NORMATIVE LEGISLAZIONE TERMICA E ACUSTICA IL TETTO VENTILATO MATERIALI E SISTEMI SISTEMA LINEA VITA SOLUZIONE LIGNUM FIBRA DI LEGNO PRESTAZIONI
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- Carlo Rizzi
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3 I N D I C E PAG. 4 PAG. 6 PROGETTO SOUL ROOF NORMATIVE PAG. 8 LEGISLAZIONE TERMICA E ACUSTICA PAG. 10 PAG. 12 PAG. 14 IL TETTO VENTILATO MATERIALI E SISTEMI SISTEMA LINEA VITA PAG. 16 PAG. 17 SOLUZIONE LIGNUM FIBRA DI LEGNO PRESTAZIONI PAG. 22 PAG. 23 SOLUZIONE LIGNUM PLUS FIBRA DI LEGNO CON MEMBRANA TERMORIFLETTENTE PRESTAZIONI PAG. 28 PAG. 29 SOLUZIONE ROCES LANA DI ROCCIA PRESTAZIONI azienda certificata ISO 9001:2000 3
4 PROGETTO SOUL ROOF Il nostro obiettivo è quello di offrire una gestione integrata sia della fornitura che della posa in opera, dando in tal modo una risposta tecnica e ragionata a 360. Prebag presenta il progetto Soul Roof, che vuole offrire delle soluzioni complete per il tetto di legno e manto di copertura. Prebag mette a disposizione l esperienza trentennale nel settore edile, si propone come unico e qualificato interlocutore del Committente fornendo un servizio completo, dallo studio del progetto esecutivo, al reperimento, produzione, imballaggio e posa in opera di tutti i materiali. Le soluzioni tetto che proponiamo sono corredate di certificazione del potere fonoisolante rilasciata dall Università di Padova Dipartimento di Fisica Tecnica. In questo modo PREBAG offre ai propri clienti la certezza prestazionale, in rispetto alle imminenti normative sul risparmio energetico (d.lgs 311/06) e sul potere fonoisolante. Tutti i nostri tetti vengono progettati e realizzati con particolare attenzione ai seguenti aspetti: 1 Verifica statica della struttura lignea (Eurocodice 5 stati limite) 2 Rispetto della normativa termica - sfasamento onda termica, con l impiego di prodotti certificati 3 Rispetto della normativa acustica - con l impiego di prodotti certificati 4 Controllo della diffusione del vapore con l impiego di teli traspiranti 5 Ventilazione e microventilazione a norma DIN 5 Manto di copertura con fissaggi a secco a norma UNI 6 Opere di lattoneria per convogliare e raccogliere le precipitazioni meteoriche, proteggere e ventilare il manto di copertura 7 Sistema a protezione della ventilazione con l utilizzo di sottocolmo e griglie metalliche (brevetto Copsystem ) 4
5 RIFERIMENTI NORMATIVI La struttura lignea è verificata staticamente secondo le nuove normative dell eurocodice 5. Il legno utilizzato è certificato e di prima qualità. I pacchetti isolante utilizzati sono posati a secco e rientrano nelle nuove normative del d.lgs 311/06 sul risparmio energetico e fonoisolante. Il manto di copertura è posato a secco come previsto dalla normativa UNI. Sono adottati i sistemi di ventilazione e microventilazione che rispettano le norme DIN. 5
6 NORMATIVE d.lgs 311/06 In linea con le disposizioni contenute nella Legge Finanziaria in tema di incentivazione delle azioni volte al miglioramento del rendimento energetico, il Dlgs 311/06, così come recita il titolo stesso, corregge ed integra il precedente Dlgs 192/05 con il quale, in attuazione della direttiva comunitaria 2002/91/CE, erano stati stabiliti «i criteri, le condizioni e le modalità per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici al fine di favorire lo sviluppo, la valorizzazione e l integrazione delle fonti rinnovabili e la diversificazione energetica», concorrendo con ciò «a conseguire gli obiettivi nazionali di limitazione delle emissioni di gas a effetto serra posti dal protocollo di Kyoto ed a promuovere la competitività dei comparti più avanzati attraverso lo sviluppo tecnologico». In sintesi, i principali ambiti di innovazione introdotti dal nuovo decreto rispetto a quello precedente, possono essere così individuati: - Ampliamento dell ambito di intervento - Diversa rilevanza della certificazione energetica - Ruolo e funzioni degli Enti territoriali e locali L ampliamento dell ambito di applicazione delle prescrizioni di legge si esplica in un più chiaro riferimento ai nuovi impianti installati negli edifici esistenti (Dlgs 192/05 art. 3 co. 1), nella inclusione degli ampliamenti volumetrici all infuori di quelli superiori al 20% dell