TRIAGE. Docente: infermiere prof. Palumbo Filippo. Associazione Volontari Protezione Civile Noicàttaro onlus
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1 TRIAGE Docente: infermiere prof. Palumbo Filippo
2 DEFINIZIONE Parola di origine francese che significa semplicemente "selezionare". Il TRIAGE è la metodica di selezione dei pazienti, cioè il riconoscimento dei diversi segni e sintomi e delle lesioni traumatiche in base a priorità, al fine di offrire le cure appropriate da prestare e, sul territorio, per l invio all ospedale idoneo.
3 CENNI STORICI la tecnica del triage fu utilizzata per la prima volta durante le guerre napoleoniche quando il capo chirurgo dell armata francese, barone Jean Dominique Larrey per razionalizzare l assistenza alle migliaia di feriti decise di curare per primi quelli che avevano lesioni guaribili e quindi con più probabilità di tornare a combattere.
4 TIPOLOGIE Attualmente esistono varie tipologie di triage: Ospedaliero Extraospedaliero Telefonico Maxiemergenze ed ognuno di essi ha lo scopo di valutare la gravità di uno o più pazienti ed in base al codice assegnato decidere chi va assistito per primo [nel caso del triage ospedaliero e di quello attuato nelle maxiemergenze] o il tipo di risorse da impiegare [triage telefonico] o il tipo di assistenza da dare al paziente [triage extraospedaliero].
5 TRIAGE EXTRAOSPEDALIERO Il "triage extraospedaliero", per definizione è la quantificazione dello stato di gravità di una o più persone coinvolte in una situazione critica, assegnando alla stessa un codice colore che decreterà il tipo di intervento da attuare.
6 VALUTAZIONE La valutazione del paziente è alla base di ogni metodica di triage e nel caso di quello extraospedaliero si suddivide in - valutazione primaria e - valutazione secondaria ed assegnazione di un codice di gravità.
7 VALUTAZIONE PRIMARIA La valutazione primaria inizia quando l infermiere/soccorritore entra in contatto visivo con il paziente ed ha lo scopo di stabilire la presenza o l assenza [o la grave alterazione] dei parametri vitali [coscienza, respiro, circolo].
8 Questo tipo di valutazione deve seguire una precisa sequenza [ il cosiddetto ABC primario] che si compone di tre passi, prima di tutto è necessario stabilire se il paziente è cosciente [stato di coscienza, passo A], infatti se il paziente è cosciente, respira ed ha una seppur minima attività cardiaca. Se invece il paziente non è cosciente viene valutata l attività respiratoria [passo B] e se assente si passa alla valutazione dell attività cardiocircolatoria. Se si stabilisce l assenza o la grave alterazione di almeno uno dei tre parametri vitali si ha un codice rosso e devono essere iniziate immediatamente le manovre di emergenza.
9 VALUTAZIONE SECONDARIA Se invece il paziente è cosciente, respira ed ha una sufficiente attività cardiaca si passa alla valutazione secondaria, che può essere suddivisa in valutazione soggettiva e valutazione oggettiva.
10 Valutazione soggettiva Nella prima [valutazione soggettiva] il paziente viene stimolato dall infermiere/soccorritore a riferire i sintomi soggettivi [cioè non riscontrabili con l osservazione] principali ed associati [per esempio il dolore toracico associato alla dispnea, alla sudorazione ecc.] e l eventuale storia patologica ad essi legata.
11 Valutazione oggettiva Nella seconda [valutazione oggettiva] l infermiere/soccorritore, tramite l osservazione e la rilevazione dei parametri cercherà la conferma dei sintomi riferiti dal paziente e valuterà la loro gravità.
12 CODICE DI GRAVITA L assegnazione del codice di gravità è lo scopo principale del processo di triage e viene effettuata dall infermiere/soccorritore utilizzando i dati acquisiti e basandosi sui protocolli di centrale.
13 Ad ogni richiesta sanitaria è infatti assegnata una priorità codificata attraverso un codice basato su quattro colori: BIANCO VERDE GIALLO ROSSO
14 BIANCO da espletare una volta risolti tutti gli altri casi Tutti quegli interventi che non necessitano di trasporto o trattamento ospedaliero
15 Falsa chiamata errata valutazione rifiuto trasporto vagabondaggio lite senza feriti ecc...
16 VERDE differibile anche per tempi mediamente lunghi Paziente la cui patologia è di limitata importanza che potrebbe anche essere trattata sul posto, o che comunque in ospedale sarebbe trattata in regime ambulatoriale
17 Alterazioni del comportamento ipoglicemie crisi d' ansia dolori all'apparato neuromuscolare dolori cranio-encefalici traumi minori ecc...
18 GIALLO intervento indifferibile da effettuare prima possibile Tutti i pazienti che, pur non trovandosi in immediato pericolo di vita hanno tuttavia sintomi e patologie evidenti, che siano gravi o facciano sospettare la possibilità di un rapido aggravamento sia riguardo alla vita che alla funzionalità di un organo o distretto
19 Dispnea emorragie senza shock crisi vertiginose perdite di coscienza brevi o risolte alterazioni del comportamento febbre superiore a 39 traumi come contusioni craniche senza perdita di coscienza frattura della pelvi fratture e lussazioni degli arti senza shock ustioni tra il 20% e il 30% della superficie corporea ecc...
