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1 of. arch. Robe pro LiGhTING LeCTuRES Università degli Studi Roma 3 18 maggio 2018 Offices -Part 2

2 pro of. arch. Robe METODOLOGIE QUALITATIVE DI ILLUMINAZIONE REQUISITI QUALITATIVI CLASSICI Sufficiente livello d illuminazione (lux) Brillanze distribuite armoniosamente REQUISITI QUALITATIVI NUOVI Cambiamento delle situazioni di luce Variazioni individuali Limitazione dell abbagliamento (UGR) Efficienza energetica Assenza di riflessioni Buona ombreggiatura Giusta colorazione Integrazione della luce diurna Luce come elemento caratterizzante dell ambiente Resa cromatica adeguata (IRC) 2

3 pro of. arch. Robe L. 81/08 CONCETTI ILLUMINOTECNICI e NORMATIVE UNI COMPITO VISIVO SICUREZZA (PRESTAZIONI VISIVE) SALUTE (IGIENE VISIVA ) BENESSERE (COMFORT VISIVO) LUMINANZA CONTRASTI DURATA DELLA PRESTAZIONE DIMENSIONE OGGETTI VISIBILITA DETTAGLI NUMERO DI OGGETTI PRESENTI (ERGONOMIA DELLA VISIONE)

4 of. arch. Robe pro CONCETTI ILLUMINOTECNICI e NORMATIVE ILLUMINAZIONE D. LGS. 81/08 4

5 pro of. arch. Robe CONCETTI ILLUMINOTECNICI e NORMATIVE Titolo II Allegato IV Requisiti Luoghi di Lavoro Illuminazione i naturale ed artificiale i dei luoghi di lavoro A meno che non sia richiesto diversamente dalle necessità delle lavorazioni e salvo che non si tratti di locali sotterranei, i luoghi di lavoro devono disporre di sufficiente luce naturale. In ogni caso, tutti i predetti locali e luoghi di lavoro devono essere dotati di dispositivi che consentano un illuminazione artificiale adeguata per salvaguardare la sicurezza, la salute e il benessere di lavoratori Gli impianti di illuminazione dei locali di lavoro e delle vie di circolazione devono essere installati in modo che il tipo d illuminazione previsto non rappresenti un rischio di infortunio per i lavoratori. 5

6 pro of. arch. Robe CONCETTI ILLUMINOTECNICI e NORMATIVE Titolo II Allegato IV Requisiti Luoghi di Lavoro Illuminazione naturale ed artificiale dei luoghi di lavoro I luoghi di lavoro nei quali i lavoratori sono particolarmente esposti a rischi in caso di guasto dell illuminazione artificiale, devono disporre di un illuminazione di sicurezza di sufficiente intensità Le superfici vetrate illuminanti ed i mezzi di illuminazione artificiale devono essere tenuti costantemente in buone condizioni di pulizia e di efficienza. 6

7 CONCETTI ILLUMINOTECNICI e NORMATIVE 7 prof. arch. Robe

8 pro of. arch. Robe CONCETTI ILLUMINOTECNICI e NORMATIVE Titolo II Allegato IV Requisiti Luoghi di Lavoro Illuminazione naturale ed artificiale dei luoghi di lavoro Gli ambienti, i posti di lavoro ed i passaggi devono essere illuminati con luce naturale o artificiale in modo da assicurare una sufficiente visibilità Nei casi in cui, per le esigenze tecniche di particolari lavorazioni o procedimenti, non sia possibile illuminare adeguatamente gli ambienti, i luoghi ed i posti indicati al punto al punto , 10 si devono adottare adeguate misure dirette ad eliminare i rischi derivanti dalla mancanza e dalla insufficienza della illuminazione 8

9 pro of. arch. Robe CONCETTI ILLUMINOTECNICI e NORMATIVE ILLUMINAZIONE DEI POSTI DI LAVORO NEGLI INTERNI NORMA UNI OBIETTIVI della NORMA UNI EN ILLUMINAZIONE ADEGUATA ED APPROPRIATA SVOLGIMENTO EFFICACE ED ACCURATO DEI COMPITI VISIVI MINIMO SFORZO E MINIMI ERRORI

10 pro of. arch. Robe CONCETTI ILLUMINOTECNICI e NORMATIVE VIDEOTERMINALI COMPITI SU CUI EVITARE RIFLESSIONI LETTURA DELLO SCHERMO LETTURA DEL TESTO STAMPATO SCRITTURA SU CARTA LAVORO SULLA TASTIERA EVITARE LE ZONE D INSTALLAZIONE CRITICHE

