In preghiera con S. Egidio

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1 In preghiera con S. Egidio Introduzione Per conoscere S. Egidio 1. Cenni biografici Sant'Egidio Maria di San Giuseppe dell'ordine dei Frati Minori, elevato ai supremi onori degli altari il 2 giugno 1996 da Giovanni Paolo II, fu un fedele seguace del Serafico Poverello di Assisi. Come Francesco egli visse in piena adesione al Vangelo, non desiderando ciò che dà onore e prestigio, ma prediligendo le cose umili e nascoste e preoccupandosi soprattutto di possedere lo spirito del Signore e di agire sempre secondo la sua volontà. Le umili origini Nato a Tarante il 16 Novembre 1729, Egidio Maria di S. Giuseppe (al battesimo: Francesco Antonio Pontillo) sperimentò la povertà fin dalla sua infanzia. Ben presto fu avviato all'apprendimento del duplice, duro mestiere dei suoi genitori, diventando anch'egli un bravo "funaio" e un esperto "felpaiuolo". A diciotto anni, restato orfano di padre, divenne l'unico sostegno della sua povera famiglia. La genuina fede cristiana, trasmessagli dal papà e dalla mamma, lo aiutò a superare ogni difficoltà e a confidare sempre nella buona Provvidenza del Padre celeste. Nel mese di febbraio del 1754, realizzando la sua antica aspirazione di "poter pensare e lavorare soltanto per il Signore", dopo di aver adeguatamente provveduto alle necessità della famiglia, fu accolto tra i Frati Minori "Alcantarini" della Provincia di Lecce. Fu iniziato alla vita francescana nel convento di Galatone (Lecce). Qui il 28 febbraio 1755, nelle mani del Ministro provinciale Fr. Damiano di Gesù e Maria, emise la sua Professione religiosa. Dal febbraio del 1755 e fino ai primi mesi del 1759, dimorò nel convento di Squinzano (Lecce) con l'ufficio di cuoco della Fraternità. Testimone di carità Dopo una breve permanenza nel convento di Capurso (Bari), presso il Santuario della Madonna del Pozzo, della quale fu sempre molto devoto, nel maggio del 1759 Fr. Egidio Maria fu destinato a Napoli, dove i Frati Minori Alcantarini leccesi avevano un piccolo Ospizio, quello di S. Pasquale a Chiaia, elevato, durante il Capitolo del 1759, al grado di "Guardianato". A Napoli il nostro Santo resterà per circa 53 anni, cioè fino al giorno della sua morte, occupando via via gli uffici di cuoco, di portinaio e di questuante, con edificazione di tutti, particolarmente dei poveri, che numerosi accorrevano al Convento di Chiaia per ricevere da Fr. Egidio Maria un aiuto o una parola di conforto. Con francescana sollecitudine e carità operosa il Santo consacrò tutte le sue energie al servizio degli ultimi sofferenti, inserendosi profondamente nel tessuto della città partenopea che, in quegli anni difficili, andava sperimentando accentuate tensioni sociali e scandalose forme di povertà, a motivo 1

2 delle vicende politiche che coinvolsero l'allora Regno di Napoli e non risparmiarono neppure la Chiesa ed i suoi Pastori. Innumerevoli furono i prodigi che accompagnarono la missione di bene e di pacificazione di Fr. Egidio Maria, fino a meritargli in vita l'appellativo popolare di "Consolatore di Napoli". "Amate Dio, amate Dio" era solito ripetere a quanti lo incontravano nel suo quotidiano e faticoso peregrinare per le strade di Napoli. I nobili e i colti amavano conversare con questo francescano dalla parola semplice e impregnata di fede. Gli ammalati trovavano consolazione nelle loro sofferenze, accogliendolo con gioia al loro capezzale. I poveri, gli emarginati e gli sfruttati scoprivano nell'umile questuante il volto misericordioso dell'amore di Dio. La vita del nostro Santo fu però essenzialmente contemplativa. Come non ricordare la sua prolungata preghiera notturna dinanzi al SS. Sacramento dell'eucaristia, la sua tenera devozione alla Vergine Madre di Dio, il suo amore per il Natale del Redentore, la sua devozione particolare a S. Giuseppe e a S. Pasquale Baylon. Appunto perché "contemplativo nell'azione", Sant'Egidio Maria ebbe la capacità di vedere la sofferenza e la miseria dei fratelli, e fu tutto un fuoco di carità e di tenerezza. Circondato da una vasta fama di santità, Fr. Egidio Maria accolse con gioia il Re della gloria, alle ore 12 del 7 febbraio 1812, primo venerdì del mese, mentre le piccole campane della povera chiesa francescana invitavano a fare memoria del mistero dell'incarnazione del Verbo nel seno della Beata Vergine Maria. Pio IX ne dichiarò l'eroicità delle virtù il 24 febbraio 1868, Leone XIII lo dichiarò Beato il 5 febbraio 1888 e Giovanni Paolo II, il 15 dicembre 1994, riconobbe come vero miracolo la guarigione da "coriocarcinoma uterino" della Signora Angela Mignogna, tuttora vivente, avvenuta nel 1937 per intercessione del nostro Santo, dichiarandolo valido ai fini della canonizzazione. Un messaggio per il nostro tempo Annunziare l'amore di Dio per l'uomo. Questa fu la missione che la Provvidenza assegnò all'umile francescano in un contesto sociale lacerato da lotte e discordie. In lui il Padre manifestò il suo amore per gli esclusi e i dimenticati. Fr. Egidio Maria fu testimone dell'amore con la sua parola semplice e popolare, ma soprattutto con la sua vita povera e lieta, confermando i fratelli nella certezza che Dio vive ed è operante in mezzo al suo popolo. Il "messaggio" di questo Santo resta valido anche per la comunità ecclesiale del nostro tempo. Chiamata a farsi carico della nuova evangelizzazione del mondo, la Chiesa ha in Fr. Egidio un modello concreto di autentico evangelizzatore. Sant'Egidio interpella i giovani chiamati ad impegni generosi e decisivi per la vita del mondo. Interroga le famiglie perché siano scuole di vita per il futuro dell'umanità. Coinvolge i consacrati perché, sul suo esempio, vivano la loro donazione con assoluta fedeltà e coerenza. Per tutti il Santo si fa "parola di speranza", un testimone coinvolgente della misericordia del Padre, un invito alla solidarietà e alla condivisione, un fratello che ci incoraggia a vivere fedelmente il Vangelo della carità! Il suo corpo si conserva nella Chiesa di S. Pasquale a Chiaia a Napoli. 2. Lettera Apostolica di Papa Leone XIII, in occasione della Beatificazione del Ven. S. d. D. Egidio Maria di S. Giuseppe. Tra gli esimi cultori dell umiltà si deve contare il Venerabile Servo di Dio Fra Egidio Maria di S. Giuseppe, che ebbe veramente davanti agli occhi il versetto dell Ecclesiastico (3,20): Per quanto tu sia grande, umiliati in tutte le cose e troverai grazia davanti a Dio. Nacque a Taranto da genitori senza gloria ma illustri per pietà, il 16 novembre 1729 e nel battesimo fu chiamato Francesco. 2

