04/07/ \7.8\2017\1 1/5
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- Guglielmo Foti
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1 1/5 PEC Spett.le Comune di Sesto San Giovanni Settore Territorio, Attività produttive, lavori pubblici Piazza della Resistenza, n Sesto S. Giovanni (Mi) comune.sestosg@legalmail.it c.a. Arch. Paolo Guido Riganti Oggetto: Valutazione Ambientale Strategica per insediamento, in variante al vigente PGT, di attività economica in ambito ATsp 2a - Area in Via Di Vittorio ang. Via dei Partigiani (istanza del 17/05/2016, prot. gen ). Osservazioni di competenza dell Ufficio d Ambito della Città Metropolitana di Milano Azienda Speciale. Vs. nota del 08/05/2017 (Prot. n ). In riferimento alla Vs. nota in oggetto (Prot. Ufficio d Ambito n. 7176\7.8\2017\1 del 09/05/2017), richiamato il ns. precedente parere del 02/11/2016 (Prot. n ) in ordine al procedimento di verifica di assoggettabilità alla VAS della variante al vigente PGT del Comune di Sesto S. Giovanni conseguente la proposta di realizzazione di un insediamento per attività economica nell ambito ATsp 2a, preso atto dei contenuti del Rapporto Ambientale messo a disposizione da cui si evince che: a) Sono presi in considerazione due scenari di riferimento: da un lato la previsione di piano vigente (scenario zero) che prevede la trasformazione dell area con una vocazione funzionale residenziale e dall altro una alternativa proposta in variante di Piano (scenario 1) caratterizzata da un mix funzionale; l ipotesi di mancata trasformazione delle aree, preservando l attuale conformazione, di fatto assimilabile ad utilizzo agricolo, non viene presa in esame poiché risulterebbe in contrasto con i diritti acquisiti da parte degli operatori privati (rif. Capitolo 3 La variante al PGT del Comune di Sesto S. Giovanni ); b) lo scenario zero risulta essere pertanto quello scenario che si avrebbe all interno dell Ambito di Trasformazione AT.Sp.2a se venisse inserita la funzione residenziale come da previsioni del Documento di Piano con generazione di reflui di tipo domestico, di acque meteoriche di prima e seconda pioggia derivanti dal dilavamento delle aree di parcheggio/manovra dei veicoli e le acque raccolte dalle coperture (rif. Capitolo Relazione impianti fognario ); c) lo scenario 1 è lo scenario oggetto di richiesta di variante al P.G.T., che prevede all interno del lotto, la sistemazione di un area a carattere commerciale legata al tema della ristorazione (Mc Donald s) e un area destinata ad autolavaggio, con relativo fabbricato di servizio per il personale addetto con generazione di (rif. Capitolo Relazione impianti fognario ):
2 2/5 - reflui di tipo domestico derivanti dal ristorante Mc Donald s e dal fabbricato di servizio autolavaggio; - acque meteoriche di prima e seconda pioggia delle aree di parcheggio e di manovra dei veicoli; - acque meteoriche di copertura (pluviali); - reflui industriali (autolavaggio e piste self); d) l incremento di carico generato di tipo civile residenziale (in termini di A.E.) nell ipotesi di scenario zero risulta attestarsi al valore di 56 AE, mentre nel caso di previsione dello scenario 1 risulterebbe essere pari a 43 AE (da conferire in pubblica fognatura); e) si prevede nel caso di scenario zero il totale smaltimento delle acque derivanti dai parcheggi e di manovra dei veicoli a servizio della residenza, e alle coperture (superficie pari a mq), negli strati superficiali del sottosuolo per un volume annuo stimato in circa mc; f) viene previsto nel caso di scenario 1 lo smaltimento in pozzi perdenti opportunamente distribuiti, previo trattamento di disoleazione, delle acque meteoriche derivanti dal dilavamento del piazzale destinato ai parcheggi del ristorante Mc Donald s, dell area di manovra e delle piazzole di aspirazione della zona autolavaggio (di superficie complessiva pari a mq) che risultano quantificate in circa mc/anno; g) viene previsto nell ipotesi di scenario 1 lo smaltimento delle acque meteoriche discendenti dal dilavamento delle coperture dei fabbricati (pluviali), di superficie complessiva pari a circa mq, direttamente in pozzi perdenti senza preventivo trattamento di depurazione per un totale di mc/anno; h) in relazione alle acque reflue di tipo industriale provenienti dall attività di autolavaggio si prevede il loro totale smaltimento nella pubblica fognatura mista di Via dei Partigiani previa trattamento di depurazione per un volume annuo complessivo pari a mc (circa il 10% dei reflui depurati viene smaltito in fognatura mentre la restante parte pari al 90% viene riutilizzata nelle fasi di pre-lavaggio e lavaggio auto). Per quanto attiene le valutazioni di ns. competenza in ordine alla documentazione esaminata si rileva che: I. l area in questione risulta ricadere a ridosso nell agglomerato AG Sesto San Giovanni (rif. art. 74 comma 1 lettera n del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.) la cui configurazione attuale è riportata alla sezione Agglomerati del ns. sito web II. il sistema fognario in progetto riportato nella Tavola n Stato di progetto: planimetria impianto fognario e idrico di cui alla descrizione analitica dei precedenti punti d) h) parrebbe essere conforme al Regolamento del Servizio Idrico
3 3/5 Integrato 1, fermo restando che il grado di dettaglio della stessa tavola (ridotta qualità cartografica) non consente l identificazione inequivocabile delle singole linee/componenti che rappresentano l impianto fognario; III. nelle immediate vicinanze dell area in oggetto risultano essere presenti i pubblici servizi di acquedotto e fognatura (lungo via dei Partigiani, via G. di Vittorio e lungo via Martesana). Considerato quanto sopra descritto ed alla luce della sola documentazione disponibile, con la presente, si precisa che in relazione al procedimento di V.A.S. in questione si rileva che non risulta essere stata effettuata alcuna valutazione in merito ai nuovi fabbisogni idrici derivanti sia dallo scenario zero, sia dallo scenario 1 (nel caso di attuazione del progetto in variante al P.G.T.), né tanto mento risultano essere stati previsti specifici indicatori ambientali attinenti il S.I.I. Ad ogni buon conto, atteso che il grado di dettaglio della documentazione di cui al precedente punto n. II non risulta essere sufficiente per poter procedere all espletamento di un accurata istruttoria di competenza in ordine alle materie del S.I.I., ai fini della redazione dei futuri elaborati progettuali e/o per le successive fasi autorizzative dell intervento, si ritiene comunque di dover ribadire/segnalare in linea generale che: a) l eventuale inclusione dei comparti dell area in questione nell agglomerato AG Sesto San Giovanni, vale a dire l eventuale allacciamento di detta area al pubblico servizio di fognatura/depurazione non potrà prescindere dalla verifica, da parte del Gestore affidatario del S.I.I. società Cap Holding Spa e dello scrivente Ufficio d Ambito, della compatibilità dei carichi inquinanti/idraulici che si potrebbero generare a seguito della realizzazione dell insediamento di attività economica con la capacità residua delle rete fognarie, dei collettori intercomunali e del relativo impianto di depurazione; b) l eventuale ridelimitazione degli agglomerati finalizzata alla sopraindicata inclusione dell area all interno dell agglomerato AG Sesto San Giovanni potrà essere effettuata, da parte di questo Ufficio d Ambito, solo a seguito dell acquisizione di tutte le informazioni di dettaglio e degli esiti delle verifiche di cui al precedente punto a); e nel caso di esito positivo di tali verifiche è da tenere in considerazione che: 1. la progettazione e la successiva realizzazione di nuove reti fognarie interne private destinate alla raccolta di reflui urbani da recapitare nella pubblica rete di fognatura dovrà tenere conto delle disposizioni tecniche dettate Regolamento del Servizio Idrico Integrato; 2. gli eventuali scarichi di tipo industriale che verranno recapitati in pubblica fognatura dovranno essere preventivamente autorizzati (con procedimento/istruttoria dedicata), 1 Scaricabile all indirizzo web
4 4/5 con esclusione delle acque reflue domestiche ed assimilate 2 alle domestiche che sono sempre ammesse nel rispetto delle disposizioni del R.R. n. 3 del 24/03/2006 e nell osservanza del Regolamento del Servizio Idrico Integrato; 3. le acque meteoriche non suscettibili di essere contaminate dovranno essere raccolte e interamente smaltite sul suolo o negli strati superficiali del sottosuolo e solo in ultima analisi in corsi d acqua superficiale nel rispetto delle norme in materia di scarichi e tenuto conto del principio dell invarianza idraulica e idrologica 3 (con esclusione delle acque di prima/seconda pioggia individuate ai sensi del R.R. 24/03/2006 n. 4 che dovranno essere recapitate in pubblica fognatura previa rilascio di preventiva autorizzazione a norma di legge). Infine preme precisare che: - le opere acquedottistiche destinate all approvvigionamento idropotabile del futuro insediamento dovranno essere realizzate dal Gestore del S.I.I. (in quanto opere specialistiche), tenuto conto che: nelle zone già servite dalla rete di distribuzione il Gestore è tenuto, ai sensi dell art. 11 comma 1 del sopraccitato Regolamento, all erogazione di acqua per uso domestico e per altri usi fatto salvo le fattispecie indicate ai commi 3 e 4 dello stesso (considerato altresì le norme tecniche di allacciamento alla rete di distribuzione regolate dall art. 21 del Regolamento del S.I.I.); nelle aree non servite da rete di distribuzione, ove non è previsto alcun potenziamento/estensione del servizio, il Gestore realizza le opere necessarie alla fornitura dello stesso, che sono poste a carico del richiedente secondo quanto indicato nel Prezzario in vigore (rif. art. 11 comma 6 del Regolamento del S.I.I.). - nelle aree non servite da rete fognaria e per le quali il Piano d Ambito non prevede interventi di estensione, il Gestore realizza le opere connesse alla fornitura del servizio, che sono poste a carico del richiedente secondo quanto indicato nel Prezzario in vigore approvato dall Ufficio d Ambito (rif. art. 52 comma 2 del Regolamento del S.I.I.), ovvero nel caso in cui: i privati provvedano alla realizzazione diretta di tali opere, a scomputo oneri di urbanizzazione dovuti, le opere potranno essere realizzate solo su 2 L eventuale scarico in pubblica fognatura di acque reflue assimilate alle domestiche potrà essere effettuato solo a seguito della presentazione di apposita istanza a questo Ufficio d Ambito ai sensi del R.R. 24/03/2016 n La Legge Regionale 15/03/2016 n. 4 Revisione normativa regionale in materia di difesa del suolo, di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico e di gestione dei corsi d acqua prevede che gli interventi edilizi definiti dall art. 27, comma 1, lettere a), b) e c) della L.R. n. 12 del 11/03/2005 e tutti gli interventi che comportano una riduzione della permeabilità del suolo rispetto alla sua condizione preesistente all urbanizzazione (compresi gli interventi relativi alle infrastrutture stradali e autostradali e loro pertinenze e parcheggi) rispettino il principio dell invarianza idraulica intesa quale principio in base al quale le portate di deflusso meteorico scaricate dalle aree urbanizzate nei recettori naturali o artificiali di valle non sono maggiori di quelle preesistenti all urbanizzazione e dell invarianza idrologica intesa quale principio in base al quale sia le portate sia i volumi di deflusso meteorico scaricabili dalle aree urbanizzate nei recettori naturali o artificiali di valle non sono maggiori di quelle preesistenti all urbanizzazione.
5 5/5 autorizzazione dell Amministrazione comunale, acquisito il preventivo parere obbligatorio del Gestore, sulla base di un progetto esecutivo da realizzare a cura e spese dei proprietari e/o degli aventi titolo. In questi casi il collaudo tecnico funzionale delle opere fognarie sarà eseguito dal Gestore entro 90 giorni dalla richiesta, che fatturerà al privato le proprie competenze, secondo il prezzario in vigore approvato dall Ufficio d Ambito 4 (rif. art. 54 comma 2 del Regolamento del S.I.I.); la realizzazione delle reti di fognatura esterna sia effettuata da privati, il relativo progetto dovrà essere redatto in conformità al Regolamento del S.I.I. e completo di tutti gli elaborati richiesti, incluso il pagamento degli oneri connessi. Detto progetto dovrà essere direttamente inviato in formato digitale al Gestore che si esprime, adottando eventuali prescrizioni, entro 30 giorni, trascorsi i quali il parere si intenderà reso favorevolmente senza possibilità di richiedere successivamente integrazioni o disporre interruzioni dei termini (rif. art. 55 del Regolamento del S.I.I.). A disposizione per qualsiasi richiesta di informazioni e/o precisazioni in merito alle osservazioni sopra esposte. Cordiali saluti. IL DIRETTORE GENERALE DELL UFFICIO D AMBITO DELLA CITTA METROPOLITANA DI MILANO (Avv. Italia Pepe) Documento informatico firmato digitalmente ai sensi del T.U. 445/2000 e del D.Lgs 82/2005 e rispettive norme collegate. 4 Il Gestore non prenderà in consegna opere non collaudate dai propri tecnici incaricati, che pertanto rimarranno in carico al Comunale o al privato secondo quanto previsto in convenzione (rif. art. 54 comma 4 del Regolamento del S.I.I.).
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