LA PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA DI FORMAZIONE IN MATERIA DI SAFETY IN BANCA D ITALIA
|
|
- Claudia Damiani
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 ALLEGATO 4 LA PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA DI FORMAZIONE IN MATERIA DI SAFETY IN BANCA D ITALIA I dati sui quali si basa la presente elaborazione statistica fanno riferimento al numero di partecipazioni ad attività di formazione in materia di safety da parte dei dipendenti della Banca d Italia, appartenenti all Area Romana 1 e alle Filiali periferiche, registrate sulle apposite procedure informatiche predisposte per la gestione e l archiviazione dei dati sulla formazione in Banca. I dati elaborati sono quelli relativi al quadriennio 2009, 2010, 2011, 2012 e prendono come riferimento, per l associazione anno-partecipazione, la data di fine partecipazione alle specifiche iniziative formative. Gli aspetti generali del fenomeno Gli interventi formativi in materia di Safety in Banca d'italia (n. di partecipazioni / Evoluzione periodo ) Filiali Area Romana TOTALE GRAFICO 1 Dal GRAFICO 1 emerge come i dati facciano registrare un trend complessivamente positivo, con una crescita del numero di partecipazioni ad attività formative in materia di safety che va da n (anno 2009) a n (anno 2012) pari ad un incremento percentuale nel quadriennio superiore al + 138%. In generale si può rilevare la crescente attenzione riservata alla formazione in materia di 1 Amministrazione Centrale e Filiali di Roma Sede, Roma CDM e Roma Succursale.
2 safety dei dipendenti di Banca che risultano avviati in maniera capillare, tanto nelle realtà centrali quanto in quelle periferiche, ad un sempre più cospicuo numero di iniziative formative. All interno del quadriennio in esame si rileva peraltro l anomalia positiva risalente all anno 2010, allorquando il numero ha raggiunto il valore di n partecipazioni per riattestarsi ad una soglia inferiore nel 2011 e proseguire la crescita lineare caratterizzante il quadriennio nel E doveroso sottolineare che il valore numerico rilevato annualmente, che i dati estratti consentono di ricostruire, è influenzabile da numerose variabili, tra le quali si riportano a titolo di esempio le seguenti: - componente correlata alla necessità di aggiornamento periodico di talune attività formative, la cui frequenza è definita normativamente; - il verificarsi di particolari contingenze (necessità di variazione del piano di emergenza - per effetto dell avvenuta variazione della compagine dei dipendenti e/o per modifiche dell assetto organizzativo, logistico, impiantistico o edile degli stabili - e conseguente necessità di avvio del processo di formazione nei confronti dei dipendenti interessati; introduzione di nuove macchine/impianti o più in generale di attrezzature di lavoro il cui utilizzo è praticabile previo specifico addestramento; modifica di taluni processi e/o procedure di lavoro che determinano un ripensamento delle modalità operative di gestione della sicurezza; incremento delle segnalazioni da parte delle Unità Centrali e periferiche dell istituto per l inserimento in SSO in qualità di addetti al videoterminale e conseguente necessità di adempimento agli obblighi di formazione connessi; individuazione di rischi specifici associati a particolari attività lavorative, ecc..). Inoltre, con particolare riferimento all anno 2010, occorre tener presente che l adempimento degli obblighi di formazione imposti al datore di lavoro nei confronti dei dipendenti con l introduzione del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. può aver contribuito a determinare la formazione di questo picco positivo, risultante da partecipazioni nel corso dell anno alle attività di formazione di un sempre maggior numero di dipendenti. Il GRAFICO 1 evidenzia peraltro come lo stesso trend di crescita rilevato globalmente sui dati totali dell Istituto, si rifletta sia presso le Filiali periferiche (si passa da n. 625 nel 2009 a n nel 2012 con una crescita nel quadriennio superiore al +139%) che nell Area Romana (n. 522 nel 2009 e n nel 2012 con una crescita nel quadriennio superiore al +136%). INTERVENTI FORMATIVI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Confronto periodo n di partecipazioni distribuzione territoriale partecipazioni (%) Filiali % 42% 40% 55% Area Romana % 58% 60% 45% TOTALE % 100% 100% 100% TABELLA 1 2
