione degli alunni stranieri e per l intercultura del MIUR e protocollo di accoglienza dell IC di Porlezza 1) DIRITTO ALL INSERIMENTO IMMEDIATO. Gli alunni neo arrivati necessitano di un inserimento scolastico immediato, senza liste d attesa e trasferimenti inutili e a volte deleteri per ciò che riguarda la motivazione e la fiducia nelle istituzioni. La procedura opportuna da attuare sarebbe: - prendere contatti con la Prefettura per ottenere elenchi di possibili ricongiungimenti - evitare che il numero massimo di alunni per classe, così da poter disporre di posti in caso di necessità - prevedere docenti di organico aggiuntivo per la fattibilità di laboratori L2 per i neo arrivati. Nell Istituto comprensivo di Porlezza è buona prassi inserire gli alunni neo arrivati immediatamente dopo la loro iscrizione e, tenendo conto della loro domiciliazione, ci si è sempre orientati verso il plesso più vicino all abitazione. Altra valutazione è l età anagrafica per l inserimento In collaborazione con i Piani di Zona, all interno dell Istituto sono presenti dei mediatori culturali che aiutano questi alunni a superare le problematiche legate alla lingua, nei diversi livelli di competenza. Per quanto riguarda i contatti con la Prefettura, si potrebbe prevedere un rappresentante d Istituto che possa svolgere tale funzione ( potrebbe essere anche la Funzione Strumentale che si occupa degli alunni migranti). 2) RENDERE CONSAPEVOLI DELL IMPORTANZA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA. Vista la necessità di una buona integrazione e di un immediata alfabetizzazione linguistica, bisognerà informare i genitori migranti dell importante funzione che in tal senso svolge la scuola dell infanzia. Di conseguenza, sarà opportuno facilitare l accesso dei bambini con origini migranti e delle loro famiglie all intero sistema delle scuole dell infanzia: statali, comunali, paritarie. Ciò sarà possibile anche attraverso il coinvolgimento delle comunità straniere, del privato sociale ed infine rendendo sostenibile le spese d iscrizione alle scuole non gestite dal pubblico. Un sicuro apporto di conoscenza è utile per una maggiore autonomia di scelta da parte delle famiglie migranti, perché sarebbe una buona soluzione

2 a questi problemi di comprensione linguistica e non solo ( iscrizioni, momenti extrascolastici). L Associazione dei Genitori dell Istituto, di neoformazione e legalmente riconosciuta, è un enorme apporto per aiutare, attraverso la condivisione con la rete territoriale, quanti hanno un reale bisogno di sostegno nell intraprendere e nello scegliere un percorso formativo, sin dalla scuola dell infanzia. Assimilato all associazione dei genitori, il gruppo LE MAMME DEL MONDO ha come obiettivo principale quello di creare una comunità multietnica dove ciascuno si senta partecipe e collabori attivamente all inserimento dei nuovi arrivati. Altre progettazioni che vengono dal territorio sono sempre vagliate dal punto di vista della possibile ricaduta sull utenza. 3) CONTRASTARE IL RITARDO SCOLASTICO. È nota la normativa che prevede la determinazione della classe di inserimento dell alunno neo arrivato sulla base del criterio dell età. Sarebbe opportuno peraltro evitare ulteriori ritardi, conseguenza di ripetenze, che avrebbero probabilmente il demerito di una demotivazione al proseguimento degli studi. A ciò si potrà ovviare aggiornando e diffondendo, in modo chiaro, coerente e prescrittivo, le normative sulle modalità d inserimento e di valutazione degli alunni. Sarebbe utile attivare nel periodo prescolastico, interventi di formazione linguistica e, visto che non costituisce motivo di deroga della legge la NON CONOSCENZA DELL ITALIANO, risulterebbero opportuni i piani didattici personalizzati per il riallineamento con i comuni obiettivi di apprendimento. Nel sito d Istituto, verrà dedicata un area sul tema dell inserimento degli alunni neo arrivati contenente: - normative - protocolli di accoglienza - progetti esemplari - buone pratiche efficaci - esempi positivi di modalità organizzative - materiali didattici e plurilingue Ciò al fine di condividere norme e prassi che a volte si ignorano. A favore degli alunni neo arrivati, nel nostro Istituto sono previste figure di supporto per l acquisizione di competenze linguistiche di base e per un supporto allo studio. Infatti è ormai da alcuni anni che i Piani di Zona mettono a nostra disposizione le figure dei mediatori che hanno reso possibile nella maggior parte dei casi il superamento di difficoltà anche per alunni stranieri di seconda generazione. Anche per quanto riguarda un supporto psicologico sono previsti osservazioni e interventi attraverso anche sportelli d ascolto per alunni, insegnanti e famiglie.

