MANUALE DEL CERTIFICATORE ENERGETICO

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1 Vincenzo Mnno Mri Cristin Spdfor MANUALE DEL CERTIFICATORE ENERGETICO GUIDA ALLA NUOVA PROFESSIONE AIORNATA CON IL QUINTO CONTO ENERGIA E CON LA UNI TS 11300/PARTE 4 TERZA EDIZIONE SOFTWARE INCLUSO NORMATIVA, FORMULARI, SIMULAZIONI D INVESTIMENTO E TERMOLOG EPIX 2

2 Vincenzo Mnno, Mri Cristin Spdfor MANUALE DEL CERTIFICATORE ENERGETICO ISBN EAN Mnuli, 134 Terz edizione, gennio 2013 Mnno, Vincenzo <1977-> Mnule del certifictore energetico / Vincenzo Mnno, Mri Cristin Spdfor. 3. ed. Plermo: Grfill, (Mnuli ; 134) ISBN Edifici Impinti termici Risprmio energetico Certificzione. I. Spdfor, Mri Cristin <1977->. 697 CDD-22 SBN Pl CIP Bibliotec centrle dell Regione sicilin Alberto Bombce In copertin, schizzo del sistem di illuminzione e ventilzione dell Rinforest l Cliforni Acdemy of Sciences di Sn Frncisco USA. Gentilmente concesso dll Renzo Pino Building Workshop. Illustrzioni: M. Cristin Spdfor Un ringrzimento specile Ginluc Scccinoce per i preziosi consigli. GRAFILL S.r.l. Vi Principe di Plgoni, 87/ Plermo Telefono 091/ Fx 091/ Internet E-Mil grfill@grfill.it Finito di stmpre nel mese di gennio 2013 presso Officine Tipogrfiche Aiello & Provenzno S.r.l. Vi del Cvliere, Bgheri (PA) Tutti i diritti di trduzione, di memorizzzione elettronic e di riproduzione sono riservti. Nessun prte di quest pubbliczione può essere riprodott in lcun form, compresi i microfilm e le copie fotosttiche, né memorizzt trmite lcun mezzo, senz il permesso scritto dell Editore. Ogni riproduzione non utorizzt srà perseguit norm di legge. Nomi e mrchi citti sono generlmente depositti o registrti dlle rispettive cse produttrici. Gli utori sono responsbili delle libertorie per l riproduzione delle immgini.

3 3 indice premess... p. 9. QUdrO normtivo e LeGisLTiVO Considerzioni generli Normtiv: l su evoluzione Recepimento dell direttiv europe in itli: D.Lgs. n. 192/2005 e D.Lgs. n. 311/ Ambito di ppliczione del D.Lgs. n. 192/2005 e D.Lgs. n. 311/ FOcUs strutturzione del sistem normtivo itlino Decreto del Presidente dell Repubblic 2 prile 2009, n Decreto Ministerile 26 giugno 2009: le linee guid nzionli per l certificzione energetic Allegto A Linee Guid Nzionli Allegto 2 Schem di procedur semplifict per l determinzione dell indice di prestzione energetic per l climtizzzione invernle dell edificio Allegto 3 Metodologie di clcolo Allegto 4 Sistem di clssificzione nzionle (climtizzzione invernle e produzione cqu cld snitri) FOcUs differenze tr Qe e ce (vedi cpitolo F) Evoluzione dell normtiv: Direttiv europe 2010/31/UE EPBD Appendice: sistem di certificzione LEED B. strumenti e TecnicHe B.1 Introduzione: mbiente sostenibilità edilizi B.2 Anlisi di lcuni fttori dell involucro che influenzno il fbbisogno energetico di un edificio B.3 Procedure di clcolo dell prestzione energetic del sistem edificio-impinto B.3.1 L indice di prestzione energetic B.3.2 Le Norme Tecniche europee ed itline... 57

4 4 MANUALE DEL CERTIfICAToRE ENERGETICo B.4 fbbisogno di energi termic dell edificio per l climtizzzione invernle ed estiv (UNI TS )... p. 58 B.4.1 Principli crtteristiche termofisiche dei componenti opchi e trsprenti dell involucro edilizio B.4.2 Trsmissione del clore: trsmittnz termic lineic dei ponti termici lineri B.4.3 Dispersione termic per trsmissione e ventilzione B.4.4 Gli pporti grtuiti: pporti interni e pporti solri B.4.5 fttore di utilizzzione B.5 fbbisogno di energi primri per il riscldmento B.5.1 Clcolo dei rendimenti e delle perdite del sistem impinto B.5.2 Espressione generle del fbbisogno di energi primri per il riscldmento B.5.3 Metodo di clcolo semplificto B.6 Clcolo del fbbisogno energetico per cqu cld snitri B.6.1 Criteri e metodo di clcolo B.6.2 Clcolo del fbbisogno di energi primri B.6.3 Clcolo dei rendimenti B.7 Determinzione dell energi primri per l climtizzzione estiv B.7.1 Procedur di clcolo: fbbisogno di energi primri per l climtizzzione estiv e rendimento globle medio stgionle B.7.2 fbbisogno effettivo di energi termic dell edificio per il rffrescmento B.7.3 fbbisogno di energi termic dell edificio per trttmenti dell ri Q B.7.4 fbbisogno di energi elettric per gli usiliri degli impinti di climtizzzione Q ux B.7.5 Efficienz di generzione: prestzione delle mcchine frigorifere i crichi przili FOcUs coefficiente di prestzione medio mensile del sistem di produzione dell energi frigorifer per unità d ssorbimento B.8 Utilizzo di energie rinnovbili e di ltri metodi di generzione per l climtizzzione invernle e per l produzione di cqu cld snitri B.8.1 Procedur di clcolo B.8.2 fbbisogni di energi termic utile dll generzione B.8.3 Sequenz di clcolo dei sottosistemi di generzione B.8.4 Rendimento di un sottosistem di generzione B.8.5 fbbisogno di energi primri dell edificio B.8.6 fbbisogno di energi primri per vettore energetico

