REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Basilicata. (Sezione Prima)

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Niccolina Moroni
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1 N /2011 REG.PROV.COLL. N /2011 REG.RIC. REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Basilicata (Sezione Prima) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 178 del 2011, proposto da: Vincenzo De Paolis, rappresentato e difeso dall'avv. Clemente Delli Colli, con domicilio eletto presso lo stesso in Potenza, via Vaccaro,27; contro Comune di Filiano in Persona del Sindaco P.T., rappresentato e difeso dall'avv. Francesco Armenante, con domicilio eletto presso Gaia Bitetti in Potenza, via del Gallitello, 89; per l'annullamento della nota protocollo /2011 del Comune di Filiano, ricevuta dal ricorrente in data , con la quale é stata rigettata la richiesta di accesso agli atti amministrativi formulata

2 dal ricorrente con nota acquisita al protocollo del Comune il al n. 2024/2011, nonché di ogni altro atto riferito, presupposto e consequenziale. Visti il ricorso e i relativi allegati; Visto l'atto di costituzione in giudizio di Comune di Filiano in Persona del Sindaco P.T.; Viste le memorie difensive; Visti tutti gli atti della causa; Relatore nella camera di consiglio del giorno 22 giugno 2011 il dott. Antonio Ferone e uditi per le parti i difensori Avv. Clemente Delli Colli, per la parte ricorrente; Avv. Francesco Clemente, per il Comune intimato.; Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue. FATTO Con ricorso notificato il 16 aprile 2011 e depositato il 21 aprile successivo l architetto Vincenzo De Paolis ha impugnato la nota prot del del comune di Filiano con la quale è stata rigettata la richiesta di accesso agli atti amministrativi prodotta con nota acquisita al protocollo del comune al n del 18 marzo 2011, nonché ogni altro atto presupposto, connesso e conseguente. L interessato, consigliere comunale di Filiano, riferisce di aver fatto richiesta, per lo svolgimento del suo mandato elettorale, di visionare e di avere copia degli incarti afferenti l ordine del giorno del successivo Consiglio Comunale e che l Amministrazione ha rigettato tale richiesta facendo presente che la richiesta come formulata non può essere evasa in quanto costituirebbe forte intralcio al già rilevante carico di lavoro degli addetti alla segreteria, oltre a

3 rappresentare un consistente dispendio economico proibito ( art. 27 del decreto legge 112/08 convertito in legge n. 133/08). Avverso tale determinazione ha proposto ricorso l interessato che ha affidato il gravame ai seguenti motivi. 1) violazione e falsa applicazione di legge, con specifico riferimento agli artt. 22 ss. della legge n. 241/90, come novellata dalla L. 15/05, nonché dell art. 43 D. Lvo n. 267/00; 2) irragionevolezza di condotta; sviamento e difetto di motivazione. Si è costituito in giudizio il comune interessato che con memoria ha contrastato il ricorso chiedendone il rigetto perché irricevibile, inammissibile ed infondato. Alla Camera di Consiglio del 22 giugno 2011 la causa è stata introitata per essere decisa. DIRITTO Il Collegio, in via preliminare, ritiene di poter prescindere dall esame delle eccezioni di rito (inammissibilità e irricevibilità) sollevate dal comune resistente nella memoria di costituzione, essendo il ricorso infondato nel merito. Ed invero, la richiesta prodotta dal ricorrente in data 18 marzo 2011 fa riferimento alla comunicazione dell 11 marzo 2011 relativa alla convocazione del Consiglio Comunale di Filiano, fissato per il 28 marzo 2011 alle ore 16,00, e riguarda Copia di tutti i documenti contenuti nei seguenti fascicoli inerenti l ordine del giorno del citato Consiglio Comunale e che saranno depositati presso la segreteria comunale a partire dal giorno 24 marzo È quindi dato incontestato che oggetto della richiesta prodotta dall odierno ricorrente è tutta la documentazione riguardante gli argomenti posti all ordine del giorno della seduta del Consiglio