3 4) ACCOMPAGNARE I PASSAGGI: ADATTARE IL PROGRAMMA E LA VALUTAZIONE. Accompagnare gli alunni durante i passaggi da un tipo di scuola all altro, per rendere meno disarmonici questi momenti, è buona prassi affinché gli esiti scolastici non siano negativi, specialmente alla fine degli anni ponte. Andrà definita, in maniera chiara e coerente ( adattamento del programma previsto dalla normativa) la predisposizione di piani personalizzati attraverso modifiche transitorie de curricoli. Anche la valutazione di fine anno dovrà tenere conto dei piani personalizzati, tenendo conto degli effettivi progressi registrati, partendo dalle situazioni iniziali. Inoltre potranno essere previste: - deroghe dalla normativa standard - flessibilità agli esami di fine ciclo per gli allievi inseriti per la prima volta nel sistema scolastico. Nel nostro Istituto è previsto un progetto accoglienza che viene attuato inizialmente durante i primi giorni dell anno scolastico e poi ampliato per il resto dell anno scolastico e declinato in tutte le discipline. Questo ha come obiettivo quello di rendere l idea della scuola come comunità accogliente, senza peraltro discriminare in alcun modo gli alunni migranti che, insieme agli altri alunni, svolgeranno delle attività di gruppo dove il supporto arriverà, non solo dall insegnante, ma anche dai pari. Inoltre sono già da tempo presenti le prove d ingresso per gli alunni non italofoni. Tali prove, oltre a dare una panoramica dei saperi dell alunno, permettono di valutare il livello di competenza linguistica e di individuare degli obiettivi educativi - didattici individualizzati da programmare. Sarà opportuno stabilire delle prove in itinere e finali che ci consentano di valutare i reali risultati ottenuti dagli alunni in questione. 5) ORGANIZZARE UN ORIENTAMENTO EFFICACE SUL PROSEGUIMENTO DEGLI STUDI. INVESTIRE SUL PROTAGONISMO DEGLI STUDENTI. Vista la tendenza degli alunni con background migratorio a proseguire gli studi iscrivendosi a percorsi o studi professionali, sarà utile: - informare gli alunni e le famiglie migranti delle opportunità offerte dal sistema scolastico italiano e delle possibili misure riguardanti il diritto allo studio ( utilizzo di opuscoli plurilingue) - assicurarsi attraverso l utilizzo di mediatori linguistico- culturali e giovani tutor ( peer education con alunni di seconde generazioni), che la comunicazione sia chiara e comprensibile, specialmente nella fase di orientamento - tenere sotto controllo gli stereotipi di vario genere - valorizzare il ruolo delle scuole di seconda opportunità (CPIA).