5 INDICE 5 B.8.7 Attribuzione energi primri per zone e per tipo di servizio cui è destinto... p. 125 B.8.8 Solre termico B.8.9 Solre fotovoltico B.8.10 Combustione di biomsse B.8.11 Pompe di clore B.8.12 Teleriscldmento B.8.13 Cogenerzione Tbelle rissuntive c. integrzioni migliortive e di riqulific delle prestzioni energetiche dell edificio c.1 Introduzione: prestzioni energetiche negli edifici c.2 Vlutzione dell efficienz energetic dell involucro e dell impinto c.3 Interventi migliortivi: isolmento dell involucro opco c.3.1 Coperture pine c.3.2 Coperture flde c.3.3 Bsmenti e soli inferiori c.3.4 Preti verticli c.4 Mterili isolnti FOcUs lcune ziende impegnte nell produzione di mterili isolnti c.5 Vlutzioni sull efficienz dei sistemi murri: tmponmenti dell involucro opco c.6 Interventi migliortivi: isolmento dell involucro vetrto c.6.1 Tipologie e crtteristiche dei vetri FOcUs Vetrocmer c.6.2 Vetri, serrmenti ed infissi c.6.3 Schermture degli elementi vetrti c.7 Controllo delle prestzioni energetiche degli impinti c.7.1 Efficienz del sottosistem di emissione c.7.2 Efficienz del sottosistem di regolzione e controllo c.7.3 Efficienz del sottosistem di distribuzione c.7.4 Efficienz del sottosistem di produzione c.7.5 Tipi di genertori c.8 Ventilzione meccnic controllt (vmc): introduzione c.8.1 Ventilzione meccnic controllt flusso semplice, portt vribile e portt fiss c.8.2 Ventilzione meccnic controllt doppio flusso

6 6 MANUALE DEL CERTIfICAToRE ENERGETICo d. FOnTi energetiche rinnovbili... p. 226 d.1 Introduzione d.2 Solre termico d.3 fotovoltico d.4 Biomss d.5 Geotermico d.6 Eolico FOcUs decreto ministerile 6 settembre 2010 Linee Guid utorizzzioni e. efficienz energetic e.1 Introduzione e.2 Domotic e.3 Cogenerzione e.4 Architettur bioclimtic F. TTesTTO di certificzione energetic F.1 Introduzione F.2 Attestto di qulificzione energetic F.3 Attestto di certificzione energetic Linee Guid nzionli llegto llegti 5, 6, G. VeriFic, GesTiOne e controllo dell procedur energetic G.1 Certificzione energetic: un processo di controllo sull qulità FOcUs soggetti bilitti ll certificzione energetic degli edifici G.1.1 obblighi normtivi dei soggetti coinvolti nel processo edilizio G.1.2 Formulrio prtico Supporto l certifictore in cntiere G.2 Vlutzione di conformità G.3 Soprlluoghi e offert economic G.4 formulrio prtico Attestto di certificzione energetic G.5 Softwre predisposti l clcolo delle prestzioni energetiche degli edifici G.5.1 DoCET G.5.2 TERMoLoG EpiX H. stim economic ed incentivi H.1 Introduzione H.2 Strtegie ed incentivi per l efficienz energetic

7 INDICE 7 H.2.1 Certificti binchi (TEE)... p. 303 H.2.2 Certificti verdi (CV) i. nuovi incentivi LL produzione di energi i.1 Introduzione i.2 Triff onnicomprensiv i.3 Scmbio sul posto. Deliber AEEG 74/2008 (e s.m.i.) i.4 Ritiro dedicto. Deliber AEEG 280/2007 (e s.m.i.) i.5 Conto Energi i.5.1 Conto Energi FOcUs premilità i.6 Qurto Conto Energi i.6.1 Premi i.6.2 Triffe (llegto 5 del D.M.) i.6.3 Considerzioni degli Autori i.7 Quinto Conto Energi J. GeVOLZiOni per interventi di riqulificzione J.1 Introduzione J.2 Detrzioni l 55% J.2.1 Interventi di riqulificzione energetic di edifici esistenti J.2.2 Interventi sugli involucri degli edifici J.2.3 Interventi di pnnelli solri J.2.4 Interventi di sostituzione di impinti di climtizzzione invernle FOcUs contenuti sseverzione J.3 Cos detrrre e come K. esempi di progetti d LT efficienz energetic K.1 Cliforni Acdemy of Science Renzo Pino Building Workshop K.1.1 Introduzione K.1.2 Descrizione degli spzi K.1.3 L edificio come rchitettur sostenibile K.1.4 Il tetto verde K.1.5 I mterili K.1.6 Sched tecnic K.1.7 Costo dell edificio K.1.8 Riconoscimenti K.2 L cs d 100 K Mrio Cucinell Architects

