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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Decreto prot. n.10517/i/003 DECRETO RETTORALE DI EMANAZIONE DEI REGOLAMENTI DIDATTICI DEI UNIVERSITARI DI PRIMO E SECONDO LIVELLO PER L A.A. 2004/2005 MASTER IL RETTORE VISTO lo Statuto dell Università degli Studi di Bergamo, ed in particolare l art. 12; VISTE le deliberazioni dei Consigli di Facoltà di Economia, Ingegneria e Lettere e Filosofia che hanno approvato i Regolamenti didattici dei Master universitari di primo e di secondo livello per l a.a. 2004/2005; VISTE le deliberazioni del Senato Accademico del e del Consiglio di Amministrazione del che hanno approvato i predetti Regolamenti didattici; D E C R E T A Art. 1 Sono emanati i REGOLAMENTI DIDATTICI DEI MASTER UNIVERSITARI DI PRIMO E SECONDO LIVELLO sotto elencati, che vengono allegati al presente decreto e di cui costituiscono parte integrante: FACOLTÀ DI ECONOMIA Master universitari di I livello: 1. MARKETING MANAGEMENT PER L IMPRESA INTERNAZIONALE 2. MASTER IN MICROFINANCE Master universitari di II livello: 1. BUSINESS STRATEGY & COMPETITIVE TECHNOLOGIES 2. VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO FINANZIARIO - Economic and Financial Engineering FACOLTÀ DI INGEGNERIA 1. Master Universitario di II livello: MATERIALI METALLICI FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA Master universitario di II livello: 1. PROGETTAZIONE E PIANIFICAZIONE DEL PAESAGGIO/AMBIENTE E VALUTAZIONE PAESAGGISTICA DEGLI INTERVENTI 2. DIRITTI DELL UOMO ED ETICA DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE Art. 2 Il presente decreto è pubblicato all Albo Ufficiale di Ateneo ed entra in vigore con decorrenza immediata. Bergamo, IL RETTORE F.to Prof. Alberto Castoldi

2 2 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BERGAMO CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI II LIVELLO Diritti dell uomo ed etica della cooperazione internazionale A.A. 2004/05 Direttori del corso: Mauro Ceruti Felice Rizzi Commissione del Corso di Master: Franco Brevini Matilde Callari Galli Mauro Ceruti Stefania Gandolfi Enrico Giannetto Felice Rizzi PROMOSSO DA: CERCO (Centro di Ricerca sull Antropologia e l Epistemologia della complessità) e CATTEDRA UNESCO

3 3 REGOLAMENTO DIDATTICO Art. 1 - Inquadramento tematico del Master I principali temi di riflessione del Master sono la promozione delle diversità culturali e la costruzione dell appartenenza comune. La diversità è il fondamento dei diritti dell uomo, è il senso profondo dell identità personale e dei popoli ed è, nello stesso tempo, la matrice e la motrice del bene comune. La storia è una per tutti gli uomini ma le traiettorie sono diverse per ciascuna persona e per ciascun popolo. Le linee di tendenza che provengono dai Paesi del Sud aprono nuove frontiere di cooperazione educativa internazionale non più centrate sul sostegno a progetti isolati ma attraverso la messa a punto di strategie di appoggio istituzionale alle istituzioni formative dei singoli Paesi nel rispetto dei loro piani di sviluppo. In società ridisegnate dalle migrazioni, in cui le frontiere hanno perso forza, in cui le conoscenze e le culture hanno perso la mono-direzionalità a vantaggio di una pluralità di identità, di valori, di forme di vita e di aggregazioni sociali, in cui alleanze, monopoli culturali, zone linguistiche sono sempre più una costante, l università si propone non solo come centro di ricerca e di formazione ma come una modalità di apprendere tramite contratti di solidarietà. E la prospettiva dell etica della cooperazione internazionale costruita attraverso il pilotaggio delle diversità che fa gestire all utenza il cambiamento e fa giocare alle diversità il ruolo di componenti dialettiche di un sistema che diventa unitario solo quando riesce ad integrare i contributi di tutti, persone, istituzioni e associazioni. Art. 2 - Obiettivi formativi e sbocchi professionali Unendo un interesse della problematica dei diritti umani sia in Europa (storia, rapporti con le colonie, rapporti