LA PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERPORTI IN ITALIA. Intervento dell Ing. Pietroantonio Isola. Roma, Gennaio 2007

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1 LA PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERPORTI IN ITALIA Intervento dell Ing. Pietroantonio Isola Roma, Gennaio

2 Indice Definizioni La logistica La logistica integrata Il trasporto intermodale L interporto La rete interportuale italiana secondo la L. 240/90 ad oggi 2

3 Definizioni La LOGISTICA: La logistica riguarda la pianificazione, la realizzazione e il controllo delle attività che concernono i flussi fisici dei materiali e le relative fonti informative, dalla fase dell approvvigionamento a quella di utilizzazione o consumo, attraverso i seguenti stadi: gestione dell ordine; gestione del controllo delle scorte, trasporto, magazzinaggio; movimentazione della merce, imballaggio dei carichi, adattamento della merce. 3

4 Definizioni La LOGISTICA INTEGRATA: La logistica integrata è la funzione aziendale di approvvigionamento di semilavorati tra unità produttive e di trasporto dei beni finiti ai mercati di destinazione, secondo un processo unitario finalizzato ad ottimizzare l'insieme della catena logistica in flusso unico e complessivo di produzione, dai fornitori delle materie, ai processi produttivi e da questi ultimi ai destinatari della distribuzione. Questo aspetto della logistica è diventato ancora più rilevante con le modifiche degli assetti economici e produttivi a livello mondiale definito globalizzazione. 4

5 Definizioni Il TRASPORTO INTERMODALE L'intermodalità si esplica nell'organizzazione della catena di trasporto mediante l'uso specializzato di differenti mezzi, in modo da ottimizzare le rispettive prestazioni, riducendo significativamente l'incidenza economica complessiva, le perdite di tempo e i rischi di passaggi da una modalità all'altra. 5

6 Definizioni L INTERPORTO L interporto è considerato come un complesso di infrastrutture e servizi finalizzati allo scambio di merci tra diverse modalità di trasporto. E E costituito da una serie di attività logistiche (comprensive di magazzini per spedizionieri, corrieri ed operatori della gestione delle merci); uno scalo ferroviario (attrezzato con terminal container, fasci binari per la manovra, raccordi vari, aree per i servizi complementari) adatto alla formazione di treni completi in collegamento con tutti gli altri soggetti della rete portuale ed interportuale continentale; servizi di supporto generali (banche, ufficio postale, ristorazione, distributore di carburanti, ecc...) e specifici (dogana, servizi telematici, etc..). 6

7 La rete interportuale italiana secondo la l. 240/90 Il primo piano a livello nazionale per la creazione della rete interportuale nazionale è stato finanziato con la legge 240/90 Interventi dello Stato per la realizzazione di interporti finalizzati al trasporto merci e in favore dell intermodalit intermodalità à. Obiettivo: Pervenire, per ragioni economiche, ambientali e strategiche, ad una equilibrata ripartizione fra le varie modalità di trasporto 7

8 La rete interportuale italiana secondo la l. 240/90 Oggetto : interventi dello Stato per il finanaziamento degli Interporti,, costituiti da un complesso organico di strutture e servizi integrati e finalizzati allo scambio di merci tra le diverse modalità di trasporto, comunque comprendente uno scalo ferroviario idoneo a formare o ricevere treni completi e in collegamento con porti, aeroporti e viabilità di grande comunicazione. La Legge definiva Procedure per l ottenimento l dei finanziamenti Requisiti dei soggetti che potevano avanzare istanza per la concessione dei contributi In genere gli interporti hanno caratteristiche societarie pubblico/privato. 8

9 La rete interportuale italiana secondo la l. 240/90 L INTERPORTO L attuale classificazione, adottata in attuazione dell art art.1 della citata L. n.240/90 distingue gli interporti secondo rilevanza nazionale o locale, prevedendo in relazione ai primi, la sussistenza dei seguenti requisiti : a) partecipare al contesto di rete logistica che faccia riferimento agli scambi con la rete comunitaria e con Paesi terzi; b) essere previsti nei rispettivi piani regionali dei trasporti; c) svolgere le funzioni e i servizi di cui alla deliberazione CIPET del 7 aprile 1993; d) insistere su aree il cui utilizzo sia conforme agli strumenti urbanistici vigenti; e) insistere su aree per le quali sia prevista la presenza di una infrastruttura ferroviaria intermodale e in cui si sia accertata l'esistenza di spedizionieri e vettori. 9