8 8 MANUALE DEL CERTIfICAToRE ENERGETICo K.2.1 Introduzione... p. 350 K.2.2 L edificio come rchitettur sostenibile K.2.3 Descrizione delle crtteristiche dell edificio K.2.4 Sched tecnic L. interventi in itli con riconoscimenti csclim L.1 Introduzione L.2 L certificzione con sigillo di qulità CsClim L.2.1 I punti di forz dell certificzione energetic CsClim L.2.2 Il protocollo di certificzione CsClim L.2.3 L iter di certificzione L.3 Cs Gluber Risnmento energetico di immobile soggetto tutel L.3.1 Introduzione L.3.2 Involucro opco L.3.3 Involucro trsprente: le finestre L.3.4 Impinti L.3.5 Monitorggio del sistem energetico ttivo L.3.6 Conclusioni L.4 Cs Borghesn L.4.1 Introduzione L.4.2 L edificio L.4.3 L involucro opco L.4.4 Involucro vetrto L.4.5 Impinto VMC L.4.6 fonti rinnovbili: pnnelli solri e fotovoltico L.4.7 Conclusioni L.5 Cs Dhom L.5.1 Introduzione L.5.2 Tecniche costruttive e prestzioni dell involucro opco L.5.3 Involucro vetrto L.5.4 Sistem impintistico L.5.5 Conclusione m. GUid L softwre m.1 Introduzione l softwre llegto m.2 Requisiti minimi hrdwre e softwre m.3 Downlod del softwre e richiest dell pssword di ttivzione m.4 Procedur per l instllzione e l ttivzione del softwre m.5 Utilizzo del softwre

9 9 premess Le esigenze dell uomo, nel corso del tempo, sono ndte sempre più mutndo, prticolrmente in relzione ll continu ricerc di un migliore qulità dell vit. Così, se nei tempi più remoti un necessità primri dell uomo er rppresentt dll semplice costruzione di bitzioni, il cui involucro mitigsse gli effetti delle condizioni climtiche esterne, con l ndre del tempo quest necessità si è evolut fino ll inclusione degli impinti tecnologici per migliorre le condizioni di benessere che si insturno ll interno delle bitzioni. oggi grzie ll disponibilità di instllzioni per l trsformzione dell energi e di infrstrutture per il suo trsporto, l uomo non si occup più di indgre con pprensione le condizioni climtiche del sito o di verificre l disponibilità in loco di mterili per l progettzione dell involucro edilizio; egli inftti riserv oggi ll involucro ttenzioni prevlentemente estetiche, demndndo qusi totlmente gli impinti di condizionmento il compito di grntire un deguto comfort termico. Tle evoluzione nell concezione del sistem edificio-impinto h costituito l inizio dell scissione nell progettzione dei due componenti di questo sistem: d un lto oper l rchitetto che si preoccup principlmente dell estetic dell oper; dll ltro lto, posteriori, interviene l ingegnere che deve dimensionre un impinto in grdo di grntire le condizioni mbientli interne desiderte senz interferire con l spetto estetico dell oper. Quest scissione si è in prte ricompost dopo l crisi energetic degli nni 70, che h fornito un prim decis spint verso il risprmio energetico e verso l efficienz energetic nche nel settore edilizio, nell conspevolezz dell limittezz delle fonti energetiche primrie. Il più recente stimolo verso le temtiche dell efficienz energetic nel settore edilizio è stto fornito dll sottoscrizione del protocollo di Kyoto e del cosiddetto , in cui si prefigur il problem non soltnto dell limittezz delle risorse fossili, m nche dell imptto nei confronti dell mbiente che esse esercitno. Questo pnorm in rpid evoluzione necessit di strumenti deguti per ffrontre con buone probbilità di successo un sfid così impegntiv e per fr in modo che gli ttori coinvolti si muovno in mnier coordint, proprio perché non è più possibile immginre di progettre seprtmente l involucro dgli impinti, dovendo invece convergere verso l sinergi tr chi progett l involucro e chi progett gli impinti. Proprio tl proposito, di primri importnz risult certmente l direttiv europe 2002/91/CE del Prlmento Europeo del 16 dicembre 2002 sul rendimento energetico nell edilizi (pubblict nell Gzzett Ufficile dell Comunità Europe del 4 gennio 2003), l qule definisce un serie di importnti spetti: il qudro generle di un metodologi per il clcolo del rendimento energetico integrto degli edifici; l ppliczione di requisiti minimi in mteri di rendimento energetico degli edifici di nuov costruzione;

