LA SALUTE DEL CITTADINO

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1 LA SALUTE DEL CITTADINO AL CENTRO DELLA GOVERNANCE LE RETI INTEGRATE NUOVE AGGREGAZIONI DELLA MEDICINA GENERALE 13 giugno 2015

2 Il contesto OGGI S.S.R. A.S.L. DISTRETTO Medico Singolo UCP-S a sede multipla UCP-S a sede unica UCP -C

3 Il contesto DOMANI S.S.R. A.S.L. DISTRETTO Medico Singolo UCP-S a sede multipla UCP-S a sede unica UCP -C

4 La Normativa NAZIONALE Legge BALDUZZI DECRETO-LEGGE 13 settembre 2012, n. 158 Accordo Collettivo Nazionale Atto di indirizzo per la medicina convenzionata trasmesso al Governo il 12 febbraio 2014 Revisione 23 aprile 2015

5 Legge BALDUZZI Pre-intesa di Aprile 2012 (il peccato originale)

6 Legge BALDUZZI DECRETO-LEGGE 13 settembre 2012, n. 158 AFT UCCP

7 La Normativa REGIONALE Accordo Integrativo Regionale Regolamento Unità di Cure Primarie (UCP) Approvato in data 23 settembre 2009 Le Unità di Cure Primarie (UCP) sono forme associative dei medici di medicina generale Che vanno ad integrare quelle previste dall Accordo Collettivo Nazionale del 29 luglio 2009.

8 La Normativa REGIONALE Le Unità di Cure Primarie (UCP) - Promuovono l equità di accesso ai servizi sanitari territoriali - Facilitano l accesso dei cittadini agli studi dei medici di medicina generale - Diminuiscono gli accessi impropri al pronto soccorso e, tramite percorsi condivisi, agli altri servizi ambulatoriali e distrettuali - Organizzano risposte sanitarie e socio sanitarie complesse, ove necessario - Sviluppano il governo clinico dell assistenza, per il miglioramento dei servizi

9 Forme Organizzative UCP S o Semplici: integrazione di MMG, collegati tra loro in rete UCP C o Complesse: MMG in gruppo o collegati in rete, ed organizzati in sede unica o studio di riferimento UCPCI o Integrata: UCPC di MMG che prevedano la partecipazione di altri professionisti e operatori dell assistenza sociale e sanitaria

10 Come si identificano le varie forme di UCP UCP S a sede unica: costituita da medici in rete che esercitano ognuno nel proprio studio ma che identificano uno di questi come studio di riferimento percependo pertanto l indennità di medicina di rete e quella di UCP a studio di riferimento UCP S a sede multipla: articolata in più studi che a rotazione svolgono la funzione di studio di riferimento UCP C a sede unica: complessa con medicina di gruppo ed eventuali colleghi associati, percependo pertanto l indennità di medicina di gruppo e quella di UCP a studio di riferimento

11 Elemento Territoriale Per le aree urbane con numero di abitanti superiore a unità (in particolare nell area metropolitana di Roma) È nesessario: - Costituire UCP solo ai MMG appartenenti al medesimo distretto - Preferibilmente all interno dello stesso quartiere - È compito dei distretti valutare la funzionalità delle forme associative rispetto: - alla fruibilità del servizio - alla centralità del cittadino - al rispetto d eventuali situazioni di confini distrettuali

12 REQUISITI DI QUALITA ed OBBLIGHI DI INFORMAZIONE DELL UCP L UCP deve garantire il rispetto dei seguenti requisiti di qualità: - Scheda sanitaria individuale informatizzata e condivisa tra i membri dell UCP. - Collegamento in rete tra i partecipanti UCP. - Un numero verde dedicato ai medici di famiglia dovrà fornire agli assistiti notizie relative agli orari dell UCP alla quale appartiene il proprio medico di fiducia. - Carta dei Servizi

13 OBBLIGHI DERIVANTI DALL ACCESSO ALLE UCP 1. I medici che decidono di aderire alle UCP devono rispettare i seguenti compiti specifici: a) Rispetto degli orari; b) Affissione dell informativa agli assistiti sulle modalità organizzative dell UCP; c) Adesione obbligatoria al ReCup delle prestazione prioritarie che verranno, entro 30 (trenta) giorni dalla data di pubblicazione dell accordo integrativo regionale, aggiornate ed adeguate alle esigenze della Regione Lazio, in relazione alla problematica delle liste d attesa; d) Disponibilità a concordare protocolli di gestione del percorso del cittadino con le Aziende Sanitarie; e) Disponibilità all adesione a protocolli di invio prioritari; f) Disponibilità all adesione a protocolli regionali, aziendali ed distrettuali relativamente a percorsi assistenziali condivisi di gestione delle patologie croniche e dei soggetti deboli; il finanziamento di tali percorsi dovrà essere individuato dalla Azienda di riferimento; g) Disponibilità all adesione a Progetti Formativi concordati a livello regionale; h) Disponibilità alla presa in carico del paziente per patologia; j) Disponibilità volontaria assistenza estiva agli anziani; k) Obbligo di svolgimento dell attività anche nei confronti degli assistiti degli altri medici della forma associativa, mediante l accesso reciproco agli strumenti di informazione di ciascun medico, fatto salvo il principio della libera scelta del medico da parte dell assistito e del relativo rapporto fiduciario individuale.

14 OBBLIGHI DEL MEDICO DI TURNO Il medico di turno effettuerà la prestazione ambulatoriale e le necessarie, non differibili, ricettazioni e/o certificazioni.

