Il processo di produzione
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- Fabrizio Fumagalli
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1 Facolta di Scienze Politiche Universita di Torino - Sede di Biella Corso di Economia Politica Lezione 6: I costi di produzione Prof.ssa Maria Laura Di Tommaso Dipartimento di Economia e Statistica Cognetti de Martiis Campus Luigi Einaudi Lungo Dora Siena 100 Torino Tel marialaura.ditommaso@unito.it Web site: Il processo di produzione Inputs= fattori in entrata, fattori di produzione. Risorse che entrano nel processo di produzione per essere trasformate in beni e servizi Outputs= prodotti, fattori in uscita. Risultato processo produttivo. Anche rifiuti industriali. Solo i prodotti utili sono considerati beni e servizi economici 1
2 I processi di produzione Richiedono Capitale naturale Capitale sociale (tecnologia) Capitale umano Capitale finanziario Beni intermedi (per produrre beni finali) I costi economici Quanto e stato sottratto ad altre attivita produttive al fine di realizzare l attivita in questione. Costi contabili sono relativi ai flussi monetari Costi economici includono oltre ai costi contabili anche i costi opportunità. 2
3 Esempio: sono una impiegata di banca e decido di lasciare la banca e aprire uno studio come consulente del lavoro. Quali sono i costi economici? Costi contabili del I anno Euro Acquisto mobilio 8000 Affitto studio Cancelleria 1000 Interessi sul capitale di debito 2000 Elettricita,telefono, riscaldamento 2000 Totale costi contabili I anno Mancato rendimento del capitale di rischio 3000 Mancato salario Totale costi aggiuntivi I anno Totale costi economici Costi di transazione: costi necessari per organizzare l attivita economica Costi interni vs costi esterni: costi interni sono quelli dal punto di vista degli attori economici coinvolti Costi esterni: costi sostenuti da persone o entita non direttamente coinvolti. 3
4 I costi e l efficienza produttiva Il processo di produzione A e piu efficiente tecnicamente del processo di produzione B se permette di produrre la stessa quantita di output con una quantita minore di input. O viceversa: una maggiore quantita di output con la stessa quantita di input di produzione. I costi sociali e l efficienza Costi sociali di produzione: Costi complessivi di una intrapresa, sostenuti dagli attori economici che vi partecipano direttamente e quelli sostenuti da altri, calcolati in termini di costi opportunita False economie. Esempio: rinunciare a formare il personale 4
5 2. I costi-opportunità: a. Sono inclusi nei costi economici ma non nei costi contabili. b. Sono inclusi nei costi contabili ma non nei costi economici. c. Sono inclusi nei costi sia contabili sia economici. d. Non sono inclusi nei costi né contabili né economici. 2. I costi-opportunità: a. Sono inclusi nei costi economici ma non nei costi contabili. [Corretto. Per esempio, tra i costi economici di un impresa è incluso il costo-opportunità del tempo del titolare, dato dal reddito che avrebbe potuto guadagnare se avesse dedicato il proprio tempo a un altra attività.] b. Sono inclusi nei costi contabili ma non nei costi economici. [Errato. I costi-opportunità non sono inclusi nei costi contabili, i quali misurano unicamente i costi espressi in termini di flussi monetari. Sono inclusi invece nei costi economici di un attività, i quali misurano il valore delle risorse sottratte ad altre attività produttive ai fini di realizzare l attività in questione.] c. Sono inclusi nei costi sia contabili sia economici. [Errato. I costi-opportunità non sono inclusi nei costi contabili, i quali misurano unicamente i costi espressi in termini di flussi monetari.] d. Non sono inclusi nei costi né contabili né economici. [Errato. I costi-opportunità sono inclusi nei costi economici di un attività, i quali misurano il valore delle risorse sottratte ad altre attività produttive ai fini di realizzare l attività in questione.] 5
