PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA SINTESI. Le Scuole dell Istituto Comprensivo n. 1:

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO N.1 Via Monfalcone n LA SPEZIA TEL FAX C.F C.M. SPIC sito PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA SINTESI DIRIGENTE: dott. Gian Carlo Beretta Le Scuole dell Istituto Comprensivo n. 1: Scuola Infanzia E. Ferro (Strà), Via Montalbano, 476. Scuola Infanzia Fossitermi, Via Puccini, 3. Scuola Primaria A. Maggiani, (Foce) Via Parodi. Scuola Primaria A. Manzoni, (Chiappa) Via Monfalcone, 416. Scuola Primaria A. Revere, (Fossitermi) Via Bellini, 7. Scuola Secondaria di 1 Grado J. Piaget, Via A. Benedicenti, 4. Ufficio di segreteria: Via Monfalcone 416, Tel Mattino: dal Lunedì al Venerdì dalle ore 10,00 alle ore 13,00 Pomeriggio: dal Lunedì al Giovedì dalle ore 15,30 alle ore 18,30 1

2 Sommario PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA... 1 PREMESSA... 3 FINALITÀ... 3 OBIETTIVI EDUCATIVI... 4 MODALITÀ EDUCATIVE... 5 PROGETTAZIONE... 6 INTEGRAZIONE... 6 DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO... 8 INTERCULTURA... 9 ACCOGLIENZA... 9 SCELTE DIDATTICHE ED ORGANIZZATIVE DELLE SCUOLE SCUOLE DELL INFANZIA SCUOLE PRIMARIE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Jean Piaget MODALITÀ EDUCATIVE OFFERTE DALLA SCUOLA PROGETTI DI AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA COMPETENZE DI FINE CICLO

3 PREMESSA L Istituto Comprensivo n1, nato il primo settembre 2009 dal processo di razionalizzazione delle istituzioni scolastiche, si impegna a garantire ad ogni alunno che entri nella scuola dell Infanzia a tre anni ed esca a quattordici dalla scuola Secondaria di Primo grado, un percorso coerente per quanto riguarda le finalità educative, le scelte didattiche e la valutazione del processo formativo. A tale scopo, importanza primaria assume, da parte degli insegnanti dei tre ordini, l uniformità di vedute e di impostazioni a livello educativo generale. Vista la specifica complessità dell Istituto e la ricchezza di risorse umane, particolare attenzione è rivolta alle iniziative di continuità verticale principalmente per quanto riguarda la gestione dell accoglienza nel passaggio da un ordine di scuola all altro; un curricolo verticale unitario; il progetto di orientamento della scuola secondaria di Primo grado; un impostazione condivisa e unitaria nella cura delle problematiche relative al disagio socio-culturale e all handicap. FINALITÀ Il nostro Istituto mira al pieno sviluppo della persona umana" nell'ottica della formazione integrale dell'individuo, nel rispetto dei ritmi dell età evolutiva, delle identità personali, sociali e culturali dei singoli alunni, con conseguente valorizzazione delle diversità. Le finalità educative della nostra scuola sono definite a partire dalla persona che apprende, con l originalità del suo percorso individuale. Ogni ordine di scuola esplicita modalità proprie ma coerenti, per far sì che gli alunni imparino ad apprendere e ad arricchire un sapere che sia in sintonia con le rapide trasformazioni della società. OBIETTIVI EDUCAZIONE Condividere e rispettare le regole comuni, se stessi, gli altri e l'ambiente circostante. Avere autocontrollo negli atteggiamenti e nel linguaggio. Acquisire consapevolezza di valori sociali quali la solidarietà, l amicizia, la lealtà, la partecipazione e la responsabilità. FORMAZIONE SAPERE (acquisire conoscenze). SAPER FARE (sviluppare abilità). SAPERE COME (essere consapevole del proprio apprendimento per poter elaborare un metodo di studio, per imparare ad imparare). SAPER ESSERE (gestire le proprie emozioni e le relazioni con gli altri). ORIENTAMENTO Acquisire la propria autonomia scoprendo interessi, capacità, attitudini per operare scelte per il futuro. Il percorso di orientamento si snoda in un itinerario formativo che parte dalla scuola dell infanzia ed è finalizzato a favorire la crescita culturale, lo sviluppo della personalità, l acquisizione di competenze e l assunzione di comportamenti, presupposti essenziali per sapersi orientare in una società complessa. 3

