LE DEMENZE. Dr Gianfranco Puccio Centro Regionale di Neurogenetica AZIENDA SANITARIA PROVINIALE Catanzaro. Lamezia Terme 30 Nov-2015

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1 LE DEMENZE Dr Gianfranco Puccio Centro Regionale di Neurogenetica AZIENDA SANITARIA PROVINIALE Catanzaro Lamezia Terme 30 Nov-2015

2 Anche se la vecchiaia indebolisce il corpo, esistono anche attività per l'anima. Le cose grandi non si fanno con l'agilità del corpo ma col senno, l autorità, col far valere le proprie opinioni. È vero che diminuisce la memoria, ma solo se non viene esercitata, inoltre le cose che stanno a cuore in genere vengono ricordate. De Senectute Cicerone

3 GINEVRA 11 Aprile 2012 Rapporto O.M.S. e A.D.I. «La malattia di Alzheimer e le altre demenze una priorità globale»

4 DEMENZA Condizione caratterizzata da: decadimento delle funzioni corticali superiori perdita della capacità di: svolgere le attività già acquisite in precedenza far fronte alle necessità della vita quotidiana conservare un comportamento adeguato alle circostanze.

5 Spettro delle demenze

6 Demenze Primarie o Degenerative Demenze corticali Demenza di Alzheimer Demenza frontotemporale Demenze sottocorticali Demenza a corpi di Lewy Parkinson demenza Corea di Huntington Paralisi sopranucleare progressiva Degenerazione cortico-basale

7 Demenze secondarie Stati carenziali Carenza di tiamina Carenza di B12 e folati Malnutrizione generale Sostanze tossiche Alcool Metalli pesanti Farmaci Composti organici Processi espansivi intracranici Miscellanea Traumi cranici Sindromi paraneoplastiche Malattie cardiovascolari e respiratorie

8 Demenze secondarie Demenza vascolare ischemica Disturbi endocrini e metabolici Ipo-ipertiroidismo Ipo-iperparatiroidismo Malattie dell asse ipofisi-surrene (ipopituitarismo, s. di Cushing, morbo di Addison) Encefalopatia porto-sistemica in corso di epatopatia Insufficienza renale cronica Ipoglicemia Disidratazione Malattie metaboliche ereditarie Malattie infettive ed infiammatorie del SNC Meningiti, encefaliti Sclerosi multipla, malattie demielinizzanti Connettiviti Malattia di Jakob Creutzfeldt AIDS dementia complex

9 PREVALENZA DELLE VARIE CAUSE DI DEMENZA 50% malattia di Alzheimer 10-20% demenza vascolare 10-20% forme miste (alterazioni tipo Alzheimer ed infarti multipli) 10-20% demenza a corpi di Lewy, demenza frontotemporale 10% demenza secondaria a patologie potenzialmente reversibili

10 normale Alzheimer 10 Dementia Education & Training Program 200 University Blvd. Tuscaloosa, Alabama Copyright 1996 Dementia Education & Training Program

11 Soggetto anziano normale Soggetto con malattia di Alzheimer

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13 AD: a progressive CNS disorder with a characteristic pathology Brain atrophy Neurofibrillary tangles Senile plaques Katzman, 1986; Cummings and Khachaturian, 1996

14 NEUROPATOLOGIA: alterazioni microscopiche placche senili formazioni extracellulari di fibrille insolubili della proteina amiloide (Ab42-43) grovigli neurofibrillari ammassi di filamenti intraneuronali della proteina t iperfosforilata

15 MALATTIA DI ALZHEIMER Esordio insidioso con difficoltà progressiva a svolgere una o più delle seguenti attività memoria a breve termine orientamento linguaggio prassie capacità astrattive/calcolo mantenere adeguato comportamento Decorso lentamente progressivo Nel corso di malattia possono associarsi disturbi psichiatrico/comportamentali

16 Mini-Mental State Examination (MMSE) Storia naturale della malattia di Alzheimer Diagnosi precoce Lieve-moderata Grave Sintomi Diagnosi Perdita indipendenza funzionale Problemi comportamentali Istituzionalizzazione Il tipico decorso clinico dell AD è di 8 10 anni dalla diagnosi alla morte 0 Morte Tempo (anni) Feldman and Gracon, 1996

17 M. di Alzheimer Neuroradiologia

18 Normal brain Alzheimer s disease

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20 I geni Presenilina 1 Cr 14 Presenilina 2 Cr 1 APP Cr 21 APP PS2 PS1 M146 L

21 Gamma secretase complex Hypothetical way of APP processing Schenk Nature 407, 34 35; 2000 modified

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24 Vie colinergiche e funzioni dei circuiti colinergici Corteccia frontale: pensiero astratto, personalità Corteccia parietale: linguaggio, sensibilità Corteccia occipitale: visione Ippocampo: memoria, apprendimento

25 Demenza FT

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27 Le Demenze Frontotemporali (FTD) comprendono un gruppo eterogeneo di disordini neurodegenerativi sporadici e familiari le cui manifestazioni cliniche sono espressione di processi patologici che specificatamente coinvolgono il lobo frontale e il lobo temporale.