con i Paesi del Sud, ecc.), sia nel mondo, il corso sottolineerà le problematiche che riguardano i diritti umani e in particolare i diritti culturali come fattori di sviluppo, i diritti dei popoli, il principio di condizionalità, le strategie della pianificazione dell educazione. Uno degli obiettivi del Master è quello di mettere in luce la necessità che l Europa ha di riconoscere il legame che esiste tra la dimensione interna e la dimensione esterna dei temi che costituiscono l ambito di studio dei Diritti umani. Un altro interesse predominante sarà quello d introdurre un analisi critica sull attuazione dei diritti umani in un contesto internazionale e globale grazie anche alla rete delle Cattedre Unesco presenti nei Paesi del Sud. La prospettiva in cui si muove è duplice: 1. formare esperti sia nel campo dei diritti umani in una dimensione nazionale, regionale e internazionale sia nell ambito delle politiche della cooperazione internazionale organizzate dai Governi, dagli organismi internazionali, dalle Università, dagli enti locali e dalla società civile; 2. Il target del pubblico cui il master si rivolge è quello di esperti, che già lavorano nel settore (o aspirano a farlo) da un punto di vista professionale, particolarmente interessati al dialogo interculturale sui diritti umani e alle attività di cooperazione internazionale gestite in partenariato con i soggetti istituzionali di Paesi del Sud. Gli ambiti occupazionali verso cui si indirizzano le competenze del Master sono i Ministeri, in particolare il Ministero Affari Esteri, l Unione Europea, le Organizzazioni internazionali, le Agenzie delle Nazioni Unite, la Banca mondiale, gli Uffici per la cooperazione decentrata di Regioni, Province e Comuni, le Camere di Commercio e le Associazioni di categoria, le Organizzazioni non governative che esercitano attività nel campo dei Diritti dell uomo, della cooperazione allo sviluppo e della comunicazione interculturale.

4 4 Art. 3 - Modalità di ammissione e criteri di selezione Sono ammessi a frequentare il Master i laureati senza alcun vincolo riguardo alla Facoltà di provenienza (VO) e i laureati in possesso di laurea specialistica classe 88 S Si richiede la conoscenza di due lingue comunitarie fra cui l inglese I posti disponibili vanno da un minimo di 15 fino ad un massimo di 20 Il valore massimo è incrementabile a 25 in caso di elevato numero di domande d iscrizione e/o in presenza di candidati eccezionalmente meritevoli dal punto di vista della preparazione. La partecipazione è a numero chiuso e subordinata ad una prova di selezione alla presenza di una Commissione di Selezione. La prova di selezione è articolata in: Valutazione Titoli; Prova Orale. Verrà espresso un giudizio cumulativo (in 100/100) di idoneità individuale, relativo al possesso dei requisiti per la frequenza del Corso. Concorreranno a tale giudizio: Preparazione scientifica generale:punteggio 10/100 max Preparazione scientifica specifica negli ambiti dei Diritti dell uomo e della cooperazione internazionale: punteggio 15/100 max Motivazioni e attitudine alla frequenza: punteggio 35/100 max Pubblicazioni scientifiche: punteggio 10/100 max Esperienze professionali e lavorative: punteggio 10/100 max Voto di laurea: punteggio 20/100 max I cittadini stranieri dovranno dimostrare inoltre la conoscenza della lingua italiana In base agli esiti della selezione sarà redatta una graduatoria di ammissione. Art. 4 - Durata del Master e misura dei crediti Un anno, per complessive 1500 ore così suddivise: 500 ore di formazione in aula; 300 ore di stage; 700 ore di studio individuale ed elaborazione tesi. Stabilito un rapporto di: 1 C.F.U./25 h. di formazione, il master avrà una durata complessiva di 1500 ore per un totale di 60 crediti formativi universitari Art. 5 - Modalità relative all obbligo di frequenza La frequenza è obbligatoria. Non sono ammesse assenze superiori al 25% del monte ore d aula ed al 25% del monte ore di stage

