STIME VALUTAZIONI TENDENZE DEL MERCATO DEL LAVORO DI MILANO - economia territoriale in pillole-

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1 STIME VALUTAZIONI TENDENZE DEL MERCATO DEL LAVORO DI MILANO - economia territoriale in pillole- SPECIALE OTTO MARZO 2014 GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA Realizzato in collaborazione tra il Dipartimento Mercato del Lavoro Scuola Università Ricerca Centro donna della Camera del Lavoro Metropolitana Premessa Che la crisi avrebbe avuto esiti significativi nella distribuzione del lavoro tra i diversi soggetti bisognava aspettarselo, e che i generi avrebbero mutato nel tempo la loro relazione, era cosa risaputa fin dagli anni precedenti la crisi. Una crisi che sta accelerando i processi di scomposizione e ricomposizione della forza lavoro, sia nella differenziazione della domanda di lavoro, che nella sua offerta da parte della popolazione attiva. Alcuni fenomeni devono ancora essere interpretati compiutamente, altri vanno collocati nella loro giusta dimensione e il tutto non può che condizionare l intera dinamica del mercato del lavoro i cui esiti meritano di essere compresi per tempo, accompagnati dove serve, sostenuti o contrastati all occorrenza. Il primo elemento che va sottolineato è che l occupazione femminile nel territorio milanese, rispetto a quella maschile, dopo una prima fase di criticità, si sta espandendo in termini percentuali, sia nei valori complessivi che in quelli qualitativi % occupazione femminile % occupazione maschile Confronto tra gli anni 2008 / 2012 del tasso di occupazione rispetto alla popolazione attiva di ciascun genere - dati ISTAT 1

2 Il fenomeno è dimostrabile attraverso tre diversi paradigmi. Il primo va messo in relazione alla differente caratterizzazione della manifattura milanese, dentro la quale cresce, soprattutto, il lavoro delle imprese orientate all esportazione 1, nonché l attività dei servizi a quelle stesse imprese. Trattasi di servizi di commercializzazione, intermediazione culturale, sostegno all export, interpretariato ecc, tutte attività nelle quali la mano d opera femminile riesce a posizionare meglio le proprie potenzialità, per le caratteristiche culturali e per la particolare formazione e conoscenze accumulate. La seconda sta nella maggior flessibilità nell offerta di lavoro. Occorre ricordare che l ISTAT, definisce occupato chiunque, nell ambito di un campione di circa persone rappresentative dell intera forza lavoro italiana, dichiari di aver lavorato almeno un ora nella settimana precedente la rilevazione. E più frequente riscontrare queste forme di lavoro, tanto discontinue quanto flessibili, tra le lavoratrici che non tra i lavoratori. La terza ragione è tutta milanese. Le percentuali di occupati ( e di disoccupati) si calcolano sul totale della popolazione attiva, senza tenere conto dei numeri che compongono questa stessa popolazione. E a tutti noto l obiettivo posto dai parametri di Lisbona che indica il tasso di occupazione femminile al 60% della forza lavoro relativa allo stesso genere. Nel 2008, questo tasso arrivava a toccare il 61% su una popolazione attiva persone, di entrambi i generi. Dopo una prima flessione, tra gli anni , l occupazione femminile torna a superare quel parametro, sebbene con una cifra assoluta inferiore, dovuto essenzialmente ai nuovi confini della provincia di Milano 2, che si conferma quale territorio utilmente compatibile con l occupazione femminile femmine 2012 femmine 2013 maschi 2012 maschi 2013 dirigenti / imprenditori prof. Intermedie / tecnici attività commerciali e servizi conduttori di impianti prof. Intellettuali e di elevata specializzazione pro. esecutive artigiani/operai/agricoltori pers. Non qualificato Avviamenti complessivi nella provincia di Milano: confronto femmine / maschi tra gli anni 2012 e 2013, suddiviso per settore - fonte Osservatorio Mercato del Lavoro della Provincia di Milano 1 Vedi in proposito il precedente Bollettino n. 2 del mese di febbraio. 2 Dal 2012, l ISTAT calcola i nuovi parametri di popolazione, al netto della nuova provincia di Monza Brianza. 2

3 Il confronto tra gli avviamenti complessivi femmine / maschi, mette in evidenza alcune variabili che interessano entrambi i generi come la diminuzione degli avviamenti di personale non qualificato, che però è più accentuato tra le donne, un incremento degli avviamenti nelle attività commerciali, pur in una dinamica che privilegia strutturalmente il lavoro femminile, mentre, le donne, al contrario dei maschi, vantano un significativo incremento degli avviamenti nelle professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione di 3 punti % che corrispondono a avviamenti in più nel 2013 rispetto all anno precedente. E la dimostrazione di una tendenza che conferma la propria dinamica nel tempo, così come viene dimostrato nella figura che segue: incidenza % dello stock delle lavoratrici con qualifica di quadro e dirigente nell'industria manifatturiera milanese- La linea tendenziale mostra un evoluzione ininterrotta, che, in entrambe le tipologie, raggiunge un incremento di oltre 10 punti % in pochi anni, a conferma dei dati evidenziati nella dinamica degli avviamenti. Per contro, è dimostrata una graduale diminuzione dell incidenza femminile nelle attività: incidenza % femminile sul totale degli impiegati nell'industria manifatturiera milanese 3

