Elementi di catalogazione. Prof. Francesco MORANTE
|
|
- Guglielmo Valsecchi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Elementi di catalogazione Prof. Francesco MORANTE
2 PRINCIPI DI CATALOGAZIONE Le schede di catalogo sono modelli descrittivi che raccolgono in modo organizzato le informazioni sui beni culturali. Le schede di catalogazione dei beni culturali possono essere divise in base a: 1. tipologie di oggetti 2. finalità
3 SCHEDE PER TIPOLOGIE I beni culturali possono essere molto vari e diversi tra loro. In base alla diversa tipologia di bene culturale si deve progettare una scheda specifica. È ovvio che un quadro va catalogato in maniera diversa rispetto ad un reperto archeologico o rispetto ad un giardino.
4 SCHEDE PER TIPOLOGIE Le principali tipologie di Bene Culturale vengono raggruppate dall ICCD nelle seguenti classi: BENI ARCHEOLOGICI BENI AMBIENTALI E ARCHITETTONICI BENI ETNOANTROPOLOGICI BENI STORICI E ARTISTICI BENI NATURALISTICI
5 SCHEDE PER TIPOLOGIE L ICCD è l Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, ufficio del Ministero dei Beni Culturali, preposto alla diramazione delle direttive per la catalogazione dei beni culturali in Italia. Per ogni tipologia di bene, rientrante nelle cinque categorie sopra descritte, l ICCD ha elaborato un modello di scheda e le relative norme di compilazione.
6 BENI ARCHEOLOGICI Beni mobili Scheda NU: beni numismatici Scheda RA: reperto archeologico Scheda TMA: tabella materiali Scheda AT: reperti antropologici Beni immobili Scheda SI: sito archeologico Scheda SAS: saggio stratigrafico Scheda MA/CA: monumento archeologico/complesso archeologico
7 BENI AMBIENTALI E ARCHITETTONICI Scheda A: architettura Scheda PG: parchi e giardini
8 BENI ETNOANTROPOLOGICI Scheda BDM: beni demoetnoantropologici materiali Scheda BDI: beni demoantropologici immateriali
9 BENI STORICI E ARTISTICI Scheda OA: opera e oggetto d arte Scheda D: disegno Scheda NU: beni numismatici Scheda S: stampa Scheda MI: matrice di incisione Scheda F: fotografia Scheda OAC: opere d arte contemporanea Scheda STS: beni storico scientifici Scheda PST: patrimonio scientifico e tecnologico Scheda TPA: furto Scheda SMO: strumenti musicali, organi
10 BENI NATURALISTICI Scheda BNB: beni naturalistici, botanica Scheda BNM: beni naturalistici, mineralogia Scheda BNPE: beni naturalistici, petrologia Scheda BNPL: beni naturalistici, planetologia Scheda BNZ: beni naturalistici, zoologia Scheda BNP: beni naturalistici, paleontologia
11 SCHEDE PER FINALITÀ Le schede, oltre che per tipologia, possono essere distinte per la finalità per la quale sono redatte. Le principali finalità per le quali si può redigere una scheda sono le seguenti: TUTELA STUDIO RESTAURO VALUTAZIONE
12 SCHEDE DI TUTELA Le schede dell ICCD sono schede finalizzate alla tutela del patrimonio culturale dello Stato Queste schede devono contenere tutte le informazioni atte a riconoscere univocamente il bene schedato, anche in caso di furto o danneggiamento.
13 SCHEDE DI STUDIO Le schede di studio possono essere redatte per una mostra, un attività di ricerca o per scopi editoriali. In genere queste schede contengono prevalenti elementi di indagine storico-critica nonché di analisi formale e contenutistica.
14 SCHEDE DI RESTAURO Le schede redatte per una attività di restauro devono contenere tutte quelle informazioni necessarie a intervenire in maniera adeguata sul bene. In genere devono contenere informazioni dettagliate sullo stato di conservazione, su eventuali danni o lacune del bene.
15 SCHEDE DI VALUTAZIONE Le schede di valutazione vengono redatte per esigenze economiche, quali possono essere quelle di una casa d asta. In genere queste schede devono contenere, oltre a elementi storicocritici, elementi che consentano di ricavare il valore economico del bene schedato.
16 VOCI ESSENZIALI Indipendentemente dall uso o finalità, ogni scheda di catalogazione deve contenere alcune voci essenziali. Questa voci servono ad individuare in maniera univoca il bene oggetto di catalogazione. Le indicazioni successive sono fornite principalmente per le opere d arte, che sono solo una parte dei beni culturali che uno Stato ha l obbligo di tutelare.
17 VOCI ESSENZIALI Le principali voci sono: 1. Tipologia del bene 2. Caratteristiche fisiche 3. Autore 4. Datazione 5. Collocazione 6. Condizione giuridica 7. Stato di conservazione 8. Notizie storiche
18 1. Tipologia del bene Nella prima voce va indicato, nella maniera più chiara possibile, che tipo di bene si sta schedando. Vanno in genere utilizzate le voci che sono correntemente usate dalla letteratura artistica. L ICCD ha redatto un vocabolario controllato per la corretta redazione di questa voce.