5 5 Art. 6 - Articolazione didattica del Master AREE ORE C.F.U. AREA DELLA CULTURA DELLO SVILUPPO ,5 Epistemologia e Antropologia 60 5 Politiche socio-economiche dello Sviluppo 77 6,5 AREA DEI DIRITTI DELL UOMO Approcci e dimensioni dei diritti culturali 60 5 Fondamenti giuridico-istituzionali dei diritti dell uomo 60 5 AREA DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE 95 8 Politiche della cooperazione internazionale 60 5 Politiche sanitarie internazionali 35 3 AREA DELLA PIANIFICAZIONE DELL EDUCAZIONE E GESTIONE DEI PROGETTI ,5 Pianificazione dell Educazione e Gestione dei Progetti Cooperazione internazionale e microfinanza 42 3,5 Articolazione interna dei singoli insegnamenti per aree tematiche: Attività didattica frontale + Attività studio individuale Stage Elaborazione Tesi di Master Ammontare complessivo del Master AREA DELLA CULTURA DELLO SVILUPPO (n 2 insegnamenti 11,5 CFU): Epistemologia e antropologia (60 ore - 5 CFU) articolato nei seguenti moduli: Antropologia dei Diritti dell uomo Epistemologia e Filosofia dello sviluppo Etnografia delle differenze culturali I fondamenti antropologici dei Diritti umani analizzati nella relazione e nelle articolazioni che nell era della globalizzazione esistono tra universalità dei diritti dell uomo e la relatività delle culture. Le nuove dimensioni che nella contemporaneità assumono le differenze culturali, non più aderenti ai tradizionali modelli di identità etniche essenzialiste e monodiche, spingono l etnografia ad assumere strategie multisituate e multivocali, a ridefinire la nozione di campo, a rivedere metodologicamente i suoi apparati metodologici, i suoi stessi oggetti di investigazione. Politiche socio-economiche dello sviluppo (77 ore - 6,5 CFU) articolato nei seguenti moduli: Economia dello sviluppo Etica economica d impresa Sociologia dello sviluppo Laboratorio: Etica economica e dell impresa: analisi critica di alcuni casi

6 6 L insegnamento tende a mettere in luce le determinanti economiche e sociali dello sviluppo e contemporaneamente la riflessione etico-critica su di esse così come sugli attori dello sviluppo, con una particolare attenzione all impresa nelle sue varie forme. 2. AREA DEI DIRITTI DELL UOMO (n 2 insegnamenti 10 CFU): Approcci e dimensioni dei diritti culturali (60 ore - 5 CFU) articolato nei seguenti moduli: Comunicazione interculturale Diritti culturali e sviluppo Religioni e diritti dell uomo Le dimensioni della comunicazione presentate nei loro diversi aspetti cooperativi e/o conflittuali, di esercizio del potere, di reciprocità e di scambio aprono l'analisi e la riflessione agli effetti che i cambiamenti nelle tecnologie della comunicazione producono nella trasmissione e nella gerarchia delle conoscenze, nella memoria e nella stessa organizzazione socioculturale. La presentazione critica delle accezioni che nei diversi campi disciplinari e nei diversi contesti di pratiche acculturative ha assunto il termine di sviluppo nel XX secolo, come i suoi modelli hanno agito sulle dinamiche culturali dei rapporti tra le differenti culture, sulla realizzazione dei diritti umani, sulla costruzione della pace, della libertà e della dignità umana. Fondamenti giuridico-istituzionali dei diritti dell uomo (60 ore - 5 CFU) articolato nei seguenti moduli: Fondamenti giuridici dei diritti dell uomo Istituzioni di diritto delle organizzazioni governative e non governative Istituzioni di diritto internazionale umanitario L insegnamento si propone di analizzare come la disciplina del diritto internazionale, nella storia del suo sviluppo, si sia focalizzata, sin dall inizio, sui diritti umani ed in particolare quale ruolo le organizzazioni governative e non governative abbiano svolto e svolgano nell ambito della protezione e tutela della persona. In particolare l attenzione si focalizzerà sia nell ambito dei diritti umani che concernono l attività di coloro che ambiscono ad agire come operatori del settore, sia nell ambito del recepimento di questa tematica da parte del mondo imprenditoriale. 