LA PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO. Su proposta dell Assessore alle Attività produttive e Politiche dei rifiuti,

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1 Ordinanza n. Z0007 del 05 luglio 2010 OGGETTO: E. Giovi S.r.l. - Discarica sita in Roma, località Malagrotta Prosecuzione attività di smaltimento dei rifiuti non avviati agli impianti di trattamento meccanico biologico, ai sensi dell art. 191 del D.L.gs. n. 152 del LA PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO Su proposta dell Assessore alle Attività produttive e Politiche dei rifiuti, VISTO lo Statuto della Regione Lazio L. 11 novembre 2004, n. 1; VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n.6 e successive modificazioni: Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza regionale ; VISTO il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale, Regolamento 6 settembre 2002, n.1 e s.m.i. ed in particolare l art. 63 dello stesso; VISTO il Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152, Norme in materia ambientale ed in particolare l art. 191 dello stesso recante: Ordinanze contingibili e urgenti e poteri sostitutivi, che prevede, al suo comma 1, che qualora si verifichino situazioni di eccezionale ed urgente necessità di tutela della salute pubblica e dell'ambiente, e non si possa altrimenti provvedere, il Presidente della Giunta regionale o il Presidente della provincia ovvero il Sindaco possono emettere, nell'ambito delle rispettive competenze, ordinanze contingibili ed urgenti per consentire il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti, anche in deroga alle disposizioni vigenti, garantendo un elevato livello di tutela della salute e dell'ambiente. ; VISTO il Decreto Legislativo 18 febbraio 2005, n. 59, Attuazione integrale della Direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell inquinamento ; VISTO il Decreto Legislativo 13 gennaio 2003, n. 36 Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti ed in particolare l art.2 comma 1 lettera h) che definisce il trattamento come i processi fisici, termici, chimici o biologici incluse le operazioni di cernita che modificano le caratteristiche dei rifiuti allo scopo di ridurne il volume o la natura pericolosa, di facilitarne il trasporto, di agevolare il recupero o favorirne lo smaltimento in condizioni di sicurezza ;

2 VISTA la legge regionale 9 luglio 1998, n. 27 e s.m.i., concernente la disciplina regionale della gestione dei rifiuti; VISTO il Decreto Ministeriale , Criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica ; VISTO il Piano di gestione dei rifiuti della Regione Lazio, approvato con Deliberazione Consiliare n. 112 del 10 luglio 2002; VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n. 239 del , avente ad oggetto Prime linee guida agli uffici regionali competenti, all Arpa Lazio, alle Amministrazioni Provinciali e ai Comuni, sulle modalità di svolgimento dei procedimenti volti al rilascio delle autorizzazioni agli impianti di gestione dei rifiuti ai sensi del D.Lgs. 152/06 e della l.r. 27/1998 ; VISTO il Decreto Commissariale n. 26 del 31 marzo 2005, con il quale è stato approvato il piano di adeguamento relativo alla discarica in commento ai sensi dell art. 17, comma 3 del D.Lgs. n. 36 del 13 gennaio 2003; VISTA la circolare U.Prot. GAB del 30/06/2009 del Ministero dell Ambiente, in particolare il periodo seguente Riguardo alla trito vagliatura ed alla possibilità di considerarla come forma di pretrattamento del rifiuto indifferenziato ai fini dell assolvimento dell obbligo di cui all art. 7, comma 1 del D.lgs. 36/2003, si osserva che detto trattamento fisico, finalizzato a ridurre il volume dei rifiuti e a separare alcune frazioni merceologiche, quali i metalli, può rispondere ai requisiti della norma comunitaria ; VISTA la nota prot. n del 22 dicembre 2009 trasmessa dalla Regione Lazio al Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare avente ad oggetto Piano di riduzione dei Rifiuti biodegradabili in discarica. Azioni per il perseguimento degli obiettivi di cui all art. 5 del D.Lgs. 36/2003 per l anno 2010 nel territorio 2010 ; VISTA la Determinazione Dirigenziale n. B6838 del 29/12/2009 con la quale il gestore della discarica di Malagrotta (E.Giovi s.r.l.) è stata autorizzata alla prosecuzione delle operazioni di smaltimento di rifiuti sui lotti B-E-G e C-H-I-L della discarica per l anno 2010 nel rispetto delle condizioni richiamate nella su richiamata nota; PREMESSO CHE: - la suddetta determinazione n. B6838/2009 prevede la possibilità di smaltire presso la discarica in questione un quantitativo limitato di rifiuti urbani senza che gli stessi vengano avviati agli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti sul territorio comunale. Tale quantitativo consente, in ogni caso, il raggiungimento