3 La TABELLA 1 evidenzia inoltre la distribuzione percentuale delle partecipazioni alle attività formative in materia di safety, ripartita tra Filiali periferiche ed Area Romana. E interessante notare come il progressivo calo percentuale (dal 54% al 40%) del numero di partecipazioni nelle Filiali rispetto a quelle conteggiate nell Area Romana, individuabile tra il 2009 e il 2011, possa essere riconducibile all avvenuta riorganizzazione dell assetto territoriale delle Filiali periferiche della Banca che ha visto, a partire proprio dall anno 2009, una consistente contrazione degli organici dislocati nelle predette Unità. L anno 2012 appare invece in controtendenza con tale dinamica poiché per esso si evidenziano n partecipazioni dei dipendenti impiegati nelle Filiali periferiche (55% del totale delle partecipazioni nell anno) contro le n dei dipendenti impiegati presso le Strutture dell Area Romana (45% del totale). Il dato assume un valore ancor più consistente se si tiene conto della distribuzione del totale dei dipendenti in Banca che, con riferimento alla data del 31 dicembre del (cfr. TABELLA 2), conta un totale di 7069 dipendenti ripartiti in n per le Filiali e in n per l Area Romana. ANNO 2012 DISTRIBUZIONE DEI DIPENDENTI IN BANCA D ITALIA AREA ROMANA (n.) (%) % FILIALI PERIFERICHE (n.) (%) % Totale dipendenti BdI anno TABELLA 2 Questa evidenza sottolinea ancora una volta la capillarità dell attività di formazione in materia di safety nella realtà della Banca d Italia, rimarcando l importanza che viene conferita a tale aspetto non solo presso le realtà lavorative più sensibili agli aspetti di safety in relazione alla peculiarità che le attività di produzione manifestano (ad esempio presso i Reparti Tecnici di talune strutture dell Amministrazione Centrale), ma anche diffusamente presso ambienti di lavoro in cui si svolgono tipicamente ordinarie attività di ufficio. Limitatamente all anno 2012, rapportando il numero di partecipazioni ad attività formative in materia di safety al numero dei dipendenti, si ottengono inoltre i seguenti indici: [n. partecipazioni/n. dipendenti] per l Area Romana; [n. partecipazioni/n. dipendenti] per le Filiali periferiche. Tali parametri sintetici indicano che, con riferimento all anno 2012, presso l Area Romana, mediamente su ogni 100 dipendenti si riscontra la partecipazione a 26 attività di formazione; presso le Filiali periferiche invece, mediamente su ogni 100 dipendenti si riscontra la partecipazione a 65 attività di formazione. 2 Dati forniti dal Servizio PGR. 3
4 Si fa riferimento al paragrafo successivo, che dettaglia le tematiche avute per oggetto dalla formazione, per rendere conto di quanto accaduto nell anno 2012 e per interpretare la controtendenza evidenziata nel 2012 circa la numerosità di partecipazioni ad attività formative che hanno interessato i dipendenti delle Filiali periferiche. Anticipando il contenuto della TABELLA 3 tuttavia, emerge tra le altre significative indicazioni - che il totale di n. 795 partecipazioni ad iniziative formative sulla Gestione dell emergenza (Tematica 7) si suddivide in n. 114 per l Area Romana e in ben n. 681 per le Filiali, con una differenza in termini di partecipazioni pari a +567 a vantaggio delle Filiali. Pertanto, è soprattutto il contributo delle partecipazioni ad iniziative formative in merito a tale tematica (che tengono conto, tra l altro, anche di incontri formativi e riunioni inerenti le modifiche dei Piani di Emergenza, la gestione del rischio sismico - che per il 2012, complice il terremoto in Emilia, è stata più volte monitorata - l addestramento degli addetti alla manovra manuale degli impianti elevatori, le esercitazioni per addetti all emergenza e alla catena di comando) che, per l anno in esame, ha determinato questo apparente squilibrio. 4
5 Le tematiche della formazione Si sono individuate, a partire dalle iniziative formative registrate con numerose declinazioni sulle procedure informatiche di supporto alla gestione della formazione, delle aree tematiche omogenee, all interno delle quali far convergere quelle compatibili in termini di corrispondenza di argomenti trattati. La finalità perseguita è stata duplice: da un lato dettagliare l articolazione delle attività formative in materia di safety condotte in Banca con scopi puramente descrittivi, dall altro avanzare un interpretazione dei dati aggregati, relativi al numero di partecipazioni fatte registrare nel quadrienno , e della distribuzione degli stessi tra Filiali periferiche ed Area Romana. DISTRIBUZIONE N. DI PARTECIPAZIONI AD INTERVENTI FORMATIVI Salute e Sicurezza sul Lavoro CONFRONTO PERIODO TOTALE BdI (n ) FILIALI (n ) AREA ROMANA (n ) TEMATICA DESCRIZIONE Affidamento lavori, servizi, forniture Ambienti di lavoro Antincendio Approfondimenti normativi Aspetti generali della sicurezza sul lavoro Formazione figure specifiche del sistema aziendale della sicurezza sul lavoro Gestione dell'emergenza Infortuni L'organizzazione del sistema aziendale della sicurezza sul lavoro Macchine/Impianti/Attrezzatu re di lavoro Medicina del lavoro/sorveglianza sanitaria Organizzazione e gestione della sicurezza Primo soccorso Rischi specifici Seminari/Conferenze/Convegn i/congressi/mostre/fiere/esper ienze in materia di salute e sicurezza sul lavoro TABELLA 3 In Tabella 3 si rende evidenza alle quindici aree tematiche individuate, all interno delle quali converge la molteplicità delle attività formative (corsi, formazione di base-riunioni, iniziative di formazione autodidattica ad iscrizione libera, partecipazioni a congressi/seminari/conferenze/mostre, ecc.) a cui risultano aver partecipato i dipendenti di Banca. 5