19 2. Caratteristiche fisiche In questo campo vanno inserite le caratteristiche riguardo a: Materiali usati Tecniche di realizzazione Misure
20 3. Autore Se l opera ha un autore certo, questo va indicato secondo le seguenti indicazioni: Nome, cognome, eventuale soprannome e, tra parentesi, il periodo in cui è vissuto o è stato attivo. Esempio: Sandro di Filipepi detto il Botticelli ( ) Michelangelo Merisi detto Caravaggio ( )
21 3. Autore Se non si conoscono le date esatte possono ricorrere i seguenti casi: (morto il 1510) se si conosce solo la data di morte (attivo tra il 1490 e il 1508) se si conoscono le date della prima e ultima opera attribuibile (attivo intorno alla metà del XV secolo) se si ha una conoscenza approssimativa del periodo (vissuto nella seconda metà del XV secolo) in maniera analoga a quanto detto prima
22 3. Autore Se non si conosce il nome il campo autore va comunque compilato. In questo caso l autore viene convenzionalmente indicato facendo riferimento a: Area geografica Periodo storico Personalità artistica
23 3. Autore Le locuzioni più tipiche sono di questo genere: Pittore siciliano del XVIII secolo Scultore veneto del XIII secolo Seguace di Giotto del XIV secolo Bottega del Vivarini del XV secolo Pittore caravaggesco del XVII secolo Allievo di Simone Martini del XIV secolo
24 3. Autore Ovviamente per poter dare una definizione nel campo autore, quando manchi un riferimento certo, bisogna ricorrere alle proprie conoscenze per poter dire, in base al confronto con opere note e stilisticamente paragonabili, quale area geografica o periodo sia riferibile all ignoto autore dell opera.
25 4. Datazione Per la datazione di un opera si possono dare due casi principali: 1. Le date di esecuzione sono note, e vanno quindi riportate in cifre arabe 2. Le date di esecuzione non sono note, e in questo caso va riportato, in numeri romani, il periodo storico di probabile realizzazione dell opera.
26 4. Datazione Quando le date sono certe, perché scritte sull opera o dedotte da documenti, vanno riportate in uno dei modi seguenti: 1494 (se la data di esecuzione ricade in un solo anno) (indicano il periodo compreso tra l inizio e la fine della realizzazione) Intorno al 1535 (se si conosce un anno approssimativo, ma non le date esatte di inizio e fine dell esecuzione) Dopo il 1378 (se si conosce il termine post quem della vita dell opera) Prima del 1451 (se si conosce il termine ante quem della cita di un opera)
27 4. Datazione Quando le date non sono certe, deve essere il catalogatore a dare una datazione approssimativa dell opera in base alle sue conoscenze: Si adottano per convenzione degli intervalli che indicano un secolo o frazioni di esso. Se si dà la data XVI secolo, si vuol dire che l opera è stata realizzata in un periodo compreso tra il 1501 e il Si tratta per la verità di un intervallo eccessivamente lungo, per cui si tende ad essere più precisi indicando periodi più ristretti.
28 4. Datazione Di seguito si danno alcuni esempi di datazione: Prima [seconda] metà del XVI secolo (tra il 1501 e il 1550) Primo [secondo, terzo, quarto] quarto del XVI secolo (tra il 1501 e il 1525) Secondo [terzo, quarto, ecc.] decennio del XVI secolo (tra il 1511 e il 1520) Metà del XVI secolo (all incirca intorno al 1550) Inizi del XVI secolo (come dire primo decennio del XVI secolo) Fine del XVI secolo (come dire ultimo decennio del XVI secolo).
29 5. Collocazione La voce collocazione serve a stabilire, in maniera univoca, il luogo dove è conservato il bene oggetto di catalogazione. La collocazione va indicata in base alle normali regole toponomastiche (nome della via, numero civico, città, provincia, regione) Va sempre specificando il nome della istituzione, pubblica o privata (museo, fondazione, istituto di cultura o altro), in cui il bene è conservato.
30 6. Condizione giuridica In questa voce va indicata la proprietà del bene oggetto di catalogazione, nonché tutte le altre notizie riguardo eventuali vincoli, diritti d uso o quant altro di natura giuridica.
31 7. Stato di conservazione Bisogna indicare in questa voce in che condizione, al presente, si trova il bene. In sintesi si useranno aggettivi quali, ottimo, buono, discreto, mediocre ecc. Nel caso di parti mancanti, lacune o guasti evidenti, queste vanno sempre segnalate in maniera dettagliata.
32 8. Notizie storiche In questa voce vanno fornite tutte le notizie storiche riguardanti il bene, quali notizie sulla committenza, collocazioni originarie, successivi passaggi di proprietà, eventuali restauri precedenti, esposizioni in mostre, saggi di studio editi o inediti.