11 pro of. arch. Robe CONCETTI ILLUMINOTECNICI e NORMATIVE VIDEOTERMINALI NO SI

12 CONCETTI ILLUMINOTECNICI e NORMATIVE 12 prof. arch. Robe

13 pro of. arch. Robe CONCETTI ILLUMINOTECNICI e NORMATIVE ILLUMINAZIONE DEI POSTI DI LAVORO NEGLI INTERNI NORMA UNI UNI Parte 1: posti di lavoro in interni in vigore dal 1 luglio 2003, ma pubblicata in versione italiana dall UNI solo ad ottobre 2004, va a sostituire la vecchia UNI EN datata 1994 Illuminazione di interni con luce artificiale, i (non più in vigore dal 20 novembre 2003) andando a definire i criteri per una corretta progettazione illuminotecnica dei luoghi di lavoro ed introducendo alcuni concetti nuovi atti a migliorare la qualità dell illuminazione. i i

14 pro of. arch. Robe CONCETTI ILLUMINOTECNICI e NORMATIVE ILLUMINAZIONE DEI POSTI DI LAVORO NEGLI INTERNI NORMA UNI VERIFICHE Em (Illuminamento) U (Uniformità) Ra (Resa del colore della luce) K lampade (Temperatura di colore nella luce) UGR (Indice di abbagliamento molesto) Luminanza apparecchi Luminanze ambiente Contrasti (compito visivo ambiente)

15 pro of. arch. Robe UNI CONCETTI ILLUMINOTECNICI e NORMATIVE ILLUMINAZIONE DEI POSTI DI LAVORO NEGLI INTERNI NORMA UNI CONDIZIONI DI QUALITÀ DELL ILLUMINAZIONE Valori di illuminamento Uniformità di illuminamento Luminanze Distribuzione delle luminanze Distribuzione spettrale della luce Flicker Disegno di luci

16 pro of. arch. Robe CONCETTI ILLUMINOTECNICI e NORMATIVE ILLUMINAZIONE DEI POSTI DI LAVORO NEGLI INTERNI NORMA UNI Illuminamento mantenuto Ē m : è quel livello di luce che nella zona del compito visivo non si deve mai ridurre Zona del compito visivo: i livelli di illuminamento sono fissati per i differenti tipi di attività e vanno pertanto progettati di conseguenza. Se non si conosce l esatta disposizione delle attività, va progettato il medesimo livello d illuminamento per l intero ambiente oppure si fissa un area determinata dei posti di lavoro. La zona del compito visivo può essere orizzontale, verticale o anche inclinata Zona immediatamente circostante a quella della mansione visiva: qui l illuminamento potrà essere leggermente abbassato (ad es. 100 lux contro i 300 lux nella zona del compito visivo). 16

17 pro of. arch. Robe DEFINIZIONI: CONCETTI ILLUMINOTECNICI e NORMATIVE Fattore di manutenzione: Si ottiene moltiplicando il livello di illuminamento ad impianto nuovo per il fattore di manutenzione si ottiene l illuminamento mantenuto. Il fattore di manutenzione può essere calcolato individualmente; esso tiene conto del calo di flusso luminoso dovuto all invecchiamento e all usura di lampade, apparecchi e superfici perimetrali. Il programma di manutenzione (vale a dire i cicli di pulizia e di sostituzione delle lampade e dell impianto) deve essere documentato. Tratto da: Manuale illuminotecnico pratico Zumtobel 17

18 pro of. arch. Robe CONCETTI ILLUMINOTECNICI e NORMATIVE ILLUMINAZIONE DEI POSTI DI LAVORO NEGLI INTERNI NORMA UNI L ILLUMINAMENTO MANTENUTO DEVE ESSERE AUMENTATO QUANDO: il compito visivo è critico; gli errori sono costosi da correggere; l accuratezza o una maggiore produttività sono di grande importanza; la capacità visiva del lavoratore è minore del normale; id dettagli visivi i ihanno dimensioni i iinusualmente piccole o basso contrasto; t il compito visivo è svolto per un tempo inusualmente lungo. L ILLUMINAMENTO MANTENUTO PUÒ ESSERE DIMINUITO QUANDO: i dettagli del compito visivo hanno dimensioni inusualmente grandi o elevato contrasto; il compito è svolto per un tempo inusualmente breve. e Tratto da: Manuale illuminotecnico pratico Zumtobel 18

