Nel giorno di Pasqua è obbligatorio (dopo la seconda lettura e prima del Vangelo) proclamare una sequenza, che è una antica preghiera della Chiesa.

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1 Nel giorno di Pasqua è obbligatorio (dopo la seconda lettura e prima del Vangelo) proclamare una sequenza, che è una antica preghiera della Chiesa. Sequenza di Pasqua che per l appunto ci annuncia la Risurrezione. Abbiamo ascoltato dalla sequenza queste parole: Morte e vita si sono affrontate in un prodigioso duello hanno combattuto il bene con il male, la morte contro la vita, Gesù contro il diavolo, chi avrà vinto? Gesù ha vinto, la vita ha vinto. Aggiunge: Il Signore della vita era morto, ma ora vivo trionfa! Ecco cosa stiamo facendo qui, ecco perché siamo andati a Messa oggi, il giorno di Pasqua! Perché come discepoli di Gesù crediamo: Gesù ha vinto la morte; la vita ha vinto sulla morte; il Signore è risorto e siamo chiamati alla vita. Siamo chiamati innanzitutto ad una vita migliore. Il Signore non è risorto soltanto promettendoci il Paradiso, sarebbe una cosa limitata. Se un Dio dicesse semplicemente: fatevi forte perché tanto c è il Paradiso, sarebbe un Dio qualunquista e non un Dio d Amore. Neanche la Chiesa lo ha mai affermato. Nei momenti della prova e del dolore, della sofferenza più dura per l uomo la Chiesa ha sempre sostenuto che la croce non è l ultima parola, né in questa vita né nell altra. C è sempre un altra parola, dopo la parola croce, dopo la parola morte, la parola Risurrezione, la parola vita. Questo è bellissimo! La cosa grande che risiede nel nostro cuore, che forse noi a volte non siamo abbastanza capaci di esprimere e di tirar fuori, è la nostra fede nella vita a tutto tondo, senza se e senza ma, la vita sempre, la vita sempre davanti a tutto. Vita Eterna si, ma cominciando dalla vita terrena, la vita dell uomo, la vita delle persone, il loro bene, la loro realizzazione umana. Purtroppo questo concetto si è ribaltato, al bene delle persone è stata sostituita l economia, che è un fatto necessario, uno dei quei beni che servono, ma il dio denaro non può essere il nostro signore e il padrone del mondo. Gesù ci chiede: fratelli miei, figli miei cristiani, avete creduto in me e siete stati

2 battezzati, vi prego seguite me, non seguite altre verità, seguite me, son io il vostro Signore e il vostro Maestro, sono io l unico che può dare anche una risposta alle vostre preoccupazioni, può dare una risposta ai vostri dolori, può dare una risposta alle vostre crisi, ai vostri cambiamenti, ai vostri mutamenti, può dare una risposta ai tanti perché che sorgono dentro di voi. Il Signore Risorto, lo abbiamo sentito dal Vangelo, esce dal sepolcro, lo lascia vuoto! Una seconda riflessione la facciamo in questo senso: cosa vuol dire questo sepolcro vuoto? A parte che vuoto non vuol dire che non sia stato riempito dallo stesso Risorto, perché Gesù Risorto lo ha lasciato vuoto fisicamente, ma con la Sua gloria di Risorto riempie tutta la realtà! A prescindere da questo però, perchè gli Apostoli, la Maddalena, le donne e tutta la compagnia di Gesù crede quando vede il sepolcro vuoto? Cosa vuol dire? Il Sepolcro vuoto è il simbolo del vuoto, appunto, è il simbolo di ciò che non è nulla, di ciò che non è rappresentato da nessuno, da ciò che nessuno vorrebbe, il sepolcro vuoto è il contrario di quello che noi possiamo desiderare. Ebbene il Signore si manifesta in questa realtà, attraverso questa realtà, poiché è l unica realtà che gli fa spazio! Ci sono due momenti della nostra storia in cui possiamo fare l esperienza del sepolcro vuoto e credere. La prima esperienza è quella della comunità parrocchiale, e nella comunione di vita con i miei fratelli e con gli altri, con quelli che vivono con me in un certo territorio ben circoscritto che si chiama parrocchia, unita alla Diocesi sede del successore degli Apostoli, il vescovo che ci garantisce che Cristo è Risorto. Soltanto nella vita di comunione con tutti gli anelli di questa catena, io posso incontrare il Signore Risorto. Nella vita di comunione ci sono numerosissime difficoltà, perché io sono fatto in un modo, altri in altro modo, altri in altro modo ancora. Tu vorresti le cose così, tu le vorresti in un altro