3 Formato bene alla pietà, fin da fanciullo mostrò una mirabile maturità e gravità di costumi, tanto che niente aveva del puerile e amava soltanto quanto riguardava il culto della religione. Francesco, ancora giovane, affidato ad un artigiano, attendeva al lavoro con singolare pazienza e superava di molto i suoi pari, che incitava al culto della vita cristiana con modestia e buone maniere, Al mattino, sorgendo sollecito dal letto interveniva alla Messa e, a sera, ritornando a casa, visitava la chiesa e pregava intensamente Dio. Per darsi con maggiore impegno alle cose divine, si iscrisse al Sodalizio del santissimo Rosario della Beata Vergine. E in quel Sodalizio brillò di tanta santità di costumi, che tutti ne rimanevano meravigliati. Frattanto, bruciando di maggiore amore verso Dio, decise di entrare in qualche pio Istituto. Si sa che Dio annuì ai suoi voti in modo mirabile; difatti, una notte, mentre dormiva gli parve che gli fossero presenti due uomini celesti, che lo invitarono con belle maniere. Al mattino, con l animo teso, andato al convento di S. Pietro d Alcantara, giunto all altare maggiore, mentre pregava, alzando gli occhi riconobbe nelle sacre immagini lo stesso S. Pietro e S. Pasquale. Non ci fu bisogno di altro perché desse il suo nome tra i Frati Alcantarini e nel suo ventiquattresimo anno fu associato tra i fratelli laici col nome di Egidio Maria di S. Giuseppe. Iniziato il noviziato dette tali indizi di santità, da potersi capire che sarebbe arrivato facilmente ad un alto grado di virtù. Finito il noviziato, emise i voti religiosi nell anno Da allora cominciò ad occuparsi delle cose celesti con maggiore impegno. Avendo le regole dell Istituto come scolpite nell animo, ne usava come di stimoli per esortarsi alla retta norma di azione. Per cui si portava a Dio con più sollecito studio, onorava fortemente la Madre di Dio e il suo casto sposo Giuseppe, di giorno e di notte pregava fervidamente ai loro altari. Suo piacere era la povertà, tanto che, benché andando alla questua, procurava ai frati tutto quanto era necessario, egli niente volle riservarsi per sé, si occultava nella povera stanzetta, vestiva una tonaca lisa, era contento di semplice pane, si dissetava con sola acqua. Spiccava per il pudore e la modestia, che brillava nel suo volto, tanto che, anche fiorente di giovinezza, sembrava un angelo mandato dal cielo. Di mirabile obbedienza anche nelle minime cose, obbedendo ai superiori con massima modestia, avendo sempre come unica norma della sua vita la loro volontà. Perciò abbracciava alacremente quanto ridondava ad umiltà di animo e a suo disprezzo. Niente gli era più accetto che carpire diligentemente l occasione di un lavoro umile e faticoso, o andando alla questua o facendo il portinaio. Ma quando comparve alla vista degli uomini, Napoli ammirò le sue virtù. Nessuna zona di questa città, nessuna piazza, nessuna casa, nessun luogo remoto ci fu che potesse tacere delle sue illustri azioni. Tutti celebravano con grandi lodi specialmente la sua larga carità. Ci fu una innumerevole moltitudine di poveri dei quali lenì la fame, il freddo, la nudità, asterse le lacrime, confortò il dolore; la sua misericordia senza essere richiesta, spontaneamente andava incontro agli eventi. Spiccò anche di tanta gentilezza, che con la dolcezza dei modi calmò uomini di indole feroce. Né a lui, rischiarato di luce celeste, mancava quella sapienza, con la quale componeva amichevolmente i dissidi e risolveva i casi più difficili. Per cui i fedeli accorrevano a lui, anche gli stessi uomini nobili dell aula regia, che chiedevano consiglio nelle cose vacillanti indicava ispirato il retto modo di agire. E bisogna dire che proprio per volontà divina avvenne che il Venerabile Servo di Dio dimorasse a Napoli in quel tempo quando incominciavano a spandersi dottrine erronee e a propagarsi la corruzione dei costumi; ad ambedue queste situazioni portava rimedio con pii colloqui e con gli esempi di una vita più santa. Ormai vecchio e colpito da malattia mortale, previde che era vicina la fine della vita. Per niente spaventato, ma appoggiato alla coscienza del bene fatto, volgendo gli occhi a Cristo crocifisso, alla madre di Dio e a S. Giuseppe, sembrava che era molto consolato dalla loro visita. Così, munito dei sacramenti, il 7 febbraio 1812 dai dolori di questo secolo passò alla patria celeste. 3

4 L opinione di santità che già si era formata negli anni aumentò sempre di più dopo la morte e la allargarono incredibilmente i miracoli che si affermava essere avvenuti per divina virtù all invocazione del suo nome. 3. Omelia di Giovanni Paolo II ( , giorno della canonizzazione ) «A te la lode lode e la gloria nei secoli!» (Salmo Responsoriale; cfr Dan 3,52). La Chiesa oggi proclama la gloria di Dio manifestata nella santità di vita di Egidio Maria di San Giuseppe. Autentico figlio spirituale di san Francesco d'assisi, Egidio attinse dalla contemplazione dei misteri di Cristo l'ardore di una carità senza confini, ispirando il proprio cammino spirituale all'umiltà dell'incarnazione ed alla gratuità dell'eucarestia. Egli seppe farsi attento ai bisogni delle persone che incontrava sia nello svolgimento dei compiti più umili della fraternità sia nel servizio ai poveri. Nelle sue quotidiane peregrinazioni per le strade di Napoli, dove visse lungamente, portò l'evangelica parola di riconciliazione e di pace in un ambiente percorso da tensioni sociali e segnato da situazioni di estrema povertà sia economica che spirituale. Nessuno era escluso dalla sua premurosa attenzione. Manifestava questo calore spirituale con l'esortazione evangelica: «Amate Dio, amate Dio!», invitando così tutti alla conversione del cuore verso Dio «misericordioso e pietoso, lento all'ira e ricco di grazia e di fedeltà» (Es 34,6) che, come proclamava l'odierno brano evangelico, «ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito» (Gv 3, 16). Messaggio quanto mai attuale quello che richiama l'amore e la fedeltà di Dio! Il mondo ha urgente bisogno di credere all'amore di Dio! Sant'Egidio si meritò, con la sua esistenza umile e lieta, l'appellativo di «Consolatore di Napoli». La sua memoria è ancor oggi viva ed il suo esempio invita i cristiani del nostro tempo a vivere pienamente il Vangelo delle Beatitudini, rispondendo con la santità all amore di Dio riversato nei nostri cuori dallo Spirito Santo. 4. Discorso di Giovanni Paolo II (Udienza del 02 giugno 1996) Sono lieto di rivolgervi un cordiale benvenuto in occasione di questa Udienza speciale, all'indomani della canonizzazione di S. Egidio Maria di San Giuseppe, frate minore francescano, umile figlio di quel meridione d'italia che tanti Santi ha dato alla Chiesa. Saluto voi, carissimi Fedeli e Sorelle venuti a Roma da Taranto, Lecce, Napoli e da altre città, per partecipare alla sua solenne Canonizzazione. II mio saluto s'estende ai vostri Pastori ed ai cari Religiosi dell'ordine Francescano dei frati Minori. II nuovo santo, pugliese d'origine - napoletano d'adozione, fu docile strumento nelle mani di Dio per spronare gli uomini alla conversione e rivelare loro l'infinita tenerezza del Padre celeste ricco di bontà e di misericordia. Con francescana semplicità in un'esistenza autenticamente povera, sant'egidio Maria di San Giuseppe fu efficace annunciatore del vangelo, da lui comunicato ai propri contemporanei soprattutto con la testimonianza della carità, mediante la quale seppe farsi carico delle sofferenze 4