19 DEFINIZIONI: pro of. arch. Robe CONCETTI ILLUMINOTECNICI e NORMATIVE Uniformità U O Per svolgere le proprie mansioni visive e necessario che le differenze di luminanze non siano eccessive: pertanto non si deve scendere sotto un livello di uniformità U O = E min /Ē. Rapporto tra il valore minimo e medio degli illuminamenti di una superficie, il valore consigliato è >= 0,70 19

20 DEFINIZIONI: pro of. arch. Robe CONCETTI ILLUMINOTECNICI e NORMATIVE Indici di riflessione Gli indici di riflessione di oggetti e superfici perimetrali condizionano il modo in cui si percepisce un ambiente ed anche la luce riflessa, vale a dire l impressione di brillanza. La tabella degli indici di riflessione aiuta a quantificarli. 20

21 pro of. arch. Robe ILLUMINAZIONE DEI POSTI DI LAVORO NEGLI INTERNI NORMA UNI UNI DISTRIBUZIONE DELLE LUMINANZE Fattori di riflessione consigliati SOFFITTO PARETI PIANO DI LAVORO PAVIMENTO

22 pro of. arch. Robe CONCETTI ILLUMINOTECNICI e NORMATIVE La Norma UNI EN :2004 per le principali superfici di un ambiente, fattori di riflessione compresi tra gli intervalli riportati in Tabella RAPPORTI LIMITE DI LUMINANZA ALL INTERNO DEL CAMPO VISIVO: OGGETTO LUMINANZA Soffitto Da 0,6 a 0,9 Pareti Da 0,3 a 0,8 13t 1:3 tra la luminanza media delle aree immediatamente t circostanti la zona del compito visivo Piani di Da 0,2 a 0,6 lavoro 1:10tra la luminanza media delle zone più periferiche del campo visivo (pareti, soffitto, pavimento) e quella Pavimento Da 0,1 a 0,5 del compito 22

23 pro of. arch. Robe ILLUMINAMENTI SU SOFFITTI E PARETI ILLUMINAMENTO Se pareti e soffitti non sono illuminati l ambiente ricava a un effetto spiacevole. Viceversa e le superfici luminose migliorano di molto l atmosfera. Per questo motivo le norme EN impongono un illuminamento minimo di 30 o 50 lux* sui soffitti e di 50 o 75 lux* sulle pareti. Sarebbe bene, anzi, superare di molto tali valori e prevedere almeno 175 lux sulle pareti. * in uffici, aule, ospedali CONCETTI ILLUMINOTECNICI ILLUMINAMENTO CILINDRICO Ciò che fa riconoscere nel migliore dei modi le persone e gli oggetti e l illuminamento cilindrico (Ē Z ), direttamente legato al cosiddetto modellato. Negli ambienti dove si comunica, ad esempio, Ē Z dovrebbe essere sempre di almeno 150 lx. Il modellato è il rapporto fra illuminamento cilindrico ed orizzontale in un determinato punto. E consigliabile che tale rapporto sia compreso tra 0,3 e 0,6. Tratto da: Manuale illuminotecnico pratico Zumtobel 23

24 La presenza di eccessivi contrasti di luminanza può risultare affaticante per la visione a causa dell eccessiva luminosità di oggetti che riflettono la luce nel campo visivo dell osservatore Rapporto tra la zona del compito e lo sfondo compreso tra 1/3 e 3 Rapporto tra la zona del compito e le aree circostanti ti rientranti ti nel campo visivo i compreso tra 1/10 e 10 Poichè la luminanza influenza direttamente l adattamento dell occhio e quindi la qualità della visione è importante controllare la sua distribuzione all interno di un ambiente attraverso: 24

25 CONCETTI ILLUMINOTECNICI I valori di illuminamento tra l area oggetto del compito visivo e quelli della zona pro of. arch. Robe immediatamente circostante (intesa come fascia di almeno 0,5 m di larghezza intorno alla zona del compito all interno del campo visivo) non devono discostarsi eccessivamente per evitare l insorgere di affaticamento visivo e disturbi da abbagliamento. 25

26 CONCETTI ILLUMINOTECNICI Una buona progettazione deve prevedere sia all interno della zona del compito che in pro of. arch. Robe quella immediatamente circostante, una buona uniformità di illuminamento. In tali zone i rapporti tra l illuminamento minimo e medio non devono comunque essere inferiori a: 07 0,7 nell interno della zona del compito 0,5 nell interno delle zone immediatamente circostanti il compito visivo 26

