LO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE

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1 LO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE Mortalità Nel dicembre del 2012 è stata presentata la Relazione sullo Stato Sanitario del Paese (RSSP) anno 2011: questo documento, redatto sulla base dei dati ufficiali disponibili, dà un quadro generale sullo stato di salute dell Italia. Relativamente alla mortalità, come emerge dalla Relazione, gli ultimi dati ISTAT disponibili indicano che nel 2009 il numero di decessi avvenuti in Italia ammonta a , di cui maschi (48,7%) e femmine (51,3%). L analisi della mortalità per causa, conferma che le malattie del sistema circolatorio ed i tumori rappresentano le prime due più frequenti cause di morte, come si rileva ormai da anni. In particolare, le malattie del sistema circolatorio sono la prima causa di morte con decessi (il 38,2%), seguite dai tumori con decessi (il 29,7%). Tra le donne le malattie cardiovascolari si confermano principale causa di morte con decessi (il 42,1%), mentre i tumori rappresentano la seconda causa con decessi ( il 25,2%). Tra gli, la prima causa di morte è rappresentata invece dai tumori con decessi (il 34,4%), seguita immediatamente dalle malattie del sistema cardiocircolatorio con decessi (il 34,1%). Il tumore del polmone fra gli (la cui mortalità è 7,95 per ) e il tumore della mammella fra le donne (3,67 per ) sono responsabili del maggior numero di morti attribuibili a neoplasie. Le malattie del sistema respiratorio in Italia sono la terza causa di morte, responsabili di decessi (6,8%), di cui tra gli e tra le donne. Tra i fattori di rischio modificabili per malattie cardiovascolari, su cui quindi la prevenzione può intervenire, sono da annoverare l ipertensione, la dislipidemia, il diabete, il sovrappeso/obesità, la sedentarietà, il fumo di sigaretta, l abuso di alcool. Esistono prove scientifiche che dimostrano che, interventi semplici ma efficaci, quali smettere di fumare, aumentare l attività fisica, migliorare l alimentazione, permettono non solo di ridurre le morti premature per malattia cardiovascolare, ma anche la morbosità e morbilità che queste malattie comportano. In particolare, sempre i dati ISTAT 2011 indicano che, la prevalenza del diabete mellito in Italia è in regolare aumento nell ultimo decennio. Risulta infatti diabetico il 4,9% della popolazione (5% nelle donne, 4,7% negli ), pari a circa 3 milioni di persone. La prevalenza del diabete aumenta con l età fino al 19,8% nelle persone con età uguale o superiore ai 75 anni. Nelle fasce d età tra 35 e 64 anni la prevalenza è maggiore fra gli, mentre oltre i 65 anni è più alta fra le donne. La prevalenza è più alta nel Sud e nelle Isole (6%) seguita dal Centro (5,1%) e dal Nord (4%). Per quanto riguarda il fumo di tabacco, si stima che ad esso siano attribuibili dalle alle morti l anno, con oltre il 25% di questi decessi compreso tra i 35 ed i 65 anni di età. Su 52 milioni di abitanti con età superiore ai 14 anni, i fumatori sono circa 11,6 milioni (22,3%) di cui 7,1 milioni di (28,4%) e 4,5 milioni di donne (16,6%). (dati ISTAT). Le malattie del sistema circolatorio sono prerogativa delle fasce più anziane della popolazione. Esse rappresentano la causa principale di morte dopo gli 85 anni di età sia per gli sia per le donne e fra queste ultime lo sono già a partire dai 65 anni. La gran parte

2 delle malattie del sistema circolatorio è imputabile alle malattie ischemiche del cuore (quali l infarto del miocardio) e alle malattie cerebrovascolari (come l ictus). I tumori, prerogativa della popolazione adulta e matura, rappresentano la prima causa di decesso dopo i 45 anni di età e fino all età di 84 anni, negli e nelle donne fino a 64 anni, prima del sorpasso a opera delle malattie del sistema circolatorio. Il tumore del polmone fra gli (la cui mortalità è 7,95 per ) e il tumore della mammella fra le donne (3,67 per ) sono responsabili del maggior numero di morti attribuibili a neoplasie; queste due sedi tumorali sono le più frequenti in tutti i gruppi di età della popolazione dopo i 45 anni. Nella classe di età dei giovani adulti (15-44 anni), la prima causa di morte è rappresentata dalle cause violente. Su complessive sono dovute a cause violente (per lo più incidenti stradali). Seguono i tumori, che in questa classe di età sono prevalentemente leucemie e linfomi. Importanti differenze di genere si osservano in questo gruppo della popolazione: il rapporto /donne del tasso età-specifico relativo alla mortalità generale è in questo gruppo di età il più alto fra quelli osservabili ed è dovuto principalmente alla differenza in termini di mortalità per cause violente, che fra gli è ben 5 volte superiore a quello osservato fra le donne. Per questa ragione, le cause violente rappresentano la prima causa di morte fra i 15 e i 44 anni solo per gli, mentre fra le donne della stessa classe il primato spetta ancora ai tumori e ancora una volta al tumore della mammella. Nel febbraio del 2013 è stato presentato dal Sistema Epidemiologico Regionale (SER) il Rapporto sulla Mortalità nella Regione del Veneto periodo : questo documento, dà un quadro generale sullo stato di salute del Veneto. Dall esame dei dati di mortalità relativi nel Veneto, si vede che, analogamente a quanto avviene a livello nazionale, le principali cause di morte sono imputabili alle malattie del sistema circolatorio e ai tumori; in particolare la principale causa di morte è data dalle malattie del sistema cardiocircolatorio nelle donne e dai tumori negli. Tra le malattie circolatorie assumono particolare rilievo le cardiopatie ischemiche e le malattie cerebrovascolari. Relativamente alla mortalità per tumori, nel Veneto si verificano circa decessi l anno per tumore nei maschi e circa nelle donne. Nel periodo si è registrato un calo del tasso grezzo di mortalità, di quello standardizzato e della percentuale di decessi per tumore sul totale dei decessi; tali variazioni sono state più consistenti negli. La terza categoria più rappresentata tra le cause di morte è data dalle patologie respiratorie, seguita dai traumatismi/avvelenamenti responsabili di più del 3% dei decessi nelle donne e più del 5% negli. Seguono poi le malattie dell apparato digerente- tra cui le epatopatie croniche sono il gruppo più rilevante specie negli -, le malattie endocrino-metaboliche (particolarmente diabete mellito), i disturbi psichici (rappresentati principalmente dalle demenze) e le malattie del sistema nervoso che includono la malattia di Alzheimer. (fonte: ) Dalla valutazione sulla mortalità condotta nella Regione Veneto, risulta come le condizioni di salute siano buone e di molto migliorate rispetto al passato: nel 2009 la stima