3 degli obiettivi minimi previsti dall art. 7 del D.Lgs. 36/2003 di riduzione dei rifiuti biodegradabili in discarica per l anno in corso; - Il trattamento dei suddetti rifiuti, in conformità alla definizione comunitaria di cui alla Direttiva 1999/31/CE, è comunque garantito in tutte le fasi che vanno dalla raccolta, al trasporto, allo smaltimento attraverso: a) l attivazione su tutto il territorio comunale del servizio di raccolta differenziata attraverso cui viene operata una prima operazione di cernita da parte dei cittadini; b) la presenza di isole ecologiche per il conferimento dei rifiuti ingombranti, i r.a.e.e., i rifiuti pericolosi; c) l attivazione di specifici servizi per la raccolta dei rifiuti pericolosi abbandonati sul territorio comunale; d) l utilizzo, in fase di trasporto, su tutto il territorio di mezzi auto compattatori che operano la riduzione volumetrica dei rifiuti indifferenziati per agevolarne il trasporto; e) il conferimento dei rifiuti presso due stazioni di trasferenza, di cui una nella discarica di Malagrotta, presso cui si opera un ulteriore compattazione e cernita grossolana del rifiuto conferito prima dell avvio dello stesso in discarica; Premesso altresì che: - con la suddetta determinazione la Regione Lazio, in linea con quanto richiamato nella nota prot. n del 22 dicembre 2009, ritenendo l attivazione delle soluzioni richiamate nella circolare Ministeriale un aggravamento del dovere di trattamento già abbondantemente assolto attraverso le fasi su riepilogate, ha ritenuto, nel bilanciamento degli interessi, di non dover attivare sistemi di trito vagliatura presso la discarica; ciò in considerazione del quantitativo dei rifiuti conferibili, del rilevante numero di impianti da attivare, della ripercussione degli stessi sull ambiente in termini di emissioni inquinanti, della difficoltà di garantire livelli sufficienti di sicurezza in materia di lavoro, dello scarso effetto che detto trattamento avrebbe, considerato i rifiuti già conferiti e quelli residuali da conferire, in termini di miglioramento dell impatto sul sistema discarica ; - con nota prot. n. 8886/TRI/DI del 14 aprile 2010 il Ministero dell Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare ha ritenuto non condivisibile la su richiamata posizione assunta dalla Regione Lazio sulla non attivazione delle attività di trito vagliatura richiamate nella circolare U.Prot. GAB del 30/06/2009, per i rifiuti conferiti direttamente in discarica;

