RINFORZO A PRESSO-FLESSIONE DI PILASTRI IN C.A. INCAMICIATURA CON MALTA CEMENTIZIA FIBRORINFORZATA AD ELEVATISSIME PRESTAZIONI MECCANICHE

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1 RINFORZO A PRESSO-FLESSIONE DI PILASTRI IN C.A. INCAMICIATURA CON MALTA CEMENTIZIA FIBRORINFORZATA AD ELEVATISSIME PRESTAZIONI MECCANICHE Descrizione modalità di crisi Crisi per presso-flessione o per eccessivo carico normale o crisi per taglio da evento sismico dovuta a: dimensione insufficiente della sezione resistente; carenza di staffatura; carenza di duttilità; Riferimenti normativi CNR DT 204/2006 Linee di indirizzo per interventi locali e globali su edifici industriali monopiano non progettati con criteri antisismici ReLUIS scheda N.ID.RP-4 Norme Tecniche per le Costruzioni, D.M. 14/01/ EN Riparazione strutturale e non strutturale EN Prodotti e sistemi per la protezione e la riparazione delle strutture in calcestruzzo: definizioni, requisiti, controllo di qualità e valutazione della conformità. Principi generali per l uso dei prodotti e sistemi Descrizione della tecnologia suggerita L obiettivo dell intervento è quello di ripristinare globalmente una situazione staticamente definita incrementando la capacità portante (azione assiale, momento flettente e taglio) del pilastro minimizzando gli spessori e le masse aggiunte, garantendo comunque prestazioni superiori rispetto agli interventi con calcestruzzi tradizionali. L intervento genera l aumento della capacità in termini di spostamento e l aumento della duttilità della sezione attraverso il confinamento del calcestruzzo, migliorando quindi il comportamento della struttura rispetto alle sollecitazioni dinamiche. Il sistema di rinforzo è realizzato mediante incamiciatura con PLANITOP HPC (malta cementizia bicomponente colabile ad elevatissime prestazioni meccaniche, a ritiro compensato, fibrorinforzata e ad elevata duttilità, con fibre rigide in acciaio), appartenente alla famiglia dei compositi cementizi fibrorinforzati HPFRCC (High Performance Fibre Reinforced Cementitious Concrete). Tale micro-calcestruzzo HPFRCC unisce ai suoi elevati valori di resistenza meccanica a compressione e flessione ottimali valori di duttilità e di trazione, assicurati dalla presenza delle fibre di acciaio. L elevato contenuto di fibre consente di utilizzare PLANITOP HPC con un armatura tradizionale estremamente ridotta o addirittura trascurabile, così come in accordo al documento tecnico di riferimento CNR DT 204/2006. PLANITOP HPC risponde ai principi definiti nella EN e ai requisiti minimi richiesti dalla EN per le malte strutturali di classe R4. Effetti Minimizzazione dello spessore di applicazione e della massa aggiunti; Incremento della resistenza a presso-flessione; Incremento della duttilità e del comportamento generale della struttura alle sollecitazioni dinamiche; Incremento della capacità portante.

2 Modellazione Si veda CNR DT 204/2006 e Model Code for Concrete Structures. Progetto e Calcolo Si veda CNR DT 204/2006 e Model Code for Concrete Structures. Posa in opera FASE 1: Preparazione del supporto. Idrosabbiatura o scarifica della superficie del pilastro al fine di rimuovere la porzione di calcestruzzo ammalorata e ottenere una rugosità sufficiente per garantire l aderenza tra calcestruzzo di base e calcestruzzo fibrorinforzato. Si consiglia una superficie con scabrosità di almeno 5 mm. Aspirazione delle superfici da ripristinare, in modo da eliminare completamente qualsiasi frammento presente. Dopo la rimozione della ruggine, trattare i ferri di armatura esposti mediante l applicazione a pennello di doppia mano di malta cementizia anticorrosiva monocomponente tipo MAPEFER o MAPEFER 1K della MAPEI S.p.A.. Entrambi i prodotti a base di leganti cementizi, polimeri in polvere e inibitori di corrosione hanno la specifica funzione di impedire la formazione di ossido. La superficie oggetto del ripristino dovrà essere pulita e saturata a rifiuto con acqua ma a superficie asciutta (condizione s.s.a.) mediante idrolavaggio. Ripristino del copriferro mediante l impiego di una malta a ritiro compensato tipo i prodotti della linea MAPEGROUT della MAPEI S.p.A.. FASE 2: realizzazioni di casseratura. Realizzazione di casseri a tenuta. Per evitare che le casserature sottraggano acqua alla malta, trattarli con disarmante tipo DISARMANTE DMA 1000 della MAPEI S.p.A..

