AUTOSTIMA e l'immagine del SE' nel bambino e nell'adolescente. Dott.ssa Barbara Tonin Psicoterapeuta Analista Junghiana

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1 AUTOSTIMA e l'immagine del SE' nel bambino e nell'adolescente Dott.ssa Barbara Tonin Psicoterapeuta Analista Junghiana

2 PERCHÉ PENSIAMO CHE AVERE AUTOSTIMA SIA IMPORTANTE?

3 AUTOSTIMA E' la considerazione che un individuo ha di sé stesso, il valore e il giudizio che si attribuisce, ciò che pensa di contare come persona.

4 La fiducia in sé è presente in ognuno di noi fin dalla nascita perciò va preservata e coltivata nei bambini che crescono e può essere ritrovata in chi l'ha persa.

5 IL LIVELLO DI AUTOSTIMA VARIA A SECONDA DELL'ETÀ. Nei bambini in età prescolare non possiamo parlare di autostima vera e propria perché non hanno la necessità di confrontarsi con gli altri o migliorare se stessi (bambino egocentrico). Il bambino vive nel presente. In età scolare l'autostima diventa presente nella vita della persona in misura sempre maggiore. Nell'adolescenza tende a oscillare tra il basso e l'alto in maniera piuttosto frequente.

6 Se l'autostima è gonfiata artificialmente attraverso una svalutazione degli altri, la fiducia in sé sarà falsata. Se la stima di sé dipende dai giudizi degli altri, la fiducia in sé stessi sarà scarsa perché si mette la valutazione della propria persona nelle mani degli altri. Se l'autostima è fondata sulla fiducia in sé stessi, allora il legame sarà forte.

7 In che modo possiamo aiutare i nostri figli a mantenere la fiducia in sé stessi che hanno alla nascita? Aiutandoli a coltivarla e a costruirla attraverso il rapporto con noi e il mondo. Per il bambini il rapporto con l'altro è fondamentale.

8 RISPONDERE AI BISOGNI FONDAMENTALI DEI BAMBINI

9 1) SVILUPPARE COSTANTI RELAZIONI DI ACCUDIMENTO. I bambini hanno bisogno di dar per scontata la disponibilità dei genitori;devono avere la certezza di poter contare su una base sicura fino all'adolescenza.

10 La relazione di accudimento deve essere basata su uno scambio empatico.

11 2)IL BISOGNO DI ESPERIENZE MODELLATE SULLE DIFFERENZE INDIVIDUALI. Le giuste esperienze possono aprire la serratura della natura e aiutare i bambini ad esprimere il loro potenziale.

12 3)IL BISOGNO DI ESPERIENZE APPROPRIATE AL GRADO DI SVILUPPO.

13 4)IL BISOGNO DI DEFINIRE DEI LIMITI, DI FORNIRE UNA STRUTTURA. Disciplina vuol dire insegnamento non punizione.

14 OBIETTIVO A LUNGO TERMINE AUTODISCIPLINA

15 VIDEO

16 Presupposto indispensabile affinché il bambino possa credere in sé è che i genitori credano in lui. Cosa succede quando il bambino delude le aspettative del genitore?

17 Se c'è qualcosa che vogliamo cambiare nel bambino dovremmo esaminarlo bene e vedere se non è un qualche cosa che faremmo meglio a cambiare in noi stessi. Carl Gustav Jung

18 IL BAMBINO MODELLA IL PROPRIO SÉ: Imitando i genitori. Rispecchiandosi in ciò che i genitori gli rimandano. Imparando a valorizzare le proprie doti e talenti ed accettare le frustrazioni e i propri limiti.

19 PAROLE O FRASI DA EVITARE Non arriverai mai da nessuna parte con questo comportamento. Capirai quando sarai grande. Te l'avevo detto. (Sapevo che avresti fallito) Sei un buono a nulla. Dovresti vergognarti. Non ti voglio bene quando sei così maleducato. Sei una bambina cattiva. Come puoi essere così stupido.

20 IO NON VALGO NIENTE E' possibile che il bambino sia stato continuamente svalutato e non crede alle sue capacità Il bambino ha varie difficoltà effettive, a scuola per esempio, e sente che il suo valore o meno, dipende da questo. Il bambino è troppo perfezionista.

21 SONO UN INCAPACE Il bambino non accetta di sbagliare Non prova neanche Si arrende dopo una serie di insuccessi

22 COSA FARE? Chiedersi a cosa è dovuta la reazione negativa di fronte all'insuccesso. Limiti oggettivi Sottovalutazione delle proprie possibilità Richiesta a sé troppo alta

23 Rassicurare il bambino sul piano emotivo Affrontare il problema da un punto di vista pratico Limiti dovuti all'età? Sottovaluta le sue possibilità: trovare il modo di trasmettergli il gusto il piacere e il divertimento Il problema è il perfezionismo? Insegnare la tolleranza alle frustrazioni.

24 Il problema non sono gli errori ma il significato che gli attribuiamo. Infondere il coraggio del tentare e di sbagliare, accettare se stessi nel trionfo e nella sconfitta. Piantiamo il seme della sicurezza di sé.

25 RAPPORTO CON IL CORPO NON MI PIACCIO MI SENTO MENO BELLO MI PRENDONO IN GIRO PERCHE' SONO BASSO, GRASSO, ECC.

26 COSA FARE? RASSICURARE VALORIZZARE CIO' CHE LI DISTINGUE DAGLI ALTRI

27 LA COLPA E' SE SI COMPIE UN ERRORE DELIBERATAMENTE PER FARE DEL MALE. I GENITORI SONO RESPONSABILI PER LE SCELTE CHE COMPIONO, DEVONO CHIEDERSI CHE CONSEGUENZE AVRANNO. NON E' POSSIBILE NON FARE ERRORI MA E' POSSIBILE RICONOSCERLI, CORREGGERLI, CERCARE DI LIMITARLI. METTERSI IN DISCUSSIONE

28 Essere i migliori genitori che possiamo essere non perfetti, non esiste il genitore perfetto.

29 AUTOSTIMA COMPOSTA DA MOLTI ELEMENTI: Il grado di accettazione di sé stessi La sensazione di poter agire e di avere alternative Il sentirsi capaci

30 L' autostima è sempre legata alla dinamica di crescita della personalità, a quel processo complesso ed affascinante che Jung definiva "individuazione", vale a dire sano riferimento al proprio Sé..

31 BIBLIOGRAFIA - L'autostima nei bambini di France Frascarolo Moutinot, Vallardi Editore, E ora basta di Alberto Pellai, Feltrinelli, I bisogni irrinunciabili dei bambini di T. Berry Brazelton, Stanley I. Greenspan, Cortina Editore, 2001

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