intero edificio esistente (Dlgs 192/05 art. 3 co. 2 lett. c, punto 1), nonché nella possibile estensione anche agli immobili tutelati ai sensi della parte seconda del Dlgs 42/04. A tale riguardo, in luogo della totale esclusione di detti immobili dal campo di applicazione delle norme per il contenimento energetico, prevista dal Dlgs 192/05, il nuovo decreto la contempla nei soli «casi in cui il rispetto delle prescrizioni implicherebbe una alterazione inaccettabile del loro carattere o aspetto con particolare riferimento ai caratteri storici o artistici» (Cfr. Dlgs 192/05 art. 3 co. 3 lett. a). In merito alla certificazione energetica, il documento attestante le prestazioni energetiche dell edificio o della unità immobiliare, gli aspetti di innovazione introdotti dal D.lgs 311/06 attengono: - La regolamentazione dei termini di obbligo dell attestato di certificazione energetica, mediante una loro graduazione temporale funzionale alle dimensioni degli edifici; - La correlazione della esistenza dell attestato di certificazione energetica alla possibilità di accedere alle agevolazioni o agli incentivi volti al miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici o delle unità immobiliari, divenuta difatti necessaria a partire dal 1 Gennaio 2007 (Cfr. Dlgs 192/05 art. 6 co. 1 ter); - La obbligatorietà della certificazione energetica entro il 1 Luglio 2007 per tutti i contratti, nuovi o rinnovati, di gestione degli impianti termici o di climatizzazione degli edifici pubblici o nei quali figura come committente un soggetto pubblico (Cfr. Dlgs 192/05 art. 6 co. 1 quater); - La introduzione dell attestato di qualificazione energetica, come strumento volto alla semplificazione del rilascio della certificazione energetica (Dlgs 192/05 art. 6 co. 2 bis). 6
7 Nello specifico, posta l obbligatorietà dell attestato di certificazione energetica per tutti gli edifici di nuova costruzione e per quelli di cui all art. 3 co. 2 lett. a), la tempista secondo la quale detto attesto diverrà obbligatorio nel caso di vendita o locazione di tutte le restanti tipologie di edifici esistenti, è la seguente (Cfr. Dlgs 192/05 art. 6 co. 1 bis): TERMINE CARATTERISTICHE IMMOBILE 1 Luglio 2007 Edifici di superficie utile superiore a metri quadri 1 Luglio 2008 Edifici di superficie utile fino a metri quadri 1 Luglio 2009 Singole unità immobiliari A tale riguardo, si evidenzia che, a seguito delle integrazioni previste dal Dlgs 311/06, il direttore lavori deve asseverare, oltre alla conformità delle opere realizzate al progetto ed alle eventuali varianti intervenute, anche l attestato di certificazione energetica dell edificio come realizzato, pena la inefficacia a qualsiasi titolo della dichiarazione di fine lavori. In ultimo, relativamente al ruolo che gli Enti territoriali e locali sono chiamati a svolgere al fine di concorrere all obiettivo del contenimento dei consumi energetici perseguito dal Dlgs 192/05, le innovazioni introdotte dal nuovo decreto riguardano: - Obbligatorietà, per Regioni e Province autonome, di predisporre entro il 31 Dicembre 2008 un Programma di sensibilizzazione energetica del parco immobiliare territoriale, volto, tra l altro, alla applicazione di un sistema di certificazione energetica coerente con i principi generali del decreto in parola ed alla promozione di strumenti di finanziamento agevolato per la realizzazione di interventi di miglioramento; - Indicazioni agli Enti territoriali e locali di considerare nelle normative e negli strumenti di pianificazione ed urbanistici di propria competenza, le norme contenute nel Dlgs 192/05 ed in particolare di porre «particolare attenzione alle soluzioni tipologiche e tecnologiche volte all uso razionale dell energia e all uso di fonti energetiche rinnovabili, con indicazioni anche in ordine all orientamento e alla conformazione degli edifici da realizzare per massimizzare lo sfruttamento della radiazione solare e con particolare cura nel non penalizzare, in termini di volume edificabile, le scelte conseguenti». 7
