VOMM FOOD WASTE DRYING TEST. D Laboratory test report
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- Annibale Salerno
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1 VOMM FOOD WASTE DRYING TEST D Laboratory test report Pg 1/5
2 Commessa: 520 Progetto LIFE10 ENV/IT/367 - Sustainable Cruise Data del test: 15/05/2012 Operatore: PD PRODOTTO Rifiuto da ristorazione. FORMATO DEL CONFERIMENTO Fusti in plastica contrassegnati come gruppo di campionamento 1 e gruppo di campionamento 2 STATO DEL CAMPIONE ALL'ARRIVO Esame visivo Il materiale presenta una miscela di corpi solidi di varia consistenza, di varia natura: vegetale, animale, scarti di pietanze, corpi solidi non destinati all'alimentazione. Il tutto in pezzatura variabile fino ad un massimo di circa 10cm (vedi foto 1) Tale miscela risulta immersa in una consistente frazione acquosa che si ritiene provenga parzialmente dall'interno dei corpi di cui sopra, oltre che da bibite e acqua di risciacquo delle stoviglie. In particolare, il materiale contenuto nei fusti contrassegnati come gruppo di campionamento 1 risulta più acquoso. Caratterizzazione Sono state effettuate diverse campionature sulle quali il tasso di umidità del prodotto si è mostrato molto variabile. Alcuni contenitori presentano un prodotto pastoso (UMIDITA' media 75,2%), altri contenitori presentano un prodotto molto liquido (UMIDITA' media 87,3%) (*) Il peso specifico medio riscontrato è 1,1 Kg/dm 3 (*) media misurata sui campioni prelevati da vari fusti con termo-bilancia, 105 C - stabilizzazione 45sec./0,50% Foto1: campione conferito a sala prove VOMM Pg 2/5
3 SCOPO DEI TEST La finalità dei test è quella di stabilire parametri e condizioni di processo che possano portare diversi gradi di riduzione del contenuto acquoso sul prodotto trattato, al fine di poter rispondere a differenti esigenze degli impieghi successivi. Le prove sono state suddivise in due fasi: fase 1: processo di igienizzazione/concentrazione; fase 2: essiccamento del concentrato omogeneo ottenuto in fase 1 fino all'ottenimento di un prodotto granulato o in polvere. Pg 3/5
4 TEST DI PROCESSO Fase 1 E' stata effettuata una preparazione mediante triturazione del campione conferito, mediante mulino adatto a questo tipo di materiale, in maniera tale da renderlo trattabile con turbo-macchine VOMM. Per il test di concentrazione e igienizzazione del prodotto (che nel seguito indicheremo come fase 1 ) è stato utilizzato un macchinario esistente dedicato ai test, al quale sono state applicate palette con finitura per uso tipo alimentare. La regolazione del nuovo set di palette è stata ottimizzata per ottenere la totale sterilizzazione del prodotto. Tale ottimizzazione ha richiesto una prima marcia di prova, il cui risultato ha determinato l'assetto delle palette con il quale si è poi proceduto ad effettuare la concentrazione/igienizzazione di tutto il campione ricevuto. Il prodotto è stato alimentato mediante un dosatore volumetrico e coclea (facente anch'esso parte dell'attrezzatura di prova), senza alcun apporto di aria calda. Il risultato ottenuto è un concentrato omogeneo, ovvero la cui variabilità del tasso di umidità si è ridotta attorno a ±1% attorno al valore medio. Il settaggio macchina utilizzato permette una stabilizzazione del prodotto che rende possibile una lunga conservazione in frigorifero a 4 C. In funzione delle necessità di successive fasi di lavorazione e/o utilizzo, è possibile diminuire ulteriormente il grado di umidità ottenibile, agendo sull'asseto della macchina. Tabella prova fase 1: IGIENIZZAZIONE/OMOGENEIZZAZIONE Temp. media di Dosaggi finale iniziale parete o (Kg/h) (%) (%) Temp. media in uscita 75,2 87, ,8 98 Foto 2: essiccato concentrato/igienizzato Pg 4/5
5 Fase 2 A seguito dell'ottenimento del concentrato in fase 1, si è passati alla pulizia e sostituzione dell'albero e delle palette utilizzate, con un nuovo set già testato per l'essiccazione spinta fino all'ottenimento di polveri. Le analisi preliminari di laboratorio hanno confermato che la fase 2 parte da un prodotto omogeneo al 60,8% di umidità. Sono state effettuate delle piccole prove preliminari per decidere l'assetto delle palette. I risultati della prima marcia di prova, hanno portato ad un prodotto con umidità residua di circa il 15%. Per verificare la possibilità di ottenere un maggior grado di secco, si è proceduto ad un'ulteriore messa appunto dell'albero. L'ultima prova in essiccazione ha così portato all'ottenimento di un prodotto con un'umidità residua di circa il 9%. Al momento non è richiesto di spingere ulteriormente il grado di secco, che rimane comunque migliorabile. I risultati della fase 2 sono riportati nella seguente tabella. A differenza di quanto svolto per la fase 1, ii test relativi alla fase 2 sono stati effettuati con l'apporto di aria calda. Tabella prova fase 2: ESSICCAMENTO TOTALE iniziale (%) Temp. media di parete Temp. Aria in ingresso Dosaggi o (Kg/h) finale (%) 60, Foto 3: essiccato granulato Pg 5/5
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