10 10 MANUALE DEL CERTIfICAToRE ENERGETICo l ppliczione di requisiti minimi in mteri di rendimento energetico degli edifici esistenti di grnde metrtur sottoposti importnti ristrutturzioni; l certificzione energetic degli edifici; l ispezione periodic delle cldie e dei sistemi di condizionmento d ri negli edifici, nonché un perizi del complesso degli impinti termici le cui cldie bbino più di quindici nni. L Direttiv è stt recepit in Itli con il D.Lgs. n. 192/2005 ( Attuzione dell direttiv 2002/91/CE reltiv l rendimento energetico nell edilizi ), che riprende i principi generli dell Legge n. 10/1991, m li ttulizz nel contesto presente, nel qule insistono problemtiche che trvlicno l cpcità di intervento dei singoli Stti e che stnno contribuendo mettere in crisi nche il nostro sistem energetico: tr questi, l instbilità politic di lcuni pesi ricchi di risorse fossili, l sempre crescente richiest di energi e l limitt cpcità delle ttuli infrstrutture di trsporto dell energi (elettrodotti e gsdotti, innnzitutto). In concreto, per trdurre queste problemtiche in un prssi progettule conspevole, si può seguire il suggerimento dell AICARR, per l qule, limittmente l sistem edificioimpinti, l strtegi per ridurre i consumi energetici e contestulmente rispondere lle richieste di mggior benessere mbientle viggi su tre binri prlleli: ridurre, prità di benessere mbientle richiesto, i crichi termici degli edifici; pplicre negli impinti tecnologici servizio del benessere mbientle le tecnologie più efficienti; progettre i sistemi edificio-impinti relmente come sistemi integrti sfruttndo l mssimo le possibili sinergie. All luce di qunto esposto, ppre evidente che lo scopo primrio di questo libro è di fornire un usilio l progettist e l certifictore nell su ttività di udit energetico e nell scelt delle soluzioni ottimli, si dl punto di vist delle tecnologie disponibili in commercio che delle più recenti strtegie di gestione degli edifici. Inftti, in vist di un loro ppliczione l sistem edificio-impinto, vengono qui descritte lcune soluzioni di riqulificzione energetic ed lcune tecnologie di controllo e di gestione del sistem edificio-impinti. Ginluc Scccinoce Docente dell fcoltà di Ingegneri dell Università degli Studi di Plermo

11 11. QUdrO normtivo e LeGisLTiVO.1 considerzioni generli Nel Consiglio Europeo del 12 Dicembre 2008, i cpi di governo dell UE hnno rggiunto un ccordo di fondmentle importnz sul pcchetto clim-energi comunemente chimto del Dl nome stesso, l ccordo prevede che nel 2020 si rggiungno i seguenti obiettivi: l riduzione del 20% delle emissioni di gs climlternti; l umento l 20% del risprmio energetico; il rggiungimento dell quot del 20% di energi verde consumt (20% di energi proveniente d fonte rinnovbile). L strd per un sicuro successo nell ottenimento di questi obbiettivi è l diversificzione delle fonti energetiche. Come ben sppimo petrolio, gs e crbone sono risorse destinte ll esurimento ed, inoltre l umento del costo per il loro reperimento e le instbilità politiche dei Pesi dove sono presenti i principli bcini di fonti fossili, stnno inducendo i Pesi più sviluppti d investire nel comprto dell energi cosiddett verde (energie rinnovbili). Il logico processo economico che ci ttendimo vede lo spostrsi di ingenti cpitli, fino d or impiegto nell cquisto di energi fossile, nel comprto dell ricerc per recupero dell energi. I più forti vntggi che trrremo d questo processo srnno un mggiore indipendenz e democrtizzzione dell energi ed un migliore qulità dell ri e, plusibilmente, dell vit in generle. Prllelmente questi sforzi, è necessrio che nche l società sviluppi un cultur del risprmio. Il solo settore residenzile e terzirio d oggi utilizz il 40% delle risorse energetiche del Pese e quest quot è ritenut fcilmente bbttibile fronte però di investimenti nel cmpo dell efficienz energetic. Se lo Stto è chimto, si per direttiv Europe si per rele esigenz, trovre le soluzioni questi problemi, l collettività è obbligt seguirne le prescrizioni nell interesse comune. L sempre più lt voce di spes nel bilncio degli Stti, congiuntmente ll mturt conspevolezz delle mutzioni climtiche, h permesso che si si consolidt un forte sensibilità nei confronti delle politiche energetiche. È nche per questo motivo che negli ultimi decenni numerosi governi, in test quelli Europei, hnno emnto normtive in fvore del risprmio energetico e dell uso di fonti rinnovbili. Un re prioritri di intervento è sicurmente costituit dl consumo portto dl comprto edile, cus di eccessivi sprechi reltivi tecniche di costruzione e di impinti di riscldmento/rffreddmento, spesso obsoleti.