3 della speranza di vita alla nascita, da quanto risulta dai dati Istat, è pari a 79,5 anni per gli e a 85 anni per le donne, superiore ai corrispondenti dati medi italiani, dello stesso anno, pari rispettivamente a 78,9 per il sesso maschile e 84,2 per il sesso femminile. La mortalità generale tra i residenti nel Veneto è molto simile alla media nazionale per quanto riguarda i maschi mentre nelle femmine è tra le più basse nel contesto nazionale. L'analisi dell'andamento nel tempo evidenzia nelle femmine valori in calo e sempre più bassi rispetto alla media nazionale e alla maggior parte delle altre regioni. Nei maschi la mortalità è in diminuzione sia nel Veneto che nelle altre aree dell'italia. Sempre nell ambito della stessa analisi regionale, un progresso molto importante è rappresentato dalla riduzione, nella regione Veneto, della mortalità per malattie cerebrovascolari ed ischemia cardiaca che, già tra la seconda metà degli anni 70 ed il 1996, risulta essere più che dimezzata. Inoltre, la mortalità per tumori ha evidenziato una, anche se pur lieve, inversione di tendenza. Nel Veneto le flessioni di mortalità, ad esempio per linfoma di Hodgkin e per neoplasia della cervice uterina, indicano un ottima accessibilità alle prestazioni sanitarie, comparabili a quelle dei migliori sistemi sanitari d Europa. Per quanto concerne gli stili di vita, i contributi più importanti potrebbero derivare dal miglioramento delle abitudini dietetiche, con un maggiore consumo di frutta, verdura e pesce, accompagnata da una riduzione nel consumo di grassi di origine animale, alcol e tabacco. Accanto a queste considerazioni positive, emerge come la speranza di vita degli adulti in Veneto sia da correlare in modo particolare ad una maggiore mortalità per neoplasie, traumi stradali e cirrosi epatica: tutti importanti problemi di salute che affliggono la popolazione in quest area e che derivano in gran parte da stili di vita dannosi. L analisi dei dati grezzi di mortalità per la popolazione residente nel territorio dell u.l.ss. n. 8 è riassunta ed illustrata nelle seguenti tabelle che permettono un confronto con gli anni precedenti (periodo ). tabella n. 5: numero di decessi nella popolazione residente nel quinquennio anno donne totale L andamento complessivo si presenta altalenante ma con una lieve variabilità nel corso del quinquennio e tale situazione è sovrapponibile al trend generale della mortalità, nello stesso periodo, sia nel territorio regionale che nazionale. Nel 2008, in linea con quanto era stato rilevato anche dai dati nazionali e regionali, si era messo in luce, per la prima volta nel nostro territorio, un dato diverso rispetto agli anni precedenti per quanto riguarda le prime due cause di mortalità (malattie del sistema cardiocircolatorio e tumori): i tumori si erano messi in luce come prima causa di decesso nel sesso maschile. Nel corso del 2009, nel nostro territorio, per quanto riguarda il sesso maschile i tumori ritornano ad essere, come in precedenza, la seconda causa di morte con 303 decessi e le malattie del sistema cardiocircolatori ritornano ad essere la prima causa con 310 decessi. Nel 2010 si è riconfermato il dato precedente, e nel 2011 si è consolidato questo sorpasso, anche nell Ulss n.8: per il sesso maschile i tumori tornano ad essere la prima causa di

