Il fatto tipico: dalla teoria oggettiva alla teoria oggettiva e soggettiva
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1 1/5 Il fatto tipico: dalla teoria oggettiva alla teoria oggettiva e soggettiva legalmenteinformati.it/fatto-tipico/ March 19, 2019 Il fatto tipico è il primo elemento costitutivo del reato. Costituisce il primo grado di imputazione del fatto storico al suo autore. Si traduce in un giudizio di corrispondenza tra il fatto storico e una fattispecie astratta di reato. Risponde, in tal senso, all'esigenza di non essere puniti per fatti che non siano previsti come reato dalla legge. Il giudizio di tipicità deve, d altro canto, avere ad oggetto un fatto umano che si è estrinsecato nella realtà oggettiva. Risponde, sotto questo profilo, all'istanza propria del principio di materialità per cui non si può essere puniti per meri propositi interiori. Quello che rileva per il diritto penale è il fatto umano che si estrinseca nella realtà oggettiva e che sia conforme al fatto di reato descritto da una data norma incriminatrice. In caso contrario, siamo al di fuori del penalmente rilevante. A seconda del tipo di reato, di mera condotta o di evento, il fatto tipico, nel suo contenuto minimo, si compone quindi:
2 2/5 della condotta dell evento del nesso di causalità tra condotta ed evento. Teoria oggettiva del fatto Questo contenuto minimo del fatto tipico rispecchia l impostazione oggettiva che ne sta a monte. Questa impostazione è largamente diffusa nella dottrina e nella prassi giurisprudenziale. La tendenza è quella di distinguere nettamene tra elemento oggettivo del reato ed elemento soggettivo. Il fatto tipico avrebbe, quindi, un contenuto puramente oggettivo. Si tratta di un impostazione che ha le sue radici storiche nei primi anni del novecento e che era largamente influenzata dalle correnti scientifico positivistiche allora dominanti. Di qui, il fatto tipico viene ricostruito in chiave puramente oggettiva. La condotta, intesta in senso naturalistico causale ne costituisce l asse portante e, nei reati di evento, si collega all'evento naturalisticamente inteso. Anche il nostro codice penale sembra risentire di questa impostazione di fondo. L art. 40 c.p. parla infatti di evento dannoso o pericoloso come conseguenza o risultato dell azione od omissione. OBIEZIONI ALLA RICOSTRUZIONE DEL FATTO TIPICO IN CHIAVE PURAMENTE OGGETTIVA Una prima obiezione alla ricostruzione in termini oggettivi del fatto tipico si incentra sul dolo specifico. Molte fattispecie di reato sono, infatti, descritte facendo riferimento alla finalità propria della condotta. La finalità della condotta, in molti casi, è l elemento che consente di distinguere una fattispecie di reato dall altra. Ad esempio, il reato di ratto a fine di libidine poteva essere distinto dal reato di ratto a fine di matrimonio solo partendo dal dolo specifico. In questi casi, il fatto tipico aveva, sicuramente, un contenuto soggettivo. Questo elemento soggettivo serve a conferire al fatto quella carica di disvalore giuridico e sociale che è quella in ragione del quale è stato previsto come quel dato reato e punito con quella data pena. In entrambe le fattispecie di reato abbiamo un identico contenuto oggettivo. Il soggetto attivo infligge alla persona sottoposta alla sua autorità una sofferenza fisica o morale. Nonostante questo elemento comune, i due reati sono puniti con pene molto diverse: fino a 6 mesi il primo, da 2 a 6 anni il secondo. In realtà, quello che muta tra i due reati è il disvalore del fatto tipico.
3 3/5 Ciò che imprime al fatto un disvalore più grave è la finalità per cui viene inflitta la sofferenza alla persona sottoposta alla propria autorità. Nel reato di abuso dei mezzi di correzione, il soggetto attivo del reato ha agito con lo scopo di educare il soggetto passivo. Nel reato di maltrattamenti in famiglia, la finalità del soggetto attivo è quella di porre in condizione di prostrazione fisica e/o psichica il soggetto passivo. E ciò a prescindere dal qualunque finalità educativa. Il fatto tipico dei due reati quindi è connotato anche sotto il profilo soggettivo, riuscendo, altrimenti, difficile distinguere le due figure di reato. La finalità della condotta consente di comprendere il diverso trattamento sanzionatorio delle due fattispecie di reato nonostante un identico contenuto oggettivo delle stesse. ULTERIORE SVILUPPO NELLA TEORIA DEL FATTO TIPICO OGGETTIVO E SOGGETTIVO In realtà, è, ormai, largamente diffuso sia in dottrina che nella giurisprudenza il convincimento che il dolo specifico rientri nel fatto tipico. Resta il nodo centrale della questione: se nel fatto tipico debba rientrare anche il dolo e la colpa. Teoria della doppia funzione del dolo e della colpa. L elemento soggettivo del reato, per alcuni autori, ha una doppia funzione: opera sul piano della tipicità per improntare la carica offensiva del fatto oggettivo, ed opera sul piano della colpevolezza. Teoria del dolo e della colpa come elementi del fatto tipico. Altri autori sostengono, invece, che l elemento soggettivo del reato sia elemento proprio del fatto tipico. Ricadute sul piano processuale della diversa impostazione. Si noti che questa differente impostazioni ha ricadute notevoli sul piano pratico. Per chi ritiene che dolo e colpa sono elementi del fatto tipico, il fatto commesso senza dolo o colpa dovrà, in quanto fatto non tipico, condurre ad un assoluzione perché il fatto non sussiste. Diversamente, per chi esclude che l elemento soggettivo appartenga al fatto tipico, l imputato dovrà essere assolto perché il fatto non costituisce reato. Per completezza, va rilevato che quest ultima continua ad essere l impostazione largamente diffusa nella giurisprudenza. LA TEORIA DEL DOLO E DELLA COLPA COME ELEMENTI DEL FATTO TIPICO Nondimeno, le argomentazioni di chi include il dolo e la colpa nel fatto tipico sono particolarmente interessanti e, personalmente, convincenti.
