GIANCOLA BIANCHI RAVEGLIA C O M O M I L A N O M O N A C O

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1 ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE Cod. Fiscale e Part. Iva Indirizzo web: info@giancola-lex.it Via Odescalchi n Como Tel r.a. Fax Via Vincenzo Monti n Milano Tel r.a. Fax Sternstrasse n Monaco Tel Fax

2 C O M O M I L A N O M O N A C O I grandi amano le cifre. Quando voi gli parlate di un nuovo amico, mai si interessano alle cose essenziali. Non si domandano mai: "Qual è il tono della sua voce? Quali sono i suoi giochi preferiti? Fa collezione di farfalle?" Ma vi domandano: "Che età ha? Quanti fratelli? Quanto pesa? Quanto guadagna suo padre?" Allora soltanto credono di conoscerlo. Dal libro "Il piccolo principe" di A.M. R. de Saint-Exupery 2

3 ASPETTI LEGALI DI UTILITA DEL MEDIATORE di Avv. Laura Raveglia IL REGIME PATRIMONIALE DELLA FAMIGLIA 3

4 E opportuno distinguere tra un regime patrimoniale primario, che contempla quel complesso di regole generali che sono valide in ogni caso, a prescindere dalle varie scelte compiute di volta in volta dai coniugi riguardo ai loro rapporti a contenuto economico, (art. 143, 147 e 148), da un regime patrimoniale secondario. 4

5 Sul regime patrimoniale primario: Capo IV Dei diritti e dei doveri che nascono dal matrimonio Art Diritti e doveri reciproci dei coniugi. [ ] 3. Entrambi i coniugi sono tenuti, ciascuno in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale o casalingo, a contribuire ai bisogni della famiglia. 5

6 Art Doveri verso i figli. 1. Il matrimonio impone ad ambedue i coniugi l'obbligo di mantenere, istruire, educare e assistere moralmente i figli, nel rispetto delle loro capacità, inclinazioni naturali e aspirazioni secondo quanto previsto dall art. 315 bis c.c.. 6

7 Art. 315 bis c.c. Diritti e doveri del figlio Il figlio ha diritto di essere mantenuto, educato, istruito e assistito moralmente dai genitori, nel rispetto delle sue capacità, delle sue inclinazioni naturali e delle sue aspirazioni. Il figlio ha diritto di crescere in famiglia e di mantenere rapporti significativi con i parenti. Il figlio minore che abbia compiuto gli anni 12, e anche di età inferiore ove capace di discernimento, ha diritto di essere ascoltato in tutte le questioni e le procedure che lo riguardano. 7

8 Art Concorso negli oneri. 1. I coniugi devono adempiere l obbligo di cui all art. 147 c.c. secondo quanto previsto dall art. 316 bis c.c.. [ ] 8

9 Art. 316 bis c.c. Concorso nel mantenimento I genitori devono adempiere i loro obblighi nei confronti dei figli in proporzione alle rispettive sostanze e secondo la loro capacità di lavoro professionale o casalingo. Quando i genitori non hanno mezzi sufficienti, gli altri ascendenti in ordine di prossimità, sono tenuti a fornire ai genitori stessi i mezzi necessari affinchè possano adempiere i loro doveri nei confronti dei figli. 9

10 Art Forma delle convenzioni matrimoniali Il regime di comunione legale si instaura ope legis in seguito alla celebrazione del matrimonio ed in mancanza di una diversa convenzione stipulata per atto pubblico sotto pena di nullità. La dichiarazione di scelta del regime di separazione dei beni può anche essere dichiarata nell atto di celebrazione del matrimonio, mentre il regime di comunione legale si applica automaticamente e non richiede alcuna forma di pubblicità. 10

11 Capo VI Del regime patrimoniale della famiglia Sezione I Disposizioni generali Art Del regime patrimoniale legale tra i coniugi. 1. Il regime patrimoniale legale della famiglia, in mancanza di diversa convenzione stipulata a norma dell'articolo 162, è costituito dalla comunione dei beni. 2. Tutto ciò che i coniugi acquistano nel corso del matrimonio anche se con partecipazione finanziaria diversa, appartiene ad entrambi, in quote uguali e deve essere amministrato insieme da costoro. 11

12 1. Il regime della comunione legale si articola nei due aspetti della contitolarità dei coniugi sugli acquisti successivi al matrimonio e della cogestione del patrimonio con uguaglianza di poteri. 2. Trattasi di una comunione senza quote caratterizzata dalla indivisibilità e dalla indisponibilità con la conseguenza che nella comunione legale non è possibile una cessione della quota da parte del coniuge. 3. L amministrazione ordinaria è disgiunta mentre quella straordinaria richiede il consenso di entrambi i coniugi. 4. E derogabile attraverso le convenzioni matrimoniali. Non è un regime a carattere universale o integrale. 12

13 Non è un regime a carattere universale o integrale perché non coinvolge tutti i beni dei coniugi: accanto ai beni che cadono immediatamente in comunione sussistono beni che si considerano oggetto della comunione ai soli fini della divisione qualora ancora sussistenti e non consumati in sede di scioglimento della comunione medesima (comunione de residuo) artt. 177 lett. b) e c) e 178. Ci sono inoltre beni che rimangono di proprietà esclusiva di ciascun coniuge (beni personali ex art. 179 c.c.) 13

14 Sezione III Della comunione legale Art Oggetto della comunione. 1. Costituiscono oggetto della comunione immediata: a) gli acquisti compiuti dai due coniugi insieme o separatamente durante il matrimonio, ad esclusione di quelli relativi ai beni personali; b) le aziende costituite dopo il matrimonio e gestite da entrambi i coniugi. c) Gli incrementi e gli utili delle aziende che pure essendo state costituite anteriormente al matrimonio da uno dei coniugi sono gestite da entrambi. 14

