SERVIZI E INTERVENTI SOCIALI PER BAMBINI, RAGAZZI E FAMIGLIE

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1 SERVIZI E INTERVENTI SOCIALI PER BAMBINI, RAGAZZI E FAMIGLIE Rapporto sui dati delle Zone sociosanitarie/società della salute della Regione Toscana Anni GENNAIO 2011

2 INDICE Nota metodologica Principali risultati del monitoraggio Gli interventi per i minori che vivono in famiglia 1.1 Attività, interventi e prestazioni rivolte ai nuclei familiari dei minori 1.2 Le tutele giuridiche a favore dei minori 1.3 I minori e gli atti giudiziari 1.4 Gli affidi part time 1.5 I minori presenti nelle strutture semiresidenziali 2. Gli interventi per i minori che vivono fuori famiglia 2.1 Gli accolti nelle strutture residenziali 2.2 Gli affidamenti familiari 3. Tavole statistiche

3 Nota metodologica L attività di monitoraggio annuale sugli interventi e sulle prestazioni per i bambini e ragazzi che vivono in famiglia e per quelli affidati o inseriti in struttura residenziale è realizzata nell ambito dei programmi di attività del Centro regionale di documentazione per l infanzia e l adolescenza. L attività di monitoraggio, come per gli anni precedenti, continua ad essere alimentata e realizzata grazie alla stretta collaborazione tra il Centro Regionale e le 34 Zone sociosanitarie/società della salute, che attraverso l azione di coordinamento effettuata dai rispettivi responsabili per l area minori, provvede alla raccolta dei dati, alla compilazione delle relative schede, alla validazione delle informazioni ottenute e alla loro trasmissione. Le tavole statistiche che sono presentate in questo report, oltre a fornire un analisi delle variabili di interesse con l aggiornamento all anno 2009, offrono anche l analisi temporale circa l andamento di alcuni aspetti e fenomeni trattati nell arco del triennio e offrono una serie di indicatori, in prevalenza tassi medio annui, calcolati nelle 34 zone socio-sanitarie e sul totale della Toscana. La propensione alla risposta da parte delle Zone sociosanitarie/società della salute rimane sempre molto alta, anche se è opportuno segnalare che alla rilevazione non hanno risposto 2 delle 34 Zone sociosanitarie/società della salute coinvolte. In caso di mancata risposta, al fine di ottenere una stima dei fenomeni trattati di livello regionale, alle zone non rispondenti nel 2009 è stato imputato il dato relativo all anno 2008.

4 PRINCIPALI RISULTATI DEL MONITORAGGIO Gli interventi per i minori che vivono in famiglia 1.1 Attività, interventi e prestazioni rivolte ai nuclei familiari dei minori La mediazione familiare. Il numero di nuclei familiari con figli minori che ricorrono ad attività di mediazione familiare e cioè di supporto alla coppia in fase di separazione o ove questa sia già avvenuta, passa nel triennio , da 530 a 501 unità, per una diminuzione pari al 5,5%. Ogni anno, nel medesimo periodo, viene mediamente coinvolto, in questo tipo di attività, meno di un nucleo familiare (0,4) ogni nuclei familiari residenti sul territorio regionale. I tassi medi annui a livello delle singole Zone sociosanitarie in alcuni casi sono decisamente superiori al tasso medio regionale, come nel caso del Mugello, delle Apuane e dell Elba con valori medi annui rispettivamente di 1,6, 1,2 e 1,2 nuclei familiari coinvolti in attività di mediazione familiare ogni nuclei familiari residenti nella Zona. L assistenza economica. Nel triennio i nuclei familiari con figli minori assistiti economicamente passano dai del 2007 ai del 2009, per un aumento pari al 10,7%, presentando un tasso medio annuo a livello regionale pari a 7,5 nuclei familiari assistiti economicamente ogni nuclei familiari residenti sul territorio toscano. Per questo tipo di intervento le Zone del Mugello (21,2), Alta Val d Elsa (15,8), Val d Arno (14,7), Val d Arno Inferiore (12,2), Firenze (10,8) e Fiorentina Sud-Est (10,4) presentano valori del tasso medio annuo più elevati rispetto a quello di livello regionale. L assistenza domiciliare territoriale. I nuclei familiari con figli minori che vengono coinvolti in attività di assistenza domiciliare territoriale registrano una lieve diminuzione passando dai 618 del 2007 ai 502 del 2009 con un numero di minori coinvolti in questo ultimo anno, pari a 936. Considerando l intero arco temporale , il numero di nuclei coinvolti è stato pari a con un tasso medio annuo per famiglie residenti pari a 0,4. Non si osservano significative differenze per quanto riguarda i valori medi a livello di Zona sociosanitaria. L assistenza educativa domiciliare. I nuclei familiari coinvolti in attività di assistenza educativa domiciliare passano dai del 2007 ai del 2009 coinvolgendo in questo ultimo anno minori in totale. Per le attività di assistenza educativa domiciliare si registra un tasso medio annuo pari a 1,9 nuclei familiari coinvolti per ogni nuclei familiari residenti in Toscana. Le Zone socio-sanitarie che superano in maniera