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliCAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO
CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliINDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA
INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA Con il presente documento si precisano le modalità di intervento da adottare da parte degli Spisal per valutare
DettagliRelazione Attività ANNO 2006
Relazione Attività ANNO 2006 L'8 maggio 2006 il CPT Lucca ha assunto una nuova apprendista che, oltre a partecipare ad un importante programma per la sua formazione professionale anche presso Comitati
DettagliR e g i o n e L a z i
o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici
DettagliCOMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1
10 dicembre COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1 In data odierna la Banca centrale europea (BCE) pubblica per la prima volta un
DettagliPotenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI
Potenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI OGGETTO: CORSI DI FORMAZIONE SULLA SICUREZZA PER LAVORATORI, PREPOSTI, DIRIGENTI - ART. 37 D. LGS. 81/08 Accordi Stato Regioni del 21 dicembre
DettagliSTUDIO BD e ASSOCIATI Associazione Professionale Cod. Fisc. e Partita Iva 01727930354 web: www.bdassociati.it e-mail: info@bdassociati.
Circolare n. 5/2013 Pagina 1 di 6 A tutti i Clienti Loro sedi Circolare n. 5/2013 del 7 marzo 2013 SICUREZZA SUL LAVORO OBBLIGHI IN VIGORE E DI PROSSIMA SCADENZA PER I DATORI DI LAVORO Come noto, il D.Lgs
DettagliAutorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche
Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione
DettagliSTUDIO ASSOCIATO DE AMBROGIO
A TUTTI I CLIENTI Varese, 28 febbraio 2012 LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA Si è concluso il 23/12/2011 l iter che ha portato alla pubblicazione dell accordo Stato Regioni per la formazione dei Lavoratori
DettagliCircolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze
Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013 Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Sicurezza sul lavoro: obblighi e scadenze Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che, il D.Lgs n. 81/2008
DettagliDirezione Centrale Previdenza Gestione ex Inpdap. Roma, 13/09/2012
Direzione Centrale Previdenza Gestione ex Inpdap Roma, 13/09/2012 Circolare n. 109 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Responsabili delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e periferici dei Rami
DettagliRILEVAZIONE DEI TASSI DI INTERESSE EFFETTIVI GLOBALI MEDI AI FINI DELLA LEGGE SULL USURA. Nota metodologica
RILEVAZIONE DEI TASSI DI INTERESSE EFFETTIVI GLOBALI MEDI AI FINI DELLA LEGGE SULL USURA Nota metodologica La legge 7 marzo 1996, n. 108, volta a contrastare il fenomeno dell usura, prevede che siano resi
DettagliGLI APPROFONDIMENTI DELL UFFICIO UNICO PER I CONTROLLI INTERNI Aprile 2011
GLI APPROFONDIMENTI DELL UFFICIO UNICO PER I CONTROLLI INTERNI Aprile 2011 In relazione alla pubblicazione di dati personali nei siti web delle pubbliche amministrazioni, in particolare per ciò che concerne
DettagliSISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit
Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Gestione degli audit interni ambientali e di salute e sicurezza sul lavoro 3. APPLICABILITÀ La presente
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliDocumento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente
Commissione Consultiva Permanente Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Prima di procedere
Dettagli3. APPLICABILITÀ La presente procedura si applica nell organizzazione dell attività di Alac SpA.
Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi SpA Sede legale in Cuneo, Corso Nizza 9 acquedotto.langhe@acquambiente.it www.acquambiente.it SGSL Audit P11 Rev 00 del 16/09/09 1. DISTRIBUZIONE Direzione RSPP 2. SCOPO
DettagliN O M I N A INCARICATI DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE
DESIGNAZIONE DEI LAVORATORI INCARICATI DELL'ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI E LOTTA ANTINCENDIO, DI EVACUAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO IN CASO DI PERICOLO GRAVE E IMMEDIATO, DI SALVATAGGIO
DettagliCATEGORIE DI OPERAZIONI CLASSI DI IMPORTO TASSI MEDI TASSI SOGLIA in unità di euro (su base annua) (su base annua) oltre 50.