4 mortalità con 364 decessi mentre le malattie del sistema cardiocircolatorio rappresentano la seconda causa con 271 decessi. Per le donne, invece, le malattie del sistema cardiocircolatorio continuano a rappresentare la prima causa di mortalità, pur dimostrando nel 2011 una riduzione consistente come numero assoluto, rispetto agli anni precedenti. tabella n. 6: cause di morte nell Ulss n. 8 per il settore nosologico malattie sistema circolatorio nel quinquennio anno donne totale età media decessi per malattie del sistema circolatorio Il numero dei decessi per le patologie che rientrano nel settore nosologico malattie sistema circolatorio si mantiene tuttora più elevato nelle donne rispetto agli. Questo dato può essere spiegato dal fatto che le malattie del sistema circolatorio sono prerogativa delle fasce più anziane della popolazione e l allungamento della durata della vita media nel sesso femminile nelle fasce di età più avanzate sposta la numerosità della popolazione anziana a favore della popolazione femminile. La seconda causa di morte, rappresentata dal settore nosologico tumori, continua a rispecchiare, sia pur con delle lievi variazioni, i dati di mortalità resi disponibili dall Istat. tabella n. 7: cause di morte per il settore nosologico tumori nel quinquennio anno donne totale età media decessi per tumori Nelle cause di morte dovute a malattie neoplastiche l equilibrio rimane costantemente spostato negli anni verso un maggior numero di decessi nella popolazione maschile. Questo fenomeno è, almeno in parte, collegato a scorretti stili ed abitudini di vita, quali fumo di tabacco ed alcol che rappresentano noti fattori di rischio, e in parte legato all'ottima accessibilità alle prestazioni sanitarie quali le campagne di prevenzione attuate nel corso degli anni rivolte per la maggior parte alla prevenzione di patologie tumorali femminili. Le malattie che rientrano nel settore nosologico malattie apparato respiratorio continuano a rappresentare negli anni la terza causa di morte, analogamente ai dati nazionali diffusi dall Istat.

5 tabella n. 8: cause di morte per il settore nosologico malattie del sistema respiratorio nel quinquennio decessi per malattie del sistema respiratorio anno donne totale età media Il numero di decessi per questo tipo di patologie è molto più limitato rispetto alle due cause di morte precedentemente illustrate. Il 2011 coneferma il lieve aumento dei decessi negli ultimi anni, mentre l età media si mantiene costante ed elevata. La quarta categoria più rappresentata tra le cause di morte, con un trend che rispecchia il dato nazionale, è data dai traumatismi, avvelenamenti ed alcune altre conseguenze di cause esterne, responsabili nella nostra ulss del 3,4% dei decessi nelle donne e del 6,7% negli. In questo gruppo nosologico rientrano cause di decesso che comprendono gli accidenti da trasporto, le cadute accidentali, i suicidi, le aggressioni. tabella n. 9: cause di morte per il settore nosologico traumatismi, avvelenamenti ed alcune altre conseguenze di cause esterne nel quinquennio traumatismi, avvelenamenti ed alcune altre conseguenze di cause esterne anno 2007 donne totale età media Questa tipologia di cause di morte ha sempre avuto un forte impatto per quanto riguarda gli anni di vita persi. I decessi avvengono in età giovane o relativamente giovane e coinvolgono persone che sono ancora nel pieno della loro attività lavorativa. Si nota nel corso degli ultimi anni un andamento lievemente in salita per quanto riguarda l età media dei decessi: passando da un'età media di 53.6 anni nel 2007 ad una età media di 66.6 anni nel In particolare per i maschi si è passati da un'età media di 55,8 anni nel 2008 ad una età media di 60.6 anni nel Accanto a queste considerazioni positive, emerge come il sesso maschile nel 2011 sia stato coinvolto in percentuale quasi doppia nei decessi, rispetto al sesso femminile: questa realtà può derivare sia dal rischio connesso, nel sesso maschile in modo particolare, a comportamenti individuali e a stili di vita, sia a particolari attività lavorative e ai rischi ad essa collegati, che ad altre attività svolte nel tempo libero, compreso lo svolgimento di attività sportive.

6 Altro settore nosologico, importante in quanto comprende patologie in continuo, anche se lieve, incremento è quello dei disturbi psichici. In questo gruppo sono compresi la demenza e i disturbi psichici e comportamentali da uso di sostanze psicoattive, gli stati psicotici e i disturbi della personalità. tabella n. 10: cause di morte per il settore nosologico disturbi psichici e comportamentali nel quinquennio anno 2007 donne totale età media decessi per disturbi psichici e comportamentali I decessi interessano una fascia di età media molto elevata. Il sesso femminile è maggiormente coinvolto probabilmente anche per la maggior numerosità della popolazione femminile in questa fascia di età avanzata. Nelle tabelle seguenti vengono illustrati i dati relativi al numero di decessi, età media e settore nosologico della popolazione residente nell unità locale socio-sanitaria n. 8, riferiti sia all anno 2011 che al quinquennio tabella n. 11: numero di decessi nella popolazione residente, anno sesso n.decessi età media donne totale tabella n. 12: cause di morte per settore nosologico, nel 2011 in ordine decrescente per numero di decessi totali settori nosologici totale donne età media donne età media malattie del sistema circolatorio tumori malattie del sistema respiratorio traumatismi, avvelenam. e altre cause esterne disturbi psichici e comportamentali malattie del sistema nervoso malattie apparato digerente malattie endocrine, nutrizionali e metaboliche alcune malattie infettive e parassitarie malattie dell apparato genitourinario sintomi, segni e risultati anomali di esami clinici malattie del sangue e degli organi ematopoietici malattie del sistema osteomuscolare e tessuto connettivo malform. congenite, anomalie cromosomiche malattie della cute e del tessuto sottocutaneo

