COME AFFRONTARE IL RISCHIO VALANGHE NELLE AREE AD ALTA DENSITÀ ABITATIVA CAMBIAMENTI CLIMATICI E RISCHI ASSOCIATI
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1 COME AFFRONTARE IL RISCHIO VALANGHE NELLE AREE AD ALTA DENSITÀ ABITATIVA CAMBIAMENTI CLIMATICI E RISCHI ASSOCIATI 21 settembre 2018 RemTech Expo 2018 (19, 20, 21 Settembre) FerraraFiere
2 Numero di incidenti censiti: 1082 N vittime per frane ed alluvioni : Travolti: Illesi: 1216 N vittime per valanga Feriti: : 49 feriti 398 Vittime: vittime Fonte: AINEVA Confronto con il rischio idrogeologico ed idraulico Il numero di vittime per valanga è assimilabile a quello causato da frane ed alluvioni «dal 2011 al 2017 si sono verificati altri «Tra il 2002 e il 2010 gli eventi di dissesto 234 eventi tra frane alluvioni che hanno sono stati 107, 35 frane e 72 alluvioni, provocato 164 vittime» che hanno provocato circa 220 vittime. Fonte: Rapporti CNG «Il dissesto periodici idrogeologico Polaris IRPI CNR in Italia»
3 Che fare? 2005 Decreto Capo Dipartimento Rep. n 2412 dell 08 giugno 2005 Istituzione del Gruppo Tecnico settore neve e valanghe Per il rischio valanghe, il sistema di allerta nazionale viene assicurato dal Documento Tecnico redatto dal GdL del 27 ottobre 2005 Dipartimento della protezione civile, dalle Regioni attraverso la rete dei Centri Funzionali, secondo le competenze e le modalità definite dalla Direttiva del 27 febbraio Decreto Capo Dipartimento Rep. n 2381 del 24 maggio 2012 Istituzione del Gruppo Tecnico settore neve e valanghe Gruppo Tecnico - Neve e Valanghe -
4 Obiettivi del Gruppo Tecnico settore neve e valanghe 1) Fornire indirizzi e metodologie per il Piani di Protezione Civile per il rischio valanghe; 2) Proporre un Bollettino di Criticità Valanghe a livello nazionale; 3) Incentivare la massima cooperazione tra i vari Soggetti Istituzionali (Carabinieri, Comando Truppe Alpine, AINEVA, Centri Funzionali, Uffici Valanghe) in termini di condivisione dei dati e collaborazione tra i previsori.
5 2018 Discussa ed approvata in Commissione speciale di protezione civile l 11 settembre 2018 la nuova bozza di direttiva recante gli «Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale e regionale e per la pianificazione di protezione civile locale nell ambito del rischio valanghe
6 Stato attuale emissione Bollettini di pericolo e di rischio valanghe Valle d Aosta: previsione neve e valanghe Meteomont CTA 2) Bollettino neve e valanghe Un bollettino di criticità 1) Bollettino di criticità regionale per valanghe 2) «Avviso i Criticità valanghe» Piemonte: previsione neve e valanghe Meteomont CTA 2) Bollettino Valanghe Un bollettino di criticità 1) Bollettino nivologico per rischio valanghe Lombardia: previsione neve e valanghe Meteomont CC 2) Neve & Valanghe Bollettino per Alpi e Prealpi Lombarde Una comunicazione di criticità Marche: previsione neve e valanghe Meteomont CC 2) Bollettino Nivometeorologico Un bollettino di criticità 1) Bollettino di Criticità e rischio valanghe Bollettino Nazionale previsione neve e valanghe Meteomont CC Molise: Un bollettino di pericolo previsione neve e valanghe Meteomont CC Bollettini e Avvisi di sintesi PA di Bolzano: previsione neve e valanghe Meteomont CTA 2) Bollettino neve e valanghe PA di Trento: previsione neve e valanghe Meteomont CTA 2) Bollettino neve e valanghe 3) Messaggio Mirato per le CLV Friuli Venezia Giulia: previsione neve e valanghe Meteomont CTA 2) Bollettino Valanghe Veneto: previsione neve e valanghe Meteomont CTA 2) Dolomiti neve e valanghe Un Avviso di criticità e una prescrizione di PC per rischio valanghe Emilia Romagna: Un bollettino di pericolo previsione neve e valanghe Meteomont CC Un Allerta di PC per rischio valanghe