27 pro of. arch. Robe ABBAGLIAMENTO CONCETTI ILLUMINOTECNICI ABBAGLIAMENTO è la sensazione visiva causata da una distribuzione sfavorevole delle luminanze e/o da contrasti eccessivi di luminanze nel campo visivo. Abbagliamento diretto (chiamato molesto) dovuto direttamente dalle sorgenti luminose, cioè dagli apparecchi di illuminazione o dalle finestre; Abbagliamento riflesso dovuto dalla riflessione della luce su oggetti e superfici che fanno da specchio (es. schermo di computer);

28 pro of. arch. Robe CONCETTI ILLUMINOTECNICI e NORMATIVE ILLUMINAZIONE DEI POSTI DI LAVORO NEGLI INTERNI NORMA UNI Valutazione dell abbagliamento Per valutare l abbagliamento di tutti i corpi illuminanti disposti in un ambiente, si ricorre al metodo UGR, come previsto dalla normativa EN Illuminazione dei luoghi di lavoro interni. A tale riguardo gli apparecchi più critici sono quelli a LED con singoli punti luce visibili e molto luminosi. Valori limite dell UGR sono previsti dalla UNI :2004 per ogni specifico tipo di interno, compito o attività visiva. Apparecchi d illuminazione classici per posti di lavoro al computer La normativa prevede che sotto un angolo di 65 la luminanza dell apparecchio sia inferiore a 3000 ovvero 1500 cd/m 2. 28

29 pro of. arch. Robe ILLUMINAZIONE DEI POSTI DI LAVORO NEGLI INTERNI NORMA UNI ABBAGLIAMENTO Generalmente i valori UGR per ogni apparecchio di sono forniti dal fabbricante e permettono di calcolare l i valori di UGR dello specifico impianto. Nel caso di impianti di illuminazione non recenti e dotati di corpi illuminanti sprovvisti di UGR, si può far riferimento alla Norma UNI 10380:1994. INDICE UGR 29 SENSAZIONE VAL SENSAZIONE VAL Intollerabile > 28 Appena Accettabile 19 Quasi Intollerabile 28 Accettabile 16 Fastidioso 25 Percepibile 13 Quasi Fastidioso 22 Appena Percepibile 10

30 of. arch. Robe pro ILLUMINAZIONE DEI POSTI DI LAVORO NEGLI INTERNI NORMA UNI INDICE UGR Abbagliamento Molesto Lb LUMINANZA DI SFONDO IN cd x m 2 calcolata con E indiretto / π (Ev SULL OCCHIO) L LUMINANZA DELLE PARTI LUMINOSE ω ANGOLO SOLIDO, IN STERADIANTI, DELLE PARTI LUMINOSE p INDICE DI POSIZIONE DI GUTH, CHE E FUNZIONE DELLO SCOSTAMENTO ANGOLARE RISPETTO ALL ASSE DELLA VISIONE, PER OGNI SINGOLO APPARECCHIO DI ILLUMINAZIONE (funzione di: d = distanza longitudinale s= distanza trasversale)

31 of. arch. Robe pro CONCETTI ILLUMINOTECNICI e NORMATIVE ILLUMINAZIONE DEI POSTI DI LAVORO NEGLI INTERNI NORMA UNI Tratto da: Manuale illuminotecnico pratico Zumtobel 31

32 Valutazione dell abbagliamento of. arch. Robe pro Il metodo della curva limite di luminanza serve a valutare la luminanza media di un apparecchio sotto un angolo che va da 45 a Negli uffici per esempio e accettato come valore massimo UGR = 19. Tale valore corrisponde a una curva limite di classe 1 per 500 lx. Il metodo della curva limite era quello utilizzato nella precedente normativa DIN 5035 per valutare l abbagliamento. 32 Tratto da: Manuale illuminotecnico pratico Zumtobel

33 of. arch. Robe pro BATWING CONCETTI ILLUMINOTECNICI MICROPRISMI Tratto da: Illuminare gli spazi R. Carratù D. Flaccovio Editore

34 of. arch. Robe pro CONCETTI ILLUMINOTECNICI e NORMATIVE Efficienza energetica negli edifici + EP T Per ottenere la certificazione energetica prevista dalla direttiva europea sull efficienza degli edifici, occorre calcolare anche i consumi dell illuminazione. L indicatore LENI (Lighting Energy Numeric Indicator) specifica il consumo energetico reale di un impianto illuminotecnico, espresso in kwh per metro quadrato ed anno. L indicatore LENI e calcolato in conformità alle normative EN (valutazione energetica di edifici requisiti energetici dell illuminazione). 34