4 4/5 L obiezione più ricorrente alla teoria in esame. Una delle obiezioni a questa teoria oggettiva e soggettiva del fatto tipico riguarda il timore che l inclusione dell elemento soggettivo nel fatto tipico possa erodere la funzione di garanzia propria della tipicità. Il rischio paventato è che in tal modo si finisca per rendere incerta la linea di confine tra sfera del lecito e dell illecito penale. Questa funzione di garanzia è piena quando si fonda su un dato empiricamente riscontrabile come il fatto tipico oggettivo. Perde consistenza quando si introducono elementi soggetti nel fatto. L oggettivizzazione dell elemento soggettivo nel fatto tipico Questa obiezione viene confutata facendo notare che l elemento soggettivo, in realtà, serve proprio a rafforzare la funzione di garanzia della tipicità. Il dolo e la colpa rientrano nelle ragioni che hanno indotto il legislatore ha punire con una certa pena determinati fatti umani e non altri. Sono elementi soggettivi che contribuiscono a meglio specificare il significato di disvalore oggettivo del fatto tipico. In tal modo, gli elementi soggetti si oggettualizzano nel fatto tipico di cui fanno parte integrante. Prendiamo, ad esempio il fatto tipico dell'omicidio doloso. Dal punto di vista oggettivo, l'omicidio consiste nel cagionare la morte di un uomo. Ma il fatto tipico, oggettivamente inteso, è proprio anche dell'omicidio colposo e dell'omicidio preterintenzionale. Il legislatore ha previsto tre fattispecie di omicidio. In tutte e tre, il fatto, oggettivamente inteso, si traduce nel cagionare la morte di un uomo. Ma se il fatto oggettivo è identico per tre fatti tipici di omicidio puniti con pene diverse, ne deriva che il criterio di distinzione è dato dall'elemento soggettivo. L azione di chi agisce con la consapevolezza e la volontà di cagionare la morte di un uomo ha una carica offensiva molto grave e giustifica il relativo trattamento sanzionatorio. L azione di chi agisce senza la detta consapevolezza o volontà ha una carica offensiva inferiore e giustifica il diverso trattamento sanzionatorio. Il che significa che il fatto viene descritto e tipizzato sia nei suoi elementi oggettivi ma anche nei suoi elementi soggettivi. L elemento soggettivo, unitamente agli elementi oggettivi, contribuisce a descrivere il fatto tipico come fatto offensivo di un dato bene o interesse. E' grazie all'elemento soggettivo che si riesce a comprendere le ragioni del diverso trattamento sanzionatorio previsto dal legislatore per fatti oggettivamente identici. In conclusione, quindi, secondo questa teoria sono elementi del fatto tipico: la condotta l evento il rapporto di causalità
5 5/5 e l elemento soggettivo. ULTERIORI SVILUPPI: L OFFESA COME ELEMENTO DEL FATTO TIPICO Larga parte della dottrina, ritiene che, ulteriore elemento costitutivo, del fatto tipico sia l offensività. Questa conclusione è propria, in particolare, sia di chi ritiene che dolo e colpa abbiano una duplice funzione, sia di chi ritiene che operino sul piano della sola tipicità. L idea è che il fatto è tipico in quanto corrisponda, sotto il profilo oggettivo e soggettivo, alla fattispecie astratta di reato ed in quanto sia offensivo del bene o interesse tutelato dalla norma incriminatrice. La premessa di fondo è che il fatto tipico oltre a soddisfare le istanze del principio di legalità, soddisfi anche, ed ancor prima, le istanze del principio di frammentarietà e di estrema ratio della sanzione penale. La tipicità, quindi, assolve anche la funzione di circoscrivere specifiche forme di aggressione ai beni ritenuti meritevoli di tutela penale. Questo significa che il fatto tipico è tale in quanto, oltre a corrispondere alla fattispecie astratta di reato, sia anche offensivo del bene o interesse tutelato dalla norma incriminatrice. Un fatto corrispondente ad una fattispecie astratta di reato ma non offensivo è solo apparentemente tipico. Il significato di un fatto, oggettivamente corrispondente alla fattispecie astratta di reato, ma non offensivo non è quello proprio del fatto tipico. Quest ultimo riflette, infatti, una determinata modalità di condotta ritenuta meritevole della sanzione penale per la sia carica offensiva del bene o interesse che il legislatore ha voluto tutelare penalmente. In quest ottica, quindi, il fatto tipico è un fatto umano, corrispondente alla fattispecie astratta di reato, offensivo del bene o interesse tutelato dalla norma incriminatrice.
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