7 Malattie dell'occhio e degli annessi oculari totale tabella n. 13/a: sesso femminile - cause di morte per settore nosologico nel quinquennio settori nosologici malattie del sistema circolatorio tumori malattie del sistema respiratorio disturbi psichici e comportamentali malattie del sistema nervoso malattie endocrine, nutrizionali e metaboliche malattie apparato digerente alcune malattie infettive e parassitarie traumatismi, avvelenamenti e altre cause esterne malattie dell apparato genitourinario sintomi, segni e risultati anomali di esami clinici malattie del sangue e degli organi ematopoietici malattie della cute e del tessuto sottocutaneo malattie del sist. osteomusc. e tessuto connettivo complicanze gravidanza, parto, puerperio alcune condizioni morbose che hanno origine nel periodo perinatale malformazioni congenite, anomalie cromosomiche totale decessi sesso femminile tabella n. 13/b: sesso maschile - cause di morte per settore nosologico nel quinquennio settori nosologici tumori malattie del sistema circolatorio malattie del sistema respiratorio traumatismi, avvelenamenti e altre cause esterne malattie dell apparato digerente malattie del sistema nervoso malattie endocrine, nutrizionali e metaboliche disturbi psichici e comportamentali alcune malattie infettive e parassitarie malattie dell apparato genitourinario sintomi, segni e risultati anomali di esami clinici mal. sangue e organi ematopoietici malattie del sist. osteomusc. e tessuto connettivo malformazioni congenite, anomalie cromosomiche malattie della cute e del tessuto sottocutaneo complicanze gravidanza, parto, puerperio

8 alcune condizioni morbose che hanno origine nel periodo perinatale totale decessi sesso maschile tabella n. 14: cause di morte ed età media per decessi distintamente per il settore nosologico tumori, anno tumori totale età media donne età media donne Linfoma non Hodgkin-Linfoma a cellule B Linfoma non Hodgkin, tipo non specificato Altri tumori di comportamento incerto o sconosciuto del tessuto linfatico, ematopoietico Tumore maligno della cute non specificato Altro e non specificato tumore maligno del tessuto linfoide, ematopoietico Leucemia acuta di tipo cellulare non specificato Leucemia non specificata Altra leucemia linfoide Leucemia a cellule T dell'adulto Leucemia linfatica cronica Leucemia linfoblastica acuta Leucemia mieloide acuta Leucemia mieloide cronica Linfoma non Hodgkin diffuso Melanoma maligno del cuoio capelluto e del collo Melanoma maligno dell'arto inferiore, inclusa l'anca Melanoma maligno dell'arto superiore, inclusa la spalla Melanoma maligno dell'orecchio e del condotto uditivo esterno Melanoma maligno della cute non specificato Melanoma maligno della palpebra, incluso il canto Mesotelioma delle pleura Mesotelioma non specificato Mieloma multiplo e tumori plasmacellulari maligni Altra forma specificata di morbo di Hodgkin Sindrome mielodisplasica non specificata Tumore benigno delle meningi-meningi cerebrali Tumore di comportamento incerto o sconosciuto degli organi dell'apparato urinario-rene Tumore di comportamento incerto o sconosciuto degli organi dell'apparato urinario-vescica Tumore di comportamento incerto o sconosciuto degli organi genitali femminili Tumore di comportamento incerto o sconosciuto degli organi genitali femminili-ovaio Tumore di comportamento incerto o sconosciuto degli organi genitali femminili-utero Tumore di comportamento incerto o sconosciuto degli organi genitali maschili-prostata Tumore di comportamento incerto o sconosciuto dell'encefalo e del sistema nervoso centrale

9 Tumore di comportamento incerto o sconosciuto di altre e non specificate sedi-mammella Tumore di comportamento incerto o sconosciuto di altre e non specificate sedi-retroperitoneo Tumore di comportamento incerto o sconosciuto non specificato Tumore maligno dei bronchi e del polmone-bronchi o polmone non specificati Tumore maligno del colon-cieco Tumore maligno del colon-colon ascendente Tumore maligno del colon-colon discendente Tumore maligno del colon-colon non specificato Tumore maligno del colon-colon trasverso Tumore maligno del colon-sigma Tumore maligno del corpo dell'utero-endometrio Tumore maligno del cuore, del mediastino e della pleura- Mediastino, parte non specificata Carcinoma delle vie biliari intraepatiche Carcinoma epatocellulare Tumore maligno del fegato, non specificato Tumore maligno del midollo spinale, dei nervi cranici e di altre parti del sistema nervoso centrale Tumore maligno del pancreas-lesione sconfinante del pancreas Tumore maligno del pancreas-pancreas non specificato Tumore maligno del pancreas-testa del pancreas Tumore maligno del pene Tumore maligno del rene, ad eccezione della pelvi renale Tumore maligno del retroperitoneo e peritoneo- Retroperitoneo Tumore maligno del retto Tumore maligno del tessuto connettivo e tessuti molli del torace Tumore maligno del tessuto connettivo e tessuti molli dell'arto inferiore, compresa l'anca Tumore maligno del testicolo Tumore maligno dell'encefalo-cervello, eccetto lobi e ventricoli Tumore maligno dell'encefalo Tumore maligno dell'esofago Tumore maligno dell'intestino tenue-duodeno Tumore maligno dell'ipofaringe Tumore maligno dell'orofaringe-orofaringe non specificata Tumore maligno dell'ovaio Tumore maligno dell'utero, parte non specificata Tumore maligno della base della lingua Tumore maligno della colecisti Tumore maligno della ghiandola surrenale non specificata Tumore maligno della giunzione retto sigmoidea Tumore maligno della laringe-glottide Tumore maligno della laringe Tumore maligno della parotide

