PARTE PRIMA: COMPETENZE PROFESSIONALI FRA INDICAZIONI NAZIONALI, LINEE GUIDA, DISCIPLINE E DIDATTICA 13
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- Battista Bosco
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1 Sommario Introduzione 11 LUCIANO LELLI, NICOLA SERIO PARTE PRIMA: COMPETENZE PROFESSIONALI FRA INDICAZIONI NAZIONALI, LINEE GUIDA, DISCIPLINE E DIDATTICA Dai Programmi didattici alle Indicazioni nazionali: fondamenti e linee di sviluppo 15 LUCIANO LELLI 1.1 Organizzazione argomentativa del saggio; 1.2 Significato di Programma didattico e di Indicazioni nazionali (per il curricolo); 1.3 La Legge Casati e l avvio del sistema scolastico italiano; 1.4 Aristide Gabelli e i programmi di matrice positivistica; 1.5 Dal Positivismo all idealismo: Giovanni Gentile e la sua riforma sistemica; 1.6 La stagione del pragmatismo deweyano per catarsi dalla deriva totalitaria; 1.7 Il recupero della tradizione nazionale negli anni Cinquanta; 1.8 Gli anni Sessanta: scuola media e scuola materna; 1.9 Tre testi aurei: la maturità della connessione funzionale tra programma e programmazione; 1.10 Anni Duemila: la stagione delle contrapposizioni ideologiche; 1.11 I testi programmatici in vigore e (forse) prossimi venturi 2. Discipline: fondamenti, curricoli e pratica didattica. Per una nuova funzione docente 33 DARIO GHELFI 2.1 L epistemologia delle discipline. L esempio della geografia; 2.2 I saperi e le future generazioni; 2.3 La continuità verticale; 2.4 La continuità orizzontale; 2.5 La nuova funzione docente
2 3. Continuità e discontinuità educativo-didattica: teorie e problemi 49 NICOLA SERIO 3.1 Attualità del problema e considerazioni epistemologiche; 3.2 Il contributo della pedagogia e della psicologia; 3.3 Continuità orizzontale e verticale; 3.4 Continuità e Programmi didattici; 3.5 Continuità curricolare; 3.6 La continuità nelle Indicazioni nazionali e nelle Linee guida; 3.7 Continuità e integrazione; 3.8 Continuità e valutazione 4. L integrazione scolastica tra insegnanti e attività di sostegno 64 RAFFAELE IOSA 4.1 Una lunga storia, le principali tappe dell integrazione; 4.2 Insegnante di sostegno o attività di sostegno?; 4.3 Dal PEI al Progetto (integrato) di vita; 4.4 Snodi critici dell integrazione scolastica; 4.5 Scenari in evoluzione 5. Formazione in servizio (FIS) e qualità dell insegnamento 85 ITALO BASSOTTO 5.1 Introduzione; 5.2 La formazione iniziale dell insegnante; 5.3 La formazione in servizio per la qualità dell insegnamento PARTE SECONDA: LE DISCIPLINE: AREA LINGUISTICO-ESPRESSIVA Obiettivi d apprendimento e orientamenti didattici nell insegnamento della lingua italiana 101 GRAZIANO NEGRI 1.1 Fondamenti epistemologici; 1.2 Concetti-chiave della disciplina; 1.3 Finalità; 1.4 Orientamenti didattici; 1.5 Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua; 1.6 La letteratura; 1.7 Interdisciplinarità: la trasversalità della lingua, la lingua e gli altri saperi; 1.8 Valutazione 2. L insegnamento della lingua inglese nei documenti e nella didattica: dai principi alle pratiche condivise 117 BENEDETTA TONI 2.1 Introduzione; 2.2 La dimensione europea dell educazione; 2.3 L insegnamento della lingua inglese nella scuola dell infanzia: modalità e approcci; 2.4 Formazione dell insegnante di lingua inglese e metodologie/tecniche di insegnamento nella scuola primaria; 2.5 Educazione interculturale e processi di integrazione/interazione nel primo ciclo di istruzione; 2.6 Competenze nel curricolo plurilingue e didattica per compiti; 2.7 Teorie sull acquisizione di una
3 lingua seconda e/o straniera e implicazioni didattiche nel curricolo verticale; 2.8 Formazione per una didattica plurilingue. Competenze digitali; 2.9 Verifica e valutazione in lingua inglese: tipologie 3. Per un insegnamento/apprendimento consapevole della lingua e della civiltà francese 135 TIZIANA CIGNATTA 3.1 Apprendimento della lingua straniera in un ottica europea; 3.2 Concetti chiave per l apprendimento ; 3.3 Insegnamento della lingua e civiltà francese: quale specificità?; 3.4 Apprendere la lingua e la civiltà francese nella scuola secondaria di primo grado; 3.5 Apprendere la lingua e la civiltà francese nella scuola secondaria di secondo grado; 3.6 Insegnamento e apprendimento: le sfide di