FUORICLASSE: VERSO IL MOVIMENTO I TAVOLO TERRITORIALE

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1 FUORICLASSE: VERSO IL MOVIMENTO I TAVOLO TERRITORIALE

2 Fuoriclasse in movimento: la rete contro la dispersione scolastica e per il benessere scolastico Fuoriclasse in movimento mira a contrastare la dispersione scolastica attraverso il protagonismo degli studenti e di tutta la comunità educante. Gli obiettivi specifici dell intervento sono: studenti e 1000 docenti 1. Promuovere il benessere scolastico attraverso attività di partecipazione rivolte a studenti; 2. Sostenere un approccio di rete tra le scuole per il contrasto alla dispersione scolastica. A partire da febbraio 2017 Fuoriclasse in movimento si espande. Siamo presenti in tutte le regioni italiane con percorsi rivolti a docenti, studenti, genitori.

3 Dalla mission ai criteri di adesione: il decalogo del movimento! A partire dalla mission, lavoreremo su criteri di adesione al movimento: MISSION DEL MOVIMENTO: Promuovere il benessere scolastico attraverso il protagonismo di studenti, docenti e genitori Quali azioni possiamo implementare a partire dal prossimo anno scolastico per aderire al movimento e promuovere il benessere scolastico? Rispetto ai tre assi: 1. dinamiche inclusive, 2. protagonismo degli studenti, 3. comunità educante.

4 Ricapitoliamo! Il Comitato Scientifico e la Policy Il nostro lavoro sul campo è sostenuto anche dalla costituzione di un Comitato Scientifico e dalla definizione di: Linee di indirizzo per l elaborazione di proposte di cambiamento a livello legislativo riassunte nel documento di policy elaborato in questi mesi Buone pratiche per lo sviluppo di un cambiamento dal basso, a partire dalle scuole e dai territori

5 Dinamiche inclusive: un tentativo di definizione «l inclusione è un principio, un approccio educativo basato sui diritti, sostenuto da una serie di valori fondamentali: uguaglianza, partecipazione, sviluppo e sostegno delle comunità e rispetto della diversità. I valori di cui il docente è portatore sono determinanti nello svolgimento della professione». (da Agenzia Europea per lo Sviluppo dell Istruzione degli Alunni Disabili, Profilo dei Docenti Inclusivi) 5

6 Dinamiche inclusive: perché promuoverle Riconosce e valorizza le differenze presenti nel gruppo classe Rende gli studenti protagonisti del loro percorso Favorisce le pari opportunità di apprendimento Didattica inclusiva: come promuoverla Formazione specifica dei docenti/dirigenti Valorizzazione delle prime settimane di scuola per l educazione socio-affettiva Prima ora come momento di decompressone e accoglienza 6

7 Alcune raccomandazioni della Policy di STC: Promuovere una didattica inclusiva che cura le relazioni tra pari e con i docenti, favorendo il ripensamento del setting delle aule, la creazione di nuovi spazi di ascolto -luoghi dove docenti e psicologi possano accogliere gli studenti nei momenti di difficoltà- e promuovendo l istituzionalizzazione della figura di tutor per l affiancamento peer to peer tra studenti; Realizzare e rendere operative le Linee guida di indirizzo generale per la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni previste al comma 16 dell art.1 della Legge 13 luglio 2015, n. 107, inserendo l educazione all affettività tra i temi dei laboratori per la promozione e il rafforzamento di competenze affettive, emotive, relazionali; predisporre modelli di educazione di genere o di educazione all affettività, facendo attenzione a nominare esplicitamente anche il riferimento alla sfera sessuale; 7

8 Protagonismo degli studenti: un tentativo di definizione «Il concetto di democrazia è intrinsecamente legato al diritto di partecipazione. La partecipazione dei bambini e dei ragazzi, in quanto processo di condivisione delle decisioni che toccano la loro vita quotidiana, è lo strumento cardine attraverso cui si costruiscono i processi democratici e lo standard attraverso cui la democrazia andrebbe misurata. La scuola rappresenta il primo luogo in cui promuovere tale costruzione» (Roger Hart) 8