15 Sezione III Della comunione legale Art Oggetto della comunione. 1. Costituiscono oggetto della comunione de residuo: a) i frutti dei beni propri di ciascuno dei coniugi, percepiti e non consumati allo scioglimento della comunione; c) i proventi dell'attività separata di ciascuno dei coniugi se, allo scioglimento della comunione, non siano stati consumati; Prima che intervenga lo scioglimento tali beni restano nella piena disponibilità e nel godimento del coniuge alla stregua dei beni personali di cui all art. 179 c.c. Fanno parte della comunione solo se al momento dello scioglimento non siano stati consumati. 15

16 Proventi dell attività separata di ciascun coniuge In base al regime di comunione differita (de residuo ) i beni che vi rientrano entreranno a far parte della comunione solo se sussistono al momento dello scioglimento di questa; prima di questo momento essi appartengono in via esclusiva al singolo coniuge che ne potrà disporre liberamente. La comunione de residuo non fa sorgere un diritto di credito in favore della comunione e a carico del singolo coniuge ma dà luogo ad una semplice aspettativa di fatto poiché è solo al momento dello scioglimento della comunione che si opera un vero e proprio ritrasferimento nel senso di una comproprietà differita. 16

17 Art Beni personali. 1. Non costituiscono oggetto della comunione e sono beni personali del coniuge: a) i beni di cui, prima del matrimonio, il coniuge era proprietario o rispetto ai quali era titolare di un diritto reale di godimento; b) i beni acquisiti successivamente al matrimonio per effetto di donazione o successione, quando nell'atto di liberalità o nel testamento non è specificato che essi sono attribuiti alla comunione; c) i beni di uso strettamente personale di ciascun coniuge ed i loro accessori; d) i beni che servono all'esercizio della professione del coniuge, tranne quelli destinati alla conduzione di una azienda facente parte della comunione; 17

18 e) i beni ottenuti a titolo di risarcimento del danno nonché la pensione attinente alla perdita parziale o totale della capacità lavorativa; f) i beni acquisiti con il prezzo del trasferimento dei beni personali sopraelencati o col loro scambio, purché ciò sia espressamente dichiarato all'atto dell'acquisto. 2. L'acquisto di beni immobili, o di beni mobili elencati nell'articolo 2683, effettuato dopo il matrimonio, è escluso dalla comunione, ai sensi delle lettere c), d) ed f) del precedente comma, quando tale esclusione risulti dall'atto di acquisto se di esso sia stato parte anche l'altro coniuge. 18

19 Quanto a: f) i beni acquisiti con il prezzo del trasferimento dei beni personali sopraelencati o col loro scambio, purché ciò sia espressamente dichiarato all'atto dell'acquisto Si tratta dell ipotesi dei cosiddetti beni personali per surrogazione ove la dichiarazione relativa alla provenienza personale del corrispettivo si impone solo quando è incerto se l acquisto realizzi o meno il reinvestimento di danaro o beni personali. 19

20 L amministrazione dei beni della comunione I coniugi possono agire disgiuntamente quando si tratti di atti di ordinaria amministrazione (conservazione del patrimonio) devono invece agire congiuntamente quando si tratta del compimento di atti straordinaria amministrazione (alterazione del patrimonio o delle condizioni di vita della famiglia). Gli atti compiuti da uno dei due coniugi, se hanno ad oggetto beni immobili, senza il necessario consenso sono annullabili entro un anno dalla data in cui si ha avuto conoscenza dell atto e in ogni caso entro un anno dalla data di trascrizione. Gli atti di disposizione su beni mobili impongono l obbligo di pagare l equivalente del bene secondo i valori correnti all epoca della ricostruzione della comunione. 20

21 Art Scioglimento della comunione. 1. La legge 55/2015 ha introdotto disposizioni in materia di comunione tra i coniugi, anticipando il momento di scioglimento della comunione all ordinanza presidenziale in caso di separazione giudiziale oppure alla sottoscrizione del verbale in caso di separazione consensuale. 2. Allo scioglimento della comunione legale tra coniugi segue la fase di liquidazione nella quale a ciascuno dei coniugi viene attribuita la sua quota dei beni in comunione, ivi compresi quelli rientranti nella comunione de residuo. 21

22 Sezione V Del regime di separazione dei beni Art Separazione dei beni. 1. I coniugi possono convenire che ciascuno di essi conservi la titolarità esclusiva dei beni acquistati durante il matrimonio. 22

23 Nella separazione legale dei beni ciascuno dei coniugi conserva la titolarità esclusiva non solo dei beni acquistati antecedentemente al matrimonio ma anche di quelli conseguiti successivamente. E riconosciuta al coniuge la facoltà di provare con ogni mezzo nei confronti dell altro la proprietà esclusiva di un bene. Solo se nessuna prova può essere fornita i beni si considerano di proprietà indivisa per pari quota di entrambi i coniugi. 23

24 Art Prova della proprietà dei beni. 1. Il coniuge può provare con ogni mezzo nei confronti dell'altro la proprietà esclusiva di un bene. 2. I beni di cui nessuno dei coniugi può dimostrare la proprietà esclusiva sono di proprietà indivisa per pari quota di entrambi i coniugi. 24

25 Grazie per l ascolto Non si vede bene che con il cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi. dal libro "Il piccolo principe" di A.M. R. de Saint-Exupery 25