5 dei più bisognosi. Il «Consolatore di Napoli», come veniva chiamato mentr'era ancora in vita, condusse la sua vicenda umana nella famiglia spirituale del Poverello d'assisi, ispirandosi in particolare agli esempi della Madre del Signore. Egli cantò con Maria il «Magnificat», lodando con la sua stessa esistenza Colui che riempie di beni gli affamati e semina gioia nel cuore degli oppressi e dei sofferenti. Ci aiuti il nuovo santo ad essere lieti dispensatori della gioia che viene dall'alto, testimoniando coraggiosamente nella società la presenza viva di Cristo e la forza trasformante del Vangelo. 5. Dalla parte dei poveri (Fr. Hermann Schluck, Ministro Generale dell Ordine dei Frati Minori). Esperto di povertà fin dalla sua infanzia, Fr. Egidio Maria di S. Giuseppe sentì sempre una forte compassione verso ogni povero e ogni forma di povertà. Da vero francescano egli visse il carisma della "minorità", condividendo la vita degli ultimi, in solidarietà fraterna con ciascuno di essi, come vero "evangelista" della povertà evangelica. Furono tanti i poveri con i quali Fr. Egidio Maria venne a contatto nella sua lunga esistenza. Ad ognuno di essi egli fece dono non solo del Signore che viveva in lui, ma della sua capacità di farsi carico della loro sofferenza e di stare dalla loro parte. Il francescano di Taranto è soprattutto per noi Frati Minori un modello attuale di santità. La sua "opzione preferenziale" per i poveri ci rinvia, infatti, alla nostra forma di vita evangelica e ci stimola ad incontrare Cristo attraverso i poveri, vivendo la loro stessa vita, in solidarietà con essi, denunciando ogni forma di ingiustizia e prendendo coscienza dei sistemi di esclusione e dell'attuale ordine internazionale che spesso "sacrifica" vite umane secondo una "logica" o una "cultura di morte". II grido dei poveri chiede anche a noi di essere profeti ed evangelizzatori che abbiano il coraggio di stare a fianco degli umili e dei piccoli, e di coniugare la fede con la vita, per vivere anche noi, con l autenticità del nostro fratello oggi canonizzato, la nostra povertà evangelica e la nostra identità francescana. Come Fr. Egidio Maria di S. Giuseppe ogni francescano è perciò invitato ad essere per la Chiesa e per il mondo segno di una rinnovata speranza per una umanità riconciliata nell'amore e solidale con gli ultimi, in cammino verso la pienezza della carità. 6. La Madonna e Sant Egidio (Salvatore M. Perrella, OSM). La Madonna è una presenza cara e abituale nella famiglia di Sant Egidio: sin dalla tenera età la mamma, Grazia Procaccio, lo abitua a recitare quotidianamente il santo rosario; il papà, Cataldo Pontillo, da giovanetto lo inserisce nella Congrega della Madonna del Rosario eretta dai Padri Domenicani e posta nella chiesa di san Domenico maggiore, luogo amatissimo dai tarantini perché "casa" e "sede" della Vergine Addolorata. Attirato e chiamato da Cristo alla vita religiosa, prima di entrare tra i frati Alcantarini, Egidio compie una novena alla Vergine Immacolata, patrona di Taranto, per essere illuminato e sostenuto nella sua scelta. Alla vestizione assume il nome di Egidio della Madre di Dio, mentre alla 5

6 professione perpetua: Egidio Maria di san Giuseppe, ad indicare la sua totale consacrazione alla Madonna: «Egidio Maria per tutta la vita», ripeteva. Durante il noviziato del 1754, trascorso nel convento di santa Maria delle Grazie a Galàtone (Le), fra Egidio è sempre lì in preghiera ai piedi della Madre del Signore, la stessa che un secolo prima aveva guarito da un male san Giuseppe da Copertino (Le). La grande devozione all'eucarestia e alla Vergine erano sostanziate dalla adorazione e dalla preghiera costante. Destinato nel 1759 a Napoli nel convento di san Pasquale a Chiaia, durante il viaggio verso la capitale del regno dei Borboni, si ferma a Capurso (Ba) ove viene folgorato dalla bellezza dell'icona della Madonna del Pozzo. Chiestane una riproduzione, la porta con sé a Napoli dove commissiona una statua lignea di pregevole valore artistico per diffondere il culto alla Madre della Misericordia. Nel convento partenopeo fra Egidio attende agli umili uffici di cuoco, di portinaio, e, per oltre un cinquantennio, ricopre anche quello di questuante. Nonostante questo gravoso servizio, sempre svolto con francescana umiltà e carità, mai tralascia di visitare, aiutare e confortare i poveri, gli ammalati e i moribondi, concretizzando, in un tempo di grande povertà, emarginazione e disinteresse, la grande parabola evangelica del buon samaritano (cf Lc 10, 30-37) e realizzando coi suoi gesti e i suoi interventi d'amore fraterno, la tenerezza sollecita della Madre di Gesù. La vera devozione sgorga dall'amore, l'amore si sostanzia coll'esempio, l'esempio è la forma più vera e solida della genuina pietà. Egidio diviene così l'apostolo e il propagatore nella città partenopea di una devozione mariana autentica, sollecita ai bisogni degli ultimi, fidente nella materna cura della Madre del cielo e delle grazie, venendo per questo chiamato «il pazzo della Madonna del Pozzo»! Con l'immagine della Vergine si reca nelle case e nei palazzi, a Lei affida i casi più difficili, disperati; nella notte passata in preghiera parla confidenzialmente ai piedi del suo altare: «Madonna mia, cosa posso fare io! In quella casa c'è quella situazione che Tu conosci, intervieni Tu, perché io non posso fare nulla». II popolo napoletano lo ama e lo circonda di profonda simpatia e venerazione a motivo della sua sollecita mitezza e dei frequenti favori celesti ch'egli riesce ad ottenere per intercessione della Madre di Dio. Prima di morire ripete: «Madonna mia portami con te in Paradiso». Fra Egidio Maria di san Giuseppe prega i confratelli di recitare con lui le litanie alla Madonna. Mentre le campane della chiesa suonano l'angelus, il Figlio dello Vergine, che tanto aveva amato e servito, lo accoglieva nell'eternità beata: era il 7 febbraio Sulla maschera di cera, impressa subito dopo la morte, il labbro superiore è un po' spossato in su. Così rimase pronunziando la sua ultima parola ed invocazione: Ave Maria. 6