4 OBIETTIVI EDUCATIVI Obiettivi comportamentali - Capacità di ascolto e attenzione, autocontrollo negli atteggiamenti e nel linguaggio; - autonomia personale verso se stessi e nella gestione delle proprie cose; - acquisizione di comportamenti responsabili e consapevoli nei confronti della salute e della sicurezza propria e altrui; - sviluppo dell autovalutazione, con senso critico e stima di sé. Obiettivi sociali - Maturazione della disponibilità verso gli altri (compagni e adulti); - condivisione e rispetto delle regole comuni; - acquisizione progressiva di valori sociali quali la solidarietà, l amicizia, la lealtà, la partecipazione e la responsabilità; - conoscenza e rispetto delle diversità (personali, linguistiche e culturali, sociali, religiose) come fonte di arricchimento e occasione di confronto costruttivo, contro pregiudizi di ogni tipo. Obiettivi cognitivi - Capacità di ascoltare e di comprendere; - capacità di osservare, individuare, descrivere e ordinare; - capacità di conoscere, ricordare, classificare; - capacità di comprendere, spiegare, interpretare, ipotizzare, risolvere problemi; - sviluppo di adeguati strumenti comunicativi (saper leggere, scrivere, relazionare, esporre, discutere, argomentare); - capacità di utilizzare le conoscenze acquisite; - sviluppo della fantasia, dell immaginazione e della creatività; - capacità di comunicare attraverso modalità e linguaggi diversi (orali, scritti, grafico-iconici, mimico-gestuali, manipolativi, musicali); - conoscenza e utilizzo di strumenti e tecnologie al fine di gestire al meglio le proprie conoscenze e le proprie capacità comunicative; - sviluppo della curiosità cognitiva e dello spirito critico; - acquisizione di un efficace metodo personale di studio. Per la realizzazione degli obiettivi comportamentali e sociali sono previsti interventi mirati, come: i lavori in piccolo gruppo; il lavoro cooperativo; gli incarichi collaborativi; discussioni di gruppo; test; questionari; inchieste; rapporti frequenti con la famiglia, attività integrative. 4

5 Per la realizzazione degli obiettivi educativi sono previsti, inoltre: il lavoro individuale autonomo; le produzioni personali; le relazioni individuali e di gruppo; le attività di ascolto e di lettura; discussioni e dibattiti in classe; attività di laboratorio; uso di audiovisivi e di computer; utilizzo del metodo della ricerca; visite sul territorio; allestimento e partecipazione a rappresentazioni teatrali e a mostre didattiche. La scuola si propone di favorire il raggiungimento dei suddetti obiettivi educativi e cognitivi con un offerta formativa adeguata ed atta a favorire esperienze di apprendimento in cui conoscenze e competenze siano tra loro in stretta relazione dare un senso a ciò che si fa a scuola (sapere) fornire consapevolezza dell apprendimento, Imparare ad Imparare (sapere come) sviluppare competenze emotive e sociali (saper essere). MODALITÀ EDUCATIVE Gli insegnanti della scuola, sia come singoli sia come comunità educativa scolastica, pongono a disposizione degli alunni le seguenti modalità di educazione attribuendo a questo termine un significato ampio che include l istruzione e la formazione: Si educa con la competenza e la professionalità aiutando l apprendimento, fornendo informazioni corrette, valide, pertinenti, motivate, adeguate e mettendo in correlazione i saperi disciplinari, utilizzando molteplici metodologie e strumenti didattici. Si educa con lo stile dell insegnamento instaurando una relazione interpersonale e di gruppo positiva e un clima sereno, accogliente e rispettoso della diversità. Si educa con il senso di responsabilità favorendo la pratica della progettualità, dell impegno, della partecipazione, della costruzione di un metodo di studio. Si educa con l esercizio della capacità critica, promuovendo la riflessione in maniera sistematica sulla cultura sociale, antropologica, scientifica e sui modelli di comportamento. Si educa con lo spirito collaborativo, ampliando le sollecitazioni educative delle famiglie, proseguendo l orientamento formativo impartito nella scuola primaria, interagendo con gli altri istituti Scolastici in vista della scelta della scuola superiore, coltivando iniziative proposte dalla comunità territoriale. 5

