COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI (Provincia di Livorno)
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- Berta Ferrari
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1 Variante urbanistica per modifica normativa zona AB a Donoratico complesso immobiliare "IL Cantinone", mediante procedura di cui alla L.R. 1/05 Artt. 15, 16, 17 e 18. (Rif. 4/06) RELAZIONE Premesso Che il Comune non è dotato di Piano Strutturale e di Regolamento Urbanistico di cui all Art.24 e 28 della L.R. 5/95 e che è trascorso il termine del 31/03/04 fissato dall intesa (deliberazione consiliare n. 43 del 26/04/01) per l adozione del piano strutturale e che pertanto si trova nelle condizioni previste dall Art. 39, 2 Comma della L.R. 5/95. CHE l art. 39 (Adeguamento degli strumenti urbanistici comunali) della L.R. 5/95 così come modificato a L.R n. 7 prevede tra l altro che i Comuni il cui strumento urbanistico generale sia stato approvato prima del 4 febbraio 1995 o ai sensi dell art.40, sono tenuti ad adottare il Piano strutturale entro scadenze fissate da un intesa tra i legali rappresentanti della Regione, delle Province e dei Comuni; che tale intesa deve essere ratificata da ciascun Consiglio comunale entro trenta giorni dalla sottoscrizione e impegna i Comuni che l hanno ratificata all osservanza delle scadenze prefissate. CHE l A.C., con deliberazione consiliare n. 43 del 26/04/01, ha ratificato l intesa con la quale è stato individuato il termine del 31/03/04 per l adozione del Piano strutturale del Comune di Castagneto Carducci. Con deliberazione consiliare n. 60 del 31/07/03 è stato dato avvio al procedimento per la formazione del Piano Strutturale, comunicato alla Giunta Regionale ed alla Giunta Provinciale con nota del 20/08/04; Che è stata richiesta la sperimentazione alla Regione Toscana ed alla Provincia di Livorno Prot e 3516 in merito alla verifica degli effetti ambientali e sostenibilità ambientale delle scelte di piano prevista dalla nuova proposta di legge regionale in - 1 -
2 materia di governo del territorio e relativa condivisione della richiesta sia da parte della Regione Toscana (risposta prot. 7001/2004) e della Provincia di Livorno (risposta prot. 5015/2004); CHE il piano strutturale di Castagneto Carducci non è stato ancora adottato e per il mancato rispetto dei termini dell intesa di cui sopra, il Comune sanzioni di cui al comma 3 dell art. 1 della L.R. 7/2001. è incorso nelle CHE per effetto di tali sanzioni il Comune può attuare le previsioni relative al PRG vigente solo se rientranti nelle limitazioni previste dall articolo 39, comma 2, della L.R. 5/1995 e successive modificazioni, nonché limitazioni al potere di pianificazione; Che l amministrazione comunale aveva avviato il procedimento di formazione dell accordo di pianificazione (tra cui era inserita la variante in argomento) con deliberazione consiliare n. 89 del 30/09/04, ed è stata trasmessa, ai sensi dell Art. 39 e 36, 4 comma della L.R. 5/95 alla Giunta Regionale ed alla Giunta Provinciale con nota del 27/10/04; Considerato inoltre che da approfondimenti tecnici è emerso che alcuni interventi (compresa la variante in argomento) previsti nell avvio del procedimento per la formazione dell accordo di pianificazione potevano essere attuati con le procedure ordinarie. CHE in data 27/01/05 è entrata in vigore la L.R. 1/05 la quale dispone all art. 200, lettera e) l abrogazione della L.R. 5/95 con l eccezione dell art. 39; Che la Regione Toscana con deliberazione della Giunta Regionale n. 118 del 10/02/03 ha approvato circolare illustrativa dell art. 39 della L.R. 5/95; Che la variante in argomento rientra tra quelle che in regime di salvaguardia possono essere adottate, approvate e rese efficaci ai sensi del punto 4 della circolare approvata con deliberazione della G.R.T. 118/03, trattandosi di interventi proposti limitati alla ristrutturazione edilizia
3 Dato atto che con deliberazione G.C. n. 76 del 18/04/06 è stato dato avvio al procedimento di formazione della variante in argomento, ai sensi dell art. 15 della L.R. 1/05. Dato atto della richiesta in data agli enti ed organi pubblici sotto elencati, di fornire entro il gli apporti tecnici e conoscitivi idonei ad incrementare il quadro conoscitivo nonché pareri, nulla osta o assensi comunque denominati, che si allegano quale parte integrale e sostanziale alla presente (ALLEGATO 8): RICHIESTA ENTI REGIONE TOSCANA PROVINCIA DI LIVORNO COMMISSIONE EDILIZIA A.U.S.L. N A.R.P.A.T SOPRINTENDENZA PISA U.R.T.T GESTORE SERVIZIO IDRICO RISPOSTA ENTI Obiettivi Strategici: Recupero del complesso immobiliare Il Cantinone, inserito in zona classificata nel vigente P.R.G. AB, interventi ammissibili ristrutturazione edilizia ex D1 e D2 della L.R. 59/80. Il fabbricato inserito nel centro abitato di Donoratico lungo l Aurelia, si trova in pessimo stato di conservazione oramai fatiscente ed in parte crollato (copertura), le limitazioni imposte dalle norme di P.R.G. non consentono un consono riutilizzo a fini residenziali. Scopo della vigente normativa in tali zone le peculiarità di salvaguardia si limitano al mantenimento delle caratteristiche esterne degli edifici è pertanto la salvaguardia e la conservazione dei prospetti. In linea con tale previsione si ritiene comunque compatibile attraverso la redazione di opportuno piano di recupero, la modifica della disciplina urbanistica che consenta nel rispetto della conservazione dei prospetti la possibilità di modifica anche gli elementi strutturali orizzontali dell edificio. La proprietà ha presentato un Piano urbanistico attuativo Rif. 132 che è stato sospeso poiché prevedeva una ristrutturazione edilizia non conforme al vigente P.R.G