7 Preghiamo Dio con S. Egidio 1. Novena 1. O Dio di carità infinita, tu hai suscitato in mezzo a noi S. Egidio da Taranto, il quale ti amò sopra ogni cosa mediante la testimonianza della sua carità, delle opere di misericordia spirituale e corporale e di tutte le virtù cristiane. Dona anche a noi di eliminare dal nostro cuore ogni forma di egoismo per poterti amare generosamente e spendere la nostra vita per i fratelli. 2. Signore e Dio nostro, tu, con la tua Parola hai educato S. Egidio a non coltivare sentimenti di orgoglio e di vana gloria e gli hai ispirato la scelta della vita religiosa francescana, per vivere nel silenzio e nell umiltà. Concedi anche a noi di imitarlo nella semplicità della vita e nell umiltà del cuore, che rendono preziosa ai tuoi occhi la nostra vita quotidiana. 3. Dio e Padre di misericordia, tu, attraverso l effusione dello Spirito Santo hai arricchito di grazia divina S. Egidio e hai reso la sua vita piena di luce e di amore evangelico, tanto da attrarre a Te, per mezzo suo, tanti i fratelli. Rendi anche noi partecipi, qui in terra, di quello stesso splendore che ci rende simili agli angeli del cielo e ci dà la speranza di godere della tua visione beatifica. 4. Dio amabile, tu ti fai conoscere dalle persone semplici, perchè comunichi loro il dono della tua sapienza e la conoscenza dei tuoi divini misteri. Tu hai reso capace S. Egidio di scrutare i segreti del tuo cuore e di conoscere i pensieri di quanti a lui si accostavano. Per sua intercessione, donaci di esprimerci sempre con semplicità e senza ipocrisia, in modo da piacerti e ricevere pure noi il dono della tua conoscenza. 5. Dio Padre, tu hai tanto gradito l obbedienza filiale e generosa di Gesù tuo Figlio e nostro fratello. Per amore tuo anche S. Egidio seguì fedelmente il suo esempio, facendosi in tutto obbediente alla tua volontà, conosciuta nel suo cuore e manifestatagli dai confratelli posti a guida della sua Fraternità. Confidando nella preghiera del tuo servo fedele, ti chiediamo il dono di poter fare, qui in terra, la tua volontà, così come si compie in Cielo. 6. Dio Creatore di tutte, tuo figlio Gesù, benché ricco, si spogliò di tutto, facendosi povero e amando i poveri. Tu ci hai dato in S. Egidio un fedele discepolo di Cristo povero, avendo egli scelta, come San Francesco d Assisi, la povertà evangelica. Per amore di questi due santi, fa che anche noi coltiviamo lo spirito di povertà abbracciando stili di vita sobria, amiamo i poveri e condividiamo con loro i nostri beni. 7. Signore Dio, il cui amore è senza limiti, tu hai reso l uomo capace di amare con tenerezza e di stupirsi per le opere del tuo amore. S. Egidio ebbe da te in modo singolare questo dono. Perciò egli si commuoveva contemplando, davanti al presepe costruito con le sue mani, il mistero del Verbo che si fa uomo nascendo per noi sulla terra. In suo onore, dal suo cuore di innamorato, sgorgavano inni e preghiere. Dona anche a noi di poter gioire per questa nascita che porta pace al mondo. 8. Dio buono, tu sei sempre in noi e accanto a noi, tuo Figlio Gesù ci ha lasciato la divina Eucaristia, segno sacramentale della sua presenza e tuo dono d amore infinito. S. Egidio partecipava con grande devozione alla Messa e adorava con fede, notte e giorno, Gesù presente nel Tabernacolo, presentando a lui le gioie, i dolori, le speranze di quanti si confidavano con lui. Fa che, come lui, 7

8 anche noi apprezziamo sempre di più questo dono, lo riceviamo con amore e diventiamo, ogni giorno più simili a Gesù eucaristia. 9. Padre Santo, da te proviene ogni santificazione. Col tuo aiuto e mediante la divina grazia, S. Egidio sperimentò in vita il dono della santità, ampiamente riconosciutagli anche dai fratelli. Nel cammino di perfezione gli fu di aiuto prezioso la devozione alla Beata Vergine Maria e al suo sposo S. Giuseppe. Tu hai voluto che egli fosse innalzato alla gloria degli altari per essere di sprone a noi nel rispondere alla comune vocazione alla santità; perciò, ti chiediamo umilmente, per sua intercessione, di donarci la grazia di vivere, qui in terra, da santi, per poi essere ammessi, per la tua misericordia, alla gloria del cielo. 2. Preghiera di lode 1. O Trinità santissima, origine di ogni santità, tu hai glorificato l umile frate minore, S. Egidio. Perciò, egli continua, dal cielo, ad essere il nostro amico e il confidente dei nostri segreti, delle nostre angosce, delle nostre paure e perplessità, come lo fu qui in terra. Noi abbiamo grande fiducia in lui, nostro intercessore presso l adorabile Maestà divina. Ci affidiamo al suo amore senza limiti, attinto alla fonte che sei tu, Trinità santissima, con la speranza di essere esauditi nei nostri buoni desideri. Gloria al Padre 2. O Trinità Beata che hai voluto darci S. Egidio come modello di vita, apri il nostro cuore, come hai fatto con il suo cuore, ai valori del vangelo, per vivere nella gioia ed essere forti, liberi e generosi. Guardando al suo stile di vita, fà che anche noi possiamo metterci a servizio amoroso e pronto verso i fratelli di fede e verso tutti gli uomini che incontriamo per le vie del mondo, testimoniando Cristo con coraggio, senza paura, in semplicità ed umiltà. Gloria al Padre 3. O Trinità Perfetta, ascolta l intercessione di S. Egidio per la città di Taranto e per la nostra gente e per tutto il popolo cristiano. Sostieni l opera di evangelizzazione dei nostri Vescovi, dei sacerdoti e dei laici che vivono ed operano nelle nostre comunità ecclesiali. Attraverso S. Egidio, invocato qui in terra col titolo di taumaturgo di Taranto, affidiamo a Te, Trinità beata, santa e perfetta, gli ammalati, i poveri, i bambini, i giovani, gli anziani, i fratelli defunti e tutti noi. Concedici tutte le grazie di cui abbiamo bisogno. Ti siamo grati per tutto il bene che Tu hai compiuto e continui a operare per mezzo di questo santo umile e glorioso. Gloria al Padre. 3. Preghiera di domanda 1. O Signore, dispensatore di ogni grazia, facciamo ricorso umilmente a te per presentarti le nostre necessità. Ascolta, benigno, la nostra preghiera unita all intercessione di S. Egidio da Taranto, che si distinse, qui in terra, per la grande carità che ebbe verso i fratelli. Tu, Signore, non gli negavi ciò che egli domandava in favore dei tanti bisognosi che ricorrevano a te, attraverso la sua fiduciosa preghiera. 8

