RESIDENZIALITA EXTRA OSPEDALIERA PER PERSONE AUTO E NON AUTOSUFFICIENTI. 1. Cos è la residenzialità extra ospedaliera?
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- Mariangela Molinari
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1 1 RESIDENZIALITA EXTRA OSPEDALIERA PER PERSONE AUTO E NON AUTOSUFFICIENTI 1. Cos è la residenzialità extra ospedaliera? La residenzialità extra ospedaliera è una forma di ricovero che può essere a carattere temporaneo o a lungo termine ed in regime di residenzialità (sia di giorno che di notte) o di semi residenzialità (cioè soltanto durante il giorno e rientro a domicilio per la notte). Tali ricoveri vengono erogati presso i Centri di Servizio (Case di Riposo). 2. A chi è rivolta? Alle persone anziane sia autosufficienti che non autosufficienti, che: chiedono di avere la loro residenza di vita in un luogo diverso dal proprio domicilio; hanno bisogno temporaneamente di una assistenza protetta non possibile al proprio domicilio o in ospedale. 3. Cosa offre questa forma di accoglienza? Un ambiente il più possibile accogliente e familiare dove vengono
2 erogate prestazioni diverse, in base ad un piano di intervento su misura della persona definito in funzione ai suoi bisogni e desideri. In particolare vengono assicurate prestazioni di: Accoglienza alberghiera Assistenza medica Assistenza infermieristica Assistenza riabilitativa fisiatrica/logopedica Assistenza psicologica Assistenza sociale Attività di animazione e socializzazione 2 4. Come devo fare se voglio essere accolto a lungo termine presso un Centro Servizi (Casa di Riposo)? Se una persona, o suo delegato, chiede di accedere al Centro Servizi con contributo economico regionale per il pagamento della retta giornaliera, deve rivolgersi all Ufficio Servizi Sociali del Comune di residenza. Il numero di telefono lo trova presso la sede del Comune o sull elenco telefonico. Insieme all Assistente Sociale compilerà la domanda di accesso, scegliendo tra le strutture convenzionate esistenti sul territorio della ULSS o situate in un altra ULSS, purchè siano convenzionate con il Servizio Sanitario Regionale. Fatta la scelta, l Assistente Sociale del Comune trasmetterà la documentazione al Distretto Socio Sanitario di residenza.
3 La domanda viene valutata da parte dell equipe della Unità Valutativa Multidimensionale, che assegnerà un punteggio di priorità per l inserimento nella graduatoria ULSS, in base alle condizioni sanitarie, cognitive e sociali. In base a tale punteggio, la persona verrà chiamata da una delle strutture richieste nel rispetto della sequenza della graduatoria. Nel caso vi sia un rifiuto alla chiamata, la persona verrà cancellata automaticamente dalla graduatoria per tutte le strutture scelte. Nel caso di accettazione, dovrà essere pagata una retta per il servizio, che varierà a seconda della struttura scelta. Tale retta sarà integrata con un contributo regionale il cui ammontare dipenderà dal livello di dipendenza. Qualora la persona desideri essere accolto in struttura con oneri interamente a suo carico (privatamente), dovrà presentare la domanda di accoglienza direttamente alla struttura di Sua scelta tra quelle esistenti sul territorio della ULSS. 7.Come devo fare se ho bisogno di essere accolto temporaneamente presso un Centro Servizi (Casa di Riposo)? 3 Se si tratta di una persona in dimissione dall ospedale Il medico di reparto, (anche su segnalazione della persona interessata o di un suo delegato),
4 che ha constatato la difficoltà/impossibilità di ritorno immediato a domicilio, invia il modulo di segnalazione al Distretto Socio-Sanitario competente per territorio, chiedendo la valutazione per una dimissione protetta. La segnalazione verrà valutata dal Distretto tramite l Unità Valutativa Multidimensionale Distrettuale (U.V.M.D). L esito della valutazione potrebbe essere l autorizzazione all accoglienza temporanea oppure una alternativa diversa dal ricovero temporaneo, quale, ad esempio, l assistenza a domicilio. L accoglienza temporanea in struttura può essere: Di tipo riabilitativo logopedico o fisiatrico, quando il Fisiatra predispone uno specifico piano riabilitativo, Di tipo riattivativo, quando il suo scopo è permettere il recupero delle abilità residue, stabilizzando la situazione socio-sanitaria. L accoglienza temporanea è sempre prevista per un periodo di tempo definito, solitamente di 30 giorni, il quale potrà essere rivalutato alla scadenza da parte della UVMD che l ha autorizzato. Anche per questo servizio viene previsto il pagamento di una retta, che varia a seconda della struttura di accoglienza. Tale retta viene integrata, in parte, dalla Azienda ULSS. 4
5 Se si tratta di una persona che ha problemi temporanei a casa Anche in questo caso, è possibile richiedere l attivazione di un ricovero temporaneo presso alcune strutture convenzionate con l ULSS rivolgendosi all ufficio Servizi Sociali del Comune di residenza. Insieme all Assistente Sociale compilerà la domanda di accesso, scegliendo tra le strutture convenzionate esistenti sul territorio della ULSS che effettuano questo tipo di ricovero. Sarà cura dell Assistente Sociale del Comune di residenza, una volta valutata la situazione e verificate l assenza di ulteriori possibili alternative di risposta al problema, trasmettere la documentazione al Distretto Socio-Sanitario competente per territorio. Qui, verrà analizzata la domanda, valutati i bisogni sociosanitari della persona, attraverso la scheda S.VA.M.A. e verrà organizzata la U.V.M.D. L esito della valutazione potrebbe essere l invio all accoglienza temporanea oppure una alternativa di assistenza diversa dal ricovero temporaneo, quale, ad esempio, l attivazione di una forma di assistenza domiciliare. Esiste infine la possibilità, per le famiglie che assistono a domicilio il proprio caro, di usufruire di un periodo di ricovero programmato di sollievo di venti giorni ( o di 30 giorni in caso ci sia una assistente familiare con contratto regolare). 5
6 In questo caso, è necessario presentare per tempo la richiesta al fine di garantirne la corretta rispondenza alle esigenze del richiedente. 6
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