12 12 MANUALE DEL CERTIfICAToRE ENERGETICo Come st ffrontndo il nostro pese quest sfid? In Itli, d un prim regolmentzione dell mteri, conseguente l crisi petrolifer del (Legge n. 373/1976 e reltivi decreti ttutivi) è seguit l Legge 10 del 1991 contenente le norme per l ttuzione del pino energetico nzionle in mteri di uso rzionle dell energi, di risprmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovbili di energi. Con tle legge l Itli si ponev ll vngurdi in Europ, rigurdo l contenimento dei consumi energetici nell mbiente del costruito, si prlv già di certificzione energetic e si introducev già l obbligo dell uso delle fonti rinnovbili negli edifici pubblici. Purtroppo però, l mnct emnzione dei decreti ttutivi ne rese vne le spetttive. Bisognerà ttendere il dicembre del 2002 e l pubbliczione dell direttiv europe 2002/91/ce sul tem del rendimento energetico in edilizi conosciut nche sotto l cronimo EPBD Energy Performnce Building Directive per sedersi di nuovo l tvolo e legiferre in mteri. L Direttiv imponev l dt del 4 gennio 2006 come dt ultim per il suo recepimento d prte dei Governi, ffinché questi emnssero un decreto legisltivo in mteri di contenimento dei consumi, produzione di cqu cld snitri, illuminzione, ventilzione e condizionmento estivo. Il risultto prodotto dll Itli fu il decreto legisltivo 19 gosto 2005, n. 192 che verrà integrto l nno successivo dl decreto legisltivo 29 dicembre 2006, n I due decreti legge vertevno principlmente sul contenimento dei consumi in regime di climtizzzione invernle, poiché fino pochi nni f ci si bsv sul clichè che i mggiori consumi vvenissero durnte l stgione invernle ed il boom dei condiziontori estivi non si er ncor plesto. In reltà l impiego, cresciuto in modo esponenzile, dei condiziontori o pompe di clore per il rffrescmento h invertito l rott dei consumi in lcune zone climtiche. Preme per questo sottolinere l mncnz, nei decreti legisltivi fino d oggi emnti, di strumenti cpci di quntificre il consumo dovuto questi pprecchi durnte il periodo estivo. L rispost questo problem srebbe dovut rrivre invero dlle Linee Guid nzionli pprovte dl Governo nel giugno 2009, m, nche in questo cso, le spetttive sono stte deluse. Aldilà di questo problem non trscurbile, l legislzione di questi ultimi nni h impresso un spint nell giust direzione. Con le nuove prescrizioni, inftti, il fbbisogno degli edifici si bbss di nno in nno, cosicché un edificio costruito nel 2010 consum qusi l metà di uno costruito nel I prossimi nni, così come quelli ppen pssti, porternno grndi cmbimenti nel modo di costruire, richiedendo uno sforzo mggiore nell progettzione, nello sviluppo e nell ricerc di nuovi mterili d costruzione e nell componente impintistic. Un ruolo fondmentle viene ffidto ll certificzione energetic, che in modo semplice e trsprente permette ll utente di vlutre l qulità di un edificio in vendit, qulità trdott in risprmio energetico/economico nel bilncio delle spese future previste dll utente e che porterà ll regolmentzione di un mercto che spingerà sempre di più verso l eccellenz/efficienz. In provinci di Bolzno, città pionier dell certificzione energetic, si è osservto un fenomeno che f riflettere: ll introduzione delle 3 clssi energetiche A-B-C, l domn-

13 A. QUADRo NoRMATIVo E LEGISLATIVo 13 d del mercto h così fortemente premito le prime due clssi che in poco tempo non si è più costruito in clsse C, bbndonndol definitivmente. Un cso nlogo, sotto gli occhi di tutti, è il settore degli elettrodomestici. L obbligtorietà dell etichetttur h ftto registrre un tle impennt delle vendite delle mcchine più efficienti, che oggi è qusi impossibile trovre elettrodomestici di fsci inferiore C. Questo fenomeno h comportto l riduzione dei consumi elettrici, l riduzione delle spese delle fmiglie e, non meno importnte, l riduzione dell pressione esercitt dll uomo sull mbiente. Il messggio che questo libro vuole fortemente portre vnti è quello che l riqulificzione energetic costituisce un nuov opportunità imprenditorile, che riqulificre vuol dire risprmire e che intervenire migliorndo l efficienz signific proporre non solo un interessnte fonte di risprmio m nche in certi csi di gudgno. L situzione ttule itlin non è delle migliori, il nostro ptrimonio edile, ricco di esempi di speculzione edilizi senz regole, è uno dei più vecchi ed inefficiente per qunto rigurd il contenimento dei consumi energetici. L mncnz di un legislzione vermente efficce sino l 2005 h ftto sì che oggi l Itli debb ffrettrsi se vuole recuperre il tempo perduto e rggiungere gli obbiettivi di riduzione di emissioni gs serr in cui si è impegnt firmndo il Protocollo di Kyoto. Un buon preprzione dei tecnici del settore permetterà di effetture quel cmbio di psso necessrio per rggiungere i risultti voluti..2 normtiv: l su evoluzione Il Libro verde del 29 novembre 2000 sull sicurezz dell pprovvigionmento energetico, mettev in rislto le frgilità e le lcune in mteri di energi dell Unione Europe. Lo studio pronosticv che nel 2020, in ssenz di interventi concreti, l Unione Europe vrebbe coperto un quot rilevnte del suo fbbisogno energetico ttrverso energi importt per un quot pri l 70%. L misur di quest dipendenz comportv e comport, in termini di geopolitic, un condizione inccettbile. Per questo motivo, il Libro verde si proponev di elborre un strtegi di sicurezz dell pprovvigionmento destint ridurre i rischi legti quest dipendenz estern. L strtegi proponev l suo interno misure in soccorso dell mbiente e evidenziv l necessità di crere un mercto di produzione di energi interno ll Unione Europe. D queste premesse, insieme d ltri contributi, tr i quli il Libro Binco del 1997 sulle fonti energetiche rinnovbili CoM(97) 599, e l Direttiv 2001/77/CE nscev l Direttiv europe 2002/91/CE sul rendimento energetico degli edifici. L Direttiv Europe 2002/91/CE, nche not come EPBD 1, individuv nel residenzile e nel terzirio i settori che dovevno essere oggetto di un politic ttiv di risprmio e di migliormento in termini di efficienz energetic dell involucro e degli impinti in essi instllti. 1 Energy Performnce Building Directive.

