INTERVENTO PER IL 72 ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE E DELLA FINE DEL SECONDO CONFLITTO MONDIALE 25 APRILE 2017.

Transcript

1 INTERVENTO PER IL 72 ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE E DELLA FINE DEL SECONDO CONFLITTO MONDIALE 25 APRILE Cari concittadini, rappresentanti della comunità, autorità civili e militari, rappresentanti dei combattenti e reduci, associazioni d arma e del volontariato, oggi stiamo celebrando la ricorrenza del 72 anniversario della liberazione. Oggi con noi sono presenti questi giovani delle nostre scuole, componenti del Consiglio comunale dei ragazzi, che forse non hanno ancora nemmeno affrontato sui testi scolastici i fatti storici che portarono a quel 25 aprile 1945 di cui oggi facciamo memoria. Difficilmente possono aver ascoltato la narrazione di donne ed uomini che quei fatti li hanno vissuti in prima persona. E altrettanto vero che gran parte della popolazione, che oggi gode del giorno festivo, conserva solo un scialbo ricordo dei motivi per 1

2 cui si è deciso che questa data dovesse essere commemorata. Cari ragazzi, il 25 aprile per il nostro Paese, segna convenzionalmente la data in cui cessò la seconda guerra mondiale e viene festeggiata la liberazione. Ma cos è la liberazione? Più che una liberazione da chi, per questo basterebbe la definizione di cessazione delle ostilità, a mio avviso l accento va posto sulla liberazione da cosa! Anche la data sembra voler sottolineare in qualche modo questo fatto. Il 25 aprile coincide infatti con la festa di San Marco. San Marco emblema e vessillo della Serenissima Repubblica, emblema e vessillo di libertà. In quella data 72 anni fa avvenne la sconfitta delle ideologie che avevano voluto comprimere le libertà e violare la dignità stessa dell essere umano, portando all esplosione del conflitto bellico. 2

3 A queste ideologie totalitarie, ne sopravvisse una che dopo aver privato fino agli anni 90 del secolo scorso, delle medesime libertà gran parte della popolazione che viveva oltre cortina, collassò su se stessa. Ecco cosa abbiamo recuperato. Ecco da cosa ci siamo liberati quel 25 aprile. Oggi quindi, pieni di riconoscenza per chi allora combatté e perse anche la vita in una lotta cruenta per garantirci il bene supremo della libertà, dobbiamo festeggiare questa ricorrenza. Ma dobbiamo fermarci a questo? Dal mio punto di vista assolutamente no! Oggi come allora, le nostre libertà, di cui appieno non riusciamo più a comprendere l importanza, come avviene per tutte le cose che già possediamo, fin quando non ne veniamo privati, oggi come allora queste libertà sono minacciate. Sono minacciate da nemici interni ed esterni. 3

4 Interni alla nostra società, da chi vorrebbe conformare le nostre scelte alle logiche di grandi oligarchie economiche, finanziarie e di potere, da chi ci vorrebbe sudditi consumatori e perché no anche sudditi elettori. Ci vorrebbero uomini che, sopiti da un presunto e diffuso benessere, non badassero più al governo del proprio futuro. La ricorrenza di libertà odierna deve essere come lo squillo delle campane che ci ridestano al giorno che nasce. Vi sono poi nemici che minacciano invece tutta la nostra società, il nostro sistema di valori, le nostre regole di convivenza e coi quali, ahimè, forse non abbiamo ancora compreso di essere in un conflitto aperto. Viviamo ancora l illusione del Questi nemici sono i terroristi islamici, dei quali quotidianamente conosciamo le nefandezze ed i crimini. Come avvenne negli anni 40 serve la seria volontà di andare ad eradicare questo cancro, ovunque esso si trovi, che minaccia, come avvenuto coi totalitarismi, la libertà e la 4

5 dignità stessa dell essere umano. Oggi come allora, i cittadini che vogliono la difesa di questi valori, fortunatamente non sono soli. Sono quotidianamente affiancati dal lavoro prezioso quanto silenzioso degli uomini e delle donne delle forze armate, delle forze di polizia e di tutti coloro che ci consentono di godere, anche se minacciate, delle nostre libertà, conquistate dal sangue di tanti valorosi. A tutti loro il nostro sempre vivo ringraziamento. Certi quindi di non essere soli in questa rinnovata lotta a difesa delle libertà, da coloro che le minacciano, siano essi elementi endogeni o esogeni alla nostra società, risvegliati dal richiamo del 25 aprile, vigiliamo per poter consegnare intatto questo patrimonio alle generazioni future. Viva san Marco. Buon 25 aprile! Grazie. 5

6 Roberto Paolo Ferrari Sindaco di Oggiono 25 APRILE Ecco, la guerra è finita. Si è fatto silenzio sull Europa. E sui mari intorno ricominciano di notte a navigare i lumi. Dal letto dove sono disteso posso finalmente guardare le stelle. Come siamo felici. A metà del pranzo la mamma si è messa improvvisamente a piangere per la gioia, nessuno era più capace di andare avanti a parlare. Che da stasera la gente ricominci a essere buona? Spari di gioia per le vie, finestre accese a sterminio, tutti sono diventati pazzi, ridono, si abbracciano, i più duri tipi dicono strane parole dimenticate. Felicità su tutto il mondo è pace! Infatti quante cose orribili passate per sempre. 6

7 Non udremo più misteriosi schianti nella notte che gelano il sangue e al rombo ansimante dei motori le case non saranno mai più così immobili e nere. Non arriveranno più piccoli biglietti colorati con sentenze fatali, Non più al davanzale per ore, mesi, anni, aspettando lui che ritorni. Non più le Moire lanciate sul mondo a prendere uno qua uno là senza preavviso, e sentirle perennemente nell aria, notte e dì capricciose tiranne. Non più, non più, ecco tutto; Dio come siamo felici. (D. Buzzati) 7