4 Gli elaborati ed indagini contenute nel predetto Piano Urbanistico Attuativo sono stati valutati per la verifica di compatibilità. I pareri acquisiti in sede di tale conferenza sono comunque acquisti per la verifica di compatibilità della presente variante (ALLEGATO 9). Individuazione dell area 1. Ubicazione: Donoratico, Strada Provinciale vecchia aurelia (ALLEGATO 1) 2. P.R.G. vigente: l area risulta classificata in zona AB (ALLEGATO 2) 3. Vincoli: l area non presenta vincoli sovraordinati (ALLEGATO 3) 4. P.A.I.: l area è esterna al perimetro di pericolosità indicate dal PAI e risulta classificata come area di attenzione per la prevenzione da allagamenti (ALLEGATO 4) 5. Pericolosità prevista dal P.R.G.: l area risulta classificata a pericolosità 1 (ALLEGATO 5) 6. Fattibilità prevista dal P.R.G.: l area risulta classificata a fattibilità 2 (ALLEGATO 6) 7. Classificazione acustica: l area risulta classificata in cat. IV (ALLEGATO 7) Compatibilità con gli obiettivi del Piano Strutturale: Nella deliberazione consiliare n. 60 del 31/07/03 di avvio al procedimento è riportato: 12. INDIRIZZI PROGRAMMATICI Il tessuto urbano del maggior centro residenziale, Donoratico, dovrà essere ripensato, creando un centro, pensato come zona di aggregazione, delle relazioni, dove insediare quelle attività di interscambio culturale e del tempo libero tipiche di queste aree, in questo contesto è pensabile alla realizzazione della nuova biblioteca, della scuola di musica, ecc. mediante un riassetto funzionale dell area centrale (Stazione Piazza della Chiesa) che preveda una zona pedonale facilmente accessibile e dotata delle necessarie aree di sosta. Che siano create le condizioni per facilitare una riqualificazione e nuovi insediamenti di attività commerciali e dei pubblici servizi, che attraverso gli interventi di arredo urbano della zona centrale e della Via Aurelia possano creare quella zona commerciale, vissuta e partecipata che in simbiosi con gli spazi di relazione si crei una sua identità e che sia il vero luogo di incontro dei cittadini
5 Le nuove aree residenziali dovranno essere ben progettate fin dalla loro localizzazione con indici di utilizzazione molto bassi e criteri architettonici ben definiti, un edilizia cioè, mirata effettivamente alle esigenze residenziali delle famiglie, utilizzando sistemi costruttivi di bioarchitettura e risparmio energetico con l utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, inseriti in contesti ricchi di aree a verde e dotati di ampie zone di sosta. Si dovrà intervenire inoltre sull esistente, puntando su una riqualificazione urbanistica di quelle aree che edificate prima degli anni 70, sono prive di una sua identità e carenti di infrastrutture e spazi di relazione. Sia nel recupero delle aree esistente che in quelle di nuova realizzazione, gli interventi dovranno essere pensati e progettati renderli a misura di bambino, disabile ed anziano, cioè fruibile e vivibile dalle categorie più svantaggiate. per Quindi obiettivo del piano strutturale per il centro di Donoratico è quello di indici di utilizzazione molto bassi e criteri architettonici ben definiti, un edilizia cioè, mirata effettivamente alle esigenze residenziali delle famiglie, utilizzando sistemi costruttivi di bioarchitettura e risparmio energetico con l utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, inseriti in contesti ricchi di aree a verde e dotati di ampie zone di sosta Ricerche svolte E stato predisposto il documento di Valutazione degli Effetti Ambientali, relativamente alla definizione degli effetti ambientali e territoriali attesi, Tale documento costituirà, in fase di adozione della Variante urbanistica in oggetto parte integrante della documentazione. E stato verificato che la variante in argomento rientra in quanto indicato al Cap. 3 della D.G.R.T. n. 1030/03 (deposito presso gli U.R.T.T. delle indagini geologico tecniche. Indagini che non necessitano di approfondimento) pertanto si procederà al deposito Allegato 4 della D.G.R.T. n. 1030/03 a firma del responsabile del procedimento. Le destinazioni d uso previste risultano compatibili con i limiti previsti dalla classificazione acustica prevista nel P.C.C.A
6 Variante Sulla base della deliberazione G.C. n. 76 del 18/04/06 di avvio del procedimento di formazione della variante in argomento, ai sensi dell art. 15 della L.R. 1/05; con riferimento al quadro conoscitivo indicato, agli apporti tecnici e conoscitivi idonei ad incrementare il quadro conoscitivo e sulla base degli obiettivi indicati, è stata predisposta la Variante urbanistica per modifica normativa zona AB a Donoratico complesso immobiliare "IL Cantinone", composta dalla presente relazione e da: Valutazione effetti ambientali Norme Tecniche di Attuazione: Artt. 20 e 21 vigenti modificate Allegato 4 D.G.R.T. n. 1030/03 La presente variante al PRG vigente secondo quanto stabilito al punto 3) della circolare approvata con D.G.R.T. n. 289 del è da ritenersi atto di governo del territorio ai sensi dell art 10 della LR 1/05 e pertanto può essere adottata ed approvata ai sensi degli articoli 16 e 17 della L.R. n. 1/
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