Lo stato dell arte del catalogo
Lo stato dell arte del catalogo Argomenti Il Catalogo nel mondo Il Catalogo in Italia Perché il Catalogo del patrimonio Quale patrimonio? Il patrimonio culturale si può suddividere in due categorie: beni
DettagliIL PATRIMONIO CULTURALE ED AMBIENTALE. Disegno e Storia dell Arte_PATRIMONIO CULTURALE
IL PATRIMONIO CULTURALE ED AMBIENTALE IL PATRIMONIO CULTURALE di solito indica quell insieme di cose, mobili ed immobili, dette più precisamente beni, che per il loro interesse pubblico e il valore storico,
DettagliIl ruolo dell ICCD nella diffusione dei modelli descrittivi del patrimonio archeologico
Pensare in rete, pensare la rete per la ricerca, la tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico Roma, 14 ottobre 2015 Il ruolo dell ICCD nella diffusione dei modelli descrittivi del patrimonio
DettagliNormative per la catalogazione: criteri di ordinamento
Normative per la catalogazione: criteri di ordinamento Le normative ICCD sono suddivise in: - SCHEDE DI CATALOGO Modelli che raccolgono in modo organizzato le informazioni sui beni (dati descrittivi, tecnici,
DettagliI beni culturali possono essere molto vari e diversi tra loro. Le principali tipologie di bene culturale identificate dall ICCD:
I beni culturali possono essere molto vari e diversi tra loro. Le principali tipologie di bene culturale identificate dall ICCD: - BENI ARCHEOLOGICI - BENI AMBIENTALI E ARCHITETTONICI - BENI ETNOANTROPOLOGICI
DettagliEstratto. Manuale Utente
Estratto Manuale Utente Versione 3.0 del 21 novembre 2013 1 INTRODUZIONE - Accesso al Portale Ares 1.1 HOMEPAGE ARES è il portale per il Sistema informativo dell Archivio fotografico e per la documentazione
DettagliIl progetto di informatizzazione dell archivio dell ICR
Pisa, 4 ottobre 2007 Caterina Pileggi Il progetto di informatizzazione dell archivio dell ICR Riordino, catalogazione e digitalizzazione degli archivi fotografici e per la documentazione dei restauri dell
DettagliArchivi e database. Prof. Michele Batocchi A.S. 2013/2014
Archivi e database Prof. Michele Batocchi A.S. 2013/2014 Introduzione L esigenza di archiviare (conservare documenti, immagini, ricordi, ecc.) è un attività senza tempo che è insita nell animo umano Primi
DettagliIl sistema informativo territoriale della Carta del Rischio
Il sistema informativo territoriale della Carta del Rischio 1 Il Sistema Informativo Territoriale della Carta del Rischio. Gisella Capponi, Direttore dell Istituto Superiore per la Conservazione ed il
DettagliLOCALIZZAZIONE DELLA RACCOLTA:
MODELLO SCHEDA (da inviare o compilare sul campo) - I campi evidenziati indicano i dati fondamentali per la compilazione della scheda OAC - LOCALIZZAZIONE DELLA RACCOLTA: Denominazione della raccolta (oppure
DettagliMANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA
Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento
DettagliIstituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane. e per le Informazioni bibliografiche. Manuali utente per SBN WEB. Versione 1.
Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane e per le Informazioni bibliografiche Manuali utente per SBN WEB Versione 1.0 Produzione editoriale Vers. 1.0 27/09/2013 Pagina 1 Sommario
DettagliL INDICIZZAZIONE SEMANTICA
L INDICIZZAZIONE SEMANTICA Nell indicizzazione semantica un documento viene indicizzato per il contento concettuale dell opera che manifesta ovvero secondo il significato. Essa pertanto ha lo scopo di
DettagliF ORMATO EUROPEO INFORMAZIONI PERSONALI. simona_8618@hotmail.it. Nome e indirizzo del datore di lavoro. Nome e indirizzo del datore di lavoro
F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Cognome e Nome FUSCÀ SIMONA Indirizzo VIA VITTORIO PUGLIESE, 12 Telefono 0961 72 26 96 389 166 28 35 E-mail simona_8618@hotmail.it Nazionalità
DettagliStoria della Catalogazione in Italia. Prof. Francesco Morante
Storia della Catalogazione in Italia Prof. Francesco Morante Origini della catalogazione Le prime disposizioni legislative legate alla catalogazione dei beni culturali sorgono per la necessità di limitare
DettagliAffidamento di realizzazione di software per importo non superiore a 115.000 Euro con procedura di presentazione di offerte
FONDAZIONE CRUI PER LE UNIVERSITÀ ITALIANE Affidamento di realizzazione di software per importo non superiore a 115.000 Euro con procedura di presentazione di offerte Premesse La CRUI ha sottoscritto con
DettagliCOMUNE DI GENOVA DIREZIONE CULTURA SETTORE MUSEI E BIBLIOTECHE INDAGINE SULLA QUALITA PERCEPITA RIFERITA ALLE BIBLIOTECHE PODESTA E SERVITANA
COMUNE DI GENOVA DIREZIONE CULTURA SETTORE MUSEI E BIBLIOTECHE INDAGINE SULLA QUALITA PERCEPITA RIFERITA ALLE BIBLIOTECHE PODESTA E SERVITANA Nell anno 2014 sono state realizzate 2 indagini mirate di Customer
DettagliAppunti di restauro. Francesco Morante
Appunti di restauro Francesco Morante Definizioni Nel passato il termine RESTAURO indicava le operazioni necessarie a riportare un opera alle sue condizioni iniziali, se queste erano state compromesse
DettagliPer quanto riguarda il contenuto dei campi, devono essere osservate le seguenti specifiche:
Allegato 2 Caratteristiche tecniche. Le imprese di assicurazione devono predisporre i supporti magnetici contenenti le informazioni da inoltrare secondo le specifiche tecniche di seguito esposte al seguente
DettagliCOME CONSERVANO E VALORIZZANO I BENI NATURALISTICI MUSEALI?