A LLEGATO A RILEVAZIONE DEI TASSI DI INTERESSE EFFETTIVI GLOBALI MEDI AI FINI DELLA LEGGE SULL'USURA (*) MEDIE ARITMETICHE DEI TASSI SULLE SINGOLE OPERAZIONI DELLE BANCHE E DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI
DettagliA.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE...
Pagina 1 di 6 INDICE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 2.1. GENERALITÀ... 2 2.2. COMPETENZA, CONSAPEVOLEZZA E ADDESTRAMENTO... 2 3. INFRASTRUTTURE...3 4. AMBIENTE DI LAVORO...6
DettagliLINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA
LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliI sistemi di pagamento nella realtà italiana
I sistemi di pagamento nella realtà italiana La disponibilità delle informazioni sui sistemi di pagamento nel pimo trimestre del 2007, consente di aggiornare alcune delle analisi svolte in merito all evoluzione
Dettagli4.1 LE MODALITÀ DI EROGAZIONE
LE MODALITÀ DI EROGAZIONE E LE METODOLOGIE FORMATIVE CAPITOLO 4 4.1 LE MODALITÀ DI EROGAZIONE Il questionario utilizzato per la rilevazione delle attività formative svolte nel 2002 ha proposto una nuova
DettagliCircolare N.85 del 23 Maggio 2013
Circolare N.85 del 23 Maggio 2013 Dal 01.06.2013 obbligatorie le procedure standardizzate per la valutazione dei rischi Gentile cliente con la presente intendiamo informarla che a partire dal 01.06.2013
DettagliGUIDA ALLA PREDISPOSIZIONE E ALLA GESTIONE DELLA NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI (NIR) DEL CENTRO DI RACCOLTA
QUADERNO RAEE 5 GUIDA ALLA PREDISPOSIZIONE E ALLA GESTIONE DELLA NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI (NIR) DEL CENTRO DI RACCOLTA Ai sensi dell Accordo di Programma tra ANCI e CdC RAEE del 28 marzo 2012, modificato
DettagliPROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI
legali 0 18/05/09 1 6 PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI INDICE PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI...1 INDICE...1 1 Scopo...2 2 Campo di applicazione...2 3 Terminologia ed abbreviazioni...2
DettagliDECRETO 20 dicembre 2002 Rilevazione dei tassi effettivi globali medi. (Periodo gennaio-marzo 2003). IL CAPO DEL DIPARTIMENTO DEL TESORO - DIREZIONE V
DECRETO 20 dicembre 2002 Rilevazione dei tassi effettivi globali medi. (Periodo gennaio-marzo 2003). IL CAPO DEL DIPARTIMENTO DEL TESORO - DIREZIONE V VISTA la legge 7 marzo 1996, n. 108, recante disposizioni
DettagliInviata via e-mail. Roma, 24 dicembre 2013 Prot. n.296/13
Inviata via e-mail Spett. Ministero dell Economia e Finanze Dipartimento delle Finanze Via dei Normanni, 5 00184 Roma alla c.a. del dr Renato Dagostino Roma, 24 dicembre 2013 Prot. n.296/13 Per Assotelecomunicazioni
DettagliSalute, sicurezza e antirapina
PIANO FORMATIVO OGGETTO DI RICHIESTA DI FINANZIAMENTO Fondo Banche Assicurazioni Avviso 1/09 Piani aziendali e Piani individuali in materia di Salute, Sicurezza e Antirapina Salute, sicurezza e antirapina
DettagliMarzo - Maggio 2014 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 77/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA. Comune di Messina
Marzo - Maggio 2014 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 77/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA Comune di Messina 1 Introduzione Il presente documento contiene schede sintetiche relative agli esiti delle verifiche
DettagliBenchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna
Benchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna Diffusione e modalità di utilizzo dello Sportello Unico per le Attività Produttive online (SUAP) Settembre 2015 Il presente documento è stato
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI PREGANZIOL SCUOLA DELL INFANZIA, SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO VIA A. MANZONI, 1 PREGANZIOL (TV)
Progettazione antincendio Energia - Consulenze in campo ingegneristico Tel 348-8409562 mauro.bardelle@ingpec.eu ISTITUTO COMPRENSIVO DI PREGANZIOL SCUOLA DELL INFANZIA, SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA
DettagliLe evidenze dell analisi del patrimonio informativo di EURISC Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF
Barometro CRIF della domanda di credito da parte delle famiglie: a ottobre ancora vivace la domanda di mutui (+42,5%) e prestiti finalizzati (+17,8%). In controtendenza, si consolida la flessione dei prestiti
Dettagli1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO 2- INTRODUZIONE
1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO... 1 2- INTRODUZIONE... 1 3- ACCESSO ALLA PROCEDURA... 2 4- COMPILAZIONE ON-LINE... 4 5- SCELTA DELLA REGIONE O PROVINCIA AUTONOMA... 5 6- DATI ANAGRAFICI... 6 7- DATI ANAGRAFICI
Dettagli2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
Chiarimenti 2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.) nel D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. Questo soggetto della prevenzione
DettagliProtocollo D.Lgs. 231/2001 n. 11. Gestione ed elaborazione della contabilità e del bilancio di esercizio
Pag. 1 di 5 Sommario 2 Scopo e applicabilità... 1 3 Riferimenti... 1 4 Aree interessate... 2 5 Reati potenziali e rischi da presidiare... 2 6 Modalità operative... 2 6.1 Principi di prevenzione... 2 6.2
DettagliINDICE E RIFERIMENTI
Procedure PROCEDURA DI PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE AUDIT SCR INDICE E RIFERIMENTI 01 GENERALITÀ... 2 02 SCOPO... 2 03 APPLICABILITÀ E RESPONSABILITÀ... 2 04 RIFERIMENTI... 2 05 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ...