3. AREA DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE (n 2 insegnamenti 8 CFU): Politiche della cooperazione internazionale (60 ore - 5 CFU) articolato nei seguenti moduli: Cooperazione allo sviluppo in Europa Cooperazione allo sviluppo in Italia Economia politica e sviluppo sostenibile Obiettivo dell insegnamento è quello di analizzare i nodi strutturali che guidano le politiche governative e non governative della cooperazione allo sviluppo dell'italia e dell'europa. Si tratta in particolare di verificare i riferimenti agli obiettivi del Programma del Millennio e l'applicazione del principio di condizionalità stabilito dall'art. 130 del trattato di Mastricht. Politiche sanitarie internazionali (35 ore - 3 CFU) articolato nei seguenti moduli: Politiche sanitarie internazionali Laboratorio: "La salute come diritto: analisi di interventi di tutela a livello internazionale" Obiettivo dell insegnamento è analizzare le politiche sanitarie in relazione ai bisogni ed ai diritti umani delle comunità in diversi contesti internazionali. In particolare le politiche delle istituzioni internazionali (OMS,UNAIDS UNICEF) ed i loro programmi su malaria, AIDS, Tubercolosi, Vaccinazioni. nel contesto dell attuale medicina basata sulle evidenze scientifiche (Evidence Based Medicine). Il modulo esplora in particolare i legami fra diritti

7 7 umani, il livello socioeconomico e lo stato di salute delle popolazioni nel contesto di progetti di cooperazione internazionale. 4. AREA DELLA PIANIFICAZIONE DELL EDUCAZIONE E GESTIONE DEI PROGETTI (n 2 insegnamenti 12,5 CFU): Pianificazione dell educazione e gestione dei progetti (106 ore - 9 CFU) articolato nei seguenti moduli: Educazione, migrazioni e sviluppo Pedagogia della cooperazione internazionale Pianificazione dell educazione, progetti internazionali e sviluppo Laboratorio: "Indicatori per il monitoraggio e valutazione di progetti" L insegnamento si propone di offrire una formazione teorica e pratica riguardante gli ambiti della pianificazione dell'educazione e le strategie dell'appoggio istituzionale nella gestione dei progetti internazionali. Le sfide riguardano la redistribuzione dei poteri fra gli Stati, gli organismi internazionali e la società civile nella prospettiva di una politica che si esprime attraverso processi di apprendimento sociale e che integra le risorse formali e informali Cooperazione internazionale e microfinanza (42 ore - 3,5 CFU) articolato nei seguenti moduli: Cooperative e cooperazione internazionale Microfinanza e ruolo dello sviluppo sociale nella cooperazione L insegnamento si propone di esaminare le principali dinamiche dello sviluppo economico e di approfondire due profili particolarmente significativi: - analisi del ruolo della formula cooperativa nella promozione dello sviluppo imprenditoriale e, di conseguenza, individuazione delle modalità con cui gli interventi esterni possono essere strutturati in modo efficace; - prospezione sul fenomeno della microfinanza, intesa come strumento di sviluppo e di promozione sociale; analisi critica delle potenzialità e dei limiti della microfinanza nell'ambito dei processi di crescita economica; anche in questo caso, si valutano le implicazioni per le politiche di cooperazione 6. STAGE (300 ore 12 cfu) Sono previsti stages presso: Istituti di formazione e di ricerca, Organismi internazionali, Strutture di cooperazione internazionale, Enti locali italiani e stranieri e, in particolare, presso il Breda-Unesco (Dakar) e le Università africane sedi di Cattedre Unesco. Art. 7 - Modalità delle valutazioni di profitto Al termine degli insegnamenti verranno effettuate verifiche finali che accertino il profitto dello studente in riferimento alle diverse attività didattiche.. Alle verifiche di profitto deve essere assegnata una votazione in trentesimi (eventualmente con lode). Per il conseguimento del titolo di Master è necessario conseguire la totalità dei crediti previsti dal piano didattico, superando con profitto (riportando una votazione di almeno 18/30simi) tutte le prove d esame. Ai fini del calcolo della media dei voti conseguiti nelle verifiche di profitto, ogni voto con lode vale comunque 30 punti.