COME CONSERVANO E VALORIZZANO I BENI NATURALISTICI MUSEALI? A Flusso di attività B - INPUT C Descrizione dell attività D RISULTATO E - SISTEMA PROFESSIONALE ESIGENZA DI CONSERVARE E VALORIZZARE LE PRESENTI
DettagliTra il 1998 e oggi il mondo del web è cambiato ed ha subito una profonda trasformazione
SINTESI DELLA RICERCA CIVITA SU WEB E MUSEI CAMPIONE DI RIFERIMENTO DELLA RICERCA Indagine sull offerta : 110 musei italiani selezionati sulla base del criterio geografico e della tipoloia dei musei; 110
DettagliPROCEDURE - GENERALITA
PROCEDURE - GENERALITA Le PROCEDURE sono regole scritte, utili strumenti di buona qualità organizzativa, con le quali lo svolgimento delle attività viene reso il più possibile oggettivo, sistematico, verificabile,
DettagliIl Bilancio di esercizio
Il Bilancio di esercizio Il bilancio d esercizio è il fondamentale documento contabile che rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell impresa al termine di un periodo amministrativo e il
DettagliOPERE D ARTE E DI ANTIQUARIATO
OPERE D ARTE E DI ANTIQUARIATO L Unione Europea ha disciplinato l esportazione di beni culturali con Regolamento (CE) 3911/92 del 9 dicembre 1992, già modificato con Regg.ti (CE) n. 2469/96, n. 974/2001
DettagliBANDO A TEMA RESTAURO BENI MOBILI
BANDO A TEMA RESTAURO BENI MOBILI Emanato ai sensi dell art. 2 let. d) del Regolamento per il perseguimento delle finalità istituzionali ed in attuazione del Documento Programmatico Previsionale 2014.
DettagliGli attributi di STUDENTE saranno: Matricola (chiave primaria), Cognome, Nome.
Prof. Francesco Accarino Raccolta di esercizi modello ER Esercizio 1 Un università vuole raccogliere ed organizzare in un database le informazioni sui propri studenti in relazione ai corsi che essi frequentano
DettagliDatabase. Si ringrazia Marco Bertini per le slides
Database Si ringrazia Marco Bertini per le slides Obiettivo Concetti base dati e informazioni cos è un database terminologia Modelli organizzativi flat file database relazionali Principi e linee guida
DettagliLICEO CLASSICO STATALE VIRGILIO PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DEL DIPARTIMENTO DI STORIA DELL ARTE E DISEGNO E STORIA DELL'ARTE a.s.
LICEO CLASSICO STATALE VIRGILIO PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DEL DIPARTIMENTO DI STORIA DELL ARTE E DISEGNO E STORIA DELL'ARTE a.s.2014/2015 OBIETTIVI DIDATTICI SAPER STUDIARE: saper riassumere, sintetizzare,
DettagliRegolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni
Decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554 Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni (G.U. n.
DettagliLaboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice
INSEGNAMENTO DI LABORATORIO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III INTRODUZIONE ALLA RICERCA SPERIMENTALE (PARTE III) PROF. VINCENZO BONAZZA Indice 1 L ipotesi -----------------------------------------------------------
DettagliLA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE: METODOLOGIA
LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE: METODOLOGIA 1. Performance individuale del personale La performance individuale del lavoratore oggetto di misurazione e valutazione come ampiamente illustrato
DettagliMUSEOLOGIA. Prof. Francesco Morante
MUSEOLOGIA Prof. Francesco Morante I.C.O.M. International Council of Museum Organizzazione internazionale non governativa che ha sede presso l UNESCO. Fondata nel 1948, coordina le attività museali in
DettagliII.f. Altre attività sull euro
Altre attività sull euro II.f È consigliabile costruire modelli in carta o cartoncino di monete e banconote, e farli usare ai bambini in varie attività di classe fin dal primo o al più dal secondo anno.
DettagliCITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente
CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per
Dettagli2. GUIDA ALLA PREDISPOSIZIONE DEL DOSSIER DELLE EVIDENZE DA ESPERIENZA
2. GUIDA ALLA PREDISPOSIZIONE DEL DOSSIER DELLE EVIDENZE DA ESPERIENZA 2.1. INTRODUZIONE Il Sistema Regionale di Formalizzazione e Certificazione delle competenze (SRFC) dell Emilia Romagna prevede 1 che
DettagliLA MIGRAZIONE DEI DATI DA ASFI A SIASFI: PROBLEMI E SOLUZIONI. La migrazione dei dati da ASFi a SIASFi: problemi e soluzioni.
LA MIGRAZIONE DEI DATI DA ASFI A SIASFI: PROBLEMI E SOLUZIONI 193 La migrazione dei dati da ASFi a SIASFi: problemi e soluzioni Diana Spano Col termine migrazione si intende il passaggio dei dati da un
DettagliINDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO
INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO Analisi elaborata da Chiara Valentini e Toni Muzi Falconi SINTESI
DettagliCircolare N.85 del 23 Maggio 2013
Circolare N.85 del 23 Maggio 2013 Dal 01.06.2013 obbligatorie le procedure standardizzate per la valutazione dei rischi Gentile cliente con la presente intendiamo informarla che a partire dal 01.06.2013
DettagliBandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it
Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione
DettagliLa rubrica degli indirizzi di posta elettronica associati al dominio scuole.piemonte.it
Pag. 1 di 13 La rubrica degli indirizzi di posta elettronica associati al dominio 1 Pag. 2 di 13 Sommario 1 Scopo del documento... 3 2 Premessa... 3 3 Utilizzo della rubrica elettronica... 3 3.1 Criteri
DettagliProgettaz. e sviluppo Data Base
Progettaz. e sviluppo Data Base! Progettazione Basi Dati: Metodologie e modelli!modello Entita -Relazione Progettazione Base Dati Introduzione alla Progettazione: Il ciclo di vita di un Sist. Informativo
DettagliI lavori di conservazione e consolidamento e la capacità di RAS di prendere gestione diretta di scavi dipendono su questi interventi.
1 POR (Piano Operativo Regionale) 2008-2013 Fondamento logico di Sequenza di Lavoro Questi progetti dal POR seguono e espandano i seguenti interventi gia eseguiti o in corso per valorizzare il sito archeologico:
DettagliSCENARIO. Personas. 2010 ALICE Lucchin / BENITO Condemi de Felice. All rights reserved.
SCENARIO Personas SCENARIO È una delle tecniche che aiuta il designer a far emergere le esigente dell utente e il contesto d uso. Gli scenari hanno un ambientazione, attori (personas) con degli obiettivi,
DettagliDocumento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici
Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici 1. Introduzione Vengono oggi pubblicate sul sito dell ANVUR e del MIUR 3 tabelle, deliberate nel CD dell ANVUR del 13 agosto 2012, relative
DettagliMODULO 5 Appunti ACCESS - Basi di dati
MODULO 5 Appunti ACCESS - Basi di dati Lezione 1 www.mondopcnet.com Modulo 5 basi di dati Richiede che il candidato dimostri di possedere la conoscenza relativa ad alcuni concetti fondamentali sui database.
DettagliIL TEST DI ACCESSO AI CORSI DI STUDIO TRIENNALI DI PSICOLOGIA
AI CORSI DI STUDIO TRIENNALI DI PSICOLOGIA Claudio Barbaranelli Sapienza Università di Roma, Dipartimento di Psicologia 1 OUTLINE - Le prove del test - Il bando: localizzazione e contenuti - La difficoltà
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia Direzione Generale
Guida operativa alla rilevazione Monitoraggio alunni che presentano Disturbi Specifici di Apprendimento (D. S. A.) La presente guida operativa fornisce alcune indicazioni per la compilazione del questionario
DettagliSogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili
Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo
DettagliPROGETTARE UNA GITA. A tale scopo i bambini dovranno ricercare la documentazione che permetta di scegliere la META della gita.