7 Finalità della Direttiva Composta da due allegati Definizione di scenari di criticità a scala regionale e nazionale connessi ai fenomeni valanghivi e alle procedure di allertamento (allegato 1) Fornire un documento di supporto alle Regioni e PA per la redazione dei messaggi di allertamento ed uniformare il sistema di allertamento nazionale per il rischio valanghe, in linea con il processo di omogeneizzazione in corso per il sistema di allertamento nazionale per il rischio meteoidrogeologico ed idraulico Determinazione di procedure utili alle Regioni e alle Province autonome per la predisposizione di indirizzi finalizzati alla pianificazione di protezione civile a livello, provinciale, comunale e/o intercomunale (allegato 2) strumento fondamentale per il processo decisionale nell ambito dell attivazione dei piani di protezione civile insieme alle informazioni derivanti dalle attività di presidio del territorio Entro 1 anno dalla pubblicazione della Direttiva, le Regioni dovranno emanare le direttive per l allertamento e gli indirizzi per la pianificazione provinciale e comunale/intercomunale di protezione civile nell ambito del rischio valanghe, recependo la presente Direttiva, mettendo altresì a disposizione dei comuni metodologie ed informazioni di base per la perimetrazione delle aree potenzialmente valanghive e quindi della pericolosità dei fenomeni valanghivi attesi
8 Allegato 1 Redazione dei messaggi di allertamento BNV Bollettini pericolo valanghe Valutazione Emissione BCV e ACV Bollettini criticità valanghe e Avvisi Criticità valanghe Zone d Allerta valanghe Ambiti territoriali significativamente omogenei per l atteso manifestarsi della criticità valanghiva prevista
9 Allegato 1 Aspetti organizzativi e funzionali La valutazione del rischio valanghe e l emissione dei corrispondenti livelli di allerta nei bollettini criticità valanghe e negli eventuali avvisi di criticità valanghe spetta alla Rete dei Centri Funzionali Secondo tale schema spetta alle Regioni e PA l adozione e la dichiarazione e la diramazione dei diversi livelli di allerta Entro le ore 15 Il Dipartimento della protezione civile predispone il Bollettino criticità valanghe nazionale mosaicando i vari bollettini delle Regioni e delle PA Entro le ore 16
10 Allegato 1 Aspetti organizzativi e funzionali fase previsionale Per svolgere le attività legate alla fase previsionale e alla conseguente emissione dei BCV e ACV è necessario: 1) Poter valutare i possibili effetti provocati dalle valanghe previste in aree antropizzate. 2) un adeguata base di dati nivo meteorologici. Nel caso in cui la Regione o Provincia autonoma non disponga di proprie strutture con adeguata competenza deve avvalersi del supporto di qualificati soggetti esterni (prioritariamente idonei Soggetti riconosciuti come Centri di Competenza) mediante la stipula di specifici accordi (sottoscritti entro 6 mesi dall entrata in vigore della Direttiva)
11 Allegato 1 Aspetti organizzativi e funzionali fase monitoraggio e sorveglianza I centri funzionali devono assicurare anche la fase di monitoraggio e sorveglianza attraverso: La verifica degli scenari previsti e nel loro eventuale aggiornamento a seguito di evoluzioni in atto. Tale attività richiede il reperimento di informazioni a livello locale, anche tramite l attività delle CLV o presidi territoriali comunali o altri soggetti consultivi analoghi. Il Dipartimento della protezione civile e le Regioni e Province autonome assicurano, con il supporto dei Centri di Competenza un adeguata formazione del personale coinvolto
12 Allegato 2 Predisposizione di indirizzi per la pianificazione locale di protezione civile Rivolto prevalentemente ai Comuni I contenuti della pianificazione di protezione civile descritti sono: inquadramento territoriale; la valutazione preliminare degli scenari di rischio; Funzionalità del sistema di allertamento Supporto tecnico alle decisioni Coordinamento operativo Funzionalità delle telecomunicazioni Gestione della viabilità in emergenza Presidi territoriali Misure di salvaguardia alla popolazione Fase di previsione, monitoraggio e sorveglianza Attivazioni di COC/COI Azioni per fronteggiare l emergenza gli elementi strategici per la preparazione e la gestione dell emergenza; il modello d intervento, che definisce il sistema di allertamento, il sistema di coordinamento e le procedure d intervento secondo fasi operative codificate.
13 Allegato 2 Dall allerta alle fasi operative (azioni minime) GIALLO Criticità Ordinaria ARANCIONE Criticità Moderata Attivazione flusso delle comunicazioni Attivazione commissione valanghe Valutazione attivazione presidio territoriale comunale ROSSO Criticità Elevata preallarme Attivazione centri operativi allarme Allontanamento e soccorso
14 GRAZIE PER L ATTENZIONE, Dott./Ing. MARIO BARBANI Ente Dipartimento della protezione civile Telefono mario.barbani@protezionecivile.it
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