5 significativa il valore medio toscano sono l Alta Val di Cecina (4,4), la Val di Chiana Senese (4,1) e il Val d Arno Inferiore (4,0); al contrario i valori più bassi si registrano in Lunigiana (0,2), in Val di Nievole (0,1) e in Bassa val di Cecina (0,3). 1.2 Le tutele giuridiche a favore dei minori Il numero delle tutele giuridiche in corso al 31/12 di ogni anno, nel triennio , registra una riduzione percentuale del 5,4% passando, infatti, dalle del 2007 alle del Il tasso medio annuo regionale e cioè il numero di tutele giuridiche ogni minori residenti è pari a 2,9, con valori più alti nel Livornese (8,5), a Firenze (5,4), nelle Colline metallifere (5,0), in Val di Nievole (4,8) e in Val d Arno (4,4). 1.3 I minori e gli atti giudiziari Il numero di minori seguiti dai Servizi in collaborazione con l Autorità giudiziaria in materia civile e amministrativa passa dai del 2007 ai del 2009, di questi ultimi sono minori stranieri che incidono sul totale per il 29,7% dei casi. Il numero medio di minori seguiti in collaborazione con l Autorità giudiziaria per minori residenti in Toscana è pari a 10,9; in alcune Zone socio-sanitarie il tasso medio annuo assume valori decisamente più alti come nella Livornese (21,4) e in Val di Nievole (17,6), mentre in altre, come ad esempio l Amiata senese (2,9), assume valori molto al di sotto del valore medio regionale. I minori seguiti a partire dal 1/01/2009 risultano di cui stranieri che incidono sul totale per il 32,6% dei casi. I minori vittime di maltrattamenti in famiglia segnalati agli organi giudiziari e presi in carico per Zona socio-sanitaria sono, nell intero triennio considerato, in lieve diminuzione passando dai del 2007 ai 990 del 2009, ma in aumento se si confronta il solo biennio dove si passa da 763 a 990 casi registrati. Aumentano significativamente i minori stranieri vittime di maltrattamenti che passano da 167 casi del 2008 a 259 del 2009 per un aumento percentuale di oltre il 50%. Nel triennio diminuiscono i minori vittime di abusi sessuali passando dai 199 casi del 2007 ai 150 casi del 2009 con un tasso medio annuo regionale di 0,3 minori vittime di abusi sessuali ogni minori residenti: nello specifico diminuiscono gli abusi sessuali in famiglia che passano dai 140 del 2007 ai 108 del 2009, per una diminuzione percentuale pari al 22,9%.