15 RIORGANIZZAZIONE dell ASSISTENZA TERRITORIALE Quadro di riferimento normativo: - Protocollo Intesa del 23 luglio Sottoscrizione Accordo Regionale Sindacati (FIMMG, SMI, SNAMI, Intesa Sindacale) del 3 ottobre 2014 in attuazione dell Accordo del 23 luglio Accordo del 3 ottobre 2014: art. 4 Valorizzazione UCP S - DCA U00376 del 12 novembre Nota n del 16 febbraio Nota n del 16 marzo Nota n del 25 maggio 2015

16 Protocollo d intesa tra la regione Lazio, e le Organizzazioni Sindacali della Medicina Generale per La riorganizzazione dell assistenza territoriale e la Medicina d Iniziativa nel Lazio

17 UCP a sede unica - Stessa sede - Stessa indennità NON CAMBIA NULLA

18 UCP a sede multipla DEVONO TRASFORMARSI (entro il 31 dicembre 2015) In UCP a sede unica Conservando le stesse indennità attualmente percepite

19 TRASFORMAZIONE (art. 4) UCP a sede multipla (entro il 31 dicembre 2015) UCP a sede unica Tramite prioritariamente: - Ingresso nelle Case della Salute ove costituite - Formazione di nuove UCP nelle sedi messe a disposizione dalla ASL - Aggregazione ad UCP a sede unica preesistente

20 UCP nuova costituzione (art. 5) - Minimo 8 MMG aderenti (area metropolitana) - Massimo 16 MMG (con possibilità di deroga) VINCOLI - Collegamento informatico con i servizi ASL (onere asl) - Orario apertura H/9 da lunedì a venerdì - Turnazione effettuata dal Referente - Incremento orario da H/9 a H/12, le 3 ore aggiuntive remunerate su base oraria secondo ACN

21 UCP georeferenziate e geolocalizzate su sito web della Regione Lazio dotate di apposite targhe fornite da ASL con logo ASL di appartenenza, indirizzo, orario, giorno di ricevimento e medici aderenti

22 UCP nuova costituzione Nel caso in cui la sede dell UCP di nuova costituzione non faccia parte di uno studio di medicina generale, ma sia utilizzata esclusivamente per attività di UCP, dovrà: - Avere una superficie netta di almeno 100 mq - Almeno tre stanze informatizzate - Sala di aspetto separata - Una postazione di segreteria - Un bagno

23 Una Riflessione Come siamo e come vogliamo essere! Università tradizionale e umanista Di Oxford (Greenhelgh) SIMG umanista Pagni Concentrarsi sulla persona Medico fiduciario dell assistito (rapporto duale) Prendersi cura e favorire un alleanza Particolare sensibilità del medico Radicamento sul territorio Approccio complessivo Votato advocay Università modernista Di Nottingham (Pringle) SIMG tecnocrate Cricelli Concentrarsi sulla popolazione Medico fiduciario SSN Attenzione all appropriatezza per evitare gli sprechi Forte utilizzatore di strumenti informatici Rispettoso degli indicatori di processo Più controllore che curante Cura delle malattie Medico gatekeeper

24 Una Riflessione Come siamo e come vogliamo essere! Peculiarità del Medico di Famiglia - Conoscenza del setting assistenziale - La visita domiciliare - La continuità assistenziale - L uso del tempo come metodo di diagnosi e cura - La corretta relazione in senso integrato con gli altri operatori sanitari (ospedalieri, specialisti, infermieri, assistenti sociali) - L organizzazione professionale dello studio: dall accesso all erogazione dell assistenza - La corretta tenuta dei records : informatizzazione e messa in rete - Approccio biopsicosociale: garanzia di cura olistica - Mix fondamentale: gestione clinica orientata al paziente, gestione della salute, comunicazione e relazione - Forte promozione del ruolo (responsabile e attivo) nel sistema sanitario e nella società

25 Una Riflessione Come siamo e come vogliamo essere! L orientamento delle cartelle per problemi porta ad una organizzazione funzionale dello studio e della cura a casa che adotta criteri flessibili di cura opportunistica per non perdere la valenza positiva di un contatto in un rapporto di fiducia e di medicina di iniziativa con la proposizione di ambulatori dedicati a patologie croniche (diabete, asma, BPCO, ipertensione, scompenso).

26 Una Riflessione Come siamo e come vogliamo essere! Curare il malato nella propria casa - Continuità assistenziale - Analisi multidimensionale dei bisogni - Lavoro per processi e per obiettivi e non per compiti - Semplificazione e scelte di priorità delle risposte organizzative - Enpowerment di pazienti e caregiver: efficace in termini di salute e qualità della vita - Rispetto dei contenuti etici - Valorizzazione delle componenti relazionali - Responasabilizzazione elevata degli attori - Feedback continuo (valutazione outcome e soddisfazione degli utilizzatori) - In ADI e ADP: lavoro in team - Modello biopsicosociale

27 Una Riflessione Come siamo e come vogliamo essere! Integrazione con altre figure, enpowermentdi tutti gli interlocutori, etica e valutazione del settingvedono nella casa del singolo paziente la loro più alta espressività. Nell assistenza a casa la qualità e la buona riuscita non sono più determinate dal solo atto medico. Il settingdomiciliare non è standardizzato o stabile come l ospedale, le figure sono numerose, l integrazione critica, background e professionalità diverse, famiglia e comunità sono variabili determinanti.

28 Grazie Per l attenzione

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