14 14 MANUALE DEL CERTIfICAToRE ENERGETICo L Direttiv fissv nel 4 gennio 2006 l dt ultim di recepimento d prte dei Governi dei Pesi membri, limite entro il qule bisognv dotrsi di opportuni strumenti legisltivi che tenessero conto delle differenze di clim, di tipologie edilizie ll interno dei diversi stti. Ciò che si richiedev er che prtendo dlle diverse condizioni climtiche delle regioni, dlle crtteristiche rchitettoniche e tecniche degli immobili, dl tipo di impinto instllto, ogni Stto si srebbe dotto di un metodologi per l vlutzione delle prestzioni energetiche degli edifici. Tli vlutzioni svolte d professionisti indipendenti qulificti e ccreditti vrebbero fornito un prmetro di trsprenz in più l mercto immobilire, fvorendo cquirenti e loctri. sintesi dei contenuti dell epbd Le disposizioni contenute nell epbd rigurdno: 1. l Metodologi per il clcolo del rendimento energetico integrto degli edifici (rticolo 3); 2. l Appliczione di requisiti minimi per gli edifici di nuov costruzione (rticolo 5); 3. l Appliczione di requisiti minimi per edifici esistenti in occsione di importnti ristrutturzioni (rticolo 6); 4. l Certificzione Energetic degli Edifici (rticolo 7); 5. l Ispezione periodic delle cldie e dei sistemi di condizionmento instllti d più di 15 nni (rticoli 8 e 9); 6. l Esibizione l pubblico dei prmetri dell certificzione energetic degli edifici. Punto 1. Metodologi di clcolo rticolo 3 In llegto ll rticolo 3, l Direttiv specific che il Metodo di clcolo deve tenere in opportun considerzione i seguenti prmetri: le crtteristiche strutturli; gli impinti di riscldmento e produzione di cqu cld snitri; il sistem di condizionmento dell ri; l ventilzione; l illuminzione (settore terzirio); l posizione ed l orientmento, comprese condizioni climtiche esterne; l protezione solre; il clim interno; ed inoltre il Metodo di clcolo deve tener conto delle opzioni e vntggi tecnici ed energetici insiti in: sistemi solri ttivi ed ltri impinti di generzione di clore ed elettricità prtire d fonti energetiche rinnovbili; sistemi di cogenerzione dell elettricità; sistemi di riscldmento e condizionmento distnz (complesso di edifici/condomini); illuminzione nturle. I metodi di clcolo possono differenzirsi per ctegori di edifici (bitzioni, uffici, ospedli, ecc.).

15 A. QUADRo NoRMATIVo E LEGISLATIVo 15 L Direttiv in quest mnier non indicv nessun metodo specifico, m stbiliv i principi generli, lscindo gli Stti membri libertà nell modlità di ttuzione. L certificzione energetic, risultto finle del clcolo del fbbisogno energetico, deve essere messo disposizione dell cquirente o del loctrio, che in bse questo potrà vlutrne l convenienz rispetto d ltri edifici o conoscere il mrgine di migliormento prestzionle ottenibile ttrverso interventi migliortivi mirti. Inftti l ttestto di certificzione energetic oltre comprende i dti di riferimento, quli vlori vigenti norm di legge, comprende nche le rccomndzioni per il migliormento in termini di costi/benefici. L vlidità dell ttestto è comunque di 10 nni l mssimo. Negli edifici pubblici e perti l pubblico con superficie utile superiore i 1000 m² deve essere espost, in luogo chirmente visibile, un ttestto di certificzione energetic rislente non più di 10 nni prim. L Direttiv concede, inoltre, l possibilità per gli Stti membri, di escludere dll ppliczione dei requisiti minimi prestzionli previsti per legge e dll certificzione energetic, gli edifici di prticolre vlore rchitettonico o storico nei csi in cui il rispetto delle prescrizioni comporterebbe un lterzione inccettbile del loro crttere e spetto, gli edifici dibiti luoghi di culto oltre che fbbricti tempornei, siti industrili, officine, edifici gricoli e fbbricti indipendenti con superficie utile inferiore 50 m². All rticolo 10 dell Direttiv Europe si ribdisce che l Certificzione, le rccomndzioni e l elborzione delle rccomndzioni verrnno effettute «(...) In mnier indipendente d esperti qulificti e/o riconosciuti, qulor operino come imprenditori individuli o impiegti di enti pubblici o di orgnismi privti». Ci preme ricordre, ncor, che l Direttiv ritiene che l prestzione globle dell edificio si il risultto dell somm dei fbbisogni energetici dti di consumi per: l climtizzzione invernle; l produzione cqu cld snitri; l climtizzzione estiv; l illuminzione; ltri consumi usiliri. Quest risult essere l grnde novità rispetto ll legislzione itlin llor vigente (Legge n. 10/1991) che prendev in esme il solo riscldmento..3 recepimento dell direttiv europe in itli: d.lgs. n. 192/2005 e d.lgs. n. 311/2006 Il decreto legisltivo n. 192 del 2005 ed il decreto legisltivo n. 311 del 2006 costituiscono l normtiv itlin in mteri di rendimento energetico per l edilizi, recepimento dell Direttiv 2002/91/CE. Per comodità qundo ci si riferirà l D.Lgs. n. 192/2005 si sottintende coordinto con le sue modifiche ed integrzioni pportte nell 311/2006. Di seguito mettimo in evidenz gli spetti opertivi più importnti: ll rticolo 3: gli dempimenti sono differenziti e riorgnizzti in relzione ll tipologi dell intervento edilizio previsto (nuov edificzione, ristrutturzione totle, ristrutturzione przile, sostituzione del genertore, ecc.);