9 Protagonismo degli studenti: perché promuoverlo Definisce proposte didattiche, relazionali e strutturali funzionali al benessere scolastico Promuove il senso di appartenenza alla scuola «Insegna la democrazia» Favorisce la partecipazione degli studenti negli organi collegiali (e non solo) Cura le relazioni nella quotidianità (il protagonismo «non si insegna», si pratica!) Stimola il confronto tra pari e con gli adulti Ma deve anche considerare gli studenti come coautori dei processi di insegnamento-apprendimento, valorizzando così la loro propositività e progettualità 9

10 Protagonismo degli studenti: come promuoverlo Compiti di realtà «reali». Manualità intelligente Superamento della «classe monolitica» Autovalutazione e bilancio delle competenze Revisione degli adempimenti burocratici, affinché siano di reale supporto per la riflessione educativa («banche di buone pratiche») Scuola aperta al territorio Alcune raccomandazioni della policy di STC Favorire la partecipazione attiva degli studenti, riconoscendone il valore di diritto, e l opportunità in termini di promozione del benessere scolastico; per rendere gli alunni cittadini più consapevoli si raccomanda inoltre di promuovere l educazione alla cittadinanza attiva ripensando la didattica in un ottica anche di riconoscimento curriculare della Convenzione ONU sui Diritti dell Infanzia e dell Adolescenza; 10

11 Comunità educante: un tentativo di definizione «Una comunità educante è una comunità che consente tempi e luoghi ove processi (di confronto e dibattito) possano avere luogo. In quanto comunità educante, la scuola genera una diffusa convivialità relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi, ed è anche in grado di promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e viva. La scuola affianca al compito dell insegnare ad apprendere quello dell insegnare ad essere. La scuola va intesa quindi come una COMUNITÀ INCLUSIVA». 11

12 Comunità educante: perché promuoverla Educare è soprattutto un atto di reciprocità Chi educa è anche educato e il suo sapere si gioca nell atto dell educazione Educare non è solo formare, è costruire insieme identità e futuro Per questo la scuola, in una comunità educante, svolge un ruolo primario verso gli studenti, che debbono apprendere certo i contenuti del programma ufficiale, ma anche il pensiero creativo, sintetico e soprattutto etico 12

13 Comunità educante: come promuoverla Continuità efficace tra livelli scolastici Definizione condivisa del ruolo/responsabilità dell ente locale, lavoro con i presidi garantiti del territorio Momenti di incontro/confronto con le famiglie, non solo istituzionali ma anche conviviali Operatore di contesto per il rafforzamento del dialogo scuola-famiglia e il sostegno socio-educativo ai genitori e ai minori Alcune raccomandazioni della policy di STC: Investire nelle biblioteche scolastiche e nel comodato d uso gratuito. La creazione in ogni di scuola di una biblioteca scolastica, magari in rete con le biblioteche pubbliche del territorio, può rendere possibile non solo la promozione della cultura tramite la lettura di libri di narrativa e saggistica, ma anche il comodato d uso dei libri di testo, con la possibilità di un uso pluriennale dei testi e modelli efficienti di scambio; Garantire che in nessun caso i Comuni escludano i figli di genitori morosi dal servizio mensa e, anche laddove ci sia una morosità colpevole, la rivalsa nei confronti dei genitori venga esercitata tramite canali che in alcun modo coinvolgano i bambini e li discrimino; 13

14 Costruiamo il decalogo di fuoriclasse in movimento Lavoro di gruppo Ciascun partecipante riflette su un asse e definisce 4 azioni concrete di cambiamento che le scuole possono implementare a partire dall anno scolastico prossimo Divisione in 3 gruppi: ciascun gruppo riflette su un asse e su 4 azioni concrete di cambiamento Restituzione e condivisione in plenaria E non dimentichiamo la voce degli studenti! 14

15 I prossimi passi Obiettivo Identità Ruoli Seminario 25 novembre 2016 Marzo e giugno Tavoli territoriali e seminario residenziale Il decalogo del movimento (azioni concrete di cambiamento da avviare nell AS 2017/2018) e il manifesto Formalizzazione del movimento e avvio azioni di cambiamento novembre 2017

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