8 LEGISLAZIONE In base alla FINANZIARIA 2008 nella zona climatica E (Padova, Rovigo, Treviso, Vicenza, Venezia e Verona), i limiti di legge saranno modificati nel seguente modo: ISOLAMENTO TERMICO TRASMITTANZA U, W/m K TIPO STRUTTURA e finanz. finanz OPACHE VERTICALI 0,46 0,37 0,34 0,27 OPACHE ORIZZONTALI, COPERTURE OPACHE ORIZZONTALI, PAVIMENTI CHIUSURE TRASPARENTI CON INFISSO 0,43 0,32 0,30 0,23 0,43 0,38 0,33 0,26 2,80 2,40 2,20 1,40 LIMITE VETRI 2,40 1,90 1,70 TRA AMBIENTI RISCALDATI * 0,80 * e per divisori verticali ed orizzontali di separazione tra edifici o unità immobiliari confinanti e strutture opache tra ambienti non riscaldati ed esterno ISOLAMENTO ACUSTICO PARAMETRI CATEGORIA di EDIFICIO R'w D 2m, nt, W L'nw LASmax Laeq D A-C E B-F-G dove: R w D 2m,nT,W L nw LASmax Laeq D A-C E B-F-G è il potere fonoisolante apparente tra distinte unità è l isolamento acustico standardizzato di facciata è il rumore da calpestio di solai normalizzato è il rumore degli impianti continui è il rumore degli impianti discontinui ospedali, cliniche, case di cura residenze, alberghi, pensioni edifici scolastici uffici, attività ricreative o di culto, commerciali 8
9 VOCI DI CAPITOLATO ESEMPI LEGISLAZIONE MANTO DI COPERTURA IN COPPI DI LATERIZIO POSATI SU ORDITURA SEMPLICE DI LISTELLI Fornitura e posa di manto di copertura in coppi di laterizio costituito da elementi di canale, dotati di naselli per l ancoraggio ai listelli e coppi di coperta forati, fissati con appositi ganci metallici a scomparsa all elemento di canale; La posa avverrà su listelli di sezione 4x4 cm., in corrispondenza della prima fila di coppi (di gronda) verrà messa in opera un apposita griglia metallica parapassero a passo variabile con l impiego di appositi ganci metallici tipo sistema Copsystem, così da garantire la microventilazione del manto di copertura; Eventualmente in corrispondenza della prima fila di coppi (di compluvio) verrà messa in opera un apposita griglia metallica parapassero a passo variabile, con l impiego di appositi ganci metallici tipo sistema Copsystem, così da garantire la microventilazione del manto di copertura; In corrispondenza delle linee di colmo e di displuvio saranno forniti e posti in opera colmi (coppesse) e relativi pezzi speciali (colmi finali, colmi trevie, ecc.), il colmo verrà munito di apposito sistema di sottocolmo ventilato di larghezza idonea tipo Airflex in alluminio o piombo (178 cmq./ml.), che permetta la fuoriuscita dell aria in misura minima di 135 cmq/ml. STRUTTURA LIGNEA PACCHETTO SOULROOF LIGNUM Fornitura e posa di struttura lignea in abete lamellare GL24h, composta da: struttura primaria sezione 24x60 - struttura secondaria sezione 14x16 interasse 80 cm. Travatura opportunamente sagomata e impregnata mediante di impregnante all acqua ad azione fungo battericida, per la pronta posa in opera. Tavolato in abete maschio-femmina di spessore 20 mm, larghezza 15 cm, piallato su lato a vista, impregnato. Travatura di colmo fissata al cordolo tramite barra filettata diametro 20 mm, opportunamente ancorata ai cordoli di timpano. Travatura secondaria fissata alla trave di colmo, su tasca a coda di rondine con opportuna ferramenta per carpenteria lignea. Successivamente a carico dell impresa verrà armata la travatura tramite tondino di diametro 12 mm nel cordolo perimetrale durante la fase di getto di tamponamento.tavolato M/F opportunamente inchiodato alla travatura. Uno strato di membrana freno al vapore opportunamente sigillata nei sormonti, a protezione dagli eventuali spifferi. Un secondo strato di pannelli di fibra di legno da 150 Kg/mc da 100 mm di spessore, posato in continuo. Un terzo strato di pannelli in lana di legno mineralizzata CELENIT N da 50 mm di spessore, opportunamente fissata alla travatura con viti autofilettanti. A chiudere uno strato di membrana traspirante airtex extra, opportunamente sigillata nei sormonti, a protezione dalle eventuali infiltrazioni. Camera di ventilazione da 60 mm di spessore, posizionando morali direttamente sopra la membrana traspirante. 9