4 L importanza che il nostro Istituto dà all orientamento e a tutte quelle attività che rendono possibile una giusta scelta per il futuro da parte degli alunni migranti, è veramente ampia. Sin dalle classi in uscita dalla scuola dell infanzia, pur non essendo questa scuola dell obbligo, ma a pieno titolo coinvolta nell iter di sviluppo delle capacità e nell acquisizione delle competenze da parte degli alunni, il nostro istituto cerca di dare un indirizzo costante anche se generalizzato alla continuità del progetto didattico per la vita. Attraverso vari interventi quali: scuola - famiglia - informazioni, che riguardano le varie offerte formative sul territorio; - proposta di progettazioni riguardanti il supporto di personale qualificato (mediatori linguistico culturale; alunni di seconde generazioni con buona competenza linguistica; neolaureati in Lingue straniere ed insegnanti madrelingua) al fine di comprendere bene quanto riferito nelle varie comunicazioni scolastiche e non. 6) SOSTENERE L APPRENDIMENTO DELL ITALIANO L2, LINGUA DI SCOLARITA. È evidente che a rallentare il percorso scolastico degli alunni migranti è specialmente la ridotta competenza in lingua italiana, specialmente per quanto riguarda lo studio. Pertanto, l istituzione di laboratori permanenti di italiano L2 nelle scuole, potrebbe essere necessario per le diverse fasi dell apprendimento e per livelli e scopi differenti. Il nostro Istituto ha già proceduto ad istituire dei laboratori che, per livelli di competenza ( livello 1: lingua per la comunicazione di base; livello 2: lingua specifica per supporto allo studio), aiutino l alunno a superare le proprie difficoltà relazionali e di studio. Di certo la valutazione di tali percorsi potrebbe essere fatta collegialmente sia dall insegnante curricolare sia dall addetto ai laboratori. 7) VALORIZZARE LA DIVERSITA LINGUISTICA. Al fine di valorizzare il bagaglio culturale degli alunni stranieri, bisognerà riconoscere i saperi acquisiti e le competenze raggiunte nella lingua materna. Sarebbero opportuni corsi opzionali d insegnamento delle lingue d origine e corsi di formazione per docenti sul tema della diversità linguistica e del plurilinguismo. Ad oggi è in corso d opera l allestimento di una biblioteca multiculturale, dove sono contenuti testi in lingua straniera fatti arrivare dai paesi d origine degli alunni migranti, che riportano un pensiero dei parenti ancora residenti. Gli insegnanti potranno accedere alla biblioteca e prendere in prestito i testi per poi organizzarsi per la visione e la lettura di questi, usufruendo anche dell aiuto delle famiglie. 8) PREVENIRE LA SEGREGAZIONE SCOLASTICA.

5 Bisogna avere una particolare attenzione per quel che riguarda la formazione classi, definendo in modo chiaro criteri che rendano possibile l equo-eterogeneità. Ciò che va evitata è la formazione di classi- ghetto. A tutti gli effetti, l eterogeneità è il valore aggiunto di cui tenere conto durante la formazione delle classe. Nel nostro Istituto la commissione impegnata nella formazione delle classi, tenuto conto di quanto detto precedentemente e di tutti gli altri parametri, cercando di venire incontro alle varie necessità esposte dalla famiglia, procede nel proprio lavoro, che fino a questo momento è parso fondamentale e utile. 9) COINVOLGERE LE FAMIGLIE NEL PROGETTO EDUCATIVO PER I LORO FIGLI. Perché la scuola sia luogo di scambio e di confronto, bisognerà mantenere saldi i valori del dialogo e della collaborazione ( anche attraverso messaggi plurilingue e la partecipazione di mediatori linguistici). Sarà utile attivare progetti di alfabetizzazione per i genitori, specialmente madri che non lavorano) con il contributo degli enti territoriali. Anche la partecipazione dei genitori migranti come rappresentanti all interno della scuola sarebbe una buona prassi, anche come mediatori linguistici e culturali di gruppi etnici come i Rom. Il nostro territorio offre molte occasioni di alfabetizzazione per adulti che, come si è visto negli anni, hanno sempre accolto favorevolmente le proposte. 10) PROMUOVERE L EDUCAZIONE INTERCULTURALE NELLE SCUOLE È necessario che gli alunni si sentano attori attivamente coinvolti in una realtà locale fatta di tante sfumature di colore. I saperi essenziali saranno veicoli per intraprendere percorsi di educazione alla cittadinanza e alla convivenza civile.