6 1.4 Gli affidi part-time Nel corso del triennio i minori in affidamento part-time passano dai 175 del 2007, ai 203 del 2008, fino ai 220 del 2009 per un incremento percentuale pari al 26,3%. Dei 220 minori in affidamento al 31/12/2009, 15 sono affidati a parenti (il 6,8%), 162 affidati a famiglia (il 73,7%) e 43 affidati ad altri (19,5%). Gli affidi avviati durante l anno 2009 sono 83, un po meno rispetto al precedente anno dove se ne contavano 99; il tasso medio annuo sulla popolazione residente è di 0,2 nuovi affidati ogni minori residenti. 1.5 I minori presenti nelle strutture semiresidenziali Il numero dei bambini e dei ragazzi presenti nelle strutture semiresidenziali passa dai 740 del 2007 ai del 2009 per un incremento, nell intero periodo, dell 82,2% e un incremento tra il 2008 e il 2009 del 25,9%. Il tasso medio annuo è di 2 minori presenti nelle strutture semiresidenziali per ogni minori residenti sul territorio. Piuttosto elevata rimane l incidenza dei minori stranieri sul totale delle presenze che nel 2009 sono pari al 28,2%. I nuovi inserimenti dei minori in struttura avviati nell anno 2009 sono in leggero aumento rispetto all anno precedente passando da 716 a 735; di quest ultimi 196 (pari al 26,7%) sono stranieri. 2. Gli interventi per i minori che vivono fuori famiglia 2.1 Gli accolti nelle strutture residenziali Il numero di bambini e ragazzi di 0-21 anni accolti nelle strutture residenziali nel triennio passa dalle 838 unità del 2007 alle 788 del 2009, rimanendo pressoché invariato rispetto al 2008 dove se ne contavano 770. Nel triennio considerato, risulta in lieve diminuzione l incidenza percentuale degli stranieri sul totale degli accolti: nel 2007 gli stranieri rappresentavano il 53% delle accoglienze, nel 2008 il fenomeno scende al 50,8%, mentre nel 2009 arriva al 46,9%. I minori accolti nelle strutture residenziali sono, al 31/12/2009, 706 di cui 341 stranieri e 188 minori stranieri non accompagnati; quest ultimi presentano un incidenza percentuale del 26,6% sul totale degli accolti. Dei minori accolti in struttura nel 62,2% dei casi si tratta di maschi, mentre nel 37,8% si tratta di femmine; tra gli stranieri, i maschi salgono al 75,3% e le femmine scendono al 24,7%. Tra i minori accolti più della metà (il 53,8%) ha

7 un età compresa tra i 15 e i 17 anni, il 19,8% ha tra gli 11 e i 14 anni, l 11,1% ha tra i 6 e i 10 anni, il 7,3% ha tra i 3 e i 5 anni e l 8% ha meno di due anni. Tra i minori stranieri accolti, pesano di più i enni con il 65,6%, il 14,2% sono coloro che hanno anni, il 7,4% coloro che hanno tra i 6 e i 10 anni e i 3 e i 5 anni, infine con il 5,3% coloro con meno di due anni. Riguardo al periodo di accoglienza, sul totale degli accolti, quelli ospitati da meno di un anno sono il 39,6%, gli accolti che presentano permanenze più lunghe, oltre i 4 anni ammontano invece al 18,5%. Tra gli stranieri accolti il 48,7% è in struttura da meno di un anno e il 10,1% da oltre i 4 anni. 2.2 Gli affidamenti familiari I bambini e i ragazzi di 0-21 anni in affidamento familiare registrano, nel triennio , una diminuzione (-20,6%) passando dai del 2007 ai del 2008 fino ad arrivare ai del Stessa situazione per i bambini e ragazzi stranieri che passano dai 685 del 2007 ai 434 del 2009 (-36,5%). Al 31 dicembre 2009 i minori in affidamento familiare in Toscana erano (-7,6% rispetto al 2008), di cui 381 di cittadinanza straniera e di questi 112 risultavano minori stranieri non accompagnati. Tra i minori in affidamento familiare il 53,4% erano maschi e il 46,6% erano femmine. Il tasso medio annuo totale è pari a 2,3 minori in affidamento familiare ogni minori residenti. Al 31 dicembre 2009 dei affidamenti familiari in corso, il 48,3% riguardava affidamenti intrafamiliari e il 51,4% gli affidamenti eterofamiliari. La percentuale degli affidamenti intrafamiliari diminuisce al 40,7% se si considerano i minori stranieri e risale fino al 71% se invece si considerano i soli minori stranieri non accompagnati. Dei bambini e ragazzi di 0-17 anni in affidamento familiare il 33,5% è in affido di tipo consensuale, mentre il 66,5% è in affido di tipo giudiziale; nel 36,4% dei casi l affido familiare si protrae da oltre 4 anni e nel 16,5% dei casi da meno di un anno. I minori in affidamento familiare al 31 dicembre 2009 avevano nel 30% dei casi tra i 6 e i 10 anni, il 28% tra i 15 e i 17 anni, il 24,7% dei casi tra i 11 e i 14 anni, nel 12,6% dei casi tra i 3 e i 5 anni e infine nel 3,7% meno di due anni.