10 TETTO VENTILATO Il tetto ventilato consente di ottenere un considerevole risparmio sui consumi energetici grazie alle sue caratteristiche. Questo tipo di sistema permette un recupero dei sottotetti anche con temperature estive alte, rendendoli abitabili in maniera confortevole. In presenza di temperature molto basse la camera di ventilazione costituisce un ulteriore intercapedine. In caso di neve il tetto ventilato elimina le pericolose barriere di ghiaccio sullo sporto di gronda. VANTAGGI DEL TETTO VENTILATO IN CONDIZIONI DI CALDO L aria fresca che arriva dalla linea di gronda si riscalda nell intercapedine per effetto dell irraggiamento, diventa più leggera e fuoriesce dal colmo, sottraendo il calore accumulato dal materiale di copertura. IN CONDIZIONI DI FREDDO Con temperature basse la circolazione d aria farà in modo che si eviti la formazione di condense, in questo modo si garantisce che il materiale isolante rimanga asciutto e garantendo cosìv la durata nel tempo degli elementi costruttivi del tetto. IN CONDIZONI DI NEVE La ventilazione permette lo scioglimento uniforme della neve accumulata sul tetto evitando così la formazione delle barriere di ghiaccio. SCHEMA FUNZIONAMENTO COLMO VENTILATO 10
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12 MATERIALI E SISTEMI OPERE DI LATTONERIA Drenare bene la copertura significa proteggere l edificio dai danni alle pareti e alle fondamenta. L installazione di un sistema completo di opere di lattoneria permette uno scolo forzato ed indirizzato delle acque meteoriche, impedendo in tal modo un facile degrado delle superfici dell edificio. Con l utilizzo di vari metalli, per soddisfare anche i requisiti estetici, si riesce a convogliare e raccogliere le acque nel sistema fognario. Prebag offre un servizio di progettazione e posa delle opere di lattoneria, canali di gronda, frontespizi, tubi pluviali / colonne di scarico con l impiego di personale qualificato. Ogni procedura adottata rispetta le normative sulla sicurezza e qualità, in modo tale da offrire un prodotto pregiato e durevole. 12
13 BREVETTI Copsystem è un rivoluzionario sistema per la posa dei tetti ventilati. E semplice, veloce e adatto anche alle coperture più impegnative. Il rivoluzionario brevetto PREBAG-COPSY- STEM risolve ogni problema di posa, ne riduce sensibilmente i tempi, migliora la sicurezza di canrtiere e, cosa più importante ancora, ne migliora i risultati dal punto di vista estetico e di tenuta nel tempo. 1 L innovazione del brevetto è costituita da una speciale griglia parapassero modulare a passo variabile, formata da speciali binari (fig. 2), da fissare sulla linea di gronda e compluvio e da elementi a semiculla (fig.3) che vanno inseriti all interno dello stesso binario. Gli elementi a semiculla vengono quindi fatti scorrere lungo i binari e possono essere regolati secondo il passa necesario. Sulle falde a forma irregolare, o in presenza di elementi strutturali di copertura (camini, finestre per tetto, antenne, pannelli solari o lastre sottocoppo), la modularità degli inserti rende sensibilmente più facile il montaggio dei coppi e la chiusura degli spazi, risolvendo problemi altrimenti senza soluzione soddisfacente. Copsystem è anche Un sistema completo di appositi ganci che permettono di completare l utilizzo del sistema (fig. 4)
14 SISTEMA LINEA VITA I lavori in quota possono esporre i lavoratori a rischi molto elevati per la loro salute e sicurezza, in particolare a rischi di caduta dall alto e ad altri gravi infortuni sul lavoro, che rappresentano una percentuale elevata del numero di infortuni, soprattutto per quanto riguarda quelli mortali. Ogni responsabile di un immobile (amministratore condominiale o proprietario) o il datore di lavoro, dirigenti e preposti possono essere coinvolti in azioni penali e civili qualora emergano violazioni o deficienze nei riguardi delle normative vigenti. Si applica agli interventi riguardanti le coperture sia di edifici di nuova costruzione che di edifici esistenti, di qualsiasi tipologia e destinazione d uso. (Sono esclusi dall ambito di applicazione del Decreto gli interventi di manutenzione ordinaria.) Si può proteggere la copertura con sistemi di ancoraggio anticaduta permanenti opportunamente progettati ed eseguiti secondo la Norma UNI EN 795 classe A e C (linea vita). Progettazione linea vita Quali caratteristiche deve avere un sistema di ancoraggio anticaduta? Premessa fondamentale nell illustrare i criteri di scelta di un sistema di ancoraggio anticaduta è che non esistono sistemi standard adatti a tutte le coperture. L aspetto cruciale da tenere sempre in primo piano è che ogni copertura necessita di un sistema di ancoraggio studiato per le proprie peculiari caratteristiche. In particolare il sistema deve: ottimizzare la sicurezza per i lavori sulla copertura; essere idoneo alla struttura del tetto; ridurre al minimo eventuali sollecitazioni sull operatore in caso di caduta; essere certificato secondo la Norma UNI EN 795; essere completo di manuale e istruzioni per il montaggio, compresi i dati tecnici per la verifica della struttura per una corretta progettazione; essere correttamente ispezionato (tipicamente ogni 12 mesi) e manutenzionato 14