20 ROSSO da espletare nel più breve tempo possibile. In caso di codice rosso vengono sospesi tutti gli altri codici Tutti i pazienti che hanno necessità di essere trattati il prima possibile perchè sono, o possono rapidamente precipitare in immediato pericolo di vita
21 Arresto delle funzioni vitali gravi problemi respiratori shock mancanza dello stato di coscienza o perdita prolungata di essa dolore toracico dolore addominale trafittivo crisi psichiatriche come delle psicosi maniacali o tentativi di suicidio traumatizzati gravi con lesioni o compressioni tracheali che determinano ostruzioni delle vie respiratorie o inalazione di sangue gravi contusioni toraciche con numerose costole fratturate ecc...
22 Protocollo LA PERSONA CAMMINA? SI VERDE NO COSCIENTE? NO EMORRAGIA ARTERIOSA ESTERNA? SHOCK? SI ROSSO INSUFFICIENZA RESPIRATORIA? SI FRATTURE? USTIONI? ECC. SI GIALLO
23 TRASPORTO E DESTINAZIONE Una volta stabilito il codice di gravità, il secondo obiettivo del triage extraospedaliero è quello di stabilire le priorità di trasporto e la destinazione: Una volta garantite le funzioni vitali, i pazienti devono essere indirizzati direttamente all ospedale di definitivo trattamento
24 Il compito fondamentale dell equipe sul terreno è quello di garantire la riduzione dei tempi globali di trattamento e l ottimizzazione dell iter diagnostico e terapeutico successivo.
25 TRAUMA Un ferito con trauma deve essere direttamente indirizzato a strutture ospedaliere in grado di completare l iter diagnostico e terapeutico senza necessità di ricorrere a ulteriori trasferimenti. La centralizzazione immediata è il singolo fattore che ha dimostrato la maggiore efficacia nella riduzione della mortalità.
26 E necessaria un integrazione tra assistenza extraospedaliera e quella intraospedaliera. Chi riceve un ferito deve conoscere i criteri clinici e dinamici che hanno guidato le scelte dell equipe intervenuta sul terreno
27 E fondamentale una strategia concordata e riconosciuta che permette di indirizzare i feriti meno gravi a strutture ospedaliere di livello intermedio, in modo da non sovraccaricare gli ospedali con caratteristiche di trauma center.
28 La valutazione iniziale e la manovre di supporto vitale di base devono essere eseguite da qualsiasi soccorritore. Quando necessario la centrale operativa invia sul posto un mezzo di soccorso avanzato
29 Invio di mezzi ALS Ferito intrappolato Ferito privo di coscienza Ferito con lesioni a 2 o più regioni Ferito con trauma penetrante Presenza di un altro traumatizzato deceduto sullo stesso mezzo.
30 Una volta concluse le priorità di primo livello si categorizza il paziente con punteggio funzionale e si stabilisce la sede di invio. Infine si stabilisce l evacuazione mediante il mezzo più opportuno.
31 Algoritmo del FIELD TRIAGE nel politraumatizzato Valutazione iniziale stato di coscienza stato del respiro stato del circolo Manovre di BLS cannula oro o nasofaringea ossigeno controllo delle emorragie esterne collare cervicale Manovre di ALS intubazione tracheale cricotiroidectomia infusione MAST Manovre chirurgiche I liv. drenaggio PNX iperteso chiusura PNX aperto controllo temporaneo emorragie Immobilizzazione delle fratture Categorizzazione Evacuazione
32 Algoritmo di comportamento Valutazione dello scenario dell incidente (dinamica) ed individuazione dei criteri situazionali e clinici predittivi di gravità
33 In traumatologia esiste spesso una relazione diretta tra la complessità dell intervento di soccorso e la gravità delle lesioni del paziente. E importante quindi stabilire la dinamica dell accaduto
34 Inoltre è importante individuare alcuni criteri che ci aiutano a sospettare la presenza di lesioni importanti anche in assenza di evidenti alterazioni della sintomatologia riferita dal paziente o rilevata dal soccorritore. Questi criteri sono sia situazionali che clinici.
35 Criteri situazionali Passeggero sbalzato all esterno del veicolo Ferito all interno di un veicolo in cui uno o più occupanti sono deceduti sul colpo Ferito all interno di un veicolo la cui struttura ha riportato gravi danni (deformazione della carrozzeria superiore in profondità a 20 cm Ferito incastrato tra i rottami tanto che è necessario ricorrere ad un estricazione prolungata Ferito caduto da un altezza di 5 metri Velocità di impatto > di 30 km/h Investimento di un pedone o ciclista ad una velocità di 30 km/h Ferito che meno di cinque anni
36 Criteri clinici Ferito che presenta segni certi di lesioni della colonna vertebrale Ferito adulto che presenta ustioni di 2 e 3 superiori del 30% della superficie corporea Ferito bambino che presenta ustioni di 2 e 3 del 20% della superficie corporea Ferito che presenta lesioni penetranti al capo,al collo, al torace o all addome Ferito che ha riportato la frattura di due ossa lunghe (es. omero o femore) Ferito che presenta un lembo toracico mobile
37 Criteri collegati al rilevamento dei parametri vitali Ferito con GCS < 13 Ferito con pressione sistolica <90 Traumatizzato toracico con frequenza respiratoria < 10 o > 30 Ferito con RTS inferiore a 11
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