AGGIORNAMENTO DATI STAGIONE INVERNALE '98 - '99 PER MERCATO ESTERO

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1 AGGIORNAMENTO DATI STAGIONE INVERNALE '98 - '99 PER MERCATO ESTERO

2 ARRIVI PER MERCATI ESTERI - INVERNO '98-'99 CZ+SK 4% H 3% DK 3% ALTRI 17% D 45% NL 4% PL 4% A 4% B 8% GB 8%

3 periodo: INVERNO '98-'99 STATO TOT. ARRIVI TOT. PRESENZE ITALIA GERMANIA GRAN BRETAGNA BELGIO AUSTRIA POLONIA OLANDA REP. CECA + SLOVACCHIA DANIMARCA UNGHERIA CROAZIA SLOVENIA SVEZIA FRANCIA SVIZZERA U.S.A ALTRI PAESI EUROPEI ALTRI PAESI EXTRAEUROPEI FINLANDIA SPAGNA ISRAELE URSS (EX) IRLANDA PORTOGALLO NORVEGIA AUSTRALIA GRECIA CANADA GIAPPONE BRASILE ROMANIA ALTRI PAESI MEDIO ORIENTE ARGENTINA ALTRI PAESI AMERICA LATINA LUSSEMBURGO TURCHIA SUD AFRICA ALBANIA LETTONIA VENEZUELA BULGARIA ESTONIA MESSICO LITUANIA EGITTO TOTALE

4 RIEPILOGO PRINCIPALI MERCATI ESTERI ARRIVI PRESENZE GERMANIA - 2.3% - 2.5% AUSTRIA % % SVIZZERA - 9.6% - 2.4% FRANCIA - 9.5% - 9.2% BELGIO + 4.4% + 0.5% OLANDA - 3.6% - 4.9% SPAGNA + 9.9% - 1.8% GRAN BRETAGNA - 4.2% - 3.6% U.S.A % % DANIMARCA % % SVEZIA % % FINLANDIA % % NORVEGIA % % CECHIA + SLOVACCHIA % % UNGHERIA % % EX URSS % - 1.6% POLONIA % %

5 GERMANIA Diminuiscono sia arrivi sia presenze dal mercato tedesco: -2.3% gli arrivi, corrispondente a persone, - 2.5% le presenze, corrispondenti a quasi 17mila pernottamenti in meno rispetto alla precedente stagione invernale. A determinare il segno meno sono gli andamenti dei mesi di febbraio e di aprile, mentre ottimo appare marzo. Da ricordare che la Pasqua è caduta il 4 aprile, quindi soprattutto per quanto riguarda gli arrivi, i flussi pasquali pesano sul mese di marzo, pur essendo a cavallo dei due mesi, mentre l anno precedente la Pasqua verso metà aprile ha senz altro spostato il peso su aprile. Da notare che il settore alberghiero, che conta il 76% delle presenze invernali, presenta diminuzioni percentualmente più consistenti. La permanenza media invernale è di 4.8 giornate. AUSTRIA Si presenta invece in buona salute il movimento austriaco, che cresce del 17.2% per gli arrivi e del 17.5% per le presenze, corrispondente a quasi 2mila arrivi ed oltre 8mila pernottamenti in più rispetto alla precedente stagione invernale. Bene in modo particolare i mesi di gennaio, marzo ed aprile e soprattutto il settore alberghiero, che conta l 83% delle presenze invernali, dove gli incrementi superano il 20%. Interessante il +65.6% di pernottamenti alberghieri nel mese di aprile. FRANCIA Negativo il trend da questo mercato che perde oltre il 9% sia di arrivi sia di presenze, in particolare 446 arrivi e presenze in meno. Il movimento invernale verso il Trentino conta poco più di 4mila persone, che soggiornano nell 88% dei casi in albergo.

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7 SPAGNA Stazionario il mercato spagnolo, che non supera i 2mila arrivi, pur mostrando un trend positivo ( +9.9%). Le presenze diminuiscono leggermente, abbassando la permanenza media da 4.4 a 3.9 giornate. BELGIO Mercato degno di nota invece quello belga, che, dopo due stagioni negative, recupera soprattutto in termini di arrivi: +4.4%, corrispondenti ad un migliaio di persone in più. I pernottamenti sono invece sui livelli dell anno precedente, a fronte di una permanenza media che passa da 6.6 a 6.3 giornate, restando comunque una delle migliori. Unico mese negativo è febbraio. Il 95% delle presenze invernali si realizzano negli alberghi. OLANDA Qualche segnale di cedimento dal mercato olandese, reduce da buone stagioni. Questa volta calano del 3.6% gli arrivi e del 4.9% le presenze, corrispondente a circa 500 persone e quasi 4mila pernottamenti in meno rispetto all inverno precedente. Le perdite riguardano il settore alberghiero, che conta l 82% delle presenze invernali, e tutti i mesi invernali tranne dicembre.