10 Tumore maligno della prostata Tumore maligno della tiroide Tumore maligno della tonsilla Tumore maligno della vagina Tumore maligno della vescica Tumore maligno della vulva Tumore maligno dello stomaco-cardias Tumore maligno dello stomaco-lesione sconfinante dello stomaco Tumore maligno dello stomaco Tumore maligno di altra e mal definita sede-addome Tumore maligno di altra e mal definita sede-pelvi Tumore maligno di altra e mal definita sede-testa, faccia e collo Tumore maligno di altre e mal definite sedi del labbro, della cavita' orale e della faringe Tumore maligno di altre e non specificate parti della bocca Tumore maligno di altre e non specificate parti della lingua Tumore maligno di altre e non specificate parti delle vie biliari-ampolla di Vater Tumore maligno di altre e non specificate parti delle vie biliari-via biliare non specificata Tumore maligno di altre e non specificate parti delle vie biliari-vie biliari extraepatiche Tumore maligno di altri e mal definiti organi dell'apparato digerente Tumore maligno di altro e non specificato organo dell'apparato urinario Tumore maligno di altro e non specificato organo genitale femminile-annessi uterini Tumore maligno di altro e non specificato organo genitale femminile-organi genitali Tumore maligno di sede non specificata Tumore maligno secondario del retroperitoneo e del peritoneo Tumori maligni della mammella Tumori maligni di sedi indipendenti (primitive) multiple totale tabella n. 15: cause di morte ed età media per decessi distintamente per il settore nosologico malattie sistema circolatorio, anno malattie sistema cardiocircolatorio totale donne età media età media donne Altre cardiomiopatie Altre forme di cardiopatia ischemica cronica Altre malattie cerebrovascolari specificate Altre malattie dei capillari Altri disturbi di conduzione specificati Aneurisma dell'aorta addominale

11 Angina instabile Angina pectoris non specificata Aritmia cardiaca non specificata Arresto cardiaco non specificato Aterosclerosi cerebrale Aterosclerosi delle arterie degli arti Aterosclerosi generalizzata e non specificata Cardiomegalia Cardiomiopatia alcolica Cardiomiopatia dilatativa Cardiomiopatia ischemica Cardiomiopatia non specificata Cardiopatia aterosclerotica Cardiopatia ipertensiva con insufficienza cardiaca Cardiopatia ipertensiva senza insufficienza cardiaca Cardiopatia ischemica acuta non specificata Cardiopatia ischemica cronica non specificata Cardiopatia non specificata Cuore polmonare non specificato Dissezione dell'aorta Disturbi delle valvole mitrale e aortica Disturbi di arterie e arteriole non specificati Disturbo della valvola aortica non specificato Embolia polmonare con menzione di cuore polmonare acuto Embolia polmonare senza menzione di cuore polmonare acuto Emopericardio non classificato altrove Emorragia intracerebrale del tronco cerebrale Emorragia intracerebrale intraventricolare Emorragia intracerebrale non specificata Emorragia subaracnoidea non specificata Endocardite, valvola non specificata Fibrillazione e flutter atriali Fibrillazione e flutter ventricolari Flebite e tromboflebite di altri vasi profondi degli arti inferiori Ictus, senza specificazione se da emorragia o da infarto Infarto cerebrale da embolia delle arterie cerebrali Infarto cerebrale da trombosi delle arterie cerebrali Infarto cerebrale da trombosi di arterie precerebrali Infarto cerebrale non specificato Infarto miocardico acuto non specificato Infarto miocardico acuto subendocardico Infarto miocardico acuto transmurale della parete anteriore

12 Infarto miocardico acuto transmurale della parete inferiore Insufficienza (della valvola) aortica Insufficienza (della valvola) mitralica Insufficienza cardiaca congestizia Insufficienza cardiaca non specificata Insufficienza mitralica reumatica Insufficienza tricuspidale Insufficienza venosa (cronica) (periferica) Insufficienza ventricolare sinistra Ipertensione essenziale (primitiva) Ipertensione polmonare primitiva Malattia cerebrovascolare non specificata Malattia del pericardio non specificata Malattia della valvola mitralica non specificata Malattia ipertensiva cardiaca e renale con insufficienza cardiaca e renale Malattia ipertensiva cardiaca e renale con insufficienza renale Malattia renale ipertensiva con insufficienza renale Malattia vascolare periferica non specificata Morte improvvisa cardiaca, così descritta Rottura di aneurisma aortico di sede non specificata Rottura di aneurisma dell'aorta addominale Rottura di aneurisma dell'aorta toracica Sequele di altre e non specificate malattie cerebrovascolari Sequele di emorragia intracerebrale Sequele di ictus, senza specificazione se da emorragia o da infarto Sequele di infarti cerebrali multipli Sequele di infarto cerebrale Stenosi (della valvola) aortica Stenosi di arteria Tachicardia ventricolare totale tabella n. 16: cause di morte ed età media per decessi distintamente per il settore nosologico malattie del sistema respiratorio, anno malattie del sistema respiratorio totale donne età media donne età media Altra pneumopatia ostruttiva cronica specificata Altre pneumopatie interstiziali con fibrosi Altre polmoniti da microorganismi non specificati Altri disturbi del polmone Ascesso del polmone senza polmonite Asma non specificato