6 PROGETTAZIONE L insegnamento disciplinare è programmato attraverso gruppi di lavoro formati da tutti i docenti della scuola che insegnano la stessa disciplina. I curricoli tengono conto anche delle caratteristiche del territorio e recepiscono le diverse esigenze degli alunni e le aspettative delle famiglie. I compiti dell equipe pedagogica si possono sintetizzare nelle seguenti operazioni: modalità di accertamento della situazione di partenza (test-dialogo-conversazioni guidateprove libere e specifiche); individuazione degli obiettivi di apprendimento in relazione ai livelli di competenze in entrata (Scuola Elementare), intermedi (passaggio da una classe a quella successiva) e in uscita (Scuola Superiore); articolazione delle attività attraverso unità di apprendimento disciplinari e interdisciplinari; definizione delle metodologie e delle strategie didattiche formulazione dei criteri di valutazione e di misurazione per le verifiche; elaborazione di proposte per eventuali iniziative sperimentali relative all insegnamento della disciplina; individuazione di attività multidisciplinari ed extracurricolari; scelta degli strumenti, libri di testo e consultazione (sussidi audiovisivi e multimediali, materiale didattico); programmazione delle attività di recupero e/o di potenziamento (semplificazione dei contenuti, ricerche individualizzate e di gruppo, esercizi operativi). INTEGRAZIONE Nel nostro Istituto Comprensivo sono inseriti alunni che presentano differenti problematiche e sono seguiti in modo specifico dagli insegnanti di sostegno secondo strategie d intervento didatticodisciplinare individualizzato, metodologie didattiche specifiche, approcci psicologici adeguati, concordati e definiti con il personale medico dell ASL, il Collegio Docenti e il Consiglio di Istituto. Tali alunni partecipano a tutte le attività di tipo didattico e ad iniziative a carattere integrativo: attività ginnico-sportive, attività artistico espressive, viaggi di istruzione, visite guidate, attività di laboratorio, attività musicali. L insegnante di sostegno, a tutti gli effetti insegnante della classe, in quanto docente specializzata, svolge la sua attività di insegnamento non solo nelle situazioni di disagio, ma con tutti gli alunni della classe, di cui cura, in stretta collaborazione con i colleghi, la crescita culturale, lo sviluppo delle abilità relazionali, della legalità e il senso civico. Per gli alunni diversamente abili viene formulata una programmazione individualizzata che tiene conto del percorso di scolarizzazione precedente, delle problematiche inerenti alla situazione di disagio proprie dell handicap specifico, delle abilità cognitive e socio-relazionali maturate dall alunno. Per gli alunni che presentano gravi situazioni di disagio sono previste attività mirate, svolte all interno della propria classe e a classi aperte: apprendimento cooperativo (lavoro di gruppo con designazione di ruoli interscambiabili durante lo svolgimento delle varie unità didattiche); 6