16 16 MANUALE DEL CERTIfICAToRE ENERGETICo ll rticolo 4: si rimnd ll emnzione di decreti ttutivi per metodologie di clcolo, criteri di progettzione per edilizi convenziont e sovvenziont; ll rticolo 6: si prescrive l necessità per gli edifici di nuov costruzione di dotrsi di un ttestto di certificzione energetic. Nel cso di edifici esistenti, invece, l certificzione srà introdott grdulmente scdenze diverse nel cso di trsferimenti titolo oneroso; gli rticoli 8 e 11: viene introdotto l Attestto di Qulificzione Energetic, il qule di ftto sostituisce l Attestto di Certificzione Energetic fino ll entrt in vigore delle Linee guid Nzionli (del giugno 2009); ll rticolo 11: è disposto un regime trnsitorio, con il qule il clcolo dell prestzione energetic degli edifici per l climtizzzione invernle, in ttes dell emnzione dei decreti ttutivi, è disciplinto dll Legge n. 10 del 9 gennio 1991, come modifict dl presente decreto, dlle norme ttutive e dll llegto I ; ll Allegto I: è introdotto un nuovo descrittore dell prestzione energetic dell edificio nei mesi invernli: l EPi espresso in kwh su m² di superficie utile ll nno per il comprto residenzile e in kwh su m³ di volume ll nno per il terzirio. Tle prmetro fisserà il limite di legge con il qule confrontrsi, nturlmente differenzito per zon climtic. not bene: Nell Allegto C, sono indicti i suddetti vlori di EPi limite, diversificti per edifici residenzili clsse E.1 esclusi collegi, conventi, cse di pen e cserme e per tutti gli ltri edifici. VLOri LimiTe dell indice di prestzione energetic per L climtizzzione invernle Tbell 1.1. Vlori limite dell indice di prestzione energetic per l climtizzzione invernle, espress in kwh/m² nno Edifici E.1 Zon climtic Rpporto di form dell edificio S/V A B C D E f fino d d d d 2101 oltre 0, , cos sono i grdi giorno? In ingegneri edile, con quest unità di misur si indic il fbbisogno termico di un determint re geogrfic reltiv lle vigenti normtive sul riscldmento delle bitzioni. Il vlore numerico rppresent l somm, estes tutti i giorni di un periodo nnule convenzionle, delle sole differenze positive giornliere tr l tempertur convenzionle, fisst in Itli 20 C, e l tempertur medi estern giornlier. Un v-

17 A. QUADRo NoRMATIVo E LEGISLATIVo 17 Tbell 1.2. Vlori limite, pplicbili dl 1 gennio 2008, dell indice di prestzione energetic per l climtizzzione invernle, espress in kwh/m² nno Edifici E.1 Rpporto di form dell edificio S/V Zon climtic A B C D E f fino 600 d d d d ,2 9,5 9, oltre 0, Tbell 1.3. Vlori limite, pplicbili dl 1 gennio 2010, dell indice di prestzione energetic per l climtizzzione invernle, espress in kwh/m² nno Edifici E.1 Rpporto di form dell edificio S/V Zon climtic A B C D E f fino 600 d d d d 2101 oltre 0,2 8,5 8,5 12,8 12,8 21,3 21, ,8 46,8 0, Tbell 2.1. Vlori limite dell indice di prestzione energetic per l climtizzzione invernle, espress in kwh/m³ nno Per tutti gli ltri edifici Rpporto di form dell edificio S/V Zon climtic A B C D E f fino 600 d d d d ,2 2,5 2,5 4,5 4,5 7,5 7, , oltre lore di Grdi Giorno bsso indic un breve periodo di riscldmento e temperture medie giornliere prossime ll tempertur fisst per l mbiente. Al contrrio, vlori di Grdi Giorno elevti, indicno periodi di riscldmento prolungti e temperture medie giornliere nettmente inferiori rispetto ll tempertur convenzionle di riferimento.