6 3. Quale dei seguenti NON è un costo esterno? a. Il rumore prodotto da una fabbrica situata vicino a un centro abitato. b. Il danno arrecato dai pesticidi alla fauna situata nei pressi di un agrumeto. c. L aumento dei tumori provocato dai rifiuti tossici riversati in una falda acquifera. d. Il costo monetario delle vernici utilizzate nell officina di un carrozziere. 3. Quale dei seguenti NON è un costo esterno? a. Il rumore prodotto da una fabbrica situata vicino a un centro abitato. [Errato. Il rumore prodotto da una fabbrica è un costo esterno, perché viene sostenuto da attori non direttamente coinvolti nel processo di produzione (gli abitanti del centro abitato).] b. Il danno arrecato dai pesticidi alla fauna situata nei pressi di un agrumeto. [Errato. Il danno arrecato dai pesticidi è un costo esterno, perché viene sostenuto da attori non direttamente coinvolti nel processo di produzione (la fauna situata nei pressi un agrumeto).] c. L aumento dei tumori provocato dai rifiuti tossici riversati in una falda acquifera. [Errato. L aumento dei tumori è un costo esterno, perché viene sostenuto da attori non direttamente coinvolti nel processo di produzione (chi si ammala di tumore a causa dell inquinamento, e la società nel suo complesso).] d. Il costo monetario delle vernici utilizzate nell officina di un carrozziere. [Corretto. Il costo delle vernici non è un costo esterno, perché viene sostenuto unicamente dagli attori direttamente coinvolti nel processo di produzione (il carrozziere). Eventuali esalazioni prodotte dalle vernici, tuttavia, potrebbero dare luogo a un costo esterno.] 6
7 La funzione di produzione Un equazione o un grafico che rappresenta la relazione matematica tra un insieme di fattori di produzione e la quantità di prodotto che riescono a generare in un dato intervallo di tempo In generale Y= f (cap.naturale,cap strumentale, cap. umano, cap. sociale) Per esempio Y=f (gas naturale, cotone grezzo, tinture, servizi degli addetti ai telai..) Oppure Y=f(fattori di produzione fissi, fattori di produzione variabile) Fattori fissi: le loro quantita non cambiano al variare del prodotto Fattori variabili: variano al variare della produzione Breve periodo: in termini di processo produttivo: arco di tempo nel quale almeno uno dei fattori della produzione non puo essere variato. Un fattore crea un vincolo di capacita produttiva Nel lungo periodo invece si possono variare tutti i fattori di produzione 7
8 In una tabella mettiamo in relazione fertilizzante (input) e granturco (ouput) Azoto(kg/ha) Granturco(q/ ha) Costruite il grafico corrispondente mettendo sull asse delle ascisse l azoto e su Quello delle ordinate il granturco Relazione positiva o diretta. Si tratta di una funzione di produzione che tiene costanti gli altri fattori di produzione Ceteris paribus 8
9 D B C A Pendenza della curva: rapporto tra dislivello verticale e distanza orizzontale tra due punti. La pendenza della curva tra il punto A e B e pari a 10/20 cioe 0,5. Cioe per ogni kilo di azoto il prodotto aumenta di 0,5 quintali Tra C e D= 5/20=0,25; per ogni kilo d azoto il prodotto aumenta di 0,25 quintali Calcolate la pendenza quando l azoto cambia da 60 a 80 9
10 Pendenza negativa Relazione tra salinita del terreno e resa di granturco e negativa Ceteris paribus La pendenza di questa curva e un numero negativo costante 10
11 La produzione nel breve periodo Rendimenti marginali: la quantita aggiuntiva di output generata utilizzando una unita in piu di un fattore di produzione variabile (ceteris paribus) Possono essere decrescenti Costanti Crescenti Rendimenti marginali decrescenti Una unita aggiuntiva del fattore di produzione variabile genera una quantita aggiuntiva di prodotto inferiore a quella generata dall unita precedente. 11
12 Rendimenti marginali costanti Una unita aggiuntiva di un fattore di produzione variabile genera una quantita aggiuntiva di prodotto identica a quella generata dall unita aggiuntiva precedente Rendimenti marginali crescenti Una unita aggiuntiva del fattore di produzione variabile genera una quantita aggiuntiva di prodotto superiore a quella generata dall unita precedente. 12
13 Rend. decrescenti Rend. costanti Rend. crescenti Un processo di produzione potrebbe avere tutte e tre le proprieta 13
14 4. Un impresa produce un bene utilizzando capitale strumentale e lavoro. Nel breve periodo, il capitale strumentale è fisso e il lavoro variabile. Se volessimo rappresentare graficamente la curva del prodotto totale dell impresa, che cosa indicheremmo, rispettivamente, sull asse orizzontale e sull asse verticale? a. b. c. d. Capitale strumentale e quantità prodotta. Lavoro e quantità prodotta. Lavoro e capitale. Quantità prodotta e lavoro. 14
15 I costi nel breve periodo Costo fisso: associato all uso di fattori di produzione fissi che non cambiano al cambiare del prodotto Costo variabile: associato all utilizzo dei fattori di produzione variabili, aumenta all aumentare del prodotto. Costo totale= costo fisso + costi variabili Leggete la tabella 7.6 nel testo 15