3 FASE 3: getto di PLANITOP HPC. Getto della camicia con PLANITOP HPC da un solo lato delle casseforme, avendo cura di favorire la fuoriuscita dell aria. Note E tassativamente richiesto un grado di ruvidità del supporto di almeno ± 5 mm. Voce di Capitolato Rinforzo di elementi strutturali con micro-calcestruzzo Fornitura e posa in opera di malta cementizia bicomponente colabile, ad elevatissime prestazioni meccaniche a ritiro compensato fibrorinforzata e ad elevata duttilità, con fibre rigide in acciaio per il rinforzo di pilastri, travi e nodi travecolonna in calcestruzzo armato. L applicazione della malta dovrà essere effettuata previa adeguata preparazione del supporto (da computarsi a parte) asportando l eventuale calcestruzzo ammalorato fino ad ottenere un sottofondo solido, esente da parti in distacco e con scabrosità di almeno 5 mm. Pulizia dei ferri di armatura a metallo bianco (da computarsi a parte) e successivo trattamento passivante mediante applicazione a pennello di doppia mano di malta cementizia anticorrosiva monocomponente (da computarsi a parte). Il prodotto dovrà essere applicato su sottofondo pulito e saturo di acqua, mediante colaggio, nella sede opportunamente predisposta, in uno spessore di 25 mm, senza l ausilio di armature di contrasto. Per spessori superiori è possibile predisporre un opportuna armatura aggiuntiva. Per migliorare l espansione all aria durante i primi giorni di stagionatura, il prodotto dovrà essere miscelato con l aggiunta di uno speciale additivo stagionante in grado di ridurre sia il ritiro plastico che il ritiro idraulico in un dosaggio pari allo 0,25% in peso sul peso della malta. Il passivante dei ferri d armatura dovrà rispondere ai requisiti minimi richiesti dalla EN e avere le seguenti caratteristiche prestazionali: Adesione al supporto (EN 1542) (MPa): 2 Resistenza allo sfilamento delle barre d acciaio (EN 15184): Resistenza alla corrosione (EN 15183): Tempo di attesa prima di applicare la malta da ripristino: Consumo (g/m): specifica superata specifica superata 6-24 h (a +20 C) 100 (2 mm di prodotto applicato su un tondino da 8 mm) La malta dovrà rispondere ai requisiti minimi richiesti dalla EN per le malte strutturali di classe R4 e ai requisiti minimi della EN e avere le seguenti caratteristiche prestazionali: Resistenza a compressione (EN 12190) (MPa): 130 (a 28 gg)

4 Resistenza a flessione (EN 196/1) (MPa): 32 (a 28 gg) Resistenza a trazione (BS 6319) (MPa): 8,5 (a 28 gg) Modulo elastico a compressione (EN 13412) (GPa): 37 (a 28 gg) Resistenza al taglio (EN 12615) (MPa): 16 (a 28 gg) Adesione al supporto (EN 1542) (MPa): > 3 (a 28 gg) Ritiro contrastato (dopo maturazione 7 gg in acqua a 21 C 50% UR) (μm/m): 200 Impermeabilità all acqua profondità di penetrazione (EN ) (mm): <2 Compatibilità termica misurata come adesione secondo EN 1542 (MPa): - Cicli di gelo-disgelo con sali disgelanti (EN 13687/1): 2 Reazione al fuoco (EN ): A1, A1fl Consumo (per cm di spessore) (kg/m²): circa 20 Compresi e compensati nel prezzo per dare il lavoro finito a regola d arte: 1. idrolavaggio delle superfici di attacco e saturazione con acqua del supporto immediatamente prima dell applicazione della malta; 2. applicazione per colaggio della malta; per ogni metro quadrato centimetro ( /m² cm)

5 Stima dei costi