4 CONSIDERATO che il mancato avvio di detti rifiuti presso gli impianti di trattamento meccanico biologico è da ricondursi unicamente a motivazioni di programmazione che prevedono un sistema impiantistico di termovalorizzazione in fase di completa realizzazione; ciò non toglie che sia rispettato l obbligo di trattamento né che la disciplina posta risulti razionale poiché mentre il secondo trattamento - attraverso i TMB- assicura ben oltre la riduzione volumetrica del rifiuto, l imposizione per la restante quota di ulteriori modalità di trattamento, oltre a quelle già previste e sopra richiamate, non comporterebbe, nel bilanciamento degli interessi, una significativa ulteriore riduzione volumetrica dei rifiuti da avviare in discarica ma, al contrario, darebbe luogo ad una ripercussione sull ambiente in termini di emissioni inquinanti non solo di tipo odorigeno; CONSIDERATO in ogni caso che l art. 195 del D.Lgs. 152/2006 demanda allo Stato gli atti di indirizzo in materia di gestione dei rifiuti e che la mancata ottemperanza alle disposizioni nazionali potrebbe, a seguito di differenti valutazioni, determinare nel caso in questione effetti negativi sul sistema di smaltimento dei rifiuti urbani della città di Roma, dei comuni di Ciampino e Fiumicino e della Città del Vaticano; CONSIDERATO, infine, che i dati a disposizione acquisiti nel corso del monitoraggio richiamato nella nota prot. n del 22 dicembre 2009, portano a prevedere il mancato raggiungimento, per la discarica in oggetto, degli obiettivi richiamati all art. 7 del D.Lgs. 36/2003 e che, pertanto, si rende necessario rivedere i quantitativi di rifiuti da avviare in discarica senza passare per gli impianti di trattamento meccanico biologico; RITENUTO di dover consentire il proseguimento del servizio pubblico di smaltimento dei rifiuti urbani prodotti dal bacino di riferimento presso la citata discarica, in attesa dell avvio a regime degli impianti di trattamento meccanico biologico e di quelli di termovalorizzazione, esistenti ed in fase di realizzazione, conformando il sistema alle disposizioni ministeriali che, in ogni caso, richiedono per l attuazione i necessari tempi tecnici di applicazione; PRESO ATTO che, nell immediato, non sono individuabili soluzioni sostenibili di smaltimento diverse rispetto a quelle attualmente praticate e che l eventuale blocco dei conferimenti in discarica determinerebbe rischi per l ambiente e per la salute dei cittadini; RITENUTO necessario, per quanto sopra, di dover imporre al gestore della discarica (Società E.Giovi s.r.l). l installazione di unità di trito-vagliatura in numero tale da consentire un ulteriore pretrattamento di tutti rifiuti urbani indifferenziati non avviati agli impianti di Trattamento Meccanico Biologico (codice CER ) e avviati direttamente in discarica entro e non oltre 6 (sei) mesi dall adozione del presente atto;

5 RITENUTO, pertanto, che la situazione in relazione alla quale si provvede integri, obiettivamente, gli estremi della necessità e dell urgenza: ORDINA ai sensi dell art. 191 del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i. e per le motivazioni di cui in premessa, che quì si intendono integralmente richiamate: alla Società E. Giovi S.r.l. - C.F e P.IVA con sede legale in Via Portuense n Roma e sede operativa in Via di Malagrotta n Roma di : 1) installare delle unità di trito-vagliatura, presso la discarica sita in località Malagrotta, in numero tale da consentire un ulteriore pretrattamento di tutti rifiuti urbani indifferenziati non avviati agli impianti di Trattamento Meccanico Biologico (codice CER ) e avviati direttamente in discarica entro e non oltre 6 (sei) mesi dall adozione del presente atto; 2) nelle more dell attuazione di quanto disposto al precedente punto 1), proseguire nello smaltimento, presso la discarica in questione, dei rifiuti urbani indifferenziati provenienti dai Comuni di Roma, Ciampino e Fiumicino e dalla Città del Vaticano non avviati a trattamento presso gli impianti di TMB di Malagrotta (Malagrotta 1 e 2), Rocca Cencia e Via Salaria, oltre quelli provenienti dai medesimi impianti. La presente Ordinanza, che consta di cinque pagine, è redatta in due originali: uno per gli atti della Direzione regionale Attività Produttive, l altra per gli adempimenti di legge viene trasmessa, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell'ambiente e della Tutela del territorio, al Ministro della salute, al Ministro delle attività produttive, all'arpa Lazio, alla Provincia di Roma, all A.S.L. competente, al Comune di Roma ed alla Società E.Giovi S.r.l. Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio nel termine di 60 giorni dalla comunicazione, ovvero, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di 120 giorni. La presente Ordinanza sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. Roma lì, firmata La Presidente Renata Polverini