L OPZIONE MEDITERRANEA

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1 L OPZIONE MEDITERRANEA UNA NUOVA ROTTA DI COLLEGAMENTO TRA L ESTREMO ORIENTE, L EUROPA E IL NORD AMERICA VIA CORRIDOI TERRESTRI TIRRENICO E ADRIATICO Rapporto finale di ricerca relativo ai Moduli 3 4 e 5 (Gli scenari di sviluppo della logistica mercantile interessanti l Ue. Linee guida per la riorganizzazione della Piattaforma Italia in relazione all attuazione della nuova rotta. I modelli di sviluppo economicooccupazionali dei principali sistemi portuali mondiali e linee guida per la riorganizzazione dei sistemi portuali nazionali in relazione alla realizzazione dell opzione della nuova rotta) Roma, dicembre

2 Considerazioni di sintesi. L Opzione mediterranea: una nuova rotta o un opportunità per lo sviluppo del Paese? Capitolo primo: L Opzione mediterranea e lo sviluppo delle reti logistiche internazionali che attraversano l Europa 1. Evoluzione dei traffici sull area europea e strategie dei principali operatori del global trade 1.1. Le opportunità create dalla liberalizzazione degli scambi di merce internazionali 1.2. La logistica a valore aggiunto come opportunità europea di transizione dalla old alla new economy dell industria pesante 1.3. Gli scenari del trasporto intermodale e le strategie dei global carriers in Europa 2. Linee e flusso delle merci containerizzate, lungo la nuova rotta che attraversa l Europa 3. Inserimento della nuova rotta nelle prospettive di sviluppo dell Unione Europea 3.1. Le difficoltà emerse e gli interventi programmati per la realizzazione dei corridoi ferroviari europei 3.2. Linee di flusso delle merci containerizzate in Europa 3.3. Le piattaforme logistiche portuali sul molo Italia : valutazione delle aree da dedicare a Terminal Contenitori e a Distripark 3.4. Molo Italia : valutazione degli effetti incrementali della Opzione mediterranea al Molo Italia : previsione di sviluppo traffico container nei quadranti, necessità di aree attrezzate a Distripark 4. Il Sistema di Piattaforme Logistiche Integrate quale risposta alle necessità infrastrutturali e organizzative della logistica europee 4.1. Evoluzioni e necessità 2

3 4.2. Il sistema delle piattaforme logistiche europee lungo la nuova rotta dell Opzione mediterranea 4.3. Aspetti caratteristici di una piattaforma logistica integrata 5. Sviluppo dei potenziali europei della logistica e sinergie apportate dalla nuova rotta 5.1. La risposta in termini di adeguamento organizzativo 5.2. La risposta in termini di adeguamento infrastrutturale 5.3. La risposta in termini di adeguamento delle risorse umane 6. L Opzione mediterranea e le politiche di sviluppo del sistema di trasporti italiano 6.1. Premessa 6.2. Lo sviluppo delle reti di trasporto e la domanda della nuova industria della logistica 6.3. I sistemi integrati di trasporto multi-modale su tracciati nazionali e continentali 6.4. Valutazione delle linee guida del Piano generale dei Traasporti Valutazione degli effetti attesi dagli investimenti previsti nel Piano generale dei trasporti L Opzione mediterranea e le politiche di sviluppo dei trasporti marittimi di corto raggio: il potenziamento del cabotaggio e dello short sea shipping 7.1. Le premesse per una rinascita del cabotaggio in Italia 7.2. Le caratteristiche del cabotaggio italiano 7.3. Il trasporto combinato strada/mare: un ipotesi di lancio delle autostrade del mare 7.4. Lo short sea shipping in Europa 7.5. Lo sviluppo dello short sea shipping nei Paesi del bacino del Mediterraneo 7.6. Le linee di sviluppo del trasporto di cabotaggio in Itali ed in Europa 3

4 Allegati 1. Allegato tecnico Piattaforma logistica integrata 2. Allegato statistico Evoluzione del traffico di cabotaggio Capitolo secondo: L indotto generato dalla riorganizzazione logistica e dallo sfruttamento dell Opzione mediterranea: un confronto tra scenari 1. Introduzione 2. L impatto sul sistema economico regionale della realizzazione degli interventi nei due scenari 2.1. Metodologia 2.2. I risultati: la stima della produzione e delle Unità di lavoro generate dagli investimenti Allegati 1. Le attività ausiliarie e connesse ai trasporti 2. Il modelloinput/output Capitolo terzo: L impatto economico-occupazionale delle attività di logistica: gli studi di caso Premessa 1. Caso di studio n. 1: Il sistema portuale di Los Angeles-Long Beach 1.1. Porto di Los Angeles 1.2. Porto di Long Beach 1.3. Piano strategico di sviluppo San Pedro Bay Ports 2020 Plan 1.4. Presupposti del Piano Strategico di Sviluppo 1.5. Il San Pedro Bay Ports 2020 Plan 4

5 1.6. La metodologia di valutazione degli impatti economici occupazionali 1.7. Valutazioni di impatto 1.8. L approccio 1.9. Impatti economici fututri Conclusioni 2. Caso studio n. 2: Il Porto di Rotterdam 2.1. Premessa 2.2. Funzioni e politiche della Port Authority di Rotterdam 2.3. Sviluppo e valenze economico-occupazionali del Porto di Rotterdam 2.4. Caratteristiche e insediamenti dei terminali per container e dei Distripark nel Porto di Rotterdam 2.5. Piani di sviluppo al 2020 del Porto di Rotterdam 2.6. Conclusioni 3. Caso di studio n. 3: Il Porto di Singapore 3.1. Premessa 3.2. Privatizzazione made in Singapore 3.3. Le linee guida attuali 3.4. Le prospettive future 3.5. Conclusioni 3.6. Considerazioni Capitolo quarto: L Opzione mediterranea e le potenzialità del sistema di trasporto nazionale: mappa della rete di servizio al traffico merci 1. Premessa 2. Rete marittima italiana a servizio delle merci containerizzate 2.1. Premessa 5

6 2.2. I criteri di analisi utilizzati 2.3. Obiettivi e metodologia 3. Rete aeroportuale italiana a servizio delle merci 3.1. Premessa 3.2. Il panorama attuale della rete italiana aeroportuale 3.3. Obiettivi e metodologia 4. La rete ferroviaria a servizio delle merci: il nodo dei valichi alpini 4.1. Premessa 4.2. Il traffico di valico attuale 4.3. Lo stato attuale delle infrastrutture di valico 4.4. Potenziamenti previsti alle tratte di valico ed alle linee afferenti 4.5. Gli scenari al La verifica dell impatto dell Opzione mediterranea sulle reti di valico 4.7. Quadrante Alto Tirreno-Valico Sempione 4.8. Quadrante Alto Adriatico-Valico Tarvisio 4.9. Quadrante Basso Tirreno-Valico Gottardo Quadrante Basso Adriatico-Valico Brennero Considerazioni conclusive 6