DettagliLa gestione degli aspetti di H&S nei contratti d appalto e d opera nei processi di acquisizione di beni e servizi
La gestione degli aspetti di H&S nei contratti d appalto e d opera nei processi di acquisizione di beni e servizi Direzione Safety, Security & Facilities Safety Department Milano, 15 dicembre 2008 Evoluzione
DettagliL articolazione degli uffici di tipo B supporta l articolazione operativa per competenza ed in particolare:
Riorganizzazione della struttura di supporto alle attività del CIV della V consiliatura e conseguenti modifiche al Regolamento di funzionamento del CIV Il regolamento di funzionamento del CIV prevede che
DettagliIl Riconoscimento della formazione pregressa e gli organismi paritetici
Ing. Marco CONTI SEMINARIO FORMATIVO Il Riconoscimento della formazione pregressa e gli organismi paritetici Il riconoscimento della formazione pregressa per lavoratori e datori di lavoro RICONOSCIMENTO
DettagliPRINCIPI FONDAMENTALI...
QUALITA DEL SERVIZIO 1) PREMESSA... 2 2) PRINCIPI FONDAMENTALI... 2 2.1) EFFICIENZA NEL SERVIZIO... 2 2.2) CONTINUITÀ... 2 2.3) IMPARZIALITÀ DI TRATTAMENTO... 3 2.4) SALUTE, SICUREZZA ED AMBIENTE... 3
DettagliAzienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA La trasparenza è uno strumento per il controllo diffuso da parte dei cittadini dell attività amministrativa e un elemento dell azione di prevenzione
DettagliAnno 2001. Anno 2000. Anno 1999
Nel 2007 il CPT Lucca ha acquisito l incarico di sviluppare un impegnativo progetto di corsi in collaborazione con Cassa edile lucchese e Scuole edile lucchese per la formazione degli addetti al montaggio,
DettagliISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI. Relazione
ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI Relazione Con le Istruzioni sulla trattazione dei reclami (di seguito, Istruzioni ) la COVIP intende procedere nella realizzazione di interventi volti ad accrescere
DettagliRAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012
Dicembre 2012 RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012 MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Il Rapporto individuale sull avvio del ciclo di
Dettaglib) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;
Lezione 6 La riunione periodica (art 35) La riunione periodica è un momento di discussione sui temi della prevenzione e della tutela della salute e dell integrità psicofisica dei lavoratori, prevista per
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra
PROTOCOLLO D INTESA tra L ISTITUTO NAZIONALE ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO (INAIL) per le Marche nella persona del Direttore Regionale Dr. Sandro Passamonti e IL COMITATO PARITETICO REGIONALE
DettagliSOMMARIO. Nella presente circolare tratteremo i seguenti argomenti: AGGIORNATO IL REDDITOMETRO APPLICABILE DAL 2011 PAG. 2
CIRCOLARE N. 23 DEL 16/12/2015 SOMMARIO Nella presente circolare tratteremo i seguenti argomenti: AGGIORNATO IL REDDITOMETRO APPLICABILE DAL 2011 PAG. 2 IN SINTESI: È stato recentemente pubblicato sulla
DettagliEquitalia spa Equitalia è una società per azioni, a totale capitale pubblico (51% Agenzia delle entrate, 49% Inps), incaricata dell attività di riscossione nazionale dei tributi. Il suo fine è di contribuire
DettagliSettori di attività economica
ELABORAZIONE DEI DATI QUALITATIVI Chiara Lamuraglia 1. Premessa Al fine di ottenere informazioni di carattere qualitativo che consentissero di interpretare e leggere in modo più approfondito i dati statistici,
Dettagli1. DISTRIBUZIONE Datore di Lavoro Direzione RSPP Responsabile Ufficio Tecnico Responsabile Ufficio Ragioneria (Ufficio Personale) Ufficio Segreteria
Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi SpA Sede legale in Cuneo, corso Nizza 9 acquedotto.langhe@acquambiente.it www.acquambiente.it SGSL Procedura Gestione dei documenti e del 06/05/2013 1. DISTRIBUZIONE Datore