un processo in divenire 4. Per un curricolo verticale di arte e immagine 152 ORNELLA ROSSILLO 4.1 La scuola come contesto educativo protetto ; 4.2 L oggetto culturale; 4.3 L apprendimento; 4.4 L insegnamento; 4.5 La costruzione del curricolo verticale: unitarietà, interdisciplinarità, trasversalità; 4.6 Modelli di progettazione curricolare e unità di insegnamentoapprendimento; 4.7 Le arti visuali come disciplina; 4.8 La disciplina Arte e Immagine oggi, nelle Indicazioni nazionali per il curricolo, e nel recente passato; 4.9 Progettare il curricolo di Arte ed educare al linguaggio delle immagini; 4.10 Una unità di insegnamento-apprendimento progettata, narrata e commentata; 4.11 Considerazioni conclusive 5. Corpo, movimento, sport: dalla scuola dell infanzia alla scuola secondaria di secondo grado 179 NICOLA SERIO 5.1 Introduzione; 5.2 Educazione del corpo; 5.3 I linguaggi del corpo; 5.4 Howard Gardner e l intelligenza corporea; 5.5 Il movimento e le sue funzioni; 5.6 Disabilità e inclusione: l attività motoria e sportiva disadattata; 5.7 L integrazione dell alunno straniero; 5.8 Il movimento dal punto di vista pedagogico; 5.9 Il contributo della psicologia; 5.10 Il gioco e il gioco-sport; 5.11 Dall integrazione all inclusione: gioco e psicomotricità; 5.12 Fondamenti epistemologici e concetti fondamentali; 5.13 Educazione motoria ed educazione fisica
4 PARTE TERZA: LE DISCIPLINE: AREA MATEMATICO-SCIENTIFICA, TECNOLOGICA E GIURIDICO-ECONOMICA Insegnare matematica nella scuola del GIAN LUIGI SPADA, ANNA MARIA BENINI 1.1 La natura culturale della matematica e l insegnamento; 1.2 Gli aspetti formativi della matematica e i processi di apprendimento; 1.3 Lo sviluppo di competenze e l ambiente di apprendimento; 1.4 Per l elaborazione di un curricolo verticale di matematica la scelta dei contenuti; 1.5 Il dialogo fra la matematica e le altre discipline; 1.6 La matematica e la storia del pensiero e delle idee; 1.7 Valutare per migliorare 2. Insegnare e apprendere le scienze naturali e sperimentali nella scuola dell infanzia e del primo ciclo di istruzione 222 ORNELLA ROSSILLO 2.1 L insegnamento e la sua funzione di mediazione culturale; 2.2 Non tutti gli apprendimenti sono uguali; 2.3 Come tener conto del soggetto e delle sue motivazioni; 2.4 Il curricolo di scienze nelle Indicazioni nazionali; 2.5 Gli obiettivi di scienze e la costruzione di un curricolo verticale; 2.6 Progettazione curricolare e unità di insegnamento/apprendimento; 2.7 Le scienze e la loro struttura sintattica e concettuale; 2.8 Problematizzare; 2.9 Concepire l itinerario di conquista di nuove conoscenze scientifiche come una storia; 2.10 Progettare e realizzare unità di apprendimento di scienze: una proposta; 2.11 Attivare processi cognitivi e affettivi trasversali attraverso l insegnamento/apprendimento delle scienze; 2.12 Considerazioni conclusive 3. Verso il curricolo di tecnologia nella scuola dell infanzia, primaria e secondaria di primo grado 246 FIORENZO GORI 3.1 La struttura della disciplina; 3.2 Itinerari didattici; 3.3 Il disegno tecnico come linguaggio della tecnologia; 3.4 Le competenze; 3.5 La complessità 4. La didattica delle discipline giuridiche ed economiche 259 ALDO NARDI 4.1 I fondamenti; 4.2 I concetti chiave; 4.3 Obiettivi e finalità; 4.4 Abilità e competenze; 4.5 Organizzazione della classe ed educazione cooperativa; 4.6 L approccio interdisciplinare; 4.7 Didattica e nuove tecnologie; 4.8 Valutare e comunicare
5 PARTE QUARTA: LE DISCIPLINE: AREA ANTROPOLOGICA, DEL PENSIERO FILOSOFICO E DELLE SCIENZE DELL EDUCAZIONE Insegnare storia e geografia dalla scuola dell infanzia alla scuola secondaria superiore 271 MARIA CACCAGNI 1.1 Premessa; 1.2 La competenza disciplinare: qual è l oggetto dell insegnamento-apprendimento?; 1.3 La competenza psico-pedagogica: chi è il soggetto in apprendimento; 1.4 Primo ciclo di istruzione: l organizzazione del curricolo continuo e verticale; 1.5 Secondo ciclo di istruzione: l organizzazione del curricolo 2. Storia, filosofia, educazione: pensare il proprio tempo 302 SALVATORE MARÀ 2.1 Il paradigma storicista; 2.2 Il paradigma riflessivo; 2.3 Il paradigma storico Indicazioni bibliografiche 313 Autori dei contributi 317
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