13 Bronchite acuta non specificata Bronchite cronica non specificata Broncopolmonite non specificata Enfisema non specificato Insufficienza respiratoria non specificata Insufficienza respiratoria cronica Malattie polmonari interstiziali Pneumoconiosi da asbesto (amianto) ed altri minerali Pneumopatia ostruttiva cronica con esacerbazione acuta Pneumopatia ostruttiva cronica con infezione acuta delle basse vie respiratorie Pneumopatia ostruttiva cronica non specificata Polmonite da altri batteri aerobi Gram negativi Polmonite da cibo o vomito Polmonite ipostatica non specificata Polmonite lobare non specificata Polmonite non specificata Sindrome da difficolta' (distress) respiratoria(o) dell adulto (ARDS) Versamento pleurico non classificato altrove totale tabella n. 17: alcune cause di morte ed età media per decessi distintamente per il settore nosologico traumatismi, avvelenamenti ed alcune altre conseguenze di cause esterne anno traumatismi, avvelenamenti ed alcune età media età media totale donne altre conseguenze di cause esterne donna Altre complicanze di procedure diagnostiche o terapeutiche Altri traumatismi intracranici Altri traumatismi specificati della testa Altri traumatismi specificati di arto inferiore Altri traumatismi specificati interessanti regioni corporee multiple Annegamento e sommersione non mortali Asfissia Corpo estraneo nelle vie respiratorie Deiscenza di ferita operatoria Effetto tossico del monossido di carbonio Effetto tossico di altri gas, fumi e vapori- Gas Emorragia ed ematoma complicanti una procedura diagnostica o terapeutica Emorragia subdurale traumatica Emorragia traumatica secondaria e recidivante Frattura del collo del femore

14 Frattura del collo, parte non specificata Frattura del femore, parte non specificata Frattura della base cranica Frattura della prima vertebra cervicale Frattura della seconda vertebra cervicale Frattura di altre e non specificate parti della colonna lombare e della pelvi Fratture interessanti la testa con il collo Fratture multiple della colonna lombare e della pelvi Fratture multiple delle costole Fratture multiple non specificate Infezione e reazione infiammatorie da altri dispositivi, impianti ed innesti cardiaci e vascolari Infezione susseguente a procedura diagnostica o terapeutica Ipotermia Sequele di altre fratture di arto inferiore Sequele di altri traumatismi specificati del collo e del tronco Sequele di frattura del femore Sequele di traumatismo intracranico Sequele di traumatismo, non specificato, della testa Traumatismi da schiacciamento interessanti il torace con l addome, l area lombare e la pelvi Traumatismi multipli non specificati Traumatismo cerebrale diffuso Traumatismo cerebrale focale Traumatismo dell'aorta toracica Traumatismo della testa non specificato Traumatismo non specificato Traumatismo superficiale Ustioni di regioni multiple, totale tabella n. 18: alcune cause di morte ed età media per decessi distintamente per il settore nosologico disturbi psichici e comportamentali, anno età media età media disturbi psichici e comportamentali totale donne donne Demenza multi infartuale Demenza non specificata Demenza vascolare non specificata Disturbo misto ansioso depressivo totale

15 tabella n. 19: alcune cause di morte ed età media per decessi distintamente per il settore nosologico malattie del sistema nervoso, anno Malattie del sistema nervoso totale donne età media donne età media Altre malattie degenerative specificate del sistema nervoso Danno encefalico anossico Degenerazione cerebrale senile Degenerazione del sistema nervoso dovuta ad alcol Disautonomia familiare (Riley Day) Emiplegia non specificata Epilessia non specificata Idrocefalo normoteso Malattia degenerativa del sistema nervoso Malattia del motoneurone Malattia di Alzheimer ad esordio tardivo Malattia di Alzheimer non specificata Meningite non precisata Morbo di Parkinson Oftalmoplegia sovranucleare progressiva Paraplegia non specificata Polineuropatia non specificata totale

16 Malattie infettive La sorveglianza delle malattie infettive in Italia e nel Veneto si basa su due sistemi informativi generali : il sistema di notifica delle malattie infettive ministeriale (Decreto Ministeriale 15 dicembre 1990), con relativi flussi informativi, che raccolgono ulteriori informazioni per specifiche malattie di particolare importanza. La notifica delle malattie costituisce il flusso informativo alla base del sistema di sorveglianza perché permette di definire l incidenza delle malattie infettive; la registrazione delle diagnosi di dimissione ospedaliera che costituisce un valido supporto in quanto permette di aumentare la sensibilità del sistema attraverso l identificazione dei casi non notificati. Nella tabella seguente vengono riportati i casi notificati di malattie infettive nell Azienda ULSS n. 8 nel tabella n. 20: casi notificati di malattie infettive nell Azienda ULSS n malattia infettiva 2012 campylobacteriosi 7 Cangrena gassosa 1 dengue 1 epatite A 1 epatite B 4 epatite HCV correlata 1 gastroenteriti 3 23 Influenza con isolamento virale 2 legionellosi 6 leishmaniosi viscerale 1 leptospirosi 4 listeriosi 2 malaria 12 Malattia batterico invasiva da agente non identificato 1 Malattia batterico invasiva da altri agenti 2 Malattia batterico invasiva da Escherichia coli 2 Malattia batterico invasiva da Klebsiella spp 1 Malattia batterico invasiva da Neisseria meningitidis 2 Malattia batterico invasiva da Staphylococcus aureus 3 Malattia batterico invasiva da Streptococcus pneumoniae 8 malattia di Lyme 3 Meningo-encefalite virale 6 mononucleosi infettiva 4 morbillo 1 parotite epidemica 3 pediculosi 3 pertosse 2 rickettsiae 1 rosolia 1