4 Comunale di Filiano, convocato per il 28 marzo 2011, e cioè tutte le proposte di deliberazioni e gli atti preparatori a queste ultime collegate. Orbene l art. 46 del vigente Regolamento del Consiglio Comunale di Filiano testualmente recita gli atti relativi agli argomenti iscritti all ordine del giorno devono essere depositati nella sala della riunione od in altro idoneo locale della sede comunale, nel giorno dell adunanza e nei due giorni precedenti per le sedute ordinarie, un giorno precedente per le sedute straordinarie. Gli atti relativi alle adunanze convocate d urgenza o ad argomenti aggiunti all ordine del giorno, sono depositati almeno 24 ore prima della riunione. L orario di consultazione è indicato nell avviso di convocazione. L art. 38 del TUEL 267/2000, poi, al secondo comma stabilisce che il funzionamento dei Consigli, nel quadro dei principi stabiliti dallo statuto è disciplinato dal Regolamento.e prevede, in particolare, le modalità per la convocazione e per la presentazione e la discussione delle proposte, mentre il successivo art. 39, al comma quarto, stabilisce che il Presidente del Consiglio Comunale assicuri un adeguata preventiva informazione.ai singoli Consiglieri sulle questioni sottoposte al Consiglio. Tale essendo il quadro di riferimento normativo è a tali disposizioni che deve aversi riguardo per stabilire se l Amministrazione ha correttamente operato rendendo possibile l esercizio del mandato elettorale al cui fine si indirizza la richiesta fatta dal Consigliere Comunale di essere informato e prendere visione, per tempo, di tutti gli atti preparatori che formeranno oggetto delle discussioni del consesso consiliare e che potranno poi tradursi in deliberati del Consiglio stesso.

5 E nel caso di specie non può dubitarsi che le modalità e i tempi per esercitare la funzione di Consigliere Comunale sono state puntualmente rispettate ( e peraltro non costituiscono oggetto di doglianza), atteso che il Consiglio Comunale risulta essere stato convocato con disposizione sindacale dell 11 marzo 2011 per il giorno 28 marzo 2011 e l Amministrazione ha depositato gli atti presso la segreteria comunale cinque giorni prima della seduta, dandone formale avviso ai consiglieri oltre 15 giorni prima e per uno degli argomenti all ordine del giorno ( cioè il bilancio d esercizio) depositando i relativi atti 20 giorno prima della seduta, presso la segreteria comunale. Va, peraltro, soggiunto che le disposizioni regolamentari innanzi citate e nei confronti delle quali non risultano dedicate censure, nel disciplinare il funzionamento dell organo consiliare- massima espressione della rappresentanza popolare- mirano anche al bilanciamento degli interessi in gioco ed in particolare alla fondamentale esigenza di assicurare la conoscenza degli atti da parte dei membri del Consiglio, che possono accedere alle proposte tempestivamente e senza particolari formalismi e quello al regolare andamento dell attività degli uffici preposti alla preparazione degli atti. E tutto ciò tenendo anche conto della natura degli atti che vengono portati all attuazione dell organo consiliare e cioè di proposte che possono peraltro non convertirsi in deliberati produttivi di effetti giuridici e della consistenza degli stessi ( vedi quelli relativi ad esempio all approvazione del bilancio o all approvazione di atti regolamentari o di pianificazione) che non ne consentono pertanto altre adeguate modalità di conoscenza.

6 In conclusione il ricorso non contiene censure meritevoli di condivisione e deve essere pertanto respinto. La natura della controversia e delle questioni sollevate costituisce sufficiente motivo per disporre la compensazione tra le parti delle spese di giudizio. P.Q.M. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Basilicata (Sezione Prima) definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo respinge. Spese compensate. Dichiara irripetibile il contributo versato. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa. Così deciso in Potenza nella camera di consiglio del giorno 22 giugno 2011 con l'intervento dei magistrati: Michele Perrelli, Presidente Antonio Ferone, Consigliere, Estensore Giancarlo Pennetti, Consigliere L'ESTENSORE IL PRESIDENTE DEPOSITATA IN SEGRETERIA Il 02/08/2011 IL SEGRETARIO (Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)

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