16 Costo marginale: costo di produzione dell ultima unita di prodotto. La produzione di granturco ha rendimenti marginali decrescenti e quindi costi marginali crescenti Infatti se il costo di un dato incremento di fertilizzante rimane costante ma la produzione aumenta in misura via via decrescente, l ultima unita prodotta costa di piu. Qual e il costo marginale di aumentare la produzione da 127 a 137 q/ha? = var. del costo/var della quantita =6euro/10q=0,6 euro/q 16
17 Qual e il costo marginale del variare la produzione da 137 a 145? Costo marginale= var. del costo/var della quantita =6 euro/8 q=0,75 euro/q Calcolate il costo marginale se la produzione aumenta da 145 a 150. Anche i costi marginali possono essere crescenti, decrescenti, costanti. Crescenti: il costo di una unita aggiuntiva cresce al crescere del prodotto Decrescenti: il costo di una unita aggiuntiva di prodotto decresce al crescere del prodotto Costanti : il costo di una unita aggiuntiva rimane costante al crescere del prodotto 17
18 La produzione e i costi di lungo periodo Nel lungo periodo tutti i costi sono variabili La dimensione di un impresa dipende da molti fattori ma i costi sono un elemento decisivo. Imprese che richiedono grandi infrastrutture e alta tecnologia tendono ad avere dimensioni piu grandi: ospedali, acciaierie. Altre imprese invece per loro natura non richiedono grandi dimensioni: asili, scuole, produzioni artigianali, ecc. Nel lungo periodo quindi cio che conta, dato che tutti i fattori di produzione possono cambiare e non ci sono costi fissi, e il costo medio Il costo medio=costo totale diviso quantita prodotta Costo medio di lungo periodo= il costo di produzione di una unita di prodotto quando tutti i fattori di produzione sono variabili 18
19 Economie di scala Economie di scale : quando il costo medio di lungo periodo diminuisce all aumentare del volume della produzione Rendimenti di scala costanti: quando il costo medio di lungo periodo e costante Diseconomie di scala: se il costo medio di lungo periodo aumenta all aumentare della produzione Dim. Mim.eff.=la dimensione minima per avere costi medi di lungo periodo min. Dim. Max.eff.=la dimensione max. per avere costi medi di lungo periodo min. 19
20 5. Ipotizzando che in processo di produzione il lavoro sia il fattore variabile, la pendenza della curva del prodotto totale misura: a. Il prodotto marginale del lavoro. b. Il prodotto medio del lavoro. c. Il costo marginale. d. Il costo medio. 6. Nel lungo periodo: a. Tutti i costi sono fissi. b. I rendimenti sono decrescenti. c. Tutti i costi sono variabili. d. L impresa realizza economie di scala. 20
21 6. Nel lungo periodo: a. Tutti i costi sono fissi. [Errato. È improbabile che un impresa abbia solo costi fissi; anche nel breve periodo, almeno una parte dei costi è variabile.] b. I rendimenti sono decrescenti. [Errato. L ipotesi dei rendimenti decrescenti (per esempio, del lavoro) richiede che tutti gli altri fattori di produzione siano fissi. Ciò è vero nel breve periodo, quando almeno un fattore di produzione è fisso.] c. Tutti i costi sono variabili. [Corretto. Nel lungo periodo, l impresa può variare tutti i fattori di produzione, incluso il capitale fisico. Di conseguenza, tutti i costi sono variabili.] d. L impresa realizza economie di scala. [Errato. Un impresa realizza economie di scala se i suoi costi aumentano in maniera meno che proporzionale all aumentare del volume di produzione. Ma nel lungo periodo, l impresa può anche essere soggetta a diseconomie di scala, se i costi aumentano in misura più che proporzionale all aumentare del volume di produzione.] La scelta della tecnologia Sostituzione dei fattori di produzione Importante quando cambiano i prezzi Importante considerare costi interni ed esterni. Se consideriamo anche i costi esterni si ha un effetto sul benessere sociale. Processi di produzione ad alta intesita di lavoro vs processi di produzione ad alta intensita di capitale. 21
22 Un modello formale: ipotesi Ipotizziamo che l impresa produca solo un bene:asciugacapelli Breve periodo: costi nel breve periodo, un mese Non ci sono costi opportunita non monetari o costi esterni da tenere in considerazione Tecnologia di produzione con rendimenti marginali decrescenti del fattore di produzione variabile Costo della produzione di asciugacapelli Quantità di Asciugacap. Costo fisso ($) Costo Variabile ($) Costo Marginale ($) Costo totale ($) Costo medio totale ($) Costo medio variabile ($)
23 13,5 23
24 7. Se il costo marginale è minore del costo medio totale: a. Il costo marginale è decrescente. b. Il costo medio totale è decrescente. c. Il costo marginale è crescente. d. Il costo medio totale è crescente. 24