28 Fronto-Temporal Dementia Criteria Lund and Manchester, 1994 Esordio insidioso- progressione lenta Assenza di insight Variazioni di Personalità Riduzione delle emozioni Precoce perdita di consapevolezza personale e sociale Disinibizione Comportamento Stereotipo Disturbi di memoria Riduzione della iniziativa verbale -- assenza di linguaggio Incontinenza precoce Irritabilità Bulimia, Iperoralità Conservazione dell orientamento spaziale Ecolalia - Palilalia

29 FTD ANOMALIE COMPORTAMENTALI perdita di consapevolezza sociale disinibizione, impulsività comportamento stereotipato disturbi della condotta alimentare e sessuale giocosità, comportamento infantile atteggiamento smanioso perdita di empatia apatia (Miller, 1997)

30 Entità Cliniche Afasia Primaria Progressiva (PPA) Demenza Fronto-Temporale- Variante comportamentale (FTD-BV) FTD-Malattia del Motoneurone (FTD-MND) Sindrome Cortico-basale (CBS) Demenza Semantica (SD) Malattia di Pick

31 AREE CEREBRALI COLPITE IN AD e FTD AD: regione temporale mediale FTD: lobi frontali, temporali anteriori e l amigdala Queste aree sono implicate nei processi cognitivi ma anche in quelli emozionali e comportamentali (Miller, 2003)

32 FTD EPIDEMIOLOGIA Esordio presenile (45-65 anni) Incidenza simile tra i due sessi Durata di malattia dai 2 ai 15 aa (in media 8 aa) Familiarità 50% dei casi mutazioni nel 10% dei casi familiari a carico del gene Tau, più frequentemente dell esone 10 (Neary, 1998).

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36 Malattia a corpi di Lewy diffusi

37 Demenza a corpi di Lewy diffusi (DLBD) Patologia neurodegenerativa che interessa l encefalo diffusamente sia a livello sottocorticale sia a livello corticale Seconda causa più comune di demenza degenerativa dopo la MA

38 DLBD: principali aspetti clinici Quadro cognitivo Quadro motorio Demenza fluttuante (cortico-sottocorticale) 50-75% dei pz Parkinsonismo (lieve/moderato, rigido-acinetico) 50% dei pz all esordio Quadro psichiatrico/ comportamentale Allucinazioni visive strutturate, ricorrenti 80% dei pz

39 QUADRO CLINICO Comparsa di decadimento cognitivo in cui prevalgono disturbi dell attenzione, della capacità critica e di giudizio; il deficit della memoria può mancare nelle fasi iniziali ed esordire con la progressione della malattia (d/d da MA) SINTOMI CARATTERISTICI andamento fluttuante del disturbo cognitivo con grave compromissione dell attenzione e della vigilanza allucinazioni visive ricorrenti, tipicamente ben strutturate parkinsonismo (rigidità, bradicinesia)

40 SPECT con FP-CIT DLBD MA grave moderato

41 DLBD: Implicazioni cliniche Buona risposta del parkinsonismo della DLBD alla levodopa Efficacia degli AChE inibitori nei disturbi cognitivi e psichiatrici Sensibilità ai neurolettici nella DLBD

42 Demenze vascolari

43 Demenze vascolari Il concetto di demenza vascolare include tutte le forme di deterioramento cognitivo secondario ad encefalopatia su base ischemica, ipossica o emorragica Caratteristiche neuropsicologiche: ridotta capacità nelle funzioni esecutive e di astrazione, inibizione e autocontrollo DANNO DEI CIRCUITI FRONTO- SOTTOCORTICALI

44 Demenza vascolare Requisiti di base Criteri diagnostici NINDS-AIREN Presenza di demenza Evidenza di malattia cerebrovascolare Correlazione tra i due disturbi 44

45 DEMENZA MULTIINFARTUALE: LESIONI ISCHEMICHE A SEDE PREVALENTEMENTE CORTICALE

46 TC: EMORRAGIA INTRAPARENCHIMALE TEMPORO-PARIETALE DX

47 EMATOMA SUBDURALE CRONICO COMPRIMENTE LA CONVESSITA EMISFERICA DESTRA

48 RM: ESTESE LESIONI DELLA SOSTANZA BIANCA COMPATIBILI CON DEMENZA VASCOLARE ISCHEMICA SOTTOCORTICALE

49 LESIONI ISCHEMICHE LACUNARI DELLA SOSTANZA BIANCA SOTTOCORTICALE

50 RM: ARTERIOPATIA CEREBRALE AUTOSOMICA DOMINANTE CON INFARTI SOTTOCORTICALI E LEUCOENCEFALOPATIA (CADASIL)

51 Epidemiologia La malattia di Niemann-Pick tipo C (NPC) è una malattia lisosomiale, a trasmissione autosomica recessiva, panetnica Forme cliniche: perinatale, infantile precoce (2m-2 aa) infantile tardiva (2-6 aa), adolescenziale-adulta (>15 aa) INCIDENZA: 1/ PREVALENZA: per nati (Vanier MT, 2010; Carluccio MA & Federico A, 2011)

52 Le diagnosi comunemente ipotizzate prima di giungere alla diagnosi di Niemann-Pick C 1. Schizofrenia 2. Malattia di Alzheimer 3. Demenza fronto-temporale 4. Malattia di Parkinson 5. Malattia di Wilson 6. Sclerosi multipla 7. Paralisi sopranucleare progressiva

53 Meccanismo patogenetico Accumulo massivo intracellulare di colesterolo non esterificato e di glicosfingolipidi a livello del sistema endosomico-lisosomiale (Tang Y et al, 2010)

54 Grazie per l attenzione Grazie per l attenzione

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