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16 SOLUZIONE LIGNUM con FIBRA DI LEGNO 1.1 Descrizione La souzione prevede: 1 Travatura in base a Calcoli Statici e tavolato maschio-femmina da 20 mm 2 Uno strato di membrana freno al vapore opportunamente sigillata nei sormonti, a protezione dagli eventuali spifferi 3 Un secondo strato di pannelli di fibra di legno da 150 Kg/mc da 100 mm di spessore, posato in continuo 4 Un terzo strato di pannelli in lana di legno mineralizzata CELENIT N da 50 mm di spessore, opportunamente fissata alla travatura con viti autofilettanti 5 A chiudere uno strato di membrana traspirante Airtex Extra, opportunamente sigillata nei sormonti, a protezione dalle eventuali infiltrazioni e spifferi 6 Camera di ventilazione da 40 ai 60 mm di spessore, posizionando morali direttamente sopra la membrana traspirante 7 Realizzazione di opere di lattoneria per convogliare e raccogliere le precipitazioni meteoriche, proteggere e ventilare il manto di copertura 8 Sistema di ventilazione e microventilazione con protezione antipassero sulla linea di gronda e compluvio (brevetto Copsystem); completamento del sistema con installazione del sottocolmo ventilato 9 Fissaggio dell elemento di tenuta (coppo o tegola), su listello a secco Vantaggi - Economicità - Certificazione del potere fonoisolante rilasciata dall università di padova, dipartimento di fisica tecnica - Rispetto della normativa in vigore dal 2010 del d.lgs 311/06 (relativo al rendimento energetico in edilizia), w/mqk 0,30 - Ventilazione: norme DIN - Isolamento termico ad alte prestazioni senza ponti termici - Isolamento dai rumori esterni e meteorici - Traspirabilità, nessuna formazione di condensa - Posa a secco di tutti gli elementi di tenuta - Flessibilità e leggerezza 16
17 Dati Generali Soluzione 1 Superficie esterna Manto di copertura 20 mm Intercapedine d aria 50 mm sottocopertura airtex extra Celenit N 50 mm Fibra di legno mm Abete 2 mm Superficie interna MATERIALE SPESSORE m m' kg/m R m k/w Sd m k/w Superficie esterna 0,0400 Manto di copertura 0,020 36,00 0,0250 0,200 Intercapedine d'aria 0,050 0,05 0,0800 0,050 Sottocopertura airtex extra 0,000 0,12 0,0015 0,020 Celenit N 0,050 18,00 0,7500 0,250 Fibra di legno 0,100 16,00 2,5000 0,500 Abete (flusso pertendicolare alle fibre) 0,020 9,00 0,1667 1,200 Superficie interna 0,1000 dove: m è la massa superficiale dello strato di materiale R è la resistenza termica dello strato materiale Sd è lo spessore equivalente d aria allo strato di materiale Provincia: Venezia Gradi giorno: 2345 Zona: E DATI GENERALI Spessore 0,24 m Massa superficiale 79,17 kg/m Resistenza 3,5582 m k/w Trasmittanza 0,2810 W/m k a norma nel 2010 max 0,30 PARAMETRI DINAMICI Fattore di attenuazione 0,3535 Sfasamento 10h 45' a norma, superiore a 8h 40' RW 41 db a norma,non inferiore a 40 db certificato n 305 del UNI EN ISO
18 Calcolo della temperatura superficiale interna estiva Orientamento: Colore superficie esterna: Orizzontale Medio ORA T aria est C IRRADIANZA W/m T sup est C T sup int C 1 23,2 0 23,17 48, ,7 0 22,72 47, ,4 0 22,36 46, ,1 0 22,09 44, , ,33 42, , ,98 39, , ,56 37, , ,97 36, , ,63 36, , ,96 36, , ,65 36, , ,33 36, , ,17 35, , ,73 35, , ,02 35, , ,26 35, , ,03 36, , ,91 39, , ,27 40, ,8 0 26,77 42, ,8 0 25,78 44, ,9 0 24,88 46, ,2 0 24,16 47, ,6 0 23,62 48,58 18