17 salmonellosi non tifoidea 17 scabbia 16 scarlattina 44 sifilide 4 strongiloidiasi 1 toxoplasmosi 1 tubercolosi 16 varicella 5 75 totale 282 L analisi dei dati grezzi è condotta in base a due criteri: la numerosità dei casi segnalati oppure l importanza particolare che queste malattie possono assumere nell ambito della sanità pubblica, relativamente alle attività di sorveglianza e agli interventi volti a circoscrivere e limitare possibili focolai epidemici. Le malattie infettive notificate nell Ulss n. 8 nell anno 2012 sono 282. Tra le malattie per le quali si evidenzia il maggior numero di segnalazioni si può sottolineare quanto segue: la varicella, con 75 casi notificati è in evidente calo: l andamento indica una progressiva diminuzione rispetto agli anni precedenti (129 casi notificati nel 2008, 85 casi nel 2009 e 84 casi nel 2010), anche se continua a dimostrarsi la malattia infettiva maggiormente segnalata. Come possibile causa del contenimento di tale malattia infettiva va ricordato che nel 2006 è iniziata, come da programmi regionali, l offerta attiva della vaccinazione; altre malattie oggetto di frequente segnalazione sono la scarlattina (44 notifiche), le gastroenteriti (23 notifiche), le salmonellosi non tifoidee (17notifiche). - Le malattie infettive prevenibili con vaccinazione sono quelle per le quali è disponibile un valido, efficace e sicuro strumento di prevenzione, che è rappresentato dalla vaccinazione e dalla sua offerta. La vaccinazione, in occasione di segnalazione di un caso di malattia infettiva, può costituire inoltre un efficace mezzo di contenimento della possibile diffusione delle malattia (focolaio epidemico). Vengono presentate, di seguito, alcune tra le principali malattie appartenenti a questa categoria che si sono riscontrate, nel corso del 2012, nel nostro territorio. epatite virale di tipo A Nel 2012 è stato notificato un solo caso di epatite A verificatasi in una persona, non vaccinata, al ritorno da un viaggio all estero. epatite virale di tipo B e C e epatite n.s. Nel corso del 2012 è stato segnalato un caso di epatite C in soggetto con situazioni di rischio per questa patologia e tre casi di epatite B. Per quanto riguarda i casi di epatite B, a differenza dell epatite C, è doveroso ricordare come questa sia una patologia prevenibile con vaccinazione: in due casi erano presenti fattori di rischio.

18 gastroenteriti In questa voce sono comprese infezioni gastroenteriche ad eziologia varia, quali enteriti da virus, enteriti non da salmonella, enteriti da clostridium difficile e da rotavirus. Per le forme da rotavirus negli ultimi anni si è riscontrato un aumento di notifiche giustificato da una più attenta sorveglianza dei casi, concomitante all introduzione della vaccinazione antirotavirus. Nel corso del 2012 sono stati notificati 21 casi di infezione da rotavirus, in bambini di età variabile dai 4 mesi ai 12 anni: circa la metà dei casi (10/21) si è verificata in bambini sotto i 2 anni di età e di questi, 5 erano sotto l anno di età. morbillo Dopo le epidemie degli anni precedenti, nel 2012 è stato notificato solo un caso di morbillo in una ragazza di 16 anni, non vaccinata. varicella Le segnalazioni pervenute mostrano, rispetto al 2011, una stabilità nel numero di casi segnalati, ma rispetto agli anni precedenti è da notare una sostanziale riduzione del numero di casi di varicella. Per tale virosi esiste un andamento stagionale che presenta picchi di incidenza in particolare nel periodo di frequenza scolastica. Come possibile causa dell evidente contenimento nel tempo di tale malattia infettiva va segnalato che, nel 2006, è iniziata l offerta attiva della vaccinazione antivaricella come indicato nel calendario vaccinale regionale; nel 2011 è iniziata l offerta attiva e gratuita della 2 dose di vaccino antivaricella in occasione del richiamo vaccinale ai 6 anni di età, a partire dalla coorte di nascita Le malattie infettive non prevenibili con vaccinazione (in quanto non esiste attualmente la disponibilità di un vaccino sicuro ed efficace) vengono considerate di seguito: legionellosi Nel 2012 si sono verificati 6 casi di infezione da legionella, tutti in cittadini italiani di età compresa tra i 62 e i 93 anni. In tutti i casi, come frequentemente accade per l infezione da legionella, dalle indagini epidemiologiche effettuate sono emersi fattori di rischio quali malattie croniche come diabete, broncopneumopatia cronica ostruttiva, cardiopatia, la presenza di neoplasie o il trattamento con farmaci immunosoppressori o ancora, l abitudine al fumo di sigaretta. L infezione per tutte le persone si è risolta con la guarigione. malaria Sono stati segnalati 12 casi di malaria, 8 diagnosticati in cittadini extracomunitari che si sono recati in paesi africani (Burkina Faso, Liberia, Ghana, Marocco e Senegal) per rientro in patria e 4 in cittadini italiani; di questi, 2 si sono recati in Africa(Mozambico ed Etiopia)per un lungo periodo di lavoro, gli altri 2 hanno contratto la malaria in Repubblica Democratica del Congo ed in Thailandia dove si erano recati per turismo. La maggior parte dei casi, 10/12,