DettagliLavorare in sicurezza buone pratiche nei cantieri edili: presentazione di una guida rapida rivolta ai lavoratori stranieri
REGIONE LIGURIA AZIENDA SANITARIA LOCALE N.4 Chiavarese ASCOLTO E INFORMAZIONE PER LA TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA SUL LAVORO DEL CITTADINO STRANIERO Lavorare in sicurezza buone pratiche nei cantieri
DettagliEconomie regionali. Bologna aprile 2010
Economie regionali Bologna aprile 21 L'andamento del credito in Emilia-Romagna nel quarto trimestre del 29 2 1 3 La serie Economie regionali ha la finalità di presentare studi e documentazione sugli aspetti
DettagliGestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento
Scopo Responsabile Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Output Indicatori Riferimenti Normativi Processi Correlati Sistemi Informatici Definire le modalità e le responsabilità per la gestione
DettagliIL CONTRIBUTO STATALE PER LA PERDITA DI GETTITO I.C.I. RIFERITA AGLI IMMOBILI DEL GRUPPO CATASTALE D
Asm Rovigo PROGETTO TECNICO IL CONTRIBUTO STATALE PER LA PERDITA DI GETTITO I.C.I. RIFERITA AGLI IMMOBILI DEL GRUPPO CATASTALE D PRESENTATO DA INDICE 1. IL CONTESTO DI RIFERIMENTO... 3 2. LA DETERMINAZIONE
Dettagli3. PROBLEMATICHE AMBIENTALI
3. PROBLEMATICHE AMBIENTALI La tavola riassume le criticità più significative che interessano l intero territorio comunale di Valeggio sul Mincio alla luce dell analisi operata dal Documento Preliminare
DettagliCATEGORIE DI OPERAZIONI CLASSI DI IMPORTO TASSI MEDI TASSI SOGLIA in unità di euro (su base annua) (su base annua)
RILEVAZIONE DEI TASSI DI INTERESSE EFFETTIVI GLOBALI MEDI AI FINI DELLA LEGGE SULL'USURA (*) MEDIE ARITMETICHE DEI TASSI SULLE SINGOLE OPERAZIONI DELLE BANCHE E DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI NON BANCARI,
DettagliMETODOLOGIA DEL CONTROLLO STRATEGICO DEL COMUNE DI FAENZA
METODOLOGIA DEL CONTROLLO STRATEGICO DEL COMUNE DI FAENZA _Approvazione con Atto G.C. 443 del 30/12/2013 _Variazione con Atto G.C. 255 del 30/09/2014 Servizio Pianificazione, Programmazione e Controllo
DettagliCOMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.
COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI
DettagliAbi: nessuna differenziazione nella dinamica dei prezzi fra raccolta e prestiti
NOTA PER LA STAMPA DOCUMENTO DELL ABI A GOVERNO, AUTORITA E ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI Abi: nessuna differenziazione nella dinamica dei prezzi fra raccolta e prestiti Non è cambiato lo spread per i tassi
DettagliCompiti in materia di sicurezza (SAFETY)
Compiti in materia di sicurezza (SAFETY) DATORE DI LAVORO: DIRIGENTE SCOLASTICO RSPP MEDICO COMPETENTE RLS ASPP LAVORATORI: PERSONALE SCOLASTICO IL DATORE DI LAVORO è colui che esercita l attività sulla
DettagliIl Prelievo sugli immobili: confronto tra l Imposta Municipale Unica (IMU) 2012 e l IMU-TASI 2014
Il Prelievo sugli immobili: confronto tra l Imposta Municipale Unica (IMU) 2012 e l IMU-TASI 2014 Dal 1 gennaio 2014 è in vigore l Imposta unica comunale (IUC) costituita dall Imposta municipale propria
DettagliINCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI
INCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI RISULTATI GENERALI Nel settore dei Servizi, come noto, sono presenti realtà produttive molto varie e tra loro non omogenee. Il settore ha dato nel complesso segni di
DettagliMOGS per le piccole e medie imprese: le novità introdotte dal D.M. 13 febbraio 2014. Dott.ssa Fabiana Maria Pepe
MOGS per le piccole e medie imprese: le novità introdotte dal D.M. 13 febbraio 2014. Dott.ssa Fabiana Maria Pepe Con il decreto ministeriale 13 febbraio 2014 trovano attuazione le procedure semplificate
DettagliDomanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013.