19 Verifica condensa superficiale CONDIZIONI CLIMATICHE MESE T est C P est Pa T int C P int Pa Ottobre 14, Novembre 9, Dicembre 5, Gennaio 3, Febbraio 4, Marzo 8, Aprile 13, Maggio 17, Giugno 21, Luglio 23, Agosto 23, Settembre 20, dove: Test Tint Pest Pint è la temperatura esterna è la temperatura interna è la pressione esterna è la pressione interna CALCOLO DEL FATTORE DI TEMPERATURA MESE Psint Pa Tmin Sup. C frsi Ottobre ,86 0,5805 Novembre ,86 0,7963 Dicembre ,86 0,8574 Gennaio ,86 0,8719 Febbraio ,86 0,8593 Marzo ,86 0,8123 Aprile ,86 0,6854 dove: Psint Tmin Sup. frsi è la pressione di saturazione interna è la temperatura minima di superficie è il fattore di temperatura del mese i-esimo Mese critico: Gennaio Fattore di temperatura: 0,8719 Resistenza termica minima dell elemento 1,9516 m 2 k/w Resistenza termica totale dell elemento 3,5582 m 2 k/w STRUTTURA REGOLAMENTARE 19
20 Verifica della condensa interstiziale Pressione di saturazione Pa Pressione di saturazione Pa Presenza di condensa MESE Sup est Int1 Int2 Int3 Int4 Int5 Sup int Ottobre Ottobre Novembre Novembre Dicembre Dicembre Gennaio Gennaio Febbraio Febbraio Marzo Marzo Aprile Aprile Maggio Maggio Giugno Giugno Luglio Luglio Agosto Agosto Settembre Settembre Assenza di formazione di condensa STRUTTURA REGOLAMENTARE a norma, entro il limite max
21 Riferimenti normativi I metodi di calcolo utilizzati per le prestazioni indicate sono in accordo con le seguenti norme: Condensa superficiale e interstiziale UNI EN ISO Verifica dei rischi di condensazione superficiale e interstiziale UNI Prestazioni igrometriche UNI EN ISO 6946 Resistenza termica e coefficiente di trasmissione termica Sfasamento e attenuazione UNI Metodo di calcolo della temperatura interna estiva ambienti UNI EN Metodo di calcolo della temperatura interna estiva ambienti UNI EN Prestazione termica dei componenti per edilizia- Caratteristiche termiche dinamiche- Metodi di calcolo Sfasamento e attenuazione UNI Dati climatici UNI Conduttività termica e permeabilità al vapore - materiale da costruire UNI Valori di resistenza termica e metodo di calcolo - murature e solai 21
22 SOLUZIONE LIGNUM PLUS FIBRA DI LEGNO E MEMBRANA TERMORIFLETTENTE 1.1 Descrizione La souzione prevede: 1 Travatura in base a Calcoli Statici e tavolato maschio-femmina da 20 mm 2 Uno strato di membrana freno al vapore opportunamente sigillata nei sormonti, a protezione dagli eventuali spifferi 3 Un secondo strato di pannelli di fibra di legno da 150 Kg/mc da 80 mm di spessore, posato in continuo 4 Un terzo strato di pannelli in lana di legno mineralizzata CELENIT N da 50 mm di spessore, opportunamente fissata alla travatura con viti autofilettanti 5 A chiudere uno strato di membrana traspirante termoriflettente, opportunamente sigillata nei sormonti, a protezione dalle eventuali infiltrazioni e spifferi. 6 Camera di ventilazione da 40 ai 60 mm di spessore, posizionando morali direttamente sopra la membrana traspirante 7 Realizzazione di opere di lattoneria per convogliare e raccogliere le precipitazioni meteoriche, proteggere e ventilare il manto di copertura 8 Sistema di ventilazione e microventilazione con protezione antipassero sulla linea di gronda e compluvio (brevetto Copsystem); completamento del sistema con installazione del sottocolmo ventilato 9 Fissaggio dell elemento di tenuta (coppo o tegola), su listello a secco Vantaggi - Economicità - Certificazione del potere fonoisolante rilasciata dall università di padova, dipartimento di fisica tecnica - Rispetto della normativa in vigore dal 2010 del d.lgs 311/06 (relativo al rendimento energetico in edilizia), w/mqk 0,30 - Ventilazione: norme DIN - Isolamento termico ad alte prestazioni senza ponti termici - Isolamento dai rumori esterni e meteorici - Traspirabilità, nessuna formazione di condensa - Posa a secco di tutti gli elementi di tenuta - Flessibilità e leggerezza 22
23 Dati Generali Soluzione 1 Superficie esterna Manto di copertura 2 mm Intercapedine d aria 5 mm sottocopertura termoriflettente Celenit N 50 mm Fibra di legno mm Abete 2 mm Superficie interna MATERIALE SPESSORE m m' kg/m R m k/w Sd m k/w Superficie esterna 0,0400 Manto di copertura 0,020 36,00 0,0250 0,200 Intercapedine d'aria 0,050 0,05 0,0800 0,050 Sottocopertura termoriflettente 0,000 0,83 0,0012 0,070 Celenit N 0,050 18,00 0,7500 0,250 Fibra di legno 0,080 12,80 2,0000 0,400 Abete (flusso pertendicolare alle fibre) 0,020 9,00 0,1667 1,200 Superficie interna 0,1000 dove: m è la massa superficiale dello strato di materiale R è la resistenza termica dello strato materiale Sd è lo spessore equivalente d aria allo strato di materiale Provincia: Venezia Gradi giorno: 2345 Zona: E DATI GENERALI Spessore 0,22 m Massa superficiale 76,66 kg/m Resistenza 3,4579 m k/w Trasmittanza 0,2892 W/m k a norma nel 2010 max 0,30 PARAMETRI DINAMICI Fattore di attenuazione 0,3379 Sfasamento 10h 17' a norma, superiore a 8h 40' RW 41 db a norma,non inferiore a 40 db certificato n 305 del UNI EN ISO
