CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL ARCHITETTURA LE PARTIZIONI INTERNE. Introduzione. Requisiti delle partizioni interne.

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1 LE PARTIZIONI INTERNE. Introduzione Requisiti delle partizioni interne I tramezzi opachi Le interpareti e le pareti attrezzate I tramezzi trasparenti I serramenti - classificazione dei serramenti. - classificazione secondo il movimento di apertura; - classificazione secondo il materiale. 1 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA

2 PARTIZIONI INTERNE Premessa Completate le opere murarie sia con l ipiego di scheletro portante in c.a., o in acciaio, ed eseguite le pareti di tamponamento, si può procedere alla suddivisione dello spazio all interno dell edificio, in funzone delle esigenze del futuro abitante. I caratteri distributivi possono seguire schemi tradizionali dal punto di vista funzionale e pertanto isolati acusticamente e visivamente, oppure delimitando solo i blocci funzionali quali bagni, la parte restante dello spazio può essere completamente libera da suddivisioni. Le partizioni interne possono essere costruite in vario modo, purchè leggere e rispondano ai requisiti acustici. Anche per le partizioni interne, si può rilevare un evoluzione storica, dal punto di vista costruttivo e funzionale. Le partizioni interne possono essere portanti (i muri di spina delle strutture murarie portanti) oppure portate. Sono elementi di fabbrica che hanno la funzione di dividere gli ambienti tra loro; non portano altri carichi oltre il peso proprio ma sono portate da altri elementi di fabbrica atti a sostenerle. I divisori possono essere disposti perpendicolarmente o parallelamente all ordito della chiusura orizzontale; nel primo caso il peso del divisorio è ripartito uniformemente su tutti gli elementi di ordito che, opportunamente calcolati, reggono agevolmente come in fig. 1). Nel secondo caso tutto il peso del tramezzo grava su uno o due travetti che devono essere opportunamente rinforzati. Si possono, in questo caso, disporre delle armature trasversali che ripartiscano il peso su più di due travetti che collaboreranno, o costruire un travetto in c.a. nello spessore del solaio. Fig. 2). Quando per ragioni statiche, non è possibile poggia- Esempio di muro divisorio, in elementi di laterizio e pannelli coibenti in fibre di legno. Il carico dato da un divisorio deve essere supportato o ponendo lo stesso trasversale alle nervature del solaio o ripartendo il carico su una più ampia porzione di solaio, collocando un' armatura trasversale, oppure irrobustendo il solaio creando un trave in spessore, in C.A. Analizziamo queste ultime. 2 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA

3 re il peso del tramezzo sul solaio o su una volta preesistente, si risolve il problema con particolari artifizi: - se il tramezzo è continuo cioè senza vani di passaggio si può appoggiare su un travetto posto sopra il solaio e incastrato sui muri perimetrali - se il tramezzo è interrotto da vani di passaggio, il travetto che lo regge può essere posto all altezza dell architrave in modo che sostenga sia la parte sovrastante, sia, mediante tiranti nello spessore del tramezzo, la parte sottostante posta ai lati dell apertura. (vedi figura pagina seguente) Per assicurare la flessibilità dello spazio interno variando la posizione delle partizioni, è buona norma, nel calcolo dei solai, aumentare convenientemente il sovraccarico permanente almeno di 50 kg/mq e inserire un adeguata armatura trasversale di ripartizione in modo da poterli disporre liberamente dove occorrono come in fig. 3). I divisori o tramezzi devono adempiere ai seguenti requisiti: - leggerezza, poiché gravano su altri elementi di fabbrica dell edificio, quali lo scheletro portante e le chiusure orizzontali; - resistenza meccanica tale da consentire di sostenere il peso proprio e resistere agli urti senza deformazioni o deterioramenti; - coibenza termica, che assume particolare importanza soprattutto nei casi in cui il divisorio separi due ambienti con temperature apprezzabilmente diverse; - coibenza acustica, per la quale vanno presi in esame i rumori dovuti a urti e quelli trasmessi attraverso l aria; il problema si risolve non solo studiando le caratteristiche di coibenza della parete, ma anche disponendo opportunamente, in fase di progetto, evitando per quanto Parete trasversale alle nervature (1); parete sorretta da travetto a spessore (2), Parete sorretta da tre travetti resi collaboranti da ferri trasversali (3) 3 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA

4 Suddivisione in più ambienti (a), o suddivisione di uno spazio unitario (b). Tramezzo sostenuto da un travetto in C.A. posto sopra il solaio esistente (a), tramezzo sostenuto da travetto in C.A. posto all altezza dell architrave del vano (b), intelaiature in ferro controventate con tiranti diagonali (c). Le partizioni interne sono Sono elementi di fabbrica che hanno la funzione di dividere gli ambienti tra loro; non portano altri carichi oltre il peso proprio ma sono portate da altri elementi di fabbrica atti a sostenerle. 4 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA

5 possibile, di non porre a contatto stanze da riposo con bagni, cucine, vano ascensore, ecc.; - continuità, che è importante soprattutto ai fini dell isolamento acustico, ma che è difficile da realizzare data l eterogeneità degli elementi impiegati nel tramezzo spesso composto da parti piene e da serramenti; si hanno due diversi generi di eterogeneità: quella dovuta alle differenti caratteristiche dei materiali impiegati e quella dovuta alla discontinuità tra i vari elementi; - elasticità, che consente al tramezzo di seguire le dilatazioni, le contrazioni ed i movimenti in genere dell edificio; questa caratteristica non comporta particolari problemi nelle costruzioni di tipo tradizionale, in cui i materiali impiegati hanno Esempio di divisorio costituito da un tavolato in blocchi, e pannelli in fibre di legno mineralizzato. proprietà elastiche pressoché eguali, ma ne comporta quando si impiegano materiali con caratteristiche elastiche molto diverse; per esempio, quando si costruiscono tramezzi in laterizio in un edificio con struttura intelaiata in acciaio; in questo caso occorrerà disporre appositi giunti che evitino il manifestarsi di lesioni dovute alla differente elasticità dei due elementi; - incombustibilità, durata, igienicità. 5 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA

6 I tramezzi opachi sono realizzati con vari materiali: - elementi di pietra arenaria ottenuti segando i conci in lastre dello spessore di 5,5-12 cm; si mettono in opera con malta bastarda e si intonacano ottenendo tramezzi dello spessore complessivo di 9,5-16 cm e del peso di circa kg/m 2 ; - laterizi pieni delle dimensioni unificate di 5,5x12x25 cm, con cui si possono ottenere tramezzi dello spessore complessivo Esempio di muri divisori, in elementi di laterizio e pannelli coibenti in fibre di legno. pari a quelli precedenti, ma di pesi pari a kg/ m 2 ; - laterizi forati di varie dimensioni a due, tre, quattro o sei fori con cui si ottengono tramezzi di diverso spessore ponendoli in foglio o in piano e poi intonacandoli; - lastre di calcestruzzo leggero, aerato o alveolato, che presentano, rispetto al calcestruzzo normale, il vantaggio di isolare termicamente gli ambienti, impedire la condensa e consentire la chiodatura; - tavelle di cemento pomice di spessore variabile dai 6 ai 17 cm, intonacate con malta comune o bastarda; - agglomerati di sughero o di materiali lignei che si impiegano su intelaiature di reti metalliche in fili di ferro zincato o inossidabile, fissate a telai di legno e intonacate con malta cementizio; - lamierini forati e nervati, fissati a intelaia- 6 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA

7 ture di ferro e intonacati con malta cementizio; - lastre di gesso di vario spessore da impiegare con o senza intelaiatura di sostegno; - laminati plastici a rivestimento di pannelli tamburati sostenuti da intelaiatura di vario materiale. La scelta del tipo di tramezzo è legata anche agli aspetti funzionali, oltre che statici e di tecnologia costruttiva: in base alla destinazione d uso dello spazio si deve decidere se il tramezzo deve essere smontabile e/o spostabile, oppure se rimarrà fisso. Un tramezzo di laterizio è comunque demolibile, ma comporta quasi sicuramente il rifacimento dei pavimenti ed almeno delle riprese del soffitto. Se invece si sceglie un divisorio mobile, ad esempio di cartongesso o con scheletro di metallo rivestito con laminati plastici, la flessibilità nella suddivisione dello spazio è garantita sopratutto se la pavimentazione e il controsoffitto sono coerenti con tale scelta. Fra le partizioni interne distinguiamo due tipi particolari: - le pareti che oltre la funzione divisoria, hanno anche quella di attrezzatura d arredo e funzionale. Si tratta di quelle pareti a tutta altezza che presentano anche il vantaggio di poter essere spostate, e Esempio di muro divisori costituito di elementi Poroton rivestiti su ambo i lati da pannelli in fibre di legno mineralizzate con cemento Portland. 7 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA

8 che di solito comprendono anche i serramenti. Sono comunemente chiamate interpareti; - le pareti prefabbricate, di calcestruzzo o di muratura, che contengono le tubazioni, l impiantistica, o e i cavedi stessi, chiamate pareti attrezzate. Sono utilizzate per lo più in interventi di certe dimensioni, con una chiara programmazione degli impianti, perché sia conveniente l utilizzo di un elemento prefabbricato. Alcune ditte producono oggi delle pareti attrezzate di questo tipo che risultano comunque adatte e convenienti anche per interventi singoli, con impiantistica integrata con gli elementi della cucina o del bagno. Spesso entrambe le tipologie precedenti di partizioni interne, sono classificate come pareti attrezzate: le prime sono dette d utilizzazione, le seconde di canalizzazione. I tramezzi trasparenti Sono realizzati in lastre di vetro, resine acriliche, etc. montate su intelaiature di legno o d alluminio, d acciaio, d ottone, di materiale plastico, in rapporto alla funzione, all importanza degli ambienti da dividere e ai costi. Si possono alternare tramezzature opache con quelle trasparenti e, nello stesso tramezzo, pannelli ciechi con quel- li trasparenti. I vetri usati possono essere: - completamente trasparenti in lastre, ottenute per tiratura o per colatura e laminazione, lasciate grezze o spianate e molate; - colati e stampati con rulli a disegni; - givrettati o a fiori di ghiaccio, ottenuti gettando sulla superficie smerigliata delle lastre, alla temperatura di 30-40, una soluzione al 10% di colla forte che essiccandosi determina forti tensioni che provocano la rottura e l asportazione di minutissime schegge di vetro che determinano delicati disegni; - retinati; sono colati e laminati; hanno inserita nella massa una rete metallica che rinforza il vetro e lo rende sicuro impedendo la caduta di pezzi in caso di rottura; Esempi di muri divisori costituiti con elementi Poroton, rivestiti su ambo i lati da pannelli in fibre di legno mineralizzate con cemento Portland. 8 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA

9 - coibenti acustici tipo vetrocamera; - di sicurezza tipo antiproiettile (blindovis) o antisfondamento (visarm); ecc. I serramenti Sono quei manufatti che chiudono i vani lasciati nelle murature; nel contempo, essendo apribili e in molti casi trasparenti, consentono il passaggio dell aria, della luce, delle persone etc,. Esempi di muri divisori con doppia fodera di laterizi e coibentati con pannelli in fibre di legno. Ai serramenti interni appartengono le porte, che dividono in genere spazi in cui le condizioni ambientali sono simili, fatta eccezione per quelle tra locali variamente riscaldati, come per e- sempio le porte di ingresso sulle scale; non si hanno problemi di protezione dagli agenti atmosferici mentre permangono quelli di protezione acustica e, in certi casi, quelli di illuminazione (per i locali di transito, senza aperture 9 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA

10 all esterno). La posizione delle porte rispetto agli ambienti dipende dalle esigenze distributive, dall utilizzazione degli spazi e dal posizionamento degli arredi. Se una porta apre verso il locale la distanza minima tra la linea di battuta e il divisorio più vicino deve essere di almeno 10 cm; il senso di apertura preferibile è quello della direzione di arrivo; una porta si dice destra o a spingere verso destra quando si apre in senso orario, e sinistra o a spingere verso sinistra quando si apre in senso antiorario. Esempi di muri divisori con doppia fodera di laterizi e coibentati con pannelli in fibre di legno. Particolare della posa in opera. 10 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA

11 Esempi di divisori costituiti da un doppio strato di lastre in cartongesso, pannelli in lana di legno di abete legata con cemento Portland, telaio metallico contenente uno strato di pannelli in lana di roccia ed eventuale lama d aria. 11 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA

12 Parete attrezzata. Sono pareti che, oltre la funzione di separare gli ambienti, associano o integrano le esigenze impiantistiche ad essi relativi. La schematura idraulica delle cucine e dei bagni è composta da: sistema di alimentazione; sistema di smaltimento; sistema di ventilazione. L alimentazione provvede alla distribuzione dell acqua fredda e calda, alla distribuzione del gas combustibile, all immissione di aria fresca. Lo smaltimento provvede a scaricare le acque usate, i gas combusti, l aria esausta. La ventilazione provvede alla aerazione dei collettori di scarico. Le schemature vanno adeguatamente isolate con provvedimenti termoacustici (materassini di fibra di vetro, guaine in e- spanso, schiume di resine poliuretaniche), a evitare fenomeni di condensa, dispersione di calore, trasmissione di rumori. 12 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA

13 E è preferibile una porta destra poiché è più agevole prendere la maniglia con la destra e spingere oppure prenderla con la sinistra e tirare. La classificazione dei serramenti può essere fatta in vari modi: - secondo la destinazione (esterni e interni); - secondo la funzione per cui sipossono dividere in: - finestre, porte-finestre, por te, portoni, cancelli, ecc.; - secondo il movimento di a pertura; - secondo il materiale. Di queste due ultime classificazioni diremo quanto segue, premettendo che le tipologie saranno solo citate, lasciando allo studente il compito di approfondire l argomento studiando le varie soluzioni possibili. I movimenti di apertura I movimenti di apertura degli elementi mobili di un seramento sono: - movimento di rotazione che può avvenire: intorno ad un asse verticale periferico serramenti a vento; intorno ad un Esempio di parete scorrevole costituita di lastre di vetro, con guida solo a soffitto. 13 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA

14 Esempio di parete scorrevole costituita di lastre di vetro, con guida a soffitto. asse verticale mediano serramenti a bilico verticale; intorno ad un asse orizzontale superiore serramento a ribalta; intorno ad un asse orizzontale mediano serramento a bilico orizzontale; intorno ad un asse orizzontale inferiore serramento a vasistas; - movimento di traslazione lungo piani verticali ed in direzione orizzontale serramento scorrevole o a culisse oppure lungo piani verticali ed in direzione verticale serramento a ghigliottina; - movimento di rotolamento attorno ad assi orizzonta- 14 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA

15 li o verticali - serramento avvolgibile; - movimenti misti di traslazione e rotazione o di traslazione e rotolamento (serramenti a fisarmonica, a libro, basculanti, girevoli.) I materiali impiegati: I serramenti sono normalmente di legno, ferro, acciaio inossidabile o zincato,di alluminio, di bronzo, di resina, di materiali misti, ecc. L uso del legno per i serramenti, ne influenza e caratterizza la progettazione: - si deve tener conto: della sua anisotropia, cioè della diversa capacità di resistenza che ha in senso normale o parallelo alle fibre (massima in senso parallelo); della sensibilità alle variazioni di umidità ambientale; della deteriorabilità; della Particolari di serramenti per interno. Occorre notare che Il legno utilizzato per realizzare serramenti interni deve essere stagionato, deve avere un contenuto d acqua inferiore al 15%, non deve avere nodi, non deve avere fenditure. Il legno deve essere sottoposto a trattamenti superficiali e/o impregnanti. combustibilità; dei difetti dovuti alla natura stessa del legno; della modesta resistenza che richiede sezioni di dimensioni rilevanti per cui la superficie illuminante si riduce a circa il 60% dell intera superficie muraria. I serramenti metallici possono essere realizzati con ferro, acciaio inossidabile, lamierino zincato o con materiali non ferrosi, alluminio, bronzo, ecc. Le caratteristiche di questi serramenti variano in rapporto al materiale usato; si possono 15 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA

16 però individuare alcuni requisiti comuni, come: l incombustibilità del materiale; l eliminazione di tutti gli inconvenienti dovuti alla deformabilità del legno; la riduzione delle sezioni che, a parità di superficie del serramento, fa aumentare la superficie illuminante fino all 85%. Alcuni serramenti sono realizzati totalmente di resina (ad esempio le porte scorrevoli a soffietto), ma il più delle volte i laminati plastici si usano per rivestimento, per bordi, copribili e a volte anche per intelaiature interne. Il vetro viene usato per realizzare le porte di cristallo temprato, cristallo greggio o vetro stampato e temperato; possono essere impiegate senza il telaio fisso e senza i telai dei battenti mobili; le cerniere e gli apparecchi di chiusura sono montati direttamente sul vetro e sulle murature. Nei serramenti di materiali misti, i telai sono formati accoppiando materiali diversi come ferro-alluminio, alluminio-legno, resinalegno, resina-acciaio; questi accoppiamenti vengono fatti per eliminare o ridurre le ca- ratteristiche negative dei materiali impiegati e migliorarne quelle positive. Si ricordano: i serramenti con anima di legno rivestita da cloruro di polivinile, in cui il legno conferisce rigidezza al materiale vinilico che a sua volta protegge il legno evitandone le deformazioni e la necessità di manutenzione; i serramenti in legno e alluminio in cui i telai in legno sono completati con profilati di alluminio, formando un complesso che sfrutta le caratteristiche positive dei due materiali. I serramenti di acciaio e cloruro di polivinile nei quali si impiega un anima tubolare di Particolari di telai per serramenti interni. 16 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA

17 Particolari di telai per serramenti interni. acciaio rivestita di materiale plastico; l anima metallica assicura la resistenza meccanica mentre il rivestimento consente assenza di manutenzione, silenziosità, resistenza chimica, coibenza termica. 17 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA

18 Particolari di telai per serramenti interni. Porta scorrevole inserita nello spessore del tramezzo. 18 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA

19 Particolari di telai per serramenti interni. Particolari relativi a porta a scorrere inserita nello spessore del tramezzo. 19 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA

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