L adulto destinatario e soggetto di formazione

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1 Diocesi di Treviso Anno pastorale Formare cristiani adulti in una Chiesa adulta Anno secondo L adulto destinatario e soggetto di formazione Orientamenti pastorali per l anno A cura dell Ufficio diocesano per il coordinamento della pastorale

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3 1. L impegno del prossimo anno sul tema pastorale Nell anno pastorale abbiamo meditato e approfondito, con l aiuto di alcuni sussidi, la Lettera pastorale del Vescovo: Una meraviglia ai nostri occhi. Cristiani adulti in una chiesa adulta. L obiettivo era quello di porre l attenzione sull adulto in quanto destinatario della formazione. Nel progetto triennale indicato nella Lettera il Vescovo indicava per quest anno pastorale la necessità di fare un passo ulteriore e prendere in considerazione l adulto in quanto soggetto e operatore di formazione. Il tema però del cristiano adulto in una chiesa adulta è assai vasto e richiede più tempo per la riflessione e la maturazione di alcune scelte. Per questo motivo il Vescovo nel suo intervento tenuto in giugno alla chiusura dell anno pastorale diceva di ritenere opportuno soffermarsi anche quest anno sul problema della fede adulta e di alcune sue caratteristiche così come egli le aveva presentate nella Lettera pastorale al capitolo 4: A proposito di adulto e di cristiano adulto. Al tempo stesso intendeva avviare un primo lavoro di ricerca con quei laici, consacrati, diaconi e sacerdoti che sono impegnati in alcuni percorsi di preparazione dei genitori che hanno chiesto il Battesimo per i loro figli. Il Vescovo così motivava questi orientamenti. Nel corso di quest anno pastorale ho cercato di mettermi in ascolto delle reazioni, delle domande e delle proposte di molti di voi, in particolare ponendo attenzione a quanto il Consiglio presbiterale, il Consiglio pastorale diocesano, i responsabili degli Uffici pastorali, i più immediati collaboratori e altre persone mi hanno suggerito. Posso dire che ne ho ricavato, sostanzialmente, due indicazioni, che ora enuncio in maniera assai sintetica, ripromettendomi di offrire elementi più precisi e definiti all inizio del prossimo anno pastorale, il 21 settembre prossimo. a) Una prima richiesta che mi è stata segnalata è quella di continuare ad approfondire il significato e le esigenze di una fede adulta. Il riferimento è alla parte centrale della Lettera pastorale (il cap. 4 ), in cui si tratteggiano, appunto, alcune caratteristiche della fede adulta. È stato proposto cioè di continuare a riflettere su che cosa significa essere adulti nella fede, continuando a perseguire quella formazione ad essere credenti autentici che non può mai considerarsi conclusa. Questo impegno si inserisce assai bene, tra l altro, nell anno della fede, voluto dal Papa in occasione del cinquantesimo anno dall apertura di quello straordinario evento di grazia che è stato il Concilio ecumenico Vaticano II. b) Una seconda esigenza emersa è stata quella di rivolgere una particolare attenzione alla formazione di laici che aiutino e accompagnino gli adulti nel loro cammino di fede. Nelle linee di un percorso pastorale delineato nella mia lettera, prospettavo dapprima un attenzione agli adulti quali destinatari di formazione nella fede, per poi passare agli adulti come soggetti, ovvero formatori a servizio della fede degli altri. In realtà, a ben guardare, questa specie di successione di momenti potrebbe apparire un po artificiosa. Solo se si continua a lasciarsi evangelizzare si evangelizza, e solo evangelizzando si matura verso una fede adulta. Vorremmo perciò accentuare, o introdurre, nelle nostre comunità alcuni impegni che favoriscano il formarsi di adulti capaci di aiutare, con fraternità e semplicità, il cammino di fede di altri fratelli e sorelle. Di fatto tutto questo avviene già in varie comunità, come ci è stato fatto capire anche dai risultati dell inchiesta riferiti questa sera. È vero però che, se abbiamo una lunga e vasta esperienza di formatori della fede dei fanciulli e dei ragazzi, è meno diffusa l esperienza di formatori della fede degli adulti. Sentiamo il bisogno che questo compito ecclesiale si sviluppi e si affermi maggiormente. Probabilmente potrà dare un volto nuovo alle nostre comunità. Vorremmo però che esso iniziasse senza aprire troppi fronti e senza la presunzio-