19 è costituita da maschi di età compresa tra i 12 ed i 65 anni; tra i cittadini extracomunitari, a parte il bambino di 12 anni, tutti gli altri hanno età variabile tra i 30 ed i 46 anni di età. La quasi totalità dei casi (9/12) sono stati provocati dal plasmodio falciparum, i restanti tre da Plasmodium vivax; in un caso la persona ammalata è deceduta. Nella maggior parte dei casi le persone colpite non hanno effettuato adeguata profilassi contro la malaria o l hanno effettuata in modo incompleto. pediculosi Si conferma anche in questo ambito l esistenza e la persistenza di una sottonotifica di queste patologie in sede locale: nel 2012 sono stati ufficialmente segnalati solamente 3 casi di pediculosi a fronte di un problema sicuramente più ampio come si può dedurre dalle ben più numerose richieste di informazioni al riguardo. sifilide e blenorragia (o gonorrea) Nel 2012 sono stati notificati 4 casi di sifilide e nessun caso di blenorragia. Nell ambito di queste, come per tutte le altre malattie che appartengono al gruppo delle malattie sessualmente trasmissibili, si ricorda il grave e persistente fenomeno della sottonotifica, ampiamente riconosciuto sia a livello regionale che nazionale. salmonellosi e campylobacteriosi Le infezioni da salmonella non tifoidea si mantengono costantemente presenti con 17 casi segnalati anche nel 2012; sono state segnalate anche 7 campylobacteriosi. scabbia Nel 2012 sono stati 15 i casi isolati di scabbia notificati. I focolai epidemici di scabbia sono stati 6, 5 in ambito familiare ed 1 in una comunità per anziani ed hanno coinvolto complessivamente 17 persone. tubercolosi Nell anno 2012 sono stati notificati 18 nuovi casi, di cui 5 forme a localizzazione polmonare (27,7%), 12 a localizzazione extrapolmonare (66,7%), 1(5,6%) a localizzazione sia polmonare che extrapolmonare; in un caso si è trattato di recidiva di forma tubercolare polmonare diagnosticata molti anni prima. Dei 5 casi a localizzazione polmonare, che rappresenta la forma con maggior rischio di infettività (va precisato comunque che non tutte le forme di tubercolosi polmonare comportano uno stesso grado di infettività: il grado di infettività dipende dagli esiti degli esami di laboratorio microbiologico, sia esami diretti che esami colturali), 1 caso si è verificato in un cittadino comunitario, 1 in un cittadino italiano e 3 casi in cittadini extracomunitari. Per quanto riguarda le 12 forme a localizzazione extrapolmonare, 7 casi si sono manifestati in cittadini italiani e 5 casi in cittadini extracomunitari. L età media dei cittadini italiani colpiti da infezione tubercolare (sia a localizzazione polmonare che extrapolmonare) è stata di 65 anni (si può segnalare che i casi nel complesso si

20 sono verificati in un età compresa tra i 33 e i 93 anni). Le infezioni riguardanti cittadini extracomunitari (9 casi in totale), invece si sono verificate in età compresa tra 21 e 70 anni con un età media di 39 anni. L età del caso che si è verificato nel cittadino comunitario è risultata essere di 27 anni (giovane adulto). Il numero complessivo dei casi segnalati nell Ulss. n. 8 nel corso degli anni, mostra come la malattia abbia seguito un andamento altalenante. Non si ritiene che tale andamento dei casi notificati sia significativo ma confermi solamente il fatto che, per quanto riguarda l'andamento nel tempo, è indispensabile, per questa malattia, mantenere costantemente una sorveglianza attiva e rigorosa. tabella n. 21: casi notificati di tubercolosi dal 2001 al 2012 numero casi di tubercolos i/anno

21 Infortuni sul lavoro Viene riportata la serie storica relativa al numero di infortuni sul lavoro accaduti nei comuni dell Unità locale socio sanitaria n. 8 nel periodo e definiti positivamente dall Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (I.N.A.I.L.) entro il Il fenomeno infortunistico costituisce un tracciante significativo delle condizioni di rischio professionale esistente nelle aziende e nei cantieri del territorio. Come ultimo anno di osservazione viene considerato il 2011, ritenuto attendibile dal punto di vista dei dati, trattandosi di casi riconosciuti a seguito di: tabella n.1 definizione da parte dell I.N.A.I.L.; elaborazione e disaggregazione per singola unità locale socio-sanitaria da parte dei Flussi informativi I.N.A.I.L. anno 2012 e Progetto Operativo Regionale di Epidemiologia Occupazionale (P.O.R.E.O.) della Regione Veneto. serie storica degli infortuni sul lavoro accaduti nei comuni dell Ulss n. 8, definiti dall I.N.A.I.L. entro il anno infortuni con inabilità temporanea infortuni con invalidità permanente infortuni mortali totale

22 Fonte dati: flussi informativi INAIL anno N.B.: I dati riportati nella tabella escludono gli eventi che, pur costituendo infortunio sul lavoro, si sono verificati a seguito di incidenti stradali, incidenti domestici o incidenti scolastici. I dati relativi all'ultimo quinquennio possono variare leggermente rispetto alle relazioni degli anni precedenti per ulteriori definizioni INAIL a seguito di contenziosi. I dati sopra riportati vanno valutati come dimensione del fenomeno infortunistico e, stimata come approssimativamente costante la popolazione lavorativa nei comuni dell u.l.s.s. 8, possono costituire l espressione di una debole ma ormai consolidata tendenza di riduzione dello stesso. grafico n.1 : andamento infortuni definiti positivamente INAIL ANDAMENTO INFORTUNI DEFINITI POSITIVAMENTE INAIL Il decremento degli infortuni sul lavoro nell u.l.s.s. n. 8 nel periodo , espresso come tasso standardizzato dei casi indennizzati da parte dell I.N.A.I.L., conferma quanto sopra riportato ed evidenzia una situazione di minor rischio rispetto a quanto riscontrato in altre realtà della Provincia di Treviso e della Regione Veneto.

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