Nota 9 maggio 2014, n. 3266 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Modulo di domanda Come noto (NOTA
DettagliCOMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA
COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1
DettagliPremessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento
Premessa Ad Meliora è anche Sicurezza. Ci rivolgiamo principalmente ad aziende operanti nel settore del terziario erogando: corsi di adempimento normativo: in funzione della tipologia di azienda e dei
DettagliGennaio - Maggio 2014 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 71/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA. Azienda Sanitaria Provinciale di Messina
Gennaio - Maggio 2014 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 71/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA Azienda Sanitaria Provinciale di Messina INTRODUZIONE Il presente documento contiene schede sintetiche relative
DettagliBilanci consuntivi INPDAP e, dal 2012, Bilanci consuntivi INPS 2 ; Nucleo di Valutazione della Spesa pensionistica (NVSP) 3 ;
RELAZIONE NELL AMBITO DEL CONTO ANNUALE RELATIVA AGLI ANDAMENTI DELLA SPESA PENSIONISTICA E DELLE RELATIVE ENTRATE CONTRIBUTIVE PER I DIPENDENTI PUBBLICI 1 1. L articolo 65 del decreto legislativo n. 29/1993,
DettagliRegistro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO
Registro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO area: codice ufficio: 102 SERVIZIO DI STAFF CONTROLLI R.A.S.S.
DettagliALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo
SCHEDA di 3 II Fattore di Valutazione: Comportamenti professionali e organizzativi e competenze Anno Settore Servizio Dipendente Categoria Profilo professionale Responsabilità assegnate DECLARATORIA DELLA
DettagliOggetto: Fondo pensione Espero : le novità introdotte nello Statuto e dalla legge 244/2007 (finanziaria per il 2008); riflessi operativi.
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell Amministrazione Pubblica D.C. TFS/TFR E PREVIDENZA COMPLEMENTARE Ufficio I Tfs, Tfr e assicurazione sociale vita Ufficio II Previdenza complementare
DettagliNote e commenti LE START UP NELLA CRISI
Note e commenti n 31 Maggio 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop LE START UP NELLA CRISI 1 La metodologia, proposta da Cerved, esclude dal conteggio delle vere start
DettagliLA FORMAZIONE OBBLIGATORIA INGENIA Group
LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA INGENIA Group Obblighi e sanzioni del datore di lavoro Manuale commerciale 11/2013 Per informazioni: coordinamento@ingeniagroup.it LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA OBBLIGHI E SANZIONI
DettagliRICHIESTE INSERITE NELLA SCHEDA DI CONTROLLO CON RIFERIMENTO AL CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA FINANZIARIA
ALLEGATO RICHIESTE INSERITE NELLA SCHEDA DI CONTROLLO CON RIFERIMENTO AL CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA FINANZIARIA CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA FINANZIARIA Premessa. Le risposte alle domande
DettagliPRINCIPALI ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI DEI BILANCI CONSUNTIVI RELATIVI ALL ANNO 2003
NOTA METODOLOGICA I dati elaborati per la presente pubblicazione sono quelli riportati nell allegato D ed F al rendiconto finanziario, rilevati dall Istat non più con un suo proprio modello ma a partire
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI ai sensi del D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81 TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Azienda: I.I.S. A. GENTILESCHI DI CARRARA via: Sarteschi n. 1 città: Carrara
DettagliFondazione Istituto di Formazione Culturale Sant Anna
Fondazione Istituto di Formazione Culturale Sant Anna Perugia Viale Roma, 15 tel. e fax 075 5724328 cell. 329 2933602 email: presidenza@istitutosantanna.com web: www.istitutosantanna.com Perugia, 23 marzo
DettagliVALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE
La contraffazione in cifre: NUOVA METODOLOGIA PER LA STIMA DEL VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE Roma, Giugno 2013 Giugno 2013-1 Il valore economico dei sequestri In questo Focus si approfondiscono alcune
DettagliGestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08
1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Descrivere la gestione della documentazione e delle registrazioni del sistema di gestione 3. APPLICABILITÀ La presente procedura
DettagliDicembre 2013 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 71/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA. Comune di Roma