9 Fà che anche noi possiamo sperimentare la generosità del tuo amore per la potente intercessione del nostro caro Santo. 2. O Signore, ricco di pietà, tu già conosci le necessità materiali e spirituali in cui versa l umanità e non sei sordo al grido che sale a te dal fondo del cuore. Noi ti preghiamo insieme al nostro fratello Egidio, che tu, attraverso la Chiesa, hai proclamato Santo. Questo titolo non serve per esaltarlo ma, per continuare la sua intensa opera di benefattore dei poveri, medico degli infermi, confidente dei tribolati, voce forte che chiama i peccatori alla giustizia e alla pace. Perciò, non respingere le nostre suppliche avvalorate dalla sua preghiera. Ti chiediamo grazie anche con l intercessione della Vergine Santissima e del suo castissimo Sposo, S. Giuseppe, le cui immagini egli recava con se tutte le volte che si rivolgeva a te in favore dei fratelli. 3. O Signore che conosci i segreti del nostro cuore, non ti chiediamo solo beni temporali, ma soprattutto la grazia della salvezza eterna. E questa, infatti, la domanda che più piace al tuo Cuore amabilissimo e che apre la porta a tutte le altre grazie. Tu ci dici nel Vangelo: Cercate prima il Regno di Dio e la sua grazia e tutto il resto vi sarà dato in abbondanza. Questo insegnamento evangelico ricordava S. Egidio a quanti ricorrevano alle sue preghiere. Perciò, ti chiediamo che venga in noi e in tutti coloro che sono stati redenti dal tuo preziosissimo Sangue, il tuo Regno di amore e di pace, mediante l obbedienza alla tua divina volontà, la saldezza della fede e l esercizio delle virtù umane e cristiane. Sia distrutto in noi il regno del Maligno e trionfi la carità che ci fa eredi delle promesse divine. Ci conforta la dolce speranza che tu vorrai esaudire le nostre preghiere. Già ti ringraziamo insieme a S. Egidio, tuo amico e nostro fratello. 4. Preghiere di ringraziamento 1. Ti rendiamo grazie con gioia, Signore nostro Dio, per i doni ricevuti dalla tua bontà infinita. Ringraziamo anche S. Egidio che ti ha presentato le nostre suppliche. Consapevoli della nostra povertà, restiamo confusi per tanta benevolenza e ti esprimiamo la gioia di non averti invocato invano, spinti dall invito che Gesù ci rivolge nel Vangelo: Chiedete e vi sarà dato; bussate e vi sarà aperto. Fà, o celeste Benefattore, che non venga mai meno in noi la fiducia in te e nella tua divina Provvidenza. Rendici sempre più degni dei tuoi divini favori che ci consentono di realizzare i tuoi disegni d amore e ci uniscono sempre più intimamente a te. 2. O Dispensatore di grazie, Dio onnipotente, tu hai cambiato in dolcezza le lacrime da noi versate ai tuoi piedi. Ciò è accaduto non solo per la tua bontà infinita, ma anche per l intercessione dell insigne taumaturgo S. Egidio, L attenzione che tu, Signore, hai prestato alle sue preghiere dimostra il grande amore che egli ha avuto per te sulla terra. Quello stesso amore da cui è animato in cielo ora che tu lo hai glorificato con il dono della santità. Ti benediciamo, Signore, con S. Egidio, che hai voluto esaltare, anche a nostra consolazione. D ora in poi, come lui, avremo sempre sulle mie labbra e nel cuore il tuo nome glorioso e lo annunzieremo con gioia a tutti coloro che hanno bisogno dei tuoi favori celesti. 3. Come ringraziarti degnamente, o Signore, per la tua amorosa bontà così grande dimostrata verso di noi? Sappiamo che le lodi e le benedizioni che ti offriamo a nulla valgono se non sono 9

10 accompagnate e avvalorate dalla bontà della vita e da un sincero proposito di conversione, che S. Egidio non mancava mai di ricordare a coloro che per la sua intercessione ricevevano i tuoi doni. Perciò, con l aiuto di questo santo, ci impegniamo a vivere secondo gli insegnamenti della fede, in piena conformità ai tuoi divini voleri e nell adempimento dei doveri che derivano dal nostro stato. Siamo certi che S. Egidio continuerà a pregare per noi, affinché possiamo attuare quanto ti abbiamo promesso e perseverare in questi impegni per tutta la nostra vita. 4. Al Padre, a Gesù, allo Spirito Santo Padre, noi Ti ringraziamo e ti lodiamo perché in Sant' Egidio da Taranto hai fatto di un figlio della nostra terra un testimone luminoso del tuo amore: un uomo di pace e di preghiera, puro di cuore e amico dei poveri. Signore Gesù Cristo, che hai detto: "Imparate da me che sono mite e umile di cuore", Tu sei stato per Sant' Egidio modello di vita, aiutaci a vivere le beatitudini evangeliche. Spirito Santo, fonte di santità, concedici di accogliere in Sant' Egidio il tuo costante e universale invito alla santità; rendici capaci di amare i poveri, di dialogare con tutti, di seminare pace sulle strade del mondo. Amen. (Mons. Benigno Luigi Papa Arcivescovo di Taranto) 5. Preghiera per le vocazioni O Dio, che provvedi alla tua Chiesa gli operai del Vangelo, effondi in una rinnovata Pentecoste, il tuo Spirito di pietà e di fortezza, e suscita nel tuo popolo, degni ministri dell altare, amati e venerati da Sant Egidio, e annunziatori forti e miti della parola che salva. Per intercessione di questo Santo, fà, o Signore, che i tuoi figli che si sono consacrati a te abbandonando ogni cosa per seguire Cristo casto, povero e obbediente, seguendo la vita e la regola di San Francesco, servano te, Padre, in fedeltà e letizia nella comunità dei fratelli. Per Cristo nostro Signore. 10