18 18 MANUALE DEL CERTIfICAToRE ENERGETICo Tbell 2.2. Vlori limite, pplicbili dl 1 gennio 2008, dell indice di prestzione energetic per l climtizzzione invernle, espress in kwh/m³ nno Per tutti gli ltri edifici Rpporto di form dell edificio S/V Zon climtic A B C D E f fino 600 d d d d 2101 oltre 0,2 2,5 2,5 4,5 4,5 6,5 6,5 10,5 10,5 14,5 14,5 0, Tbell 2.3. Vlori limite, pplicbili dl 1 gennio 2010, dell indice di prestzione energetic per l climtizzzione invernle, espress in kwh/m³ nno Per tutti gli ltri edifici Rpporto di form dell edificio S/V Zon climtic A B C D E f fino 600 d d d d 2101 oltre 0,2 2,0 2,0 3,6 3, ,6 9,6 12,7 12,7 0,9 8,2 8,2 12,8 12,8 17,3 17,3 22,5 22, I vlori limite riportti nelle tbelle sono espressi in funzione dell zon climtic, così come individut ll rticolo 2 del decreto del Presidente dell Repubblic 26 gosto 1993, n. 412 e del rpporto di form dell edificio S/V 3. Per vlori di S/V compresi nell intervllo 0,2-0,9 e, nlogmente, per grdi giorno () intermedi i limiti delle zone climtiche riportti in tbell si procede medinte interpolzione linere 4. not bene: È disponibile, con il softwre, un file excel Interpolzione EPi che permette fcilmente, trmite il metodo di interpolzione linere, di clcolre il vlore desiderto. 3 che cos è il rpporto di form? S è l superficie che delimit verso l esterno (ovvero verso mbienti non dotti di impinto di riscldmento) il volume riscldto V. Si esprime in m² ; V è il volume lordo, espresso in metri cubi, dlle prti di edificio riscldte, definito dlle superfici che lo delimitno. 4 cos è l interpolzione linere e come si clcol? Il metodo dell interpolzione linere è un metodo numerico per trovre le rdici di un funzione. Necessit dell stim inizile di un intervllo (,b) entro cui debb esser compres l rdice, tle che f() f(b) < 0. È nch esso un metodo del primo ordine e dunque prevede un convergenz lent. L stbilità è grntit.

19 A. QUADRo NoRMATIVo E LEGISLATIVo 19 Sempre nell Allegto C sono indicti i vlori limite di trsmittnz termic delle struttur opche verticli e orizzontli ed ncor, sono indicti i suddetti vlori limite di trsmittnz termic delle struttur opche verticli e orizzontli e delle chiusure trsprenti espressi in W/m² K. VLOri LimiTe di TrsmiTTnZ Termic delle strutture OpcHe VerTicLi O OriZZOnTLi e inclinte Tbell 3.1. Vlori limite di trsmittnz termic U strutture opche verticli Zon climtic dll 1 gennio 2006 dll 1 gennio 2008 dll 1 gennio 2010 A 0,85 0,72 0,62 B 0,64 0,54 0,48 C 0,57 0,46 0,40 D 0,50 0,40 0,36 E 0,46 0,37 0,34 f 0,44 0,35 0,33 Tbell 3.2. Vlori limite di trsmittnz termic U strutture opche orizzontli o inclinte Tbell Coperture Zon climtic dll 1 gennio 2006 dll 1 gennio 2008 dll 1 gennio 2010 A 0,80 0,42 0,38 B 0,60 0,42 0,38 C 0,55 0,42 0,38 D 0,46 0,35 0,32 E 0,43 0,32 0,30 f 0,41 0,31 0,29 Tbell Pvimenti verso locli non riscldti o verso l esterno Zon climtic dll 1 gennio 2006 dll 1 gennio 2008 dll 1 gennio 2010 A 0,80 0,74 0,65 B 0,60 0,55 0,49 C 0,55 0,49 0,42 D 0,46 0,41 0,36 E 0,43 0,38 0,33 f 0,41 0,36 0,32

20 20 MANUALE DEL CERTIfICAToRE ENERGETICo VLOri LimiTe di TrsmiTTnZ Termic delle chiusure TrsprenTi Tbell 4.1. Vlori limite di trsmittnz termic U delle chiusure trsprenti comprensive di infissi Zon climtic dll 1 gennio 2006 dll 1 gennio 2008 dll 1 gennio 2010 A 5,5 5,0 4,6 B 4,0 3,6 3,0 C 3,3 3,0 2,6 D 3,1 2,8 2,4 E 2,8 2,4 2,2 f 2,4 2,2 2,0 Tbell 4.2. Vlori limite di trsmittnz termic dei vetri Zon climtic dll 1 gennio 2006 dll 1 gennio 2008 dll 1 gennio 2010 A 5,0 4,5 3,7 B 4,0 3,4 2,7 C 3,0 2,3 2,1 D 2,6 2,1 1,9 E 2,4 1,9 1,7 f 2,3 1,7 1,3.3.1 mbito di ppliczione del d.lgs. n. 192/2005 e d.lgs. n. 311/2006 Questo prgrfo trtt i contenuti del D.Lgs. n. 311/2006, llegto I: d un esperto l trttzione potrebbe sembrre incomplet, visto che per semplificre bbimo ritenuto opportuno non riportre quegli dempimenti che verrnno in seguito brogti dl D.P.R. n. 59/2009 e quindi oggi non più vlidi. È bene chirire che il rispetto dei vlori reltivi i limiti di trsmittnz termic U previsti per legge è comunque subordinto l tipo di intervento edilizio previsto. L legge, inftti, prevede delle ttenunti sui vlori tbellri. In concreto: 1. ppliczione integrle e quindi rispetto dei vlori di legge tutto l edificio nel cso di: costruzione di nuovi edifici; ristrutturzione integrle degli elementi edilizi costituenti l involucro di edifici esistenti vente superficie utile > 1000 m²; demolizione e ricostruzione in mnutenzione strordinri di edifici esistenti venti superficie utile > 1000 m².

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