25 7. Se il costo marginale è minore del costo medio totale: a. Il costo marginale è decrescente. [Errato. Il costo marginale può minore del costo medio totale pur essendo crescente.] b. Il costo medio totale è decrescente. [Corretto. Se il costo marginale è minore del costo medio totale, il costo di produzione di un unità addizionale di prodotto è minore del costo medio di produzione di ciascuna unità precedente. Di conseguenza, il costo medio totale è decrescente.] c. Il costo marginale è crescente. [Errato. Il costo marginale può essere minore del costo medio totale ed essere decrescente, se vi sono rendimenti di scala crescenti.] d. Il costo medio totale è crescente. [Errato. Il costo medio totale è crescente se il costo marginale è maggiore del costo medio totale.] 8. Il costo marginale corrisponde alla pendenza di quale curva? a. La curva del costo medio totale. b. La curva del costo medio fisso. c. La curva del costo medio variabile. d. La curva del costo totale. 25
26 8. Il costo marginale corrisponde alla pendenza di quale curva? a. La curva del costo medio totale. [Errato. Ricordate che il costo marginale corrisponde al costo produzione dell ultima unità prodotta.] b. La curva del costo medio fisso. [Errato. Ricordate che il costo marginale corrisponde al costo produzione dell ultima unità prodotta.] c. La curva del costo medio variabile. [Errato. Ricordate che il costo marginale corrisponde al costo produzione dell ultima unità prodotta.] d. La curva del costo totale. [Corretto. Il costo marginale, infatti, corrisponde al costo di produzione dell ultima unità prodotta, ovvero misura la variazione del costo totale a fronte di un incremento unitario della quantità prodotta.] 9. Nella porzione decrescente della curva di costo medio totale di lungo periodo: a. L impresa è soggetta a diseconomie di scala. b. L impresa è soggetta a rendimenti costanti di scala. c. L impresa è soggetta a economie di scala. d. L impresa è soggetta a produttività marginale decrescente del lavoro. 26
27 9. Nella porzione decrescente della curva di costo medio totale di lungo periodo: a. L impresa è soggetta a diseconomie di scala. [Errato. Se l impresa è soggetta a diseconomie di scala, il costo medio totale di lungo periodo aumenta all aumentare della produzione; in quell intervallo, la curva di costo medio totale di lungo periodo è crescente.] b. L impresa è soggetta a rendimenti costanti di scala. [Errato. Se l impresa è soggetta a rendimenti costanti di scala, il costo medio totale di lungo periodo è costante all aumentare della produzione; in quell intervallo, la curva di costo medio totale di lungo periodo è orizzontale.] c. L impresa è soggetta a economie di scala. [Corretto. Se l impresa è soggetta a economie di scala, il costo medio totale di lungo periodo diminuisce all aumentare della produzione; in quell intervallo, la curva di costo medio totale di lungo periodo è decrescente.] d. L impresa è soggetta a produttività marginale decrescente del lavoro. [Errato. Un impresa è soggetta a produttività marginale decrescente del lavoro se, all aumentare della quantità di lavoro e tenendo costanti tutti gli altri fattori di produzione, il prodotto marginale del lavoro diminuisce. La curva di costo medio totale di lungo periodo indica invece come varia il costo medio totale al variare della quantità prodotta nel lungo periodo, quando tutti i fattori di produzione sono variabili.] 10.Michela cuce vestiti. Il costo medio totale di cucire 10 vestiti è pari a 50 euro; il costo medio totale di cucire 11 vestiti è pari a 56 euro. Di conseguenza, per Michela, il costo marginale di cucire l undicesimo vestito è pari a: a. 6 euro. b. 56 euro. c. 86 euro. d. 116 euro. 27
28 10. Michela cuce vestiti. Il costo medio totale di cucire 10 vestiti è pari a 50 euro; il costo medio totale di cucire 11 vestiti è pari a 56 euro. Di conseguenza, per Michela, il costo marginale di cucire l undicesimo vestito è pari a: a. 6 euro. [Errato. Ricordate che il costo marginale è il costo totale associato alla produzione dell ultima unità di prodotto.] b. 56 euro. [Errato. Ricordate che il costo marginale è il costo totale associato alla produzione dell ultima unità di prodotto.] c. 86 euro. [Errato. Ricordate che il costo marginale è il costo totale associato alla produzione dell ultima unità di prodotto.] d. 116 euro. [Corretto. Il costo totale di cucire 10 vestiti è 500 euro, il costo totale di cucire 11 vestiti è 616 euro, quindi il costo marginale di cucire l undicesimo vestito è pari a = 116 euro.] 28
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