11 Preghiamo S. Egidio 1. Responsorio O Aegidi, serve Dei Minorum frater pauperum qui vita pura, semplici, pravum vicisti mundum. Exora sempre Dominum pro nobis peccatoribus, ut nostrum solvat debitum vitam sequamur tuam. Tuo sacrato cingulo Dei nomen invocando praemortuo tacto corpore cito dedisti vitam. Exora Gloria Patri et Filio et Spiriti Sancto. Exrora O servo di Dio, Egidio o frate minore con la tua vita semplice Tu hai confuso il mondo. Prega per noi il Signore, per noi peccatori, affinché ci liberi dal peccato e seguiamo i tuoi esempi. Con il tuo sacro cingolo invocando il nome del Signore, toccavi il corpo dei defunti e subito ridavi la vita. Prega Gloria al Padre e al Figlio E allo Spirito santo Prega V) Ora pro nobis, sancte V) Prega per noi, Aegidi Maria. Sant Egidio Maria. R) Ut digni efficiamur R) Perché siamo degni promissionibus Christi. Delle promesse di Cristo. Oremus Deus, qui cum simplicibus loqueris et humilibus gratiam praebes: da nobis quaesumus, suffragantibus meritis et exemplis sancti Aegidi Mariae, confessoris tui; ut abiicientes omnem militiam, tibi in simplicitate cordis et humilitate placeamus. Per Christum Dominum nostrum. Preghiamo O Dio, che parli ai semplici e doni la grazia agli umili: concedi a noi, per i meriti e gli esempi di sant Egidio Maria, tuo confessore, di respingere ogni peccato e di piacerti per la semplicità del cuore e per l umiltà. Per Cristo nostro Signore. R) Anem R) Amen. 11

12 2. S. Egidio, compatrono di Taranto 1. O glorioso Santo Egidio, compatrono di Taranto, per aver risparmiato la tua città natale dagli orrori della prima guerra mondiale, noi ci rivolgiamo con fiducia a te. Ammiriamo la vita di semplicità e di pazienza che ti distinse negli anni giovanili, prima di entrare nell'ordine Francescano. Tu fosti ammirabile per l'amore a Gesù nel Sacramento dell Eucaristia, che spesso ricevevi, visitavi e adoravi nel Tabernacolo, e accompagnavi con profondo raccoglimento quando era portato come Viatico ai moribondi. E quanto fu tenera la tua devozione alla Vergine Santissima del Rosario, alla cui Confraternita volesti appartenere sin da fanciullo. Ottieni a noi dal Cielo la tua semplicità e la tua pazienza, il tuo ardore per Gesù Eucaristia e fa' che la nostra gioia sia un filiale amore a Maria Santissima, nostra soave Regina e Madre. Gloria al Padre. 2. O nobilissimo figlio del Poverello di Assisi, noi ti ammiriamo per il cammino da te compiuto verso la perfezione religiosa. Perfetta fu la tua obbedienza, vedendo nei comandi dei Superiori la volontà di Dio; serafica la tua povertà, privandoti anche del necessario; integra la tua castità, per cui sembravi un angelo. Ottieni a noi un raggio di quella luce divina che risplendeva sul tuo volto luminoso e venerando, affinché, respingendo le insidie del maligno e del mondo, ti seguiamo nell'attesa del Cielo e nella pratica dei nostri doveri. Gloria al Padre. 3. O potente Taumaturgo e nostro insigne benefattore, noi, rievocando la tua lunga vita, ricordiamo con gioia i segni da te compiuti: hai beneficato i poveri e hai consolato i tribolati. Per la tua intercessione il Signore ha dato la vita ai morti. Perciò, memori di tanta tua benevolenza verso coloro che soffrono, ti diciamo, dal profondo del cuore: Sant Egidio da Taranto, vieni in nostro aiuto! Prega la divina bontà, perché effonda i suoi doni sui vecchi e sui giovani, sui genitori e sui figli, sui ricchi e sui poveri, sugli operai e sui sofferenti. Fa' che tutti noi, ti imitiamo nella fermezza della fede, che affronta e vince ogni ostacolo; nella certezza della speranza, che allevia ogni pena e rende sopportabile il dolore; nella forza dell amore, che ci purifica e ci rende partecipi della vita di Dio. Così speriamo di poter far parte anche noi, un giorno, insieme con te, della comunità dei Santi. Amen. 3. S. Egidio, modello per amare il Signore O carissimo Sant'Egidio fa' che possiamo imparare da te come si ama il Signore nella fedeltà al battesimo! Fa' che possiamo imparare da te come tornare a Dio quando ci siamo allontanati da lui con il peccato! Aiutaci a comprendere la miseria dei nostri peccati, ma soprattutto l'infinita misericordia di Dio! 12

13 Conduci per mano ciascuno di noi al sacramento della riconciliazione, dove la misericordia di Dio si incontra con la nostra miseria, dove il Padre manifesterà il suo amore misericordioso nel segno visibile del sacerdote, che traccerà su di noi penitenti il segno della croce e pronuncerà le parole della riconciliazione. Nella liberazione interiore è la nostra pace; nella liberazione interiore è la nostra vita! O Sant'Egidio, riconduci noi al Padre; perché in lui possiamo trovare, come te, la nostra felicità e la nostra pace! Amen. (Mons. Salvatore De Giorgi Arcivescovo emerito di Taranto) 4. S. Egidio, nostro intercessore O caro Santo, intercedi per noi! Innanzitutto chiedi al buon Dio la grazia abbondante per i tuoi frati, per i preti, le religiose e per i vescovi. Affinché tutti, ciascuno nella sua condizione, possiamo testimoniare davvero le realtà escatologiche, la vita eterna. che noi, in qualche modo, anticipiamo, senza disprezzare le realtà terrene e storiche. Estendi la tua intercessione al nostro popolo. Tu conosci la fede di questa gente ben disposta ed accogliente. È gente che ha la sapienza degli uomini della nostra terra, delle donne della nostra terra: ha la sapienza di una lunga tradizione cristiana. Essa ha bisogno di una ulteriore sapienza nell'impatto con la cultura odierna che, talvolta, svisa la realtà della vita evangelica e quotidiana. Si, questa grazia di sapienza io ti chiedo! In modo che la luce di Cristo e della sua Pasqua passi attraverso noi e raggiunga tanti altri fratelli e tante altre sorelle. Amen! 13

