INDICE. Introduzione. 1

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1 INDICE Introduzione. 1 Capitolo 1 Gli immigrati e noi Migrazioni Breve storia delle migrazioni L immigrazione in Italia Capitolo 2 I rapporti tra immigrazione e criminalità Immigrazione e criminalità: la definizione di un nuovo nemico pubblico Il nemico pubblico in Italia Indagini statistiche sulla criminalità degli immigrati Stati Uniti Australia Europa nord-occidentale Gli immigrati, la criminalità e la società italiana Pregiudizi e politiche pericolose Specificità della società emiliano romagnola.. 51 Capitolo 3 La sfida della criminologia: la seconda generazione di immigrati Cosa si intende per seconda generazione Primi tratti distintivi tra prima e seconda generazione nella letteratura criminologica Il problema dei tassi di criminalità nella seconda generazione di immigrati. 60 Capitolo 4 L ambiente-scuola Dati sulla presenza di alunni stranieri nell anno scolastico 2003/ Esito scolastico degli alunni non italiani Esito scolastico sul territorio 78 Capitolo 5 Scenario socio-criminologico Principali teorie criminologiche considerate La società di Émile Durkheim La Scuola di Chicago Il periodo del New Deal Sellin e la teoria del conflitto culturale Sutherland e la teoria dell associazione differenziale Merton e la teoria dell anomia Teorie del controllo La teoria del legame di Hirschi Teorie dell etichettamento 120

2 Capitolo 6 Le ricerche di auto-confessione L annoso problema del numero oscuro e le ricerche di auto-confessione Critiche alle ricerche di auto confessione Le prime ricerche di auto-confessione nella letteratura criminologica: la ricerca di Nye (Segue) Il questionario di Hirschi Principali ambiti di indagine nel self-report e suoi rapporti con il problema migrazione Le ricerche di auto-confessione in Italia 153 Capitolo 7 Una ricerca di auto-confessione nelle scuole secondarie di I grado di Bologna Selezione delle scuole e loro caratteristiche Struttura del questionario e sua somministrazione Elaborazione dei dati Conclusioni. 187 Il futuro delle seconde generazioni. 190 Appendice Questionario 199 Bibliografia. 221

3 Abstract La socializzazione normativa nella seconda generazione di immigrati: una ricerca nelle scuole secondarie di I grado di Bologna Dott.ssa Ester Massa Il tema dei rapporti tra migrazioni e livelli di criminalità costituisce un argomento classico della criminologia. I primi studi sull argomento sono stati condotti all inizio del secolo negli Stati Uniti d America (Paese che fonda proprio la sua esistenza sul fenomeno della migrazione, e che, quindi, ha sempre considerato questo argomento come preminente nella ricerca sociologica), ma sono stati proseguiti e approfonditi attraverso studi provenienti da altre parti del mondo, in particolare nell ultimo periodo dall Europa, man mano che i flussi migratori raggiungevano nuovi stati e rendevano più pressante, per gli osservatori della realtà sociale e politica di quel determinato momento storico, l interpretazione del fenomeno stesso e dei suoi strascichi. Storicamente, la ricerca criminologica si è concentrata sugli interrogativi riguardanti da un lato i confronti tra la criminalità degli stranieri e quella degli autoctoni (sia dal punto di vista quantitativo che da quello qualitativo), dall altro sul problema della nascita e crescita della cosiddetta seconda generazione, ossia dei figli degli immigrati: termine, peraltro, piuttosto ambiguo, e riempito, di ricerca in ricerca, di significati più o meno ampli, tanto che mentre alcuni studiosi si affannano a costruire definizioni sempre più restrittive (come quelle tra immigrati di seconda generazione e immigrati di generazione 1.25, 1.5 e 1.75 (Rumbaut, 1997)) altri, come accade in Francia, optano per una definizione più indeterminata e omnicomprensiva come issues de l immigration (generati dall immigrazione). Sociologicamente parlando, la seconda generazione spesso si pone come fatto sociale non ignorabile dai nativi di un Paese e, quindi, costituisce un vero e proprio banco di prova sul tema della civiltà di una nazione: da immigrazioni temporanee questi movimenti migratori si trasformano, nella coscienza collettiva, in insediamenti durevoli, da immigrazioni per lavoro ad immigrazioni di popolamento. A livello più specificamente criminologico, l interesse degli studiosi si è, fin dalle prime indagini di sociologia delle migrazioni, appuntato sul dato degli elevati tassi ufficiali di delinquenza di questa categoria, suggerendo quindi, per i figli degli immigrati, una presunta maggior tendenza a delinquere, sia nei confronti dei loro coetanei autoctoni che in quelli dei rappresentanti della prima generazione di stranieri.

4 In campo internazionale, ancor prima che in Italia il problema dell adattamento dei figli degli immigrati è diventato sempre più pressante e, quindi, fonte di studi e riflessioni. Diverse ricerche criminologiche hanno preso in esame questo fenomeno, per verificare se vi sia effettivamente un maggior numero di delitti per la seconda generazione o se ciò sia dipendente da varie forme di discriminazione, o se, infine, esistano specifici fattori di rischio influenti sulla sua criminalità più che su quella degli autoctoni; questo tipo di indagine, tuttavia, rappresenta ancora una novità nel nostro paese, in quanto solo da pochi anni si può dire che si sia sviluppata una vera e propria seconda generazione. E proprio in questo solco che si inserisce il nucleo centrale di questa tesi, rappresentato da una ricerca di auto-confessione realizzata nel 2004/05 all interno di tre istituti superiori di primo grado a Bologna, e che ha cercato di fornire una risposta alla domanda sulla valenza, nella società italiana odierna, dell assunto classico della criminologia secondo cui la seconda generazione di immigrati avrebbe una tendenza a delinquere maggiore rispetto ai coetanei autoctoni. Questa tesi cerca di fornire un sommario inquadramento del problema delle migrazioni e dei rapporti di questo fenomeno con la società (e in specifico con quella italiana), cercando di esaminare i meccanismi che reggono i rapporti tra cittadini autoctoni e stranieri, con particolare attenzione al problema della seconda generazione di immigrati, di cui vengono esaminati i dati ufficiali e le informazioni di pubblico accesso relative all istituzione che a tutt oggi ne segue maggiormente l evoluzione, ossia la scuola. Vengono poi fornite basilari informazioni sulle principali teorie socio-criminologiche che si sono occupate di questo argomento nello svilupparsi della disciplina, e in particolare di quelle che sono state prese in considerazione per l impostazione della ricerca e per l interpretazione dei dati empirici che ne sono risultati. Per quanto riguarda l indagine empirica, la metodologia utilizzata, un questionario di autoconfessione (self-report), costituisce una tecnica ancora poco usata nel panorama criminologico italiano, ma costituisce uno dei più utili metodi (se non l unico) per indagare i comportamenti di quelle fasce di popolazione che, come nel caso dei minorenni, non possono essere analizzate attraverso dati ufficiali. Nello svolgimento dell indagine quantitativa viene infine fornita un originale soluzione al già citato problema di definizione del concetto di seconda generazione, attraverso il rifiuto della suddivisione dell universo dei minori stranieri in categorie separate e la costruzione di un indice di esterità, di identità non italiana, una variabile continua capace di cogliere le diverse sfumature che caratterizzano l essere immigrato o figlio di immigrati nell Italia di oggi.

5 Dei dati sperimentali raccolti, inoltre, viene fornita una spiegazione attraverso un modello di interpretazione statistica e l applicazione ai risultati delle conoscenze criminologiche sull argomento..