24 Calcolo della temperatura superficiale interna estiva Orientamento: Colore superficie esterna: Orizzontale Medio ORA T aria est C IRRADIANZA W/m T sup est C T sup int C 1 23,2 0 23,17 48, ,7 0 22,72 47, ,4 0 22,36 46, ,1 0 22,09 44, , ,33 42, , ,98 39, , ,56 37, , ,97 36, , ,63 36, , ,96 36, , ,65 36, , ,33 36, , ,17 35, , ,73 35, , ,02 35, , ,26 35, , ,03 36, , ,91 39, , ,27 40, ,8 0 26,77 42, ,8 0 25,78 44, ,9 0 24,88 46, ,2 0 24,16 47, ,6 0 23,62 48,58 24
25 Verifica condensa superficiale CONDIZIONI CLIMATICHE MESE T est C P est Pa T int C P int Pa Ottobre 14, Novembre 9, Dicembre 5, Gennaio 3, Febbraio 4, Marzo 8, Aprile 13, Maggio 17, Giugno 21, Luglio 23, Agosto 23, Settembre 20, dove: Test Tint Pest Pint è la temperatura esterna è la temperatura interna è la pressione esterna è la pressione interna CALCOLO DEL FATTORE DI TEMPERATURA MESE Psint Pa Tmin Sup. C frsi Ottobre ,86 0,5805 Novembre ,86 0,7963 Dicembre ,86 0,8574 Gennaio ,86 0,8719 Febbraio ,86 0,8593 Marzo ,86 0,8123 Aprile ,86 0,6854 dove: Psint Tmin Sup. frsi è la pressione di saturazione interna è la temperatura minima di superficie è il fattore di temperatura del mese i-esimo Mese critico: Gennaio Fattore di temperatura: 0,8719 Resistenza termica minima dell elemento 1,9516 m 2 k/w Resistenza termica totale dell elemento 3,4579 m 2 k/w STRUTTURA REGOLAMENTARE 25
26 Verifica della condensa interstiziale Pressione di saturazione Pa Pressione di saturazione Pa Presenza di condensa MESE Sup est Int1 Int2 Int3 Int4 Int5 Sup int Ottobre Ottobre Novembre Novembre Dicembre Dicembre Gennaio Gennaio Febbraio Febbraio Marzo Marzo Aprile Aprile Maggio Maggio Giugno Giugno Luglio Luglio Agosto Agosto Settembre Settembre Assenza di formazione di condensa STRUTTURA REGOLAMENTARE a norma, entro il limite max
27 Riferimenti normativi I metodi di calcolo utilizzati per le prestazioni indicate sono in accordo con le seguenti norme: Condensa superficiale e interstiziale UNI EN ISO Verifica dei rischi di condensazione superficiale e interstiziale UNI Prestazioni igrometriche UNI EN ISO 6946 Resistenza termica e coefficiente di trasmissione termica Sfasamento e attenuazione UNI Metodo di calcolo della temperatura interna estiva ambienti UNI EN Metodo di calcolo della temperatura interna estiva ambienti UNI EN Prestazione termica dei componenti per edilizia- Caratteristiche termiche dinamiche- Metodi di calcolo Sfasamento e attenuazione UNI Dati climatici UNI Conduttività termica e permeabilità al vapore - materiale da costruire UNI Valori di resistenza termica e metodo di calcolo - murature e solai 27
28 SOLUZIONE ROCES con LANA DI ROCCIA 1.1 Descrizione La souzione prevede: 1 Travatura in base a Calcoli Statici e tavolato maschio-femmina da 20 mm 2 Uno strato di membrana freno al vapore opportunamente sigillata nei sormonti, a protezione dagli eventuali spifferi 3 Un secondo strato di pannelli in lana di roccia da 100 Kg/mc di spessore 80 mm, posato in continuo 4 Un terzo strato di pannelli in lana di legno mineralizzata CELENIT N da 75 mm di spessore, opportunamente fissata alla travatura con viti autofilettanti 5 A chiudere uno strato di membrana traspirante opportunamente sigillata nei sormonti, a protezione dalle eventuali infiltrazioni e spifferi 6 Camera di ventilazione da 40 ai 60 mm di spessore, posizionando morali direttamente sopra la membrana traspirante 7 Realizzazione di opere di lattoneria per convogliare e raccogliere le precipitazioni meteoriche, proteggere e ventilare il manto di copertura 8 Sistema di ventilazione e microventilazione con protezione antipassero sulla linea di gronda e compluvio (brevetto Copsystem); completamento del sistema con installazione del sottocolmo ventilato 9 Fissaggio dell elemento di tenuta (coppo o tegola), su listello a secco Vantaggi - Economicità - Certificazione del potere fonoisolante rilasciata dall università di padova, dipartimento di fisica tecnica - Rispetto della normativa in vigore dal 2010 del d.lgs 311/06 (relativo al rendimento energetico in edilizia), w/mqk 0,30 - Ventilazione: norme DIN - Isolamento termico ad alte prestazioni senza ponti termici - Isolamento dai rumori esterni e meteorici - Traspirabilità, nessuna formazione di condensa - Posa a secco di tutti gli elementi di tenuta - Flessibilità e leggerezza 28