Dicembre 2013 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 71/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA Comune di Roma 1 INTRODUZIONE Il presente documento contiene schede sintetiche relative agli esiti delle verifiche condotte
DettagliIntroduzione 10 INTRODUZIONE
Introduzione Il Rapporto 2002 sull Economia romana consente di trarre qualche considerazione positiva sull andamento del sistema produttivo e del tessuto sociale dell area romana. Come si vedrà, da questa
Dettagli«FOCUS» ANIA: R.C. AUTO
«FOCUS» ANIA: R.C. AUTO Numero 0 Ottobre 2003 STATISTICA TRIMESTRALE R.C. AUTO (Dati al 30 giugno 2003) EXECUTIVE SUMMARY. Con questo numero zero, il Servizio Statistiche e Studi Attuariali dell ANIA avvia
DettagliMETODOLOGIA PER L INDAGINE E LA VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO L articolo 28 del Decreto Legislativo n 81/2008 introduce l obbligo per il Datore di Lavoro di valutare, insieme agli altri rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori,
DettagliREGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE. n. 226 del 17-4-2015 O G G E T T O
REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE n. 226 del 17-4-2015 O G G E T T O Corso di formazione II livello per il personale addetto all'abbattimento (modulo carni
DettagliCircolare Informativa n 30/2013. Collocamento obbligatorio e Riforma del lavoro
Circolare Informativa n 30/2013 Collocamento obbligatorio e Riforma del lavoro e-mail: info@cafassoefigli.it - www.cafassoefigli.it Pagina 1 di 5 INDICE Premessa pag.3 1) Collocamento disabili e disciplina
DettagliI servizi Bitstream e la saturazione della rete trasmissiva locale Situazione al 30 giugno 2012 Introduzione
I servizi Bitstream e la saturazione della rete trasmissiva locale Situazione al 30 giugno 2012 Introduzione Tra i temi che hanno visto impegnato l Organo di vigilanza nelle sue attività di verifica, ha
Dettagli1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA
INTRODUZIONE: 1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA 1. IL PROCEDIMENTO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE. 2. IL FLUSSO
DettagliSchema metodologico per la valutazione del personale del comparto addetto agli uffici di diretta collaborazione
Schema metodologico per la valutazione del personale del comparto addetto agli uffici di diretta collaborazione Sommario Premessa... 2 1. Introduzione... 3 2. Criteri generali della metodologia di valutazione...
DettagliPROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE
PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE Analisi dinamica dei dati dei questionari per le biblioteche di pubblica lettura. GLI INDICATORI Gli indicatori sono particolari rapporti
DettagliSICUREZZA DEL PERSONALE SCOLASTICO
LA FORMAZIONE SULLA SICUREZZA DEL PERSONALE SCOLASTICO Il D.lvo 81/2008 e le novità introdotte dagli Accordi Stato-Regione del 21 dicembre 2011 Accordo Stato- Regioni Attuazione delle disposizioni del
DettagliOSSERVATORIO PERMANENTE
DIPARTIMENTO DI SCIENZE STATISTICHE PAOLO FORTUNATI UNIVERSITÀ DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM OSSERVATORIO PERMANENTE SUL TRASPORTO CAMIONISTICO IN INTERPORTO BOLOGNA INDAGINE CONGIUNTURALE - I SEMESTRE
DettagliInformazioni Statistiche N 3/2012
Città di Palermo Ufficio Statistica Veicoli circolanti e immatricolati a Palermo nel 2011 Girolamo D Anneo Informazioni Statistiche N 3/2012 NOVEMBRE 2012 Sindaco: Assessore alla Statistica: Segretario
DettagliDELIBERAZIONE N. 25/18 DEL 26.5.2015
Oggetto: Interventi a favore della istituzione di scuole civiche di musica, L.R. 15 ottobre 1997, n. 28. Programma 2014/2015. Modifiche ai criteri di cui all Allegato A della Delib.G.R. n. 41/3 del 15
DettagliPIANO DI MIGLIORAMENTO
PIANO DI MIGLIORAMENTO (Articoli 18, 28, 29 D. Lgs. 9 aprile 2008) Data: 02/07/2009 Azienda: Azienda SPA Indirizzo: Via Roma, 1 Città: Milano EDIZIONE DATA DESCRIZIONE FIRMA (datore lavoro) Principale
DettagliLa riforma del servizio di distribuzione del
CReSV Via Röntgen, 1 Centro Ricerche su Sostenibilità e Valore 20136 Milano tel +39 025836.3626 La riforma del servizio di distribuzione del 2013 gas naturale In collaborazione con ASSOGAS Gli ambiti territoriali
DettagliAutorità Garante della Concorrenza e del Mercato
Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato PROTOCOLLO DI INTESA TRA l AUTORITA PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI E L AUTORITA GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO L Autorità per le garanzie
Dettagli