PROGETTARE UNA GITA Prima di dare avvio al percorso è opportuno condividere con gli alunni tutto il progetto ed eventualmente modificare alcuni elementi in rapporto alla discussione. Gli alunni devono
DettagliUNITA 1 COSA CONOSCO DEL PASSATO DELLA MIA CITTA? ATTIVITA TEMPI OBIETTIVI DIDATTICI E MODALITA DI SOMMINISTRAZIONE Presentazione e patto formativo
Corsi di formazione per docenti delle scuole di ogni ordine e grado: Didattica orientativa e percorsi di orientamento con approccio narrativo MICROPROGETTAZIONE DI UN PERCORSO DI DIDATTICA ORIENTATIVA
DettagliA CURA DELL INS. GRILLO TERESA F.S VALUTAZIONE
ISTITUTO COMPRENSIVO Scuola dell Infanzia - Scuola Primaria Scuola Secondaria di I Grado Cod. mecc. - C S I C 2 - C. F. 22 Via Dante Alighieri - 2 CARIATI MARINA - Tel. e Fax () 1 A CURA DELL INS. GRILLO
DettagliStrutturazione logica dei dati: i file
Strutturazione logica dei dati: i file Informazioni più complesse possono essere composte a partire da informazioni elementari Esempio di una banca: supponiamo di voler mantenere all'interno di un computer
DettagliModello E-R. Modello relazionale
1 - Cinema Hollywood Si deve progettare una base di dati a supporto della programmazione cinematografica della catena di cinema Hollywood. Al momento dell acquisto di un film da proiettare vengono memorizzati
DettagliPOLIAGE GUIDA RAPIDA
www.candian.itinfo@candian.it!!"#$% &%'%$%(%)*)+,-,'!-#,%$. POLIAGE GUIDA RAPIDA I. Codifica di una prestazione Pag. 2 II. Inserimento di un nuovo professionista 4 I Creazione Profilo Agenda 6 II Gestione
DettagliDIPARTIMENTO PER L ISTRUZIONE Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici Uff.VII
DIPARTIMENTO PER L ISTRUZIONE Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici Uff.VII DECRETO MINISTERIALE N. 17 del 9 febbraio 2005 Norme per lo svolgimento degli esami di Stato nelle sezioni di liceo
DettagliPROGRAMMA GESTIONE TURNI MANUALE UTENTE. Programma Gestione Turni Manuale Utente versione 1.1
PROGRAMMA GESTIONE TURNI MANUALE UTENTE INDICE 1 PREMESSA 3 2 COMANDI COMUNI 3 3 SEDI 3 4 FESTIVITÀ 4 5 PERIODI TURNI 4 6 COD. TURNI 6 7 TURNI SPORTIVI 9 8 COD. EQUIPAGGI 9 9 DISPONIBILITÀ 10 10 INDISPONIBILITÀ
DettagliPROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA
PROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA INDIVIDUAZIONE DEI TEMI/CONCETTI SELEZIONE DEI TEMI/CONCETTI ESPRESSIONE DEI CONCETTI NEL LINGUAGGIO DI INDICIZZAZIONE TIPI DI INDICIZZAZIONE SOMMARIZZAZIONE INDICIZZAZIONE
DettagliREGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra. MIUR USR Sicilia. Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani
PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani e Conservatorio di Musica di Stato di Trapani Antonio Scontrino PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia
DettagliGuida passo per passo alla creazione di scenari espositivi:
Guida passo per passo alla creazione di scenari espositivi: Gli esempi mostrati in questa descrizione servono solo a scopi informativi e perciò molto semplificati. 1. Per primo è necessario attivare i
DettagliGLI STANDARD SUGLI ASSETTI FINANZIARI DEI MUSEI. IL CASO FONDAZIONE TORINO MUSEI
Convegno Standard per i musei della Regione Piemonte GLI STANDARD SUGLI ASSETTI FINANZIARI DEI MUSEI. IL CASO FONDAZIONE TORINO MUSEI Adriano Da Re Torino, 3 Dicembre 2007 Agenda La Fondazione Torino Musei
DettagliBasi di dati I. Esercitazione proposta
Basi di dati I Esercitazione proposta Premessa Viene richiesta la realizzazione di una piccola base di dati, attraverso un processo di progettazione concettuale e logica e con la realizzazione di alcune
DettagliLa progettazione centrata sull utente nei bandi di gara
Progetto PerformancePA Ambito A - Linea 1 - Una rete per la riforma della PA La progettazione centrata sull utente nei bandi di gara Autore: Maurizio Boscarol Creatore: Formez PA, Progetto Performance
DettagliLezione 8. La macchina universale
Lezione 8 Algoritmi La macchina universale Un elaboratore o computer è una macchina digitale, elettronica, automatica capace di effettuare trasformazioni o elaborazioni su i dati digitale= l informazione
DettagliSTATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ
STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ Introduzione Il sito www.encj.net è il sito internet della Rete Europea dei Consigli di Giustizia (ENCJ). È stato stilato uno statuto redazionale al fine di regolare
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliExcel. A cura di Luigi Labonia. e-mail: luigi.lab@libero.it
Excel A cura di Luigi Labonia e-mail: luigi.lab@libero.it Introduzione Un foglio elettronico è un applicazione comunemente usata per bilanci, previsioni ed altri compiti tipici del campo amministrativo
DettagliUNIPV Ricognizione fondi librari elenco delle sezioni e delle voci