14 (Mons. Settimio Todisco Arcivescovo emerito di Brindisi) 5. S. Egidio, i bambini, le gestanti e le madri O pietoso Santo Egidio, tu che amasti tanto i bambini perché vedevi in loro un riflesso di quel candore e di quell'amabile semplicità che adornava l'anima tua; tu che in loro favore operasti sempre i più strepitosi prodigi che ti meritarono la gloria del Cielo, continua a proteggerli. Fa' che essi si conservino puri e innocenti e crescano nel santo timore di Dio, per essere gioia per la famiglia, speranza per la Chiesa, onore per la Patria, luce per la società e costruttori di un avvenire migliore. S. Egidio, implora da Dio aiuto e protezione alle donne gestanti, affinché possano felicemente dare alla luce i loro figli con la sua benedizione. Tu che avesti in dono una madre secondo il cuore di Dio che, quale tuo angelo custode ti indirizzò e ti guidò verso la santità, prega il Signore per tutte le mamme, affinché, educate nel santo timore di Dio e ricche del suo amore, sappiano alimentare anche la vita spirituale dei figli che hanno generato, orientandoli verso il Signore e nel servizio generoso del prossimo. Amen. 6. S. Egidio e i lavoratori S. Egidio, prima di abbracciare la vita religiosa tu fosti un comune operaio; ti guadagnasti il pane quotidiano ed aiutasti i poveri. Intercedi per i disoccupati, affinché abbiano la grazia del lavoro. Quanti sono impegnati in un onesto lavoro si ispirino a te che lavorasti con gioia, offristi a Dio i frutti del tuo lavoro e fosti animato da una incrollabile fiducia in Dio. Con la tua preghiera aiuta i lavoratori ad essere onesti, generosi, competenti, consapevoli che con il lavoro continuano l'opera creatrice di Dio. 7. S. Egidio e i fanciulli S. Egidio, so che tanti fanciulli si avvicinavano a te, mentre percorrevi le strade delle cittadine dove ti recavi per compiere la tua missione. A tutti, come Gesù, sorridevi, 14

15 davi una carezza, rivolgevi la tua parola semplice. Raccontavi la tua infanzia: l'amore che avevi per tua madre, il rispetto per tuo padre e l'affetto per i tuoi familiari. Dicevi come ti era difficile amare i compagni che ti molestavano e obbedire ai comandi dei tuoi datori di lavoro. Ti aiutò molto il dialogo con Gesù, la preghiera quotidiana alla Madonna e al tuo Angelo custode. Fammi capire con chiarezza ciò che Dio vuole da me, affinché possa vivere la mia vita con gioia. 9. Litanie Signore, pietà Signore, pietà Cristo, pietà Cristo, pietà Signore, pietà Signore, pietà Cristo, ascoltaci Cristo, ascoltaci Cristo, esaudiscici Cristo, esaudiscici S. Egidio prega per noi Vero cristiano Testimone di Cristo Amante dell Eucaristia Seguace di Cristo Figlio spirituale di San Francesco Vero frate minore Frate obbediente Frate ricco di amore Umile e casto Innamorato del presepe Devotissimo di Maria Devoto di S. Giuseppe Povero con i poveri Ultimo con gli ultimi Angelo della pace Modello di dolcezza Consolatore delle famiglie 15

16 Protettore dei bambini Amabile benefattore Amico dei poveri Grande e potente taumaturgo Fiducioso nella Provvidenza Operatore di carità Vanto e orgoglio di Taranto Compatrono della città bimare Consolatore di Napoli Fulgida gloria dell Ordine francescano Gemma preziosa del Salento Santo della Chiesa di Dio Aiuto per chi ricorre a te Conforto per chi ti invoca Speranza per gli sfiduciati 10. Per la memoria settimanale (Venerdì) Questa memoria settimanale si compie presso la Chiesa di S. Pasqualeini Taranto. Terminata la celebrazione Eucaristica ci si reca in processione all altare di S. Egidio cantando le Litanie della Beata Vergine Maria, si incensa e si canta il seguente inno litanico: Signor della gloria, / Signore del cielo grazie per l umile / Egidio fedel. Tu uomo evangelico d ogni virtù Egidio modello d amore a Gesù, seguace del pover Francesco quaggiù, tu vita eroica insegni e virtù. Signor della gloria Adora il Signore nell Ostia radiosa, la Madre di Dio implora copiosa. Amate, amate il Signore, a noi ripete Egidio ogni ora. Signor della gloria Di Taranto gloria e vanto sei tu, per Taranto implora le grazie a Gesù. Trionfi la fede, la speme e l amor, nell umile attesa d eterno splendor. Signor della gloria 16

17 C. Prega per noi, o glorioso S. Egidio. T. Perché siamo resi degni delle promesse di Cristo C. O Dio, che in Sant'Egidio Maria ci hai dato un mirabile esempio di semplicità e umiltà, concedi anche a noi di vivere fedelmente la nostra vocazione, per giungere alla perfetta carità che ci hai proposto nel tuo Figlio. Egli è Dio e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. 11. Supplica 1. Sant Egidio carissimo, nel giorno della tua festa eleviamo la nostra lode a Dio, che nella tua vita ha voluto manifestare i tesori della sua onnipotenza e del suo amore. Ammiriamo la grande fede che manifestasti dai primi anni della tua vita, fino al momento del tuo transito al cielo. Questa fede intensificò ogni giorno la tua relazione d amore con Dio e ti spinse ad amare il prossimo. La fede ti rese c ostante nella preghiera e ti introdusse nella comprensione delle verità rivelate, in modo particolare introdusse nel mistero della dell Eucaristia. La fede matura ti consentì di abbracciare la vita religiosa francescana e ti accompagnò nell esercizio della virtù cristiane tipiche della consacrazione totale a Dio. Ottieni anche a noi, Sant Egidio una fede viva e operosa, fondamento, affinché le nostre opere siano degne della vita eterna. 2. Sant Egidio, il tuo tipico e amabile sorriso è segno della grande speranza da cui fosti animato. Tu, avendo rinunziato, per amore della serafica povertà, ai beni terreni, guardavi sempre al cielo; perciò la tua vita fu un pellegrinaggio verso la Patria eterna. Allontanasti con forza ogni desiderio di gloria terrena e la Croce gloriosa di Cristo fu il centro del tuo cuore tutto raccolto in Dio. Anche la morte accogliesti con quella serena fiducia che essa ti avrebbe introdotto nella vita eternamente beata. Ottieni anche a noi, Sant Egidio, la grazia di vivere in questo mondo nel segno luminoso della speranza cristiana che è certezza dei beni futuri. 3. Sant Egidio, tu sei per noi modello di carità, che si manifestò in te come amore divino, dal giorno in cui ti accostasti per la prima volta all Eucaristia, fino al momento della morte, quando chiedesti e ricevesti con santo fervore Gesù, prima di passare al cielo. Il silenzio interiore, la purezza del cuore e la lotta contro il maligno custodirono e accrebbero in te l amore. Per amore fosti fedele a Dio e alla tua vocazione religiosa. L amore ti fece onorare il Nome santo di Dio e i suoi divini voleri. L amore a Cristo crocifisso ti avvicinò a tutti i drammi umani che incontravi nel tuo quotidiano cammino. Amate Dio, amate Dio, dicevi a tutti. Lo stesso ripeti anche a noi affinché, amando Dio sopra ogni cosa, possiamo ricevere da lui la grazia di goderlo eternamente in cielo. 4. Sant Egidio, amico dei poveri e consolatore degli afflitti, mai ti rifiutasti di correre là dove era necessario portare il vangelo, la pace nella famiglia e la gioia nei cuori. 17