35 of. arch. Robe pro CONCETTI ILLUMINOTECNICI e NORMATIVE Indicatore LENI (Lighting Energy Numeric Indicator) Senza entrare nel dettaglio dei singoli parametri, i fattori rilevanti da considerare sono: la potenza installata (P n ) moltiplicata per il tempo di utilizzo annuo di giorno (t D ) e di notte (t N ) ridotta dai fattori ( 1) per il comando basato sulla luce diurna (F D ), sulla segnalazione di presenza (F O ) e su una luce costante (F C ) (ad es. maitenance control) la superficie considerata (A) Al fattore LENI bisogna aggiungere l energia destinata Alla carica dell illuminazione di emergenza e quella consumata in standby. 35

36 of. arch. Robe pro ILLUMINAZIONE DEI POSTI DI LAVORO NEGLI INTERNI NORMA UNI

37 of. arch. Robe pro ILLUMINAZIONE DEI POSTI DI LAVORO NEGLI INTERNI NORMA UNI

38 pro of. arch. Robe NUOVI CONCETTI ILLUMINOTECNICI L energia elettrica impiegata per l illuminazione l ll incide, secondo stime della IEA (International Energy Agency), per circa il 19% (2.650 TWh/anno) dei consumi globali di energia elettrica. Il settore terziario e quello che usa la porzione piu elevata di questo dato. In media, infatti, i questo comparto pesa per il 34% sul consumo totale, mentre il settore residenziale per il 14%; l illuminazione esterna, infine, influisce per meno del 10%. Tratto da: Manuale illuminotecnico pratico Zumtobel Si ricava che gli impianti di illuminazione, nel 1960, avevano un efficienza di circa 18 lm/w, mentre nel 2005 l efficienza media risultava pari a 50 lm/w. Il tasso di miglioramento sembra essere e stato relativamente eat a e te costante fino al 1985 circa, pari al 2,8% l anno, scendendo a partire dal 1985 ad un valore di circa l 1,3% per anno. Questa diminuzione sembra andare in controtendenza con il miglioramento dell efficienza registrato in altri usi finali e settori. La quota parte di illuminazione prodotta da ogni tipologia di sorgente luminosa e un altro dato che l IEA fornisce per regione e settore. Da queste stime si ricava che le sorgenti ad incandescenza hanno fornito circa l 11,0% del totale (14,7 Plmh), le lampade a scarica ad alta intensita il 27,2% circa (36,3 Plmh) e le sorgenti fluorescenti il 61,8% (82,3 Plmh). Da questi dati si ricava anche che le sorgenti meno efficienti e, in particolare, le lampade ad incandescenza, le lampade a vapori di mercurio e le lampade fluorescenti lineari T12 38

39 pro of. arch. Robe CONCETTI ILLUMINOTECNICI e NORMATIVE Indicatore LENI (Lighting Energy Numeric Indicator) RISPARMIO ENERGETICO Un effetto positivo sulla riduzione del consumo energetico e dato dai seguenti fattori: comando sensato dell illuminazione sfruttamento della luce diurna utilizzo di segnalatori di presenza gestione intelligente degli orari lampade con efficienza energetica apparecchi e soluzioni illuminotecniche pensate per la destinazione specifica comando di luce costante (maintenance control) 39

40 of. arch. Robe pro Tratto da: Manuale illuminotecnico pratico Zumtobel 40

41 Tratto da: Manuale illuminotecnico pratico Zumtobel 41

42 of. arch. Robe pro Tratto da: Manuale illuminotecnico pratico Zumtobel 42

43 of. arch. Robe pro Tratto da: Manuale illuminotecnico pratico Zumtobel 43

44 of. arch. Robe pro NUOVI CONCETTI ILLUMINOTECNICI ILLUMINAZIONE BIODINAMICA BENESSERE ATTIVITA

45 of. arch. Robe pro NUOVI CONCETTI ILLUMINOTECNICI ILLUMINAZIONE BIODINAMICA

46 NUOVI CONCETTI ILLUMINOTECNICI ILLUMINAZIONE BIODINAMICA Tratto da: Illuminare gli spazi R. Carratù D. Flaccovio Editore

47 Grazie per l attenzione!!! LiGhTING LeCTuRES

48 prof. arch. Rob be LiGhTING LeCTuRES SLIDES DISPONIBILI SUL SITO: LIBRO: Illuminare gli spazi. Teoria e pratica Robe Ed. Dario Flaccovio prof. arch. Robe rcarratu@gmail.com roberto.carratu@uniroma1.it cell Università Sapienza -Roma Tre Roma - Facoltà di Architettura 48

49 CONCETTI ILLUMINOTECNICI 50

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