Percorso Assistenziale delle Infezioni da Clostridium Difficile
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1 VII Congresso Regionale A.N.I.M.O. Napoli 10 Aprile 2014 Percorso Assistenziale delle Infezioni da Clostridium Difficile Relatore Dott.ssa Marilù CIRILLO
2 CLOSTRIDIUM DIFFICILE (CD) Batterio Gram Positivo Anaerobio Sporigeno Flora saprofita intestinale FA PARTE 70% delle feci di neonati sani 3-4% delle feci di adulti sani Apparato gastrointestinale Animali Domestici Poutanen SM, Simor AE: Clostridium difficile associated diarrhea in adults. CMAJ 2004;171:51-58.
3 CLOSTRIDIUM DIFFICILE CAUSA DI Diarrea Associata a Terapia eapa Antibiotica tbotca In soggetti trattati con antibiotici ad ampio spettro Immunocompromessi- ospedalizzati- persone anziane Mutazione del CD: resistenza a clindamicina e chinolonici Alterazione flora batterica intestinale Qualora prescritto PUO DETERMINARE Colite Pseudo Membranosa Sospendere terapia antibiotica Evitare farmaci antiperistaltici Somministrare idonea alimentazione Reintegrare liquidi ed elettroliti persi Prevenzione e controllo delle infezioni da Clostridium difficile,giio,doc. di indirizzo SIMPIOS 2009
4 CLOSTRIDIUM DIFFICILE In ambito clinico è causa di Clostridium difficile il associated itddi disease (CDAD) o Clostridium difficile infections (CDI) QUADRO CLINICO Dolore addominale lieve Sindrome diarroica lieve Diarrea acquosa (3 scariche al giorno per 48h) Sindrome diarroica i severa Profusa diarrea acquosa (fino a 15 scariche al giorno) Dolore addominale intenso Febbre Anoressia Nausea Disidratazione Sangue o pus nelle feci Louie et al. The 47 th Annual ICAAC Meeting. Sept , 2007; Chigaco, Il. Abstract K-425-a
5 FATTORI DI RISCHIO Età Terapia Antibiotica combinata e/o protratta Co- morbilità severe Co Insufficienza renale cronica Colite ulcerativa Immunodeficienza Acquisita Alimentazione enterale Morbo di Crohn Ospedalizzazione protratta Prevenzione e controllo delle infezioni da Clostridium difficile,giio,doc. di indirizzo SIMPIOS 2009
6 TRASMISSIONE Trasmissione Oro - Fecale ATTRAVERSO LE MANI Contatto diretto Contatto in diretto
7 STRATEGIA DI PREVENZIONE Le CDI/CDAD che insorgono in ambiente sanitario e comunitario Rappresentano un esempio di Infezioni correlate alle pratiche assistenziali INTERROMPERE LA CATENA DELLE INFEZIONI INTERVENENDO Attraverso l adozione di Precauzioni Standard Sulle modalità di trasmissione i Precauzioni da contatto Compendio delle principali misure per la prevenzione e il controllo delle infezioni correlate all assistenza Progetto - INF-OSS 2010-
8 PRECAUZIONI STANDARD Da applicare pedissequamente a tutti i degenti Igiene delle mani Utilizzo e smaltimento taglienti Dispositivi di protezione individuali Accoglienza/Trasporto degente Gestione attrezzature per l assistenza Sanificazione dell ambiente Educazione sanitaria Formazione degli operatori Compendio delle principali misure per la prevenzione e il controllo delle infezioni correlate all assistenza Progetto - INF-OSS 2010-
9 PRECAUZIONI DA CONTATTO Raccomandazioni che si aggiungono alle precauzioni standard Igiene delle Mani Isolamento camera singola/coorte Staff e dispositivi dedicati ove possibile Dispositivi individuali di protezione (DPI) Detersione e disinfezione di tutte le superfici dell area di isolamento Compendio delle principali misure per la prevenzione e il controllo delle infezioni correlate all assistenza Progetto - INF-OSS
10 INTERVENTI ASSISTENZIALI PROTOCOLLO MNEMONICO S. I. D. I. T. SOSPETTO ISOLAMENTO DPI IGIENE MANI TEST In assenza di altra potenziale causa di diarrea, sospettare l origine infettiva Ove possibile isolare il degente e consultare il Comitato t Infezioni i Ospedaliere ( CIO) Utilizzare guanti e sovra camici monouso per tutti i contatti con il degente Dopo ogni contatto col degente e ambiente circostante lavare con sapone antisettico Eseguire tempestivamente il test per la ricerca della tossina Prevenzione e controllo delle infezioni da Clostridium difficile,giio,doc. di indirizzo SIMPIOS 2009
11 DIAGNOSI TEMPESTIVA Identificare i casi sintomatici Eseguire ove prescritto Prelievo per la ricerca per le tossine di CD Sottoporre al test degenti Sintomatici con feci diarroiche Con diarrea insorta al ricovero o dopo 48 ore Con diarrea insorta al ricovero o entro le 48 ore Raccogliere feci diarroiche, non formate Inviare in laboratorio entro 1 ora dalla raccolta Sospendere ove prescritto la ricerca delle tossine non appena accertata la diagnosi Conservare in frigo 4 C per non più 48 h Guide to Preventing Clostridium difficile Infection, APIC, 2013
12 PRECAUZIONI DI ISOLAMENTO I soggetti colonizzati/infetti rappresentano la fonte primaria di CDI L ambiente, contaminato per contatto diretto o indiretto, diviene la fonte secondaria IMPORTANTE Stanza singola con bagno dedicato Priorità a soggetti incontinenti In Alternativa Isolamento di coorte Assegnare comoda o padella personale Presidi medicali personalizzati Guide to Preventing Clostridium difficile Infection, APIC, 2013
13 PRECAUZIONI DI ISOLAMENTO Qualora non sia possibile l isolamento in stanza singola o coorte ISOLAMENTO FUNZIONALE Area delimitata all interno di una stanza Distanza di almeno 1m tra i due degenti Ove sia possibile, non occupare la seconda unità di degenza Disporre di un carrello con presidi personalizzati per l assistenza Disporre accanto al letto del degente i DPI Evitare il ricovero della persona infetta con degenti immunocompromessi o di cui si preveda una degenza prolungata Guide to Preventing Clostridium difficile Infection, APIC, 2013
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