4 ne di mobilitare chissà quali numeri di persone; piuttosto lavorando umilmente, facendo ciò che rientra concretamente nelle nostre possibilità, ma anche con efficacia, e sapendo poi verificare l operato con schiettezza. La scelta è caduta allora, come primo momento, sugli adulti che preparano i genitori al battesimo dei loro figli. [...] Questo impegno a formare adulti formatori alla fede di altri adulti può davvero consentirci di lavorare sul doppio versante: quello dell adulto che si forma nella fede, quello dell adulto che forma alla fede. 2. Strumenti di lavoro a) Sull approfondimento di alcune caratteristiche di una fede adulta abbiamo chiesto all Azione cattolica di predisporre sette schede, una per ciascun aspetto evidenziato dal Vescovo nel capitolo 4 della sua Lettera pastorale, per poter aiutare nella riflessione e nel confronto sia nei consigli pastorali che in altre occasione formative promosse dalla parrocchia. b) Vengono anche offerte tre schede per gli incontri di Congrega dei preti, preparate dal Delegato per la loro formazione, che riprendono alcuni aspetti della vita del prete come uomo di comunione. c) C è anche una scheda con indicazioni del l iniziativa riservata a coloro che nelle parrocchie sono impegnati nella preparazione dei genitori al Battesimo dei figli. 3. Un anno pastorale ricco di eventi Oltre a continuare la riflessione sulla fede, in quest anno pastorale siamo chiamati ad accogliere alcuni eventi e proposte. L anno della fede Papa Benedetto XVI con il Motu proprio La porta della fede ha indetto un anno speciale affinché tutti i cristiani comprendano più profondamente che il fondamento della fede è l incontro con la persona di Gesù Cristo risorto. L Anno della fede, scrive il Papa, è un invito ad un autentica e rinnovata conversione al Signore, unico Salvatore del mondo. L inizio dell Anno della fede, fissato per il giorno 11 ottobre 2012, coincide anche con il ricordo di due grandi eventi ecclesiali che hanno segnato la vita della Chiesa: i 50 anni dell apertura del Concilio Vaticano II (11 ottobre 1962) e il ventesimo anniversario della promulgazione del Catechismo della Chiesa cattolica (11 ottobre 1992). Sia individualmente che come Chiese locali siamo invitati dal Papa ad avviare una riflessione sulla fede e su questi due eventi ecclesiali. Anche la nostra diocesi la sera dell 11 ottobre si raccoglierà con il suo Vescovo in preghiera nella chiesa cattedrale per dare l avvio con tutte le Chiese cattoliche del mondo all Anno della fede. È superfluo insistere o spiegare quanto sia importante la partecipazione dei sacerdoti, consacrati, diaconi e operatori pastorali a questa importante celebrazione. - Provvidenzialmente il cammino della nostra diocesi incentrato sulla fede adulta si inserisce bene nella riflessione che ci viene proposta dal Papa per il Anzi, l accoglienza del Motu proprio di Benedetto XVI dovrebbe comportare da parte nostra una maggiore convinzione e disponibilità verso quanto ci viene proposto dalla diocesi attraverso i vari strumenti pastorali che sono stati predisposti.

5 - Per rispondere all invito del Papa di rivisitare il Concilio Vaticano II e comprendere in maniera appropriata i principali testi conciliari ci vengono offerti alcuni incontri su tematiche particolari e la loro attualità, che si terranno prevalentemente nel mese di novembre. Ci aiuteranno a riflettere: Gianni Colzani, sulla dimensione missionaria della chiesa e della pastorale (venerdì 9 novembre 2012); Luca Diotallevi, sulla parabola del laicato in Italia (venerdì 16 novembre); Tavola rotonda con dibattito (venerdì 23 novembre); Saverio Xeres, sul contesto storicoculturale in cui si è volto il Concilio e la sua attualità nel nuovo contesto in cui viviamo (giovedì 29 novembre); Enzo Bianchi, sulla recezione del Concilio (mercoledì 13 marzo 2013). Anche le giornate di formazione del clero che si terranno al Cavallino dal 26 al 28 ottobre saranno sul Concilio, in particolare sulla costituzione sulla Chiesa, con relatori i teologi Frosini, Repole e Doni. Inoltre, i ritiri spirituali per il clero, in concomitanza con l Anno della fede, avranno come tema Il prete, uomo di fede. La Visita pastorale Con il mese di gennaio 2013 il Vescovo inizia la Visita pastorale alla diocesi. Sarà un po diversa dal solito sia per i tempi che per le realtà visitate e le persone incontrate. Essa, infatti, si svolgerà per Collaborazioni pastorali dello stesso Vicariato, con una duplice finalità: - Stimolare la costituzione delle Collaborazioni pastorali e la comunione/collaborazione tra parrocchie. - Aiutare a prendere coscienza della dimensione evangelizzatrice e missionaria della comunità cristiana, soprattutto a partire dagli adulti. La Visita avrà due momenti in sede di Collaborazione con la presenza dei rappresentanti degli operatori pastorali: - La celebrazione di apertura con la presenza di tutti i rappresentanti delle parrocchie della Collaborazione. Dopo un primo momento di preghiera, al Vescovo verrà presentata la situazione di alcuni settori o soggetti di pastorale. Questi interventi saranno preparati precedentemente dai responsabili dei settori o soggetti interessati. - L assemblea della Collaborazione, con la presenza dei membri dei Consigli pastorali, dei Consigli per gli affari economici e alcuni rappresentanti dei settori di pastorale delle singole parrocchie. Il Vescovo visiterà successivamente ogni singola parrocchia per celebrare l Eucaristia e per un momento di fraterno incontro. Nel periodo della Visita pastorale in un determinato Vicariato il Vescovo incontrerà i presbiteri in Congrega e, se possibile, in un apposito incontro, una categoria di persone o una realtà segnalata dal Vicariato. Il 10 anniversario della beatificazione di A. G. Longhin Il 20 ottobre ricorre il decennale della beatificazione. Per l occasione mercoledì 24 ottobre alle ore in vescovado sarà presentato l interessante volume di mons. Lucio Bonora, frutto di un lunghissimo lavoro di ricerca sulla vita e l opera di Longhin, corredato da un migliaio di foto, molte delle quali inedite. Sarà presente anche S. Em. il card. José Saraiva Martins. In preparazione agli incontri sulla fede, invitiamo a leggere o rileggere le due note introduttive che si trovano nell analogo fascicoletto dell anno scorso: 1. La formazione dell adulto (pp. 9-14); 2. La Chiesa e la questione antropologica (pp ). [ 0 - Orientamenti past per il pdf]