3 modo, tu hai una spiegazione, tu ne hai un'altra, tu hai una dote, tu ne hai un altra. Siamo tutti diversi. Eppure questa marmaglia, questa accozzamento di personalità deve fare comunione! Quando farà comunione incontrerò il Signore Risorto, ma ricordiamo le parole del Signore: dove due o più persone sono unite nel mio nome, io sono in mezzo a loro. Perché io tante volte dico non andate a destra a sinistra, fate un cammino con la vostra comunità, interessatevi alla vostra comunità, fatevi avanti, offrite la vostra collaborazione? Perché è questa la vostra famiglia, questa è la vostra famiglia, qui noi, intorno allo stesso tavolo, ci riconosciamo famiglia e attorno allo stesso tavolo, contempliamo Gesù Risorto presente in mezzo a noi. Ho detto che Gesù si rivela in quello che noi non desideriamo, l egoismo di tutti non ci porta a desiderare di stare tutti insieme, di voler bene a tutti, ma di starsene ognuno per conto suo. Ognun per sé e Dio per tutti! Quanto si sta comodi a casa, senza la chiave sulla porta, senza qualcuno che rompe, che infrange la mia privacy (che oggi si difende con tanta veemenza)! Per i cristiani non esiste la privacy, perché siamo fratelli appartenenti alla stessa famiglia, quindi casa mia è anche casa tua, perché casa tua è anche casa del vicino è anche casa del lontano. Comunità parrocchiale, che è una realtà straordinariamente bella. Veramente noi, camminando per le strade della nostra parrocchia, testimoniamo la Fede. Noi anche quando siamo pochi, due o più persone, dobbiamo fare comunità, dobbiamo volerci bene, e questo è molto difficile, lo so! Ma è qui che è presente Gesù. Gesù è Risorto e ha lasciato un sepolcro vuoto. Non ha detto alla Madre: Madre mia, vai nel mondo a farti vedere, fatti vedere e conferma la mia risurrezione. Lui non ha bisogno di eventi spettacolari, perché ha già fatto tutto da solo. C è il Vangelo e c è la comunità che ricorda Gesù, che mi presenta Gesù: non andarlo a cercare a destra e sinistra.

4 Purtroppo non viviamo bene la comunità e quindi sentiamo il bisogno di evadere, di andare a cercare il Signore chissà dove! Invece Egli è qui. Cammina sulle nostre strade e dice le stesse cose di allora e compie gli stessi miracoli. Ma c è un altro aspetto da riflettere. Il Signore è presente nel mondo soprattutto dove l uomo soffre, dove c è un dolore, una difficoltà, dove c è un problema, lì veramente c è Gesù crocifisso, che è anche Risorto. Le due realtà non si possono più disgiungere o separare. Allora quando c è la sofferenza lì c è il Signore. Là dove c è una persona intubata, che non ce la fa più, che non ce la fa a respirare, piena di flebo, piena di sedativi per farla stare calma, lì c è il Signore Gesù! Noi cristiani dobbiamo imparare a vedere e a leggere la realtà, perché lì c è l amore di una vita che soffre, e una vita che soffre è sempre spremuta e quale succo può uscire da noi quando veniamo spremuti? Non il succo d arancia, ma il succo dell amore. Quindi c è Gesù nelle famiglie dove c è un malato, dove c è un anziano, lì c è Gesù Risorto. Il Papa nel Venerdì Santo, alla via Crucis del Colosseo ha detto proprio questo: I cristiani hanno una parola sola da offrire al mondo, la parola Croce. Con essa, con la Croce, noi possiamo rispondere al male, e possiamo sconfiggere il male, e come ripeto dove c è la Croce c è anche il Risorto, perché la croce è stata definitivamente sconfitta. Allora cari cristiani io vorrei che noi fossimo tutti un pochino più attenti! Bando alla tristezza, la tristezza non fa parte del nostro carattere di cristiani, noi dobbiamo essere gioiosi, e se è vero quello che ho detto, Gesù sta sempre con noi, non ci lascia un attimo, e se Gesù sta sempre con noi, noi stiamo come un Papa, anzi meglio di un Papa! Preghiamo per questo, perché i cristiani di oggi siano cristiani felici, sereni, piacevoli, belli da guardare. Io mi auguro

5 che stasera questa Parola di Dio abbia fatto una bella iniezione di adrenalina, e dia una bella scossa alla nostra spiritualità. Basta con quel cristianesimo pesante, che non fa altro che fare del male. Quando si dice io sono cristiano e poi ci comportiamo come se non lo fossimo, ci facciamo solo del male. Quindi coraggio, con l accompagnamento della preghiera di tutti, guardiamo avanti con gioia e serenità. Cascasse il mondo noi non cascheremo perché c è Cristo che è morto e Risorto per noi.