18 Il Signore compì numerosi miracoli per la tua preghiera di intercessione, per cui ricevesti il titolo di taumaturgo e compatrono della città di Taranto. Ottieni anche a noi la conversione del cuore. Per la santità della tua vita, frutto dell esercizio delle virtù cristiane, tu, figlio della terra Salentina, sei gloria dell Ordine Francescano. Fà che anche noi imitiamo il tuo esempio e sperimentiamo la tua protezione a difesa di quanto minaccia l autenticità della nostra vita cristiana. Dal cielo, ove il Signore ti ha glorificato, prega per noi, affinché possiamo elevare, con la nostra vita, un inno di lode e di ringraziamento alla Santissima Trinità. 12. La Preghiera del Rosario L Angelo del Signore L Angelo del Signore portò l annuncio a Maria. Ed ella concepì per opera dello Spirito Santo. Ave, o Maria Eccomi, sono la serva del Signore. Si compia in me la tua parola. Ave, o Maria E il Verbo si fece carne. E venne ad abitare in mezzo a noi. Ave, o Maria Prega per noi, santa Madre di Dio. E saremo degni delle promesse di Cristo Preghiamo Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre; tu, nell annuncio dell angelo ci hai rivelato l incarnazione del tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce guidaci alla gloria della risurrezione. Per Cristo nostro Signore. Amen. Regina dei cieli (nel tempo pasquale) Regina dei cieli, rallegrati, alleluia! Cristo, che hai portato nel grembo, alleluia! E risorto, come aveva promesso, alleluia! Prega il Signore per noi, alleluia! Rallegrati, Vergine Maria, alleluia! Il Signore è veramente risorto, alleluia! Preghiamo O Dio, che nella gloriosa risurrezione del tuo Figlio 18

19 Hai ridato la gioia al mondo intero, per intercessione di Maria Vergine concedi a noi di godere la gioia della vita senza fine. Per Cristo nostro Signore. Amen. I Misteri del Rosario Misteri della gloria (lunedì e sabato) 1 - L Angelo porta l annuncio a Maria 2 - Maria fa visita alla cugina Elisabetta 3 - Gesù nasce a Betlemme 4 - Gesù è presentato al Tempio 5 - Gesù è ritrovato nel Tempio Misteri del dolore (martedì e venerdì) 1 - Gesù nell orto degli ulivi 2 - Gesù è flagellato 3 - Gesù è coronato di spine 4 - Gesù porta la croce 5 - Gesù muore sulla croce Misteri della luce ( giovedì ) 1 - Gesù riceve il Battesimo al Giordano 2 - Gesù si rivela alle nozze di Cana 3 - Gesù annuncia il Regno di Dio 4 - Gesù si trasfigura e manifesta la sua gloria 5 - Gesù istituisce l Eucaristia Misteri della gloria (mercoledì e domenica) 1 - Gesù risorge dalla morte 2 - Gesù ascende al cielo 3 - Lo Spirito Santo discende su Maria e sugli Apostoli 4 - Maria è assunta in cielo 5 - Maria è coronata regina Litanie della Beata Vergine Maria Signore, pietà! Cristo, pietà! Signore, pietà! Santa Maria Santa madre di Dio Santa Vergine delle vergini Madre di Cristo Madre della Chiesa Madre della divina grazia Madre purissima Madre castissima Madre sempre vergine Madre immacolata Signore pietà! Cristo, pietà! Signore, pietà! Prega per noi 19

20 Madre degna d amore Madre ammirabile Madre del buon consiglio Madre del Creatore Madre del Salvatore Vergine prudente Vergine degna di onore Vergine degna di lode Vergine potente Vergine clemente Vergine fedele Specchio di perfezione Sede della Sapienza Fonte della nostra gioia Tempio dello Spirito Santo Tabernacolo dell eterna gloria Dimora consacrata a Dio Rosa mistica Torre della santa città di Davide Fortezza inespugnabile Santuario della divina presenza Arca dell alleanza Porta del cielo Stella del mattino Salute degli infermi Rifugio dei peccatori Consolatrice degli afflitti Aiuto dei cristiani Regina degli angeli Regina dei patriarchi Regina dei profeti Regina degli apostoli Regina dei martiri Regina dei confessori della fede Regina delle vergini Regina di tutti i santi Regina concepita senza peccato Regina assunta in cielo Regina del santo rosario Regina della famiglia Regina della pace Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, perdonaci, Signore Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, ascoltaci. Signore Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi. V. Prega per noi, santa Madre di Dio. R. E saremo degni delle promesse di Cristo. Preghiamo 20

21 O Dio, il tuo unico Figlio ci ha procurato i beni della salvezza eterna con la sua vita, morte e risurrezione: a noi che abbiamo meditato questi misteri, concedi di imitare ciò che essi contengono e di raggiungere ciò che essi promettono. Per Cristo nostro Signore. Amen. Liturgia Francesco Antonio Panfilio nacque a Taranto il 16 novembre Dopo aver duramente lavorato per aiutare la propria famiglia di modesta condizione, presto privata dalle cure paterne, entrò nell'ordine francescano dei Frati Minori a Galàtone (Lecce) il 27 febbraio 1754 e assunse il nome di Egidio Maria. Trasferito nel Convento di san Pasquale a Chiaia in Napoli, esercitò per cinquant'anni un proficuo apostolato che incise profondamente sulla vita religiosa della città. Illustre per virtù, semplicità e miracoli, morì il 7 febbraio 1812 e fu sepolto nella Chiesa di san Pasquale a Chiaia. Fu beatificato nel 1888 del Papa Leone XIII e canonizzato il 2 giugno 1996 da Papa Giovanni Paolo II. SANTA MESSA La festa di S. Egidio Maria, compatrono di Taranto, si celebra il 7 febbraio ANTIFONA D'INGRESSO II Signore è mia parte di eredità e mio calice; nelle tue mani è la mia vita. Per me la sorte è caduta su luoghi meravigliosi, magnifica è la mia eredità. (Sal 15, 5-6) COLLETTA vi sia la cxarità Orazione O Dio, che in S. Egidio Maria ci hai dato un mirabile esempio di amore al Santissimo Sacramento dell'eucaristia, di devozione per il Natale del Redentore e per la Vergine Madre di Dio, concedi a noi di poter contemplare il volto di Cristo e di saperci accostare ai fratelli con carità e tenerezza. Per il nostro Signore. PRIMA LETTURA Al di sopra di tutte queste cose rivestitevi della carità Dalla prima lettera di San Paolo apostolo ai Colossesi 3,12-17 Fratelli, scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri, se qualcuni avesse di che lamentarsi nei riguardi di un altro. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della carità che le unisce in modo perfetto. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie. 21