10 La rete interportuale italiana secondo la l. 240/90 Secondo il PGTL del 2001 si definiscono interporti di valenza nazionale quelli che presentano un interscambio strada rotaia di oltre TEU (Twenty( Twenty-Foot Equivalent Unit - misura standard di volume nel trasporto dei container, un container da 20 piedi corrisponde ad 1 TEU). 10

11 La rete interportuale italiana secondo la l. 240/90 N 9 VERONA TORINO RIVALTA SCRIVIA PADOVA BOLOGNA PARMA LIVORNO NOLA MARCIANISE 11

12 La rete interportuale italiana secondo la l. 240/90 SCHEMA FUNZIONALE E DEI SERVIZI OFFERTI DALL INTERPORTO INTERPORTO FUNZIONI SERVIZI DOGANA SERVIZI AI VEICOLI SERVIZI AMMINISTRATIVI E DI COLLEGAMENTO SERVIZI PER PERSONALE SERVIZI PER PERSONALE SERVIZI INFORMATICI E TELEMATICI DI RETE DEPOSITO FRANCO MOVIMENTO E PARCHEGGIO VEICOLI PARCHEGGIO AREA DI MANOVRA SOSTE TEMPORANEE AMM.NE CENTRO ELETTRONICO UFFICIO TECNICO UFFICI DOGANALI ALBERGO RISTORO MENSA DOGANA VIGILANZA BORSA NOLI POSIZIONAMENTO UNITA' DI CARICO VIE D'ACQUA ROTAIA STRADA STAZIONI DI RIFORNIMENTO UFFICI RAPPRESENTANZA DITTE E SERV. COMUNI PRONTO SOCCORSO COLLEGAMENTO A RETI E BANCHE DATI TERMINAL CONTAINERS TERM. CONTAINERS E/O TRASPORTO COMBINATO ZONA DI ACCOSTO BANCHE E ASSICURAZIONI IMP. SPEDIZIONE E AUTOTRASPORTO PRIVATO POSTI MANUTENZIONE E RIPARAZIONE MAGAZZINI SOSTA TEMPORANEA MAGAZZINI DEPOSITI CONDIZIONATI ATTR. CARICO/SCAR. MANIPOLAZIONE DEPOSITO BANCHINA ATTR. CARICO / SCARICO MANIP. E STOCCAGGIO FUNZIONI E SERVIZI DI FERROUTAGE PIANI DI CARICO DA PREVVEDERE SOLO SE NECESSARIO 12

13 La rete interportuale italiana secondo la l. 240/90 LAYOUT FUNZIONALE DI UN INTERPORTO 13

14 La rete interportuale italiana aggiornata a fine 2003 N 23 VERONA NOVARA TORINO RIVALTA SCRIVIA VADO LIGURE BERGAMO PARMA PRATO LIVORNO ORTE FROSINONE CERVIGNANO VENEZIA PADOVA BOLOGNA IESI PESCARA TERMOLI BARI TITO NOLA MARCIANISE SALERNO 14

15 La rete interportuale italiana oggi La pianificazione nazionale degli interporti è stata aggiornata negli ultimi anni da: Legge Obiettivo del 2001 APQ Accordi di Programma Quadro sottoscritti da Ministero delle infrastrutture, Ministero dell economia economia e Regioni, sottoscritti dal 2001 ad oggi. Attraverso tali strumenti sono stati finanziati lavori nelle strutture interportuali indicate nella planimetria precedente, che si riferisce a fine 2003, nonché nei nuovi insediamenti sotto indicati: 15

16 La rete interportuale italiana oggi In conclusione tutto il territorio nazionale è attualmente interessato dal potenziamento della rete di servizi logistici che ha negli interporti i nodi fondamentali dello scambio delle merci tra ferro e gomma. 16

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