29 Dati Generali Soluzione 2 Superficie esterna Manto di copertura 2 mm Intercapedine d aria 5 mm sottocopertura airtex extra Celenit N 75 mm Lana di roccia mm Abete 2 mm Superficie interna MATERIALE SPESSORE m m' kg/m R m k/w Sd m k/w Superficie esterna 0,0400 Manto di copertura 0,020 36,00 0,0250 0,200 Intercapedine d'aria 0,050 0,05 0,0800 0,050 Sottocopertura airtex extra 0,000 0,12 0,0015 0,020 Celenit N 0,075 18,00 0,7500 0,250 Lana di roccia, densità 100 kg/m 0,080 16,00 2,5000 0,500 Abete (flusso pertendicolare alle fibre) 0,020 9,00 0,1667 1,200 Superficie interna 0,1000 dove: m è la massa superficiale dello strato di materiale R è la resistenza termica dello strato materiale Sd è lo spessore equivalente d aria allo strato di materiale Provincia: Venezia Gradi giorno: 2345 Zona: E DATI GENERALI Spessore 0,235 m Massa superficiale 78,18 kg/m Resistenza 3,5794 m k/w Trasmittanza 0,2794 W/m k a norma nel 2010 max 0,30 PARAMETRI DINAMICI Fattore di attenuazione 0,3830 Sfasamento 9h 45' a norma, superiore a 8h 40' RW 40 db a norma,non inferiore a 40 db 29
30 Calcolo della temperatura superficiale interna estiva Orientamento: Colore superficie esterna: Orizzontale Medio ORA T aria est C IRRADIANZA W/m T sup est C T sup int C 1 23,2 0 23,17 46,8 2 22,7 0 22,72 43, ,4 0 22,36 39, ,1 0 22,09 35, , ,33 34, , ,98 34, , ,56 34, , ,97 33, , ,63 33, , ,96 33, , ,65 33, , ,33 33, , ,17 32, , ,73 33, , ,02 36, , ,26 40, , ,03 43, , ,91 46, , ,27 49, ,8 0 26,77 51, ,8 0 25,78 52, ,9 0 24,88 52, ,2 0 24,16 51, ,6 0 23,62 49,62 30
31 Verifica condensa superficiale CONDIZIONI CLIMATICHE MESE T est C P est Pa T int C P int Pa Ottobre 14, Novembre 9, Dicembre 5, Gennaio 3, Febbraio 4, Marzo 8, Aprile 13, Maggio 17, Giugno 21, Luglio 23, Agosto 23, Settembre 20, dove: Test Tint Pest Pint è la temperatura esterna è la temperatura interna è la pressione esterna è la pressione interna CALCOLO DEL FATTORE DI TEMPERATURA MESE Psint Pa Tmin Sup. C frsi Ottobre ,86 0,5805 Novembre ,86 0,7963 Dicembre ,86 0,8574 Gennaio ,86 0,8719 Febbraio ,86 0,8593 Marzo ,86 0,8123 Aprile ,86 0,6854 dove: Psint Tmin Sup. frsi è la pressione di saturazione interna è la temperatura minima di superficie è il fattore di temperatura del mese i-esimo Mese critico: Gennaio Fattore di temperatura: 0,8719 Resistenza termica minima dell elemento 1,9516 m 2 k/w Resistenza termica totale dell elemento 3,5794 m 2 k/w STRUTTURA REGOLAMENTARE 31
32 Verifica della condensa interstiziale Pressione di saturazione Pa Pressione di saturazione Pa Presenza di condensa MESE Sup est Int1 Int2 Int3 Int4 Int5 Sup int Ottobre Ottobre Novembre Novembre Dicembre Dicembre Gennaio Gennaio Febbraio Febbraio Marzo Marzo Aprile Aprile Maggio Maggio Giugno Giugno Luglio Luglio Agosto Agosto Settembre Settembre Assenza di formazione di condensa STRUTTURA REGOLAMENTARE a norma, entro il limite max
33 Riferimenti normativi I metodi di calcolo utilizzati per le prestazioni indicate sono in accordo con le seguenti norme: Condensa superficiale e interstiziale UNI EN ISO Verifica dei rischi di condensazione superficiale e interstiziale UNI Prestazioni igrometriche UNI EN ISO 6946 Resistenza termica e coefficiente di trasmissione termica Sfasamento e attenuazione UNI Metodo di calcolo della temperatura interna estiva ambienti UNI EN Metodo di calcolo della temperatura interna estiva ambienti UNI EN Prestazione termica dei componenti per edilizia- Caratteristiche termiche dinamiche- Metodi di calcolo Sfasamento e attenuazione UNI Dati climatici UNI Conduttività termica e permeabilità al vapore - materiale da costruire UNI Valori di resistenza termica e metodo di calcolo - murature e solai 33
34 34 NOTE
35
36 Sede legale: Prebag s.r.l. Via al Bigonzo n Dosson di Casier (TV) tel fax fax uff.tec Filiale: Via Comelico n Spinea (VE) Magaz: tel fax
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