8 8 Art. 8 - Modalità di valutazione della tesi di master La votazione della tesi viene ottenuta trasformando in centodecimi la media ponderata (rispetto ai crediti) dei voti conseguiti nelle verifiche di profitto in itinere. L elaborato di tesi deve essere esposto e discusso in seduta pubblica e al suo contenuto la Commissione Giudicatrice eventualmente assegna un voto (compreso entro i 10 punti) che concorre alla formulazione del voto finale. Il voto finale viene espresso in 110mi. Per il conseguimento della lode è necessario il parere unanime della Commissione Giudicatrice. La Commissione Giudicatrice, nominata dal Preside di Facoltà, è composta da min 5 membri, dei quali almeno 3 nominati tra i Professori di I e II fascia ed i Ricercatori dell Ateneo. La Commissione deve essere composta al massimo da 11 membri. Possono far parte della Commissione docenti a Contratto dell Ateneo. La commissione è presieduta da un Professore di I o II fascia. Art. 9 Organi del Master e loro competenze Sono organi del Master, nominati dal Consiglio di Facoltà, i Direttori e la Commissione del Corso di Master. I Direttori hanno pari responsabilità scientifica. Spetta ai Direttori: Proporre la Commissione di Selezione, composta dal Direttore e minimo altri 2 membri, nominata con decreto del Preside di Facoltà; Proporre le Commissioni per verifiche di fine insegnamento (minimo 2 membri tra i docenti del Master, di cui uno titolare dell insegnamento), nominata con decreto del Preside; Presiedere la Commissione del Corso di Master e convocarne le riunioni; Dare attuazione alle decisioni e agli indirizzi della Commissione del Corso di Master; Rappresentare il Master nei rapporti con l esterno per gli aspetti didattico-scientifici; Predisporre la relazione finale del Master; Predisporre il budget del Corso, assieme al responsabile amministrativo Spetta alla Commissione: Individuare gli obiettivi formativi e gli sbocchi occupazionali; Definire i requisiti curriculari per l ammissione al Master; Definire i criteri di selezione e stabilire il numero min-max posti disponibili; Riconoscere eventuali crediti pregressi; Predisporre la programmazione didattica del Master e proporre la copertura degli insegnamenti, da sottoporre all approvazione del Consiglio di Facoltà: Proporre al Preside di Facoltà, la nomina del Presidente e dei membri della Commissione Giudicatrice della prova finale per il conseguimento del titolo di Master. Art Gestione amministrativa La gestione amministrativa e contabile spetta al Presidio della Facoltà di Lettere e Filosofia ed ai Servizi Amministrativi Facoltà e Dipartimenti per i rispettivi adempimenti di competenza. Il finanziamento verrà iscritto nel bilancio del Centro Autonomo di Spesa cui afferisce il Master.

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