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9 GRAN BRETAGNA Per la seconda stagione invernale consecutiva, il bilancio dei flussi da questo Paese si presenta negativo. Ai 2mila turisti persi la scorsa stagione bisogna aggiungere il migliaio di quest ultima stagione, mentre alle 19mila presenze passate bisogna aggiungere le oltre 5mila attuali. Le perdite sono quindi più contenute, ma il bilancio è negativo soprattutto per il settore alberghiero, che conta il 95% delle presenze invernali. Dopo un ottimo inizio di stagione, i cali si sono verificati nei mesi di febbraio e di aprile. La permanenza media resta di 6.1 giornate. U.S.A. Vengono recuperati gli arrivi e parzialmente anche le presenze, rispetto all andamento negativo della stagione precedente. Il mercato americano, quasi totalmente alberghiero, resta comunque esiguo, conta meno di 4mila arrivi e la durata media del soggiorno è inferiore alle quattro giornate, bassa in relazione alla distanza percorsa. DANIMARCA Dura ormai da sei stagioni invernali il trend positivo del mercato danese, che supera quota 9mila arrivi e 57mila presenze. Gli incrementi sono del 37% e riguardano tutti i mesi tranne aprile, per un totale di persone e quasi 16mila pernottamenti in più rispetto alla stagione invernale precedente. Il flusso danese si distribuisce per il 55% negli alberghi e per il 45% nell extralberghiero.

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11 SVEZIA Prosegue il trend negativo iniziato la precedente stagione invernale. Questa volta si perdono oltre mille persone e quasi 7mila pernottamenti, corrispondenti a 14.9% arrivi e 16.5% presenze. Il calo è generalizzato, riguarda tutti i mesi invernali ed entrambi i settori del ricettivo. FINLANDIA E NORVEGIA Stesso trend negativo per questi due piccoli mercati, che nella stagione precedente avevano invece presentato incrementi percentuali notevoli. Questa volta il mercato finlandese perde il 19.5% di arrivi, circa 500 persone. Va comunque ricordato che tre anni fa il movimento contava appena 370 arrivi. Il flusso norvegese quasi si dimezza, riducendosi a poco più di 700 persone, perdendo tra il 41% ed il 48% di arrivi e presenze.

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13 REPUBBLICA CECA Da cinque anni il mercato ceco invernale è in costante crescita: +19.7% gli arrivi, +22.1% le presenze, corrispondenti a quasi 2mila persone ed oltre 12mila pernottamenti in più rispetto all inverno precedente. Sono ormai quasi 12mila gli sciatori cechi, che soggiornano per il 67% in strutture alberghiere e si fermano per una media di 5.7 giornate. UNGHERIA Anche il flusso ungherese continua a crescere: % gli arrivi, +26.8% le presenze, corrispondenti a quasi 2mila persone e quasi 11mila pernottamenti in più rispetto alla stagione invernale precedente. Sono così quasi 8mila gli ospiti invernali ungheresi, che si distribuiscono al 50% fra i due settori del ricettivo e presentano una permanenza media alta, di 6.6 giornate. GIAPPONE L inconsistenza del movimento rende superfluo ogni commento.

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15 SVIZZERA I turisti elvetici sono in leggero calo per il secondo inverno consecutivo, del 9.6% per gli arrivi e del 2.4% per le presenze, corrispondenti a più di 400 persone ed altrettanti pernottamenti in meno. Il flusso è per il 77% alberghiero e la durata media della vacanza è di 4.2 giornate. RUSSIA Dopo tre anni di trend positivo, si riduce questo nuovo mercato, da a persone circa, per un totale di quasi 10mila pernottamenti. I russi scelgono nel 78% dei casi il soggiorno in albergo e si trattengono in media 6.2 giornate. POLONIA Tocca quasi 13mila arrivi e 96mila presenze questo nuovo mercato, che va quindi a posizionarsi al 5 fra i mercati esteri per importanza. Gli incrementi sono nell ordine del 40%, oltre persone e più di 28mila pernottamenti in più rispetto all inverno precedente. I polacchi prediligono i mesi di gennaio e febbraio, si distribuiscono per il 59% negli alberghi e per il 41% nell extralberghiero e presentano la permanenza media più alta, di 7.4 giornate.

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