4 Conclusioni Prima di trarre conclusioni affrettate, del tipo va tutto bene -, occorre ricordare che il trend occupazionale è, complessivamente, in diminuzione e se l occupazione femminile si colloca più agevolmente tra le pieghe di un mercato del lavoro connotato da importanti elementi di precarizzazione, non suggerisce un giudizio positivo, né per ora, né per il futuro. Significativo è, al contrario, il mutamento qualitativo dell occupazione femminile, che, per quanto fragile, conquista gradualmente porzioni importanti del tessuto occupazionale di Milano, a cui, tuttavia, non corrisponde la retribuzione adeguata alle diverse condizioni di lavoro. Sono state sicuramente importanti le politiche inclusive, le azioni positive e un clima culturale che ha contaminato diversi schieramenti politici e differenti scuole di pensiero. L esito parla di un azione che deve proseguire, con tenacia e determinazione, incoraggiata dai risultati, ma, al tempo stesso, sensibile agli esiti della crisi destinata a cambiare lo scenario economico di Milano e del Paese. Frammenti normativi I richiami normativi qui elencati si riferiscono ad alcune, tra le più significative norme orientate a favorire l occupazione femminile. Non hanno la pretesa di rappresentare una guida completa all intero impianto legislativo, ma insistono sulla necessità di richiamare l attenzione su alcuni interventi che meritano interesse. Da questa breve rassegna non sono comprese le Leggi di parità uomo donna, né le norme a sostegno delle donne nella società e nel lavoro che meriterebbero ben più ampia diffusione, ma soli i piccoli frammenti in relazione al mercato del lavoro. Ovviamente tutto questo non sostituisce l attenzione che i gruppi dirigenti devono quotidianamente alla produzione normativa che li riguarda, ma vuole essere solo un utile contributo. ASSUNZIONE DI QUADRO OVER 50 O UNDER 50 SOLO SE DONNA O DISOCCUPATO DA ALMENO SEI MESI. Se l assunzione è a tempo indeterminato, l incentivo è di euro per ciascuna assunzione ( se si tratta di grande impresa); euro se si tratta di assunzione a tempo determinato di almeno 24 mesi ( se grande impresa); euro solo per le piccole imprese che assumono a tempo determinato di almeno 12 mesi e, infine, euro solo per le grandi imprese che attivano un contratto a progetto di almeno 12 mesi con un compenso non inferiore ai euro. IL progetto, definito manager at work è promosso da Italia Lavoro in partnership con Federmanager e ManagerItalia, approvato e finanziato dal Ministero del Lavoro. Il termine scade il ASSUNZIONE, ANCHE A TEMPO DETERMINATO, DI LAVORATORI ULTRACINQUANTENNI, DISOCCUPATI DA ALMENO 12 MESI, OPPURE DONNE DI QUALSIASI ETÀ, DISOCCUPATE DA ALMENO 24 MESI, OPPURE DA SEI MESI NELLE AREE PREVISTE DAL REGOLAMENTO CE N. 800/20083: 3 Trattasi di professioni o settori provenienti da determinate aree geografiche indicate dal Decreto del Ministero per lo Sviluppo economico del 27 marzo 2008 ( per la provincia di Milano sono i comuni di :Albiate, Barlassina, Biassono, Bovisio Masciago, Canegrate, Carate Brianza, Cesano Maderno, Desio, Giussano, Legnano, Lentate sul Seveso, Limbiate, Lissone, Macherio, Meda, Misinto, Muggiò, Nova Milanese, Renate, San Giorgio Sul Legnano,Seregno, Seveso, Sovico, Varedo, Vedano sul Lambro, Verano Brianza) e caratterizzati da un tasso di disparita uomo / donna superiore al 25% in tutti i settori economici di ogni stato membro. A questo proposito, lo scorso 2 settembre 2013, sono intervenuti due distinti decreti del Ministero del Lavoro, di concerto con il Ministero dell economia, che hanno individuato settore e professioni indicati dalla normativa europea. I risultati della rilevazione 4

5 sgravio del 50% dell ammontare dei contributi (totali, non solo INPS) per 12 mesi, prorogato fino a 18 mesi se trasformato in contratto di lavoro a tempo indeterminato, a condizione che tali assunzioni determino un saldo occupazionale positivo rispetto alla media dei 12 mesi precedenti l assunzione; Settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo donna superiore al 25% nell anno 2012 Attività economica Agricoltura 36,8% Industria 54,4% Costruzioni 83,4% Industria estrattiva 74,8% Acqua e gestione rifiuti 66,6% Industria energetica 54,5% Industria manifatturiera 54% Trasporto e magazzinaggio 58,4% Servizi generali nella pubblica amministrazione 32,2% Informazione e comunicazione 29,9% Tasso di disparità PICCOLO VANTAGGIO NELLA DETERMINAZIONE DEL PUNTEGGIO DI DOTE UNICA LAVORO A FAVORE DELLE DONNE. Un punteggio aggiuntivo di 5 punti da sommare ai rimanenti a favore delle donne disoccupate comprese nella dote unica lavoro di Regione Lombardia. Il vantaggio opera esclusivamente a favore delle donne con età superiore ai 35 anni. Per approfondimenti, chiarimenti o ulteriori informazioni, rivolgersi a: Antonio Verona Responsabile Dipartimento Mercato del Lavoro, Formazione, Scuola, Ricerca tel fax cell antonio.verona@cgil.lombardia.it Maria Costa Responsabile Centro donna Tel fax Cell maria.costa@cgil.lombardia.it Camera del Lavoro Metropolitana di Milano C.so di Porta Vittoria Milano riferita ai settori, sono riportati nell apposita tabella illustrata al termine del capitolo, lo stesso decreto riassume altresì la sintesi delle professioni, che, per brevità, si rinvia alla norma di legge. 5