UNIPV Ricognizione fondi librari elenco delle sezioni e delle voci A destra l elenco delle voci, a sinistra le informazioni richieste per la compilazione del campo. I campi con * sono obbligatori per validare
DettagliPiano di Comunicazione per i Comuni
Piano di Comunicazione per i Comuni Obiettivi e strumenti di comunicazione a sostegno del Percorso Partecipativo del PPR - FVG Silvia Savi Segreteria Assessore Infrastrutture e Territorio, Mariagrazia
DettagliINFORMATIVA SUL DIRITTO ALLA PRIVACY PER LA CONSULTAZIONE DEL SITO WEB www.arlatighislandi.it
INFORMATIVA SUL DIRITTO ALLA PRIVACY PER LA CONSULTAZIONE DEL SITO WEB www.arlatighislandi.it redatto ai sensi del decreto legislativo n 196/2003 2 GENNAIO 2014 documento pubblico 1 PREMESSA 3 SEZIONE
DettagliManuale Utente Vincoli In Rete
Ministero per i Beni e le Attività Culturali Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro Manuale Utente Vincoli In Rete Sommario 1 Scopo... 3 2 Introduzione... 3 3 Funzionalità Utente... 3 3.1
DettagliCURRICOLO DI MATEMATICA SCUOLA PRIMARIA MATEMATICA SEZIONE A : Traguardi formativi
CURRICOLO DI MATEMATICA SCUOLA PRIMARIA MATEMATICA SEZIONE A : Traguardi formativi FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA FINE SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITÀ CONOSCENZE ABILITÀ CONOSCENZE Utilizzare
DettagliSEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1
SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre
DettagliAutomazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it
Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione
DettagliSCHEDA DI VALUTAZIONE BIMESTRALE * ALLIEVO. Cognome:.
Nome della scuola : A.S.: Indirizzo:. SCHEDA DI VALUTAZIONE BIMESTRALE * ALLIEVO Cognome:. Nome: Classe: Sezione:. -------------- * Tutti i dati contenuti in questa scheda si riferiscono al periodo compreso
DettagliORIENTAMENTO 2014-2015
QUADRO ORARIO SCIENZE APPLICATE Lingua e letteratura inglese 3 3 3 3 3 Filosofia - - 2 2 2 Matematica 5 4 4 4 4 Informatica 2 2 2 2 2 Fisica 2 2 3 3 3 Scienze naturali* 3 4 5 5 5 Disegno e storia dell'arte
DettagliComune di Acqualagna
Oggetto: Bando di concorso regionale Premio Aldo Gamba 2013 premio biennale per la pietra d Autore ed Ecodesign, promosso dal Comune di Acqualagna (Pu) - Assessorato alla Cultura. Con il patrocinio morale
DettagliCERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ITALIANO
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ITALIANO Livello di base non raggiunto Non ha raggiunto tutte le competenze minime previste nel livello di base Riconosce ed utilizza le strutture linguistiche di base Comprende
DettagliOGGETTO: Interpello articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Erogazioni liberali ai sensi dell art. 100, comma 2, lettera m), del TUIR.
RISOLUZIONE N.124/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma,03 aprile 2008 OGGETTO: Interpello articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Erogazioni liberali ai sensi dell art. 100, comma 2, lettera
DettagliNote per la corretta compilazione dell analisi finanziaria
!"#$%&'()* +,,-+,,./001%+,,./+,,.* 2 Note per la corretta compilazione dell analisi finanziaria Il piano economico e finanziario è uno studio previsionale che prende in considerazione le diverse azioni
DettagliTECNOLOGIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
TECNOLOGIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L alunno riconosce e identifica nell ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. E' a conoscenza
DettagliCOMUNE DI ACQUALAGNA PROVINCIA DI PESARO E URBINO
COMUNE DI ACQUALAGNA PROVINCIA DI PESARO E URBINO REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELL ANTIQUARIUM PITINUM MERGENS Approvato con Delibera 1 Art.1 Costituzione dell Antiquarium Pitinum Mergens e sue finalità
DettagliBANCHE DATI NATURALISTICHE REGIONE PIEMONTE (BDNRP) Deontologia e norme per l utilizzo e l accesso ai dati
BANCHE DATI NATURALISTICHE REGIONE PIEMONTE (BDNRP) Deontologia e norme per l utilizzo e l accesso ai dati Sommario 1 Finalità...1 2 Origine dei dati...1 3 Proprietà dei dati...2 4 Proprietà dei software...2
DettagliPolicy sintetica di Banca delle Marche S.p.A. per la gestione dei conflitti d interesse
Policy sintetica di Banca delle Marche S.p.A. per la gestione dei conflitti d interesse 1. Introduzione Banca Marche nel normale esercizio della propria attività e nell erogazione dei propri molteplici
DettagliLINEE GUIDA PER IL DISASTER RECOVERY DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI. Note di accompagnamento allo strumento di autovalutazione
LINEE GUIDA PER IL DISASTER RECOVERY DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI Note di accompagnamento allo strumento di autovalutazione 1 1. INTRODUZIONE ALLO STRUMENTO DI SUPPORTO ALL AUTOVALUTAZIONE Lo strumento
DettagliIn questa pagina si descrivono le modalità di gestione del sito in riferimento al trattamento dei dati personali degli utenti che lo consultano.
LE POLICY SULLA PRIVACY DI QUESTO SITO PERCHE QUESTO AVVISO In questa pagina si descrivono le modalità di gestione del sito in riferimento al trattamento dei dati personali degli utenti che lo consultano.
DettagliMatrice Excel Calcolo rata con DURATA DEL FINANZIAMENTO determinata dall'utente
Matrice Excel Calcolo rata con DURATA DEL FINANZIAMENTO determinata dall'utente L'acquisto di un immobile comporta un impegno finanziario notevole e non sempre è possibile disporre della somma di denaro
DettagliLA RICERCA INFERMIERISTICA
Prof. ssa Eufemia Renzi LA RICERCA INFERMIERISTICA DIAPOSITIVA N. 2 IL SIGNIFICATO DI RICERCA INFERMIERISTICA La ricerca infermieristica opera su due grandi aree interdipendenti: quella teorica nursing
DettagliIstituto Tecnico Industriale Minerario Giorgio Asproni
Istituto Tecnico Industriale Minerario Giorgio Asproni Programmazione Italiano, storia e geografia. Classe IV Costruzioni, ambiente e territorio Anno 2014/2015 Professoressa Pili Francesca Situazione di
DettagliCome archiviare i dati per le scienze sociali
Come archiviare i dati per le scienze sociali ADPSS-SOCIODATA Archivio Dati e Programmi per le Scienze Sociali www.sociologiadip.unimib.it/sociodata E-mail: adpss.sociologia@unimib.it Tel.: 02 64487513
DettagliSicurezza sul lavoro: le domande più frequenti! dvrinregola.it è un progetto
Sicurezza sul lavoro: le domande più frequenti! dvrinregola.it è un progetto 1 Come mi devo comportare quando assumo un dipendente, un collaboratore o uno stagista? Che conseguenze subisco se non provvedo
DettagliSebina OpenLibrary OPAC
Pag.1 di 11 Sebina OpenLibrary OPAC Bollettino di Release v.2.4 Applicabile a rel. 2.3 Pag.2 di 11 Indice 1. Nuovi canali di ricerca...3 1.1 Ricerca per dati della copia...3 1.2 Ricerca per dati della
DettagliUISP. Lega Calcio. Regolamento Nazionale della Formazione
UISP Lega Calcio Regolamento Nazionale della Formazione UISP Lega Calcio - Regolamento Nazionale della Formazione. Art. 1 (Principi Generali) La Lega Calcio istituisce il Regolamento Nazionale della Formazione
DettagliI fondi. Conoscerli di più per investire meglio. Ottobre 2008. Commissione Nazionale per le Società e la Borsa - Divisione Relazioni Esterne
I fondi Conoscerli di più per investire meglio Ottobre 2008 Commissione Nazionale per le Società e la Borsa - Divisione Relazioni Esterne I FONDI: CONOSCERLI DI PIÙ PER INVESTIRE MEGLIO COSA SONO I fondi
DettagliPG03.GTP GESTIONE DEI DOCUMENTI DI LAVORO
Pagina n. 1 di 7 APAT L.93/01 - progetto a gestione diretta di APAT : circuiti di interconfronto per l individuazione di un gruppo tecnico permanente regionale o multi regionale (GTP) per il monitoraggio
DettagliSCHEDA DI TRASPORTO. Premessa. Contenuto della scheda di trasporto
SCHEDA DI TRASPORTO Premessa Dal 19/07/2009 è entrato in vigore il D.M. 30/06/2009, pubblicato sulla G.U. n 153 del 04/07/2009, che ha istituito l obbligo della Scheda di trasporto. Sono obbligati alla
DettagliBanche dati on line ad accesso gratuito
1) Siti di legislazione nazionale e regionale Banche dati on line ad accesso gratuito Progetto N.I.R. Alla pagina www.nir.it è consultabile un interessante progetto, nato ad iniziativa dell Autorità per
Dettagli2. LOGIN E RECUPERO DATI DI ACCESSO
1. ACCESSO AL SISTEMA La prima schermata cui si accede consente le seguenti operazioni: Login Registrazione nuovo utente Recupero password e/o nome utente 2. LOGIN E RECUPERO DATI DI ACCESSO L accesso
DettagliOrganizzazione, marketing interno e cultura del servizio
Organizzazione, marketing interno e cultura del servizio Principi organizzativi La piramide rovesciata Il marketing interno La cultura del servizio Roberta Bocconcelli a.a. 2011/2012 DESP Dipartimento
DettagliIrregolarità e diritti alla persona in Italia e in Europa Filippo Scuto Corso Elettivo La salute della popolazione immigrata
Irregolarità e diritti alla persona in Italia e in Europa Filippo Scuto Corso Elettivo La salute della popolazione immigrata 18 giugno 2013 - Aula Magna Clinica del Lavoro Premessa La gestione e la regolamentazione
Dettagli