7 attività espressive con utilizzo di linguaggi verbali, paraverbali, non verbali per facilitare e sviluppare la capacità di comunicare (attività di drammatizzazione con utilizzo di linguaggi mimico-gestuali); attività di tutoring (insegnamento reciproco tra compagni con la guida del docente). Una particolare attenzione viene dedicata alla valutazione delle prospettive future e alla ricerca di sbocchi sociali e professionali, attraverso assidui e sistematici contatti con gli Enti territoriali preposti ad occuparsi di tale problema. Per agevolare il passaggio dalla scuola media alla scuola superiore sono organizzati momenti preliminari con i docenti delle scuole destinate ad accoglierli, per concordare le strategie più idonee a promuovere l integrazione nel nuovo contesto. L iter seguito dall insegnante di sostegno è articolato secondo le seguenti fasi: Il lavoro di programmazione inizia con una accurata osservazione della situazione di partenza e delle problematiche specifiche emergenti, alla quale segue un analitica valutazione delle potenzialità e delle difficoltà dell alunno. Completata l analisi si definiscono gli obiettivi intermedi e finali relativi alle aree caratterizzanti il processo di apprendimento: area cognitiva, area socio-affettiva, area relazionale, area motorio prassica e si stende un programma educativo individualizzato unico e specifico per ogni alunno che tenga conto delle sue peculiarità, delle sue caratteristiche, del suo stile cognitivo, del suo modo di apprendere, dei suoi bisogni, delle sue risorse, delle sue potenzialità. Per ogni situazione individuale sono programmati per tutti gli alunni i seguenti obiettivi comuni nell area socio- affettiva e in quella delle varie discipline. Obiettivi socio-affettivi migliorare la capacità di relazionarsi con l altro (compagno o adulto) avviare o acquisire la capacità di conoscere e rispettare le regole scolastiche promuovere le abilità di autonomia personale e sociale favorire lo sviluppo di comportamenti finalizzati alla collaborazione e all aiuto reciproco promuovere uno stile comunicativo orientato al rispetto dell altro Obiettivi didattici Sviluppare in relazione alle specifiche potenzialità di ogni soggetto le capacità di espressione (verbale e non verbale), di attenzione, di ascolto, comprensione e produzione sia scritta che orale. Strumenti e sussidi In ogni ambito la prassi didattica privilegia l uso di materiale -strutturato e non- che agevoli la percezione e l elaborazione delle informazioni, faciliti gli apprendimenti e predisponga all ascolto. All interno della scuola sono attivati numerosi laboratori e attrezzati specifici spazi che facilitano lo svolgimento delle attività didattiche e lo sviluppo di abilità necessarie per realizzare una reale socializzazione e integrazione. Orientamento Alla fine del percorso scolastico viene dedicata una particolare attenzione alle prospettive future e alla ricerca di sbocchi sociali e professionali per ogni singolo alunno. Vengono perciò attivati con- 7

8 tatti specifici con l equipe psico-pedagogica dell ASL e successivamente vengono programmati incontri con gli insegnanti delle scuole superiori e con gli Enti Locali competenti. In taluni casi si possono realizzare inserimenti graduati accompagnati dalle figure di riferimento della scuola di provenienza (insegnanti di sostegno). In base alla Legge 104/92, nell Istituto Comprensivo opera e collabora con i docenti la Commissione H, formata da genitori, docenti e ausiliari. Criteri e finalità DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 1. La scuola deve tener conto delle particolarità di ogni alunno e ha l'obbligo di garantire il diritto allo studio per tutti. 2. Nessun alunno può terminare il percorso scolastico senza aver compiuto progressi. È compito della scuola fornire a tutti le opportunità educative, per favore un progresso continuo da un punto di partenza e un punto di arrivo. La scuola deve saper identificare questi progressi. 3. L affettività è importante quanto l intelligenza ed è compito specifico della scuola intraprendere tutte le iniziative possibili per sviluppare l autostima, la fiducia in se stessi e negli altri. 4. Ogni scuola deve avere obiettivi minimi e massimi. Ogni alunno raggiunge gli obiettivi del suo piano educativo. 5. La scuola deve far capire agli alunni che TUTTI SIAMO DIVERSI. Se un alunno DSA si sente diverso perché usa strumenti compensativi o una didattica personalizzata, dobbiamo chiederci se abbiamo raggiunto il nostro obiettivo. 6. L alunno DSA non ha prove differenziate. Tuttavia sarebbe bene che tutti avessero prove diverse, in base alle loro attuali capacità. E' necessario a distinguere tra prove differenziate (che verificano competenze e obiettivi specifici) e prove diverse (graduate, semplificate, facilitate, ma che verificano competenze logiche simili). 7. È sempre bene educare gli alunni a condividere, aiutare e cooperare è sempre un bene. Quando in classe c è un alunno DSA è un obbligo (prima morale, poi giuridico). Piano Didattico Personalizzato 1. Il piano didattico personalizzato (PDP) è un patto stipulato tra scuola e famiglia e finalizzato a garantire il pieno successo formativo dell'allievo. 2. Il PDP è costruito dal consiglio di classe/interclasse, entro il 10 novembre e comunque entro 30 giorni dall arrivo della diagnosi. È cura del consiglio di classe, interclasse, intersezione, leggere e conoscere le diagnosi degli alunni affetti da DSA. 3. Il PDP prevede le misure compensative e dispensative specifiche per ciascun alunno. Il consiglio di classe, interclasse e intersezione è tenuto a programmare una didattica personalizzata. 4. Ogni insegnante è tenuto a conoscere la normativa relativa ai disturbi specifici di apprendimento (in particolare la legge 170/2010 e le linee guida del ministero del 12 luglio 2011) e ad applicare integralmente quando indicato dal PDP. 5. L apprendimento non può essere considerato solo come sviluppo delle capacità di natura strettamente intellettuale. Vanno considerati come autentici processi d apprendimento anche le competenze motorie e psico - affettive della persona. 8

9 La Valutazione 1. La valutazione dell alunno D.S.A. riguarderà gli obiettivi raggiunti, ma dovrà indicare anche le modalità di partecipazione, il grado di interesse, l'autonomia e l autostima. 2. La valutazione tiene conto delle indicazioni fornite nella diagnosi e si svolge nelle modalità riportate nel piano educativo personalizzato. 3. La valutazione degli alunni con DSA è riferita agli obiettivi indicati nel PDP. INTERCULTURA Il riconoscimento delle differenze e l uguaglianza delle opportunità sono i principi fondanti dell azione educativa e l educazione interculturale, concepita non come una nuova educazione ma come la normalità dell educazione,...si delinea come promozione delle capacità di convivenza costruttiva in un tessuto culturale e sociale multiforme (circolare ministeriale n.205 del luglio 1990). Il progetto di integrazione degli stranieri nasce da una analisi della realtà socio-economica e culturale in cui opera la scuola e da una rilevazione dei bisogni dell utenza con particolare attenzione al fenomeno migratorio. Molti alunni abitano in Italia già da alcuni anni per cui non presentano difficoltà di adattamento alla nuova realtà scolastica; altri, invece, non possedendo le abilità di base né metodo di studio, sono in difficoltà di apprendimento e spesso poco motivati. Ci sono poi alunni alla prima esperienza scolastica in Italia o iscritti ad anno scolastico inoltrato, i quali, oltre ai problemi di carattere linguistico, devono affrontare difficoltà di carattere psicologico. In questi casi si cerca di favorire al massimo il loro inserimento creando momenti di accoglienza e di scambio con i compagni di classe, dando loro, quando la capacità di comunicazione lo consente, l opportunità di far conoscere il proprio Paese, la propria cultura, le proprie esperienze. Le esigenze di tipo integrativo, formativo e linguistico-disciplinare determinano le scelte didatticoeducative che tendono a conseguire i seguenti risultati: Livello integrativo Favorire un clima di classe finalizzato all accoglienza Stimolare la collaborazione nelle diverse circostanze Ridurre le difficoltà sul piano emotivo e relazionale Livello formativo Cogliere il valore della diversità Interpretare la complessità come stimolo Livello linguistico Fornire gli strumenti linguistici per comunicare Promuovere l apprendimento nelle diverse discipline scolastiche ACCOGLIENZA Nella fase di accoglienza i docenti coinvolti prendono in esame la situazione dei nuovi alunni stranieri (anche attraverso il colloquio con i mediatori culturali, che eventualmente li seguono) e quella della classe di inserimento e predispongono attività specifiche a seconda della necessità di ciascun ragazzo. Sono previste attività di presentazione di sé alla classe e/o nel piccolo gruppo, colloqui, attività di socializzazione, compilazione di semplici schede per avviare in modo positivo l attività didattica e far crescere il senso della comunità di lavoro. In questa fase i mediatori culturali e la famiglia esplicano un ruolo fondamentale, partecipando all inserimento dei ragazzi nella scuola. 9

10 Accanto all inserimento graduale nella classe, l alunno/a straniero/a e la sua famiglia vengono coinvolti anche nella scelta delle attività laboratoriali opzionali aggiuntive e facoltative. PERCORSO DIDATTICO La prima fase dell attività è finalizzata all accertamento dei livelli di competenza linguistica di ciascun alunno nell Italiano L2, attraverso colloqui con i docenti della scuola primaria, osservazioni sistematiche e somministrazione di test appropriati. Gli alunni vengono quindi divise in fasce di livello, per ciascuno dei quali vengono svolte attività in piccolo gruppo: dialoghi guidati, compilazione di schede, consultazione di dizionari, uscite sul territorio. Si individuano le seguenti risorse: ALFABETIZZAZIONE Per favorire un corretto utilizzo della lingua italiana come veicolo di comunicazione e scambio di esperienze, per acquisire una corretta strumentalità nel leggere e nello scrivere, per apprendere i diversi linguaggi utilizzati nelle varie discipline, si opera all interno della giornata scolastica, predisponendo attività didattiche secondo un impostazione disciplinare al mattino e laboratoriale al pomeriggio. FESTA MULTIETNICA Gli alunni coinvolti progettano, organizzano e sviluppano, con la collaborazione dei docenti, una festa interculturale per la fine dell anno scolastico. SCELTE DIDATTICHE ED ORGANIZZATIVE DELLE SCUOLE SCUOLE DELL INFANZIA Orario: dal lunedì al venerdì dalle 7,45 alle Le Scuole dell Infanzia di Strà e di via Puccini hanno come comune denominatore la strutturazione del lavoro in Progetti. I percorsi didattici, costruiti intorno a uno sfondo narrativo condiviso, sono pensati in modo da offrire ad ogni bambino un approccio multiplo alle conoscenze, nel rispetto dei diversi stili cognitivi, così da rendere ogni alunno partecipe e consapevole del proprio percorso formativo. SCUOLE PRIMARIE Revere (40 ore distribuite su 5 giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 16), con mensa Maggiani (40 ore distribuite su 5 giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 8,15 alle 16,15) con mensa e scuolabus. Manzoni (27 ore distribuite su 5 giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 13 con 1 rientro pomeridiano dalle 14 alle 16 e servizio mensa facoltativo) Nell ottica del miglioramento dell efficacia e dell efficienza dell azione formativa, volta al raggiungimento per tutti gli alunni del successo formativo migliore per ognuno, le scuole Primarie individuano alcuni assi portanti: Biblioteca alternativa Scelta di una pluralità di testi, in alternativa al tradizionale libro di testo per - confrontarsi con più testi 10

11 - sviluppare il piacere per la lettura - costruire insieme i saperi - facilitare il dialogo ed il confronto - favorire lo sviluppo dello spirito critico Attività per classi aperte Gruppi di lavoro formati da bambini di classi diverse per la realizzazione di laboratori di tipo scientifico, linguistico, espressivo (motorio, musicale, artistico). Adesione a progetti con Enti esterni: Comune, Labter, Musei, Teatro, Piscina, Gruppi sportivi. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Jean Piaget Possibilità di scegliere tra un tempo scuola di: - 30 ore settimanali, distribuite su 6 giorni, dal lunedì al sabato, dalle 7,55 alle 12,55-30 ore settimanali, distribuite su 5 giorni, dal lunedì al venerdì, con due rientri pomeridiani - 36 ore settimanali, distribuite su 6 giorni, dal lunedì al sabato, con due rientri pomeridiani, uno per recupero e potenziamento in italiano e matematica ed il secondo per attività di laboratorio. La Scuola Secondaria di primo grado continua ad accompagnare il percorso di crescita dell alunno iniziato nella scuola dell Infanzia e proseguito nella Scuola Primaria e si caratterizza per essere formativa ed orientativa. Formativa: in quanto è finalizzata allo sviluppo in ogni allievo delle competenze linguistiche, logiche, operative, creative, motorie ed al raggiungimento di un adeguato metodo di studio. Orientativa: poiché si prefigge di sviluppare in ogni allievo la conoscenza di sé, delle personali potenzialità ed attitudini in funzione di una consapevole scelta del percorso scolastico successivo. I punti di forza e di eccellenza della scuola vengono individuati in alcune scelte didattiche che caratterizzano la storia dell istituto e costituiscono percorsi ed esperienze di crescita e di formazione. Tali scelte privilegiano le seguenti attività: - Lingue comunitarie (inglese, francese, tedesco, spagnolo) (con possibilità di certificazione inglese) - Laboratori - Informatica - Orientamento e metodo di studio - Strumento musicale (approfondimento) - Recupero e potenziamento - Gruppo sportivo MODALITÀ EDUCATIVE OFFERTE DALLA SCUOLA I docenti operano nella collegialità, in un confronto continuo con i diversi ordini di scuola; usano strategie didattiche innovative per creare nuovi stimoli e motivazioni; ricercano uno stile educativo improntato all ascolto, al dialogo ed alla comprensione. 11

12 Attraverso la didattica laboratoriale gli allievi acquisiscono il senso del loro imparare, ma l operatività non si esaurisce in una visione riduttiva del fare, diventa la dimensione privilegiata dove le esperienze e le conoscenze trovano il loro campo di applicazione e di esercizio. Apprendere è una complessa operazione al centro della quale la scuola pone l alunno che elabora la propria cultura, impara a sperimentare le proprie potenzialità, le proprie modalità di apprendimento, i propri stili cognitivi. PROGETTI DI AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA Ogni anno gli alunni dei diversi ordini di scuola dell Istituto sono coinvolti in progetti che, all interno della programmazione annuale definita da ciascun Consiglio di interclasse e di classe, ampliano l offerta formativa anche in sinergia con gli enti e le istituzioni del territorio. Orientamento e continuità Potenziamento e recupero Integrazione Prevenzione del disagio Certificazione lingue straniere Ambiente e territorio Attività sportiva Multimedialità Strumento COMPETENZE DI FINE CICLO Al termine del percorso di studi del primo ciclo, iniziato nella Scuola dell Infanzia e che si conclude con l esame di Stato nella Secondaria di primo grado, gli alunni dovranno dimostrare di aver acquisito i saperi fondamentali di ogni disciplina e le capacità di organizzarli, collegarli logicamente ed esporli con un linguaggio chiaro ed appropriato (sapere). di saperli applicare (saper fare). di essere persone consapevoli della necessità del rispetto delle regole e della condivisione di valori umani universalmente riconosciuti, quali la pace, il rispetto degli altri, l onestà e l assunzione di proprie responsabilità (saper essere). di essere in grado di effettuare scelte consapevoli, di maturare idee personali, di sostenerle e di rispettare le opinioni diverse dalle proprie (saper essere). di aver acquisito le competenze necessarie per comprendere la realtà che li circonda e per proporre, limitatamente alle loro capacità, soluzioni ai problemi che essa presenta. Il Dirigente Scolastico dott. Gian Carlo Beretta Il referente per il POF prof. Silvia Amici Per ulteriori informazioni si invita a consultare il sito web della scuola 12

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