Influenza stagionale: l ASL di Brescia dà il via alla campagna vaccinale
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- Lelio Guerra
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1 DIREZIONE GENERALE SERVIZIO COMUNICAZIONE Viale Duca degli Abruzzi, Brescia Tel Fax Influenza stagionale: l ASL di Brescia dà il via alla campagna vaccinale L'influenza è una delle malattie di maggior impatto nella società, sia perché l'epidemia si manifesta in breve tempo interessando un elevato numero di persone, sia per le complicanze che possono insorgere in alcuni gruppi di popolazione, quali le persone anziane e le persone affette da patologie croniche. Secondo l Organizzazione Mondiale della Sanità, le epidemie di influenza colpiscono ogni anno il 5-15% della popolazione; durante le pandemie l incidenza può raggiungere anche il 50% della popolazione generale. Vaccinarsi è il modo migliore per prevenire e combattere le complicazione dell'influenza: aumentano infatti le probabilità di non contrarre la malattia; i sintomi che si dovessero manifestare sono meno gravi e generalmente non sono seguiti da ulteriori complicanze. Dopo la parentesi dello scorso anno, reso eccezionale dalla Pandemia di virus di tipo A H1N1, quest anno l epidemia stagionale di influenza è attesa nei nostri territori con i primi freddi intensi e con un picco massimo verso le festività di fine anno. L ASL di Brescia dà il via il 3 novembre alla campagna di vaccinazione contro l'influenza, promossa dal Servizio Sanitario Regionale. Il vaccino è stato messo a punto tenendo conto dei tre ceppi virali che sono circolati nell'emisfero sud: A/California/7/2009 (H1N1), A/Perth/16/2009 (H3N2) e B/Brisbane/60/2008. L H1N1, è una variante di virus che l'anno scorso ha determinato la pandemia influenzale, ora declassata a semplice influenza. Secondo le recenti indicazioni regionali, l approvvigionamento dei vaccini dovrebbe realizzarsi entro la fine di ottobre 2010; la conclusione della campagna è prevista per il 26 novembre. Caratteristiche e quantità dei vaccini Ci sono diverse tipologie di vaccino: esistono infatti vaccini che contengono frammenti del virus, hanno una bassa frequenza di effetti collaterali e sono chiamati split ; ci sono poi vaccini con frammenti del
2 virus ed enzimi che li rendono più visibili al sistema immunitario, detti vaccini virosomali e adiuvati; quest anno saranno disponibili anche vaccini intradermici: questi ultimi funzionano come gli adiuvati, sono utili per anziani con gravi patologie, e quindi con sistemi immunitari depressi e meno attivi. L ASL di Brescia avrà a disposizione vaccini: dosi di vaccino split, cioè con virus frammentati, vaccini intradermici e vaccini virosomali. Quanto alle dosi di vaccino, variano in base all età: una sola dose è immunogena per gli adulti e per i soggetti di età maggiore di 10, anche se vaccinati per la prima volta. A chi si vaccina per la prima volta sotto i 10 va somministrata una seconda dose dopo almeno quattro settimane, mentre nei bambini dai 6-35 mesi di vita il dosaggio è ridotto, cioè 1/2 dose singola o ripetuta. Per quali persone è raccomandata la vaccinazione Sono considerate a rischio di complicazioni in caso di influenza persone di età pari o superiore a 65 (nate prima del 31 dicembre 1945); persone con malattie croniche come le malattie dell'apparato respiratorio e malattie dell apparato cardiocircolatorio, diabete mellito e malattie metaboliche; obesità con patologie gravi e malattie renali con insufficienza renale; malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie; HIV e immunodepressione anche indotta da farmaci o neoplasie; malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale, malattie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici; malattie neuromuscolari con rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie. Sono inoltre considerati a rischio i bambini e gli adolescenti in terapia a lungo termine con aspirina (acido acetilsalicilico) e anziani e disabili residenti presso strutture sociosanitarie. La vaccinazione è raccomandata anche alle donne che durante la stagione epidemica saranno nel 2 e 3 t rimestre di gravidanza (vaccinazione solo presso gli ambulatori ASL). L ASL offrirà gratuitamente la vaccinazione per le categorie di persone sopracitate e per medici e personale sanitario di assistenza, personale di assistenza delle case di riposo e degli anziani a domicilio, volontari dei servizi sanitari di emergenza (le revisioni sistematiche hanno dimostrato che proprio in questo gruppo di soggetti vi è l evidenza di efficacia anche
3 ai fini della limitazione complessiva della diffusione del contagio nella popolazione), familiari e contatti di soggetti ad alto rischio soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo (solo presso gli ambulatori ASL), forze di polizia, vigili del fuoco personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non tipici dell uomo (solo presso gli ambulatori ASL): allevatori, addetti alle attività di allevamento, addetti al trasporto di animali vivi, macellatori e vaccinatori, veterinari pubblici e libero-professionisti. L individuazione degli addetti degli allevamenti di suini e volatili avverrà a cura del medico competente, che provvederà ad inviarli con idonea certificazione alla ASL di residenza. Nel caso vi sia disponibilità di vaccino dopo aver completato la campagna di vaccinazione per le categorie a rischio, sarà prevista l offerta della vaccinazione con compartecipazione alla spesa a tutti i soggetti che ne facciano richiesta pur non appartenenti alle categorie sopra elencate. La vaccinazione di lavoratori adulti richiesta per tutela da rischi professionali è interamente vaccino e somministrazione a carico del datore di lavoro (pubblico o privato), in quanto tali tipologie di vaccinazione rientrano negli obblighi previsti dal D.Lgs.vo 626/94. E il caso, ad esempio, degli addetti alle poste e telecomunicazioni, dei dipendenti della pubblica amministrazione e della difesa, della polizia municipale. Dove vaccinarsi A partire dal 3 Novembre 2010 le persone a rischio di complicanze potranno richiedere la vaccinazione al proprio medico curante o Pediatra di libera scelta aderenti alla campagna di vaccinazione. L adesione dei Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta è sempre stata molto elevata (attorno all 80%). Se il proprio medico o pediatra non ha aderito alla campagna di vaccinazione antinfluenzale la vaccinazione va richiesta presso gli ambulatori vaccinali dei distretti dell ASL. Sedi e orari saranno pubblicizzati con appositi manifesti affissi presso le farmacie, i municipi e gli ambulatori distrettuali e dei medici e pediatri.
4 La copertura vaccinale L obiettivo del programma ministeriale è quello di raggiungere almeno una copertura vaccinale del 75% per tutti i tipi di target di persone a rischio. Negli precedenti l ASL di Brescia ha fatto registrare, per quanto riguarda le persone con età pari o maggiore di 65, percentuali di copertura fra le più alte dell intera Regione Lombardia, attestandosi mediamente al 74,39%. Consigli per la popolazione Oltre alla prevenzione mediante vaccino, assumono essenziale importanza alcune misure di protezione personali utili a ridurre la trasmissione del virus, quali: lavare le mani con acqua e sapone o con uso di soluzioni detergenti a base di alcol o salviettine disinfettanti coprire naso e bocca in caso di starnuti o tosse ed evitare di portare le mani non pulite a contatto con occhi, naso e bocca isolamento volontario a casa se affetti da malattia respiratoria febbrile, aerando regolarmente i locali di soggiorno uso di mascherine da parte di persone con sintomatologia influenzale quando si trovano in ambienti sanitari. Di seguito si riportano i dati relativi alle campagne di vaccinazione anti influenzali ( ); i dati relativi alla campagna 2009/2010 con i dettagli sui vaccini somministrati alle categorie a rischio; i dati di somministrazione del vaccino pandemico nel DATI RELATIVI ALLE CAMPAGNE DI VACCINAZIONE ANTI INFLUENZALI ANNI ANNO Totale vaccinazioni Ambulatori d'igiene Pubblica dell ASL Totale vaccinazioni medici curanti e pediatri Totale vaccinazioni nel territorio dell ASL di Brescia
5 DATI RELATIVI ALLA CAMPAGNA AUTUNNO-INVERNO 2009/10 Nel 2009 per l influenza stagionale sono state vaccinate persone. I dati dello scorso anno sono difficilmente confrontabili con quelli degli precedenti: la vaccinazione stagionale è stata inizialmente offerta solo alle persone di età pari o superiore ai 65 raggiungendo circa anziani pari a circa il 66% dei soggetti residenti di età pari o superiore ai 65 (secondo i dati ISTAT; media regionale: circa il 62,4%). Successivamente sono state vaccinate 4792 persone appartenenti alle categorie a rischio. Sul totale degli anziani di età pari o superiore ai 65 vaccinati nel territorio dell ASL Brescia i medici curanti e pediatri ne hanno vaccinato il 91,7% (ai Servizi dell ASL era stato richiesto invece di sostenere soprattutto la sorveglianza dell influenza H1N1 vaccinando i soggetti più a rischio di complicanze). Categoria Classi di età dai 65 TOTALE Bambini di età superiore a 6 mesi, ragazzi e adulti di età inferiore a 65 affetti da condizioni morbose predisponenti alle complicanze bambini e adolescenti in trattamento cronico con ASA, a rischio di sindrome di Reye in caso influenza donne che saranno nel 2 o 3 trimestre di gravidanza durante la stagione influenzale medici e personale sanitario di assistenza ricoverati presso strutture di lungodegenza contatti familiari di soggetti ad alto rischio soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo personale che per motivi occupazionali è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani Altro TOTALE Totale generale
6 91,7% 66,07% DATI RELATIVI AL VACCINO PANDEMICO MONOVALENTE SOMMINISTRATO NEL 2009 (A/H1N1v/California/7/2009) Verso la metà di ottobre del 2009 è iniziata la consegna all ASL di quantitativi prima limitati e poi via via più consistenti di vaccino antinfluenzale pandemico da somministrare alle categorie strategiche ed a rischio individuate a livello regionale (personale sanitario, soggetti a rischio con meno di 65, forze dell ordine, protezione civile, servizi essenziali, donatori del sangue, popolazione sana con meno di 27 ). Tale attività è stata condotta dall ASL della Provincia di Brescia con proprio personale e con la collaborazione delle strutture di cura, delle RSA e delle strutture sanitarie delle singole Aziende interessate. Nell ambito territoriale di competenza dell ASL di Brescia i vaccini contro il virus pandemico A-H1N1-v2009 somministrati sono stati in totale circa di cui circa somministrati direttamente dal personale dell ASL di Brescia e 7000 somministrati dal personale sanitario di altre strutture sanitarie. Il numero di vaccini somministrati nelle principali categorie è stato distribuito nel seguente modo: 5.100: Personale dei servizi essenziali (forze dell Ordine, Protezione Civile, ecc.)
7 2.000: Personale sanitario (ASL, Strutture di cura, RSA, farmacisti, ecc.) : Soggetti con patologie croniche a rischio di complicanze da influenza 1.400: Gravide al secondo e terzo mese di gestazione Gli operatori sanitari vaccinati sono stati circa (tra personale dell ASL, delle Strutture sanitarie, delle RSA, medici curanti, pediatri e farmacisti) pari al 60% dei previsti 3000 operatori sanitari Vaccino pandemico somministrato dal personale delle AA.SS.LL. lombarde a fine